lunedì 30 aprile 2012

TRAMA EXTRA: Pensieri

*L’Immortale si ritrovava spesso con Torin, ma quando si ritrovava da sola nella sua stanza,Si chiedeva come sarebbe stato stare con un uomo, anche se l’ultimo non aveva portato buoni risultati almeno per lui dato che i cacciatori gli avevano strappato il cuore.*Per una volta si può dire che non è direttamente colpa del mio Demone.*La voce ormai era una tortura non solo per i mortali, ma anche per gli Immortali l’aveva portata a tenersi alla larga dagli uomini o comunque ha non avere una relazione amorosa, d’altronde chi sentiva la sua voce era difficile che non volesse uccidersi o quanto meno ucciderla. Non erano pensieri relativamente importanti per una guerriera eppure, come ogni donna anche lei probabilmente avrebbe voluto un gesto galante verso di lei, anche se cercava di essere migliore di un Uomo.*Ma Dannazione.*Si stringeva le labbra, mordendo poi quello inferiore e sedendosi sul letto, prendendo la testa fra le mani lasciando sfuggire un gemito quasi di sofferenza.Dentro di se conserva quella Desolazione del mondo, che il Demone si portava dietro, godendo della sofferenza che le altre persone si portavano dietro delle loro paura che le spingevano dunque al suicidio o ad uccidere una persona innocente.Lei non poteva farci nulla, ma aveva imparato a tenere a bada quel suo “amico”, riuscendo dopo secoli ad avvicinarsi ad un uomo un immortale che come lei era perseguitato dal “Dolore” Il Custode di Malattia. Chissà fino a quanto tempo avrebbe resisto a quel loro patto di piacere, senza potersi toccare o baciare, fino a quanto sarebbe durato tutto questo.*

TRAMA EXTRA: Il primo contatto tra Cameo e Torin (Flash Back)


*Si trovava di fronte alla stanza di Lui, ormai la loro amicizia era diventata solida e complice, forse oggi si sarebbe concessa un tocco da parte dell’Immortale, un tocco che probabilmente non avrebbe mai osato.Poco dopo essere entrata nella stanza, lo guarda per qualche istante, guardo le possenti spalle del Guerriero e un brivido di eccitazione le percosse la schiena,una sensazione che Desolazione non permetteva mai, se non la tristezza del mondo che la donna si porta dietro, eppure quel Guerriero non si sarebbe tirato indietro al suono della sua voce, l’avrebbe ascoltata senza tapparsi le orecchie.Desolazione aveva il potere di far suicidare le persone che ascoltassero la voce della Immortale.Per la Donna era difficile avvicinarsi a qualcuno senza dare queste sensazioni.Chiuse a chiave la porta della Stanza e quando lui si volto a guardarla;dischiuse quelle labbra rosse,lasciando per un momento che la lingua le bagnasse.* Tocca una mia ciocca con la tua mano, senza il guanto. * La sua solita voce tormentata usci, senza alcun suono di desiderio o altre emozioni che Desolazione le lasciasse, non in quel momento.Quello che successe dopo molti minuti e insistenze verso l’Immortale che aveva il timore di toccarla per paura di infettarla, fu la vittoria verso di lei che senti la mano toccarle un ricciolo nero.Non si mosse per un solo istante lasciò che quel momento trascorse nella calma più totale per entrambi.*

