*Gli occhi spalancati, le spalle rilassate, la bocca semi aperta. Il tempo sembrava essersi fermato, mentre rimaneva lì, davanti ad uno specchio posto su un ripiano, apposta per lei. Non riusciva a staccarsi dalla sua stessa immagine. Non riusciva a distogliere lo sguardo dai suoi stessi occhi e mentre si osservava, rimane lì impalata non riusciva a pensare altro che a sé stessa. Sarebbe potuta scoppiare una guerra alle sue spalle, che lei non se ne sarebbe accorta, presa in quel modo dal suo riflesso. Le occhiate velenose sulla schiena passavano quasi inosservate. Aveva pensato di essersi trovata un'amica, che riuscisse a tollerare quel suo piccolo "Problema" e invece no.
D'altronde, non le rimaneva più amore da dare agli altri. Tutto ciò che rimaneva, era incanalato verso sé stessa. Un sospiro lieve le fuoriesce, mentre lo sguardo le scivola sul corpo. Compiaciuta di sé, ormai per abitudine, sorride. Era perfetta. La donna più perfetta che mai aveva varcato le porte del cielo e dell'Inferno. Una volta una sua vecchia amica, dopo averle soffiato il ragazzo sotto al naso le aveva detto "Fottiti". Lei aveva sorriso, mascherando la sofferenza dietro un movimento di labbra. Mai parole furono più veritiere: se avesse potuto, l'avrebbe fatto volentieri.
Ed ora, davanti nuovamente alla sua immagine e alla sua situazione penosa, stringe i piccoli pugni piano. Tutto questo era successo a causa dei Signori degli Inferi. Presto ne avrebbe incontrato uno. Molto presto.
Dirigendo il suo sguardo verso il telefono lo afferra per scrivere ai suoi ammiratori. Le dita scivolano veloci sulla tastiera. TEXT: "Domanda del giorno: sono fantastica? Vi do due opzioni: Sì o sì" INVIO. Soddisfatta di sé stessa, come sempre, posa con calma il telefono di fianco a lei e torna a guardarsi. Avrebbe impiegato il tempo nel suo modo preferito: ammirarsi*
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