martedì 17 aprile 2012

Trama: The Darkest Chasing - Ritorno a scuola...


*Quella appena passata era stata una settimana d'inferno. Tra la tosse, il raffreddore, la febbre e dolori muscolari allucinanti, aveva trascorso delle giornate che avrebbe voluto cancellare volentieri dal calendario, senza contare che William era sparito nel nulla. Ogni volta che chiedeva a qualcuno alla fortezza dove fosse finito l'Immortale le risposte che riceveva erano sempre molto evasive. Non che farsi vedere da lui in quello stato fosse stato il suo desiderio più nascosto, ma le avrebbe fatto piacere sapere che lui si preoccupava per lei. 'Smettila di pensarci' Ripete a sè stessa mentre sprofonda nel sedile imbottito dell'autobus che l'avrebbe portata a scuola dopo una settimana d'assenza. Mette le cuffiette dell'ipod nelle orecchie e alza il volume così che la musica potesse coprire i suoi pensieri che così pericolosamente si avvicinavano sempre al suo sogno proibito. Le note di 'To Be Loved' dei Train erano un dolce sottofondo e sebbene la canzone si riferisse a una situazione diversa dalla sua alcune si immedesimava in alcune delle parole malinconiche pronunciate dal cantante.
"No, don't go. I'll show you what it's like to be loved!"
Questa frase in particolar modo rispecchiava alla perfezione il suo stato d'animo... 'Ci mancava solo questa' Scuote la testa mentre l'autobus fa il suo ingresso all'autostazione. Afferra il suo zaino e scende dal veicolo. L'aria pungente le solletica il viso, si stringe nel piumino e si avvia verso la scuola sempre con l'ipod nelle orecchie isolandosi dal resto dei ragazzi che accanto a lei marciavano andando incontro ad un'altra giornata scolastica. Aveva appena varcato il cancello quando una mano picchietta delicatamente sulla sua spalla. Si toglie subito una delle cuffiette dall'orecchio e si gira di scatto pronta ad affrontare una possibile minaccia. Solo quando vede a chi apparteneva la mano si calma. Comunque doveva avere ancora una espressione minacciosa in volto perchè il suo amico Corbin si aveva ritirato velocemente la mano da lei scusandosi rosso in volto. 'Poverino' pensa afflitta, ma era più forte di lei, quando qualcuno le arrivava alle spalle il suo istinto di sopravvivenza le urlava di difendersi* Non preoccuparti Cori, è tutto a posto *Gli sorride cercando di rassicurarlo ed evidentemente doveva esserci riuscita. Si avvicina di nuovo a lei chiedendole come stava e solo dopo essersi scusato un milione di volte per averle ataccato la febbre e dopo essersi tranquillizzato sul suo stato di salute comincia a raccontarle tutte le novità degli ultimi giorni. Il suono della campanella li costringe a dividersi dato che per la prima ora avevano lezioni differenti. Percorre i corridoi affollati facendo lo slalom tra gli altri studenti ripensando ancora alle parole del suo amico. A quanto pareva l'American HighSchool di Budapest aveva acquistato una nuova allieva apparentemente inavvicinabile. Da quello che Corbin le aveva detto, quella ragazza, Aliz, non si era lasciata avvicinare da nessuno. Poteva capire perfettamente come si sentiva a essere la nuova arrivata, dove tutti si conoscevano già. Varca la soglia dell'aula e quasi avverte un pizzico di delusione nel vedere che non c'era nessuna faccia nuova seduta ai banchi. Magari l'avrebbe incontrata durante un'altra lezione di quella mattina.*

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