TRAMA EXTRA: Le Voglie di una Giovane Madre



*Accarezza quel pancione con fare sognate, come se immaginasse che quella creaturina sia tra le sue braccia. Un lieve sorriso si porta su quelle sue rosse labbra, mentre Lei sembra trasportarsi nel mondo dei sogni, eppure sembra che qualcosa non le dia pace, un bisogno che ancora non riesce intendere o almeno al momento.* Ma…*solo quelle parole, mentre si alza dal letto continuando a coccolare quella pancia con fare materno e protettivo e uscendo dalla stanza. Camminando lungo il corridoio della Fortezza, si guarda in giro osservando quella dimora che prima del suo arrivo aveva un aspetto completamente diverso, ma dopo l’arrivo di lei e delle Altre donne compagne dei Guerrieri l’aspetto era migliorato. I suoi pensieri che corrono veloci nella sua mente, ricordando il suo passato e il giorno in cui aveva conosciuto il Suo Guerriero, quando ancora non riusciva a controllare le voci che l’avevano tormentato sin da piccola.* Chissà se avrò trasmesso questa capacità *Si accarezzo la pancia dolcemente, quasi tormentata mentre si mordicchia le labbra. C’era una voce nella sua testa che inizia a darle un certo languorino, ma non era come le voci che sentiva era come se fosse lei stessa e dirselo.* Fragole. * Capì dopo che quel bisogno era proprio ricercato, da quell’ospite nel suo ventre , lo accarezzo ridacchiando un poco , mentre scendeva silenziosa le scale* Ma pensa che cosa mi fa venire, che peste…*Silenziosa muove i suoi passi ora verso la Cucina, mentre la mano materna non si sposta dal ventre e con passo lento va ad entrare nella stanza* Per fortuna che Paris è andato in Città* un sussurro flebile,mentre dal frigo prende una vaschetta di fragole e andando verso il lavandino le lava con cura. Che silenzio che c’e ora nella fortezza, come se tutti stessero beati a dormire o fossero usciti a fare qualche ispezione per controllare se ci siano Cacciatori, silenzio solo quello ed ecco che la giovane madre si siede su di una sedia , prendendo una a una assaporandole con gusto.*

martedì 24 aprile 2012

Trama Extra - Fuga


*Si passa una mano intorno al collo e lo sente... E' lì, come lo è stato negli ultimi... quanto? Tremila anni? Quattromila? Bella domanda... L'unica cosa di cui è certa è che ce l'ha sin da quando il suo corpo è stato abbastanza grande da poterlo tenere. Quel collare da schiava che lei sa pesare parecchio, ma a cui ormai ha fatto l'abitudine, come tutti gli altri prigionieri. Così freddo che sembra congelare l'anima, oltre che i poteri... Quali poteri, poi, non lo sa neanche lei. Dopotutto non ha mai potuto sapere se ne ha o no, visto che nel Tartaro ci è praticamente nata e, beh, sin da poco più che bambina non si è mai potuta togliere quell'affare dal collo. Gli unici poteri che sa di avere, in effetti, non sono neanche realmente suoi e, infatti, con o senza quel gingillo, il demone nel suo corpo fa comunque quel che gli pare e piace. Incubi... sin da quando qualcuno ha liberato quelle creature dal Vaso di Pandora, Incubi è toccato a lei. Non ha mai capito il perchè, in verità... Ha solo sentito dire che molti di quei demoni siano finiti tra i prigionieri del Tartaro, come lei, Rhea, Crono, perchè coloro che hanno fatto il danno non erano abastanza per prenderli tutti nei loro corpi... E tra questi ci sarebbe dovuto essere Gideon, almeno in teoria. il SUO Gideon, suo marito, padre del figlio che le è stato portato via e ucciso da Zeus di fronte ai suoi occhi... Quel ricordo è ancora così vivido nella sua mente che è come se fosse appena accaduto... Gli occhi blu, come quelli dell'uomo che amava, che la guardavano mentre il re degli dei sferrava il colpo mortale. Involontariamente, come per riflesso condizionato, si accarezza un polso, adesso perfetto, candido e pulito, come se non fosse mai accaduto che, per disperazione, aveva strattonato tanto forte le catene da strapparsi una mano. E ha sopportato tutto questo da sola... E' vero che c'erano alcuni che la consolavano, la confortavano nelle situazioni peggiori, come la zia Mnemosine, ma lui non era lì. Eppure l'aveva promesso... Aveva giurato che sarebbe tornato per lei, per Steel, per portarli fuori da quel luogo poco meno che infernale. E invece... è lì. E' ancora lì. Senza suo figlio. Senza suo marito. In una cella, tra dei che la disprezzano e la guardano con odio, temendola e rispettandola solo e unicamente per paura di quel demone che avrebbe potuto sfigurarli, ferirli, torturarli e ucciderli mentre dormono. La figlia bastarda di Rhea. E' questo che è, in fin dei conti. Odiata da Crono per questo, odiata da Rhea stessa... in sostanza tutti la odiano, chi per un motivo, chi per un'altro, molti senza che neanche lei capisca il perchè. Sembra assurdo che solo Alastor, una guardia, oltretutto, qualcuno che avrebbe avuto un motivo valido per odiarla, fosse stato l'unico a fare davvero qualcosa per proteggerla. E' lui il motivo per cui mamma e patrigno sembrano dei cari, vecchi nonnini... Beh, forse non troppo "cari", nonostante tutto. 
- Che diamine è stato? -
- Non lo so, il rumore viene dai muri! -
- Cazzo! Quelle crepe! -
- Si stanno allargando! -
Sente le voci concitate in lontananza... Le guardie sono allarmate e, dopo pochi attimi, capisce il perchè. Si scosta di colpo dalla parete alla quale era poggiata, sentendola tremare e, girandosi, la scopre piena di profonde crepe che vanno a espandersi sempre più, anche sulle altre mura. - Liberrrrrtà.... - Sibila incubi nella sua testa. Libertà? Ma come... Che...? Qualunque pensiero viene interrotto quando, d'un tratto, sente scattare qualcosa nel collare che le circonda il collo e... cade. Con un tonfo, seguito da altri, quella diavoleria cade per terra, come quelli di tutti gli altri prigionieri.* Libertà... *mormora, facendo eco a Incubi, guardando sconcertata quel monile per terra, sentendosì d'un tratto incredibilmente leggera e, per qualche attimo, senza avere la minima idea di cosa fare. - Fuggirrrre! Ssscappare! -  Suggerisce, senza avere torto, il demone, mentre le mura intorno a loro si sgretolano come polvere al vento. Non avrebbe potuto sentire suono più bello, in quel momento, se una risata selvaggia non avesse interrotto il momento. No, non era una sola... almeno due, quelle di Crono e Rhea, mentre si lanciano contro le guardie che, adesso, cercano di controllare una situazione fuori dalla loro portata. E' circondata da centinaia di titani, adesso liberi dalla loro eterna prigionia, tutti che sembrano prima increduli, poi si scagliano contro i greci, avvalendosi di poteri che per millenni erano soltanto nei loro ricordi. Scorge, nella massa dei prigionieri di altre celle, un volto familiare... Lelanthos. Sa che si chiama così, sa che è un suo cugino, ma non ha la minima idea di come faccia a saperlo. Anche lui è lì, ricambia per un attimo il suo sguardo, facendole un cenno al quale risponde automaticamente, prima di abbattersi contro un gruppo di guerdie. Di loro riconosce soltanto... Alastor. Le dispiace, in fondo, che si trovi dal lato sbagliato del coltello, ma non ci può essere pietà per nessuno, quel giorno. Qualcosa comincia a riempirle il corpo... una sensazione di odio, di desiderio di vendetta, di voglia di riscatto... E non è solo lei. Lei vuole vendicare se stessa, millenni di oscurità e prigionia sopportati solo per essere nata nel posto sbagliato e dalla madre sbagliata... Vuole riscattare l'onore del figlio, sfruttato come un animale, e vendicare la sua morte... E Incubi vuole vendicarsi per se stesso, per essere stato rinchiuso lì, in quel corpo, a sua volta senza alcuna libertà e... per qualcos'altro, anche se non sa cosa. Tutto, davanti i suoi occhi, sembra diventare rosso sangue, un urlo che ha qualcosa di più di una normale voce le fuoriesce dalla gola, mentre le unghie si allungano e affilano in artigli, ombre trasudano dalla pelle e si scaglia contro alcuni degli ei che cominciano a materializzarsi lì, nel tentativo di fermarli, nel tentativo di bloccare millenni di rabbia e frustrazione accumulati e liberati sottoforma di violenza animale in quegli attimi... Illusi.*

[FLASH BACK] 2 marzo 1999


Anya, stai calma. Non ti fa bene innervosirti così. Ti verranno le rughe prima del tempo *continuando a ripetersi per l'ennesima volta questo mantra, cerca di non far caso alla sua amica Melissa che continuava a ridere come una cornacchia. Respira profondamente. Dentro, fuori. Dentro, fuori. Stava diventando sempre più difficile stare calmi! Sentendo le mani prudere per il desiderio di farla stare zitta a suon di schiaffi, stringe il cocktail a base di fragole tra le mani. Quel liquido rosato nel bicchiere la faceva tranquillizzare, facendole apparire il mondo quasi silenzioso, se si concentrava bene! La ragazzina è un quarto d'ora che ride in quella maniera.
 Si erano presentate nel locale per "cuccare", come amavano definirlo gli umani. Truccate e vestite a festa erano andate lì proprio con quell'obiettivo, quando in realtà lei in quel momento voleva soltanto strapparsi le dannatissime orecchie. Accerchiate dai più bei ragazzi della zona, avevano riso e bevuto gratis per tutta la serata. Si era sentita mangiata con gli occhi, spogliata e adorata. Semplicemente adorabile quell'ambiente. Peccato che la sua migliore amica non aveva ancora capito che non doveva risvegliare tutta la costa con le sue risate, per attirare l'attenzione. Davanti a lei un bel surfista abbronzato (che probabilmente sapeva contare fino a 10 in base allo sguardo) cercava in tutti i modi di sottrarsi alla sua presa sul braccio.
Presto le avrebbe fatto sanguinare le orecchie, maledizione. La cannuccia del suo drink, mordicchiata con ferocia per evitare di insultare l'amica, ormai aveva subìto troppe torture per andare avanti. Aveva raggiunto il limite. La dannata cannuccia e lei! Facendo un sorriso tirato a entrambi si allontana con la scusa di dover andare in bagno, cercando in tutti i modi di non fare caso al pugnale nascosto sotto il vestito.
Una tentazione davvero troppo invitante. Solitamente non sono brava a resistere. Per questa volta avrebbe dovuto ricevere un premio! pensa mentre le si forma nella testa un'immagine di Melissa bucherellata come un groviera. A quel punto non avrebbe sicuramente più riso come una gallina*

Scegliere - Flash Back


*Il vento le faceva ondeggiare i capelli davanti al viso, oscurandole per un momento il la vista. Si trovava sulla cima di una montagna, non ricordava quale fosse, troppo presa dai suoi pensieri. Le ali a riposo le fasciavano la schiena, e la tunica svolazzava. Lo sguardo perso nel verde, le dita intrecciate davanti al ventre. Era persa nei suoi pensieri e per una volta era sola. Senza umani o altre creature ad interrompere il filo. Lanciando un'occhiata alle sue spalle, osserva le sue ali con le piume dorate quasi con sospetto. Perché dovevano comparirle? Perché non poteva essere un Angelo portatore di Gioia per il resto della sua esistenza? In quel momento si sentiva proprio come un umano. Un semplice umano di cui il destino sembrava non appartenergli. Ricordava con fin troppa chiarezza le parole di Lysander: Cadere avrebbe significato la fine, essere una semplice umana sarebbe stato molto difficile e lei non sarebbe più potuta tornare indietro.
Per sempre.
Aveva sempre considerato quelle due parole come una cosa scontata. In fondo per gli immortali come lei, morire era un avvenimento lontano, estraneo alla sua specie. Un angelo non poteva morire, se non per mano di un avversario abile, naturalmente. Ma da umana avrebbe potuto. Avrebbe avuto una vita finita, come il resto delle persone che aveva protetto fino a quel momento. Fu la missione che le era stata affidata a farla corrucciare in quel modo. Un giorno il suo Mentore, dopo aver notato le sue nuove piume, le aveva affidato un incarico: uccidere Aeron, un immortale posseduto dal demone dell'Ira. Direttamente dall'Inferno! 'Senza ombra di dubbio doveva essere punito'. Si era dovuta ricredere subito dopo averlo visto a contatto con i suoi amici e la sua figlioccia Legione. Quanta dolcezza nelle sue carezza a quest'ultima. Eppure lei era un diavolo, una malefica creatura, anche lei proveniente da quel luogo caldo e malvagio. Il solo pensiero, tuttora le trasmetteva dei brividi angosciosi lungo la schiena. Aveva avuto il difficile compito di uccidere un essere simili. Ma come poteva fare del male ad una persona che puniva a sua volta il male? Il suo demone gli permetteva di vedere i peccati delle persone e lo spingeva a punirli. Come poteva farlo? Chi era lei per decidere cosa fosse il bene o il male? Dal suo punto di vista, ciò che faceva il Demone non si poteva definire pienamente "male", estirpava, certo con i suoi modi barbari, il male. No, non poteva. Inoltre seguirlo nelle sue attività quotidiane le aveva fatto capire ciò che si era persa fino in quel momento. Il divertimento, la gioia, emozioni scoppiettanti, ben lontane da quelle presenti ora in lei, così sterili e lievi. Il contatto con un altro essere poteva essere veramente così piacevole? Solitamente veniva toccata, se pur in maniera molto delicata e senza malizia, da Lysander. Ma ha visto lei stessa il tocco un'altra persona cosa aveva provocato al grande angelo. Dal momento in cui aveva incontrato, o scontrato, l'Arpia Bianka, una nuova luce si rifletteva nei suoi occhi. Ogni volta aveva dovuto soffocare l'impulso di chiedergli 'cosa si prova?', ma la frase le era sempre rimasta sulla punta della lingua. L'ultima volta che aveva visto Aeron, aveva provato ad immaginarsi con lui, come il suo Mentore con la sua Arpia. L'idea le era subito apparsa balzana, lei non aveva nulla a che vedere con un'Arpia. Ma l'amore? Avrebbe potuto farla accettare dal suo Demone. Aveva visto gli effetti di quel sentimento negli umani, così volubili ed emozionali che si lasciavano subito avvolgere dal tornado che quella parola portava. Quanti 'Ti amo' aveva sentito dire, durante la sua esistenza? Quelle due piccole parole, pronunciate con voce rotta A volte urlate, a volte soltanto sussurrate. Anche lei meritava ciò? L'Unico Vero Dio le dava da regalare tutto l'amore che aveva, ma per una volta voleva pensare a sé stessa. Per una sola, unica volta, ci sarebbe stata lei al centro del suo stesso universo, accanto ad una persona che poteva dare amore, tanto quanto lei. Il vento continuava ad aumentare mentre cominciava a capire ciò che avrebbe dovuto fare già da un po'. L'odore umido di una tempesta si faceva sentire sempre di più. Sarebbe Caduta. L'avrebbe fatto per Aeron. Per non ucciderlo, per evitargli quella sofferenza. Ma l'avrebbe fatto anche per sé stessa. Per una volta*

domenica 22 aprile 2012

TRAMA DARKEST SECRETS: Vacanza al Ranch




Strider Sconfitta GsLords Ita: *Stendendo le braccia dietro la testa si rilassa sulla sdraio in legno godendosi quel momento. Aveva convinto Lucien Morte GsLords Ita a trasportare lui e William GsLords Ita, il suo nuovo compagno di viaggio, da Paris Promiscuità GsLords Ita nel ranch in Texas** Mentre sorseggia una Corona si volta a guardare Paris già a metà strada per una overdose di Ambrosia e William a metà strada per farsi tutte le loro nuove amiche* Ragazzi, io amo le vacanze *alza la bottiglia come per brindare quando viene distratto dagli urli provenienti dalla piscina. Almeno le ragazze che Paris aveva invitato a far festa erano più allegre di lui, e per grazia degli Dei avevano anche le tette grosse*

William GsLords Ita: ‎*spaparanzato su di una sdraio, beve sovrappensiero la birra che poc prima gli aveva passato Sconfitta. Quella sì che era vita, pensa mentre per un attimo chiude gli occhi, godendosi, l'aria fresca e le urla delle donne vicino a loro. Vestite solo da un perizoma e del loro sorriso, si rende conto solo in quel momento di quanto avesse bisogno di staccare dalla routine. Gilly stava diventando più intraprendente e sempre più bella ai suoi occhi. Scuote la testa, aggrottando la fronte. Basta!* *apre gli occhi spostando lo sguardo sui seni enormi di una delle ragazze. Come si chiamava? Alza le spalle, con noncuranza, seguendo il movimento dei due globi che pareva lo incitassero a toccarli* Bellezza, vieni qui! *le grida, mentre l'attenzione si sposta sul demone attorniato dalle ragazze. L'aura di tristezza gliel'avrebbe fatto ammosciare se non fosse stato positivo per natura* Ehi Paris, vieni qui anche tu!

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*era già ubriaco perso e tutte quelle donne nude ed urlanti non facevano altro che accrescere il suo sconforto... poteva averle tutte, ma bramava solo lei, Sienna, quella cacciatrice che lo aveva sedotto, imbrogliato e gettato ai cacciatori per poi liberarlo. E lui come l'aveva ringraziata? l'aveva fatta uccidere.La voce di William lo allontana dai suoi pensieri, riportandolo alla realtà. Guarda le ragazze giocare con L'acqua e sorridere maliziose*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*Si scola tre quarti di birra in un unico sorso e lancia la bottiglia dietro di se* Questo è il Paradiso *annuncia allargando le braccia sopra la testa e non distogliendo gli occhi dalle ragazze* Qualunque cosa sia quell'affare tra le natiche della biondina io lo approvo! *si mette seduto sfregandosi una mano sulle labbra in contemplazione* Dove le hai trovate P.? *chiede rispondendo al sorriso della bionda in topless*

William GsLords Ita: ‎*scoppia a ridere di gusto battendosi una mano sulla gamba* Fantastiche! *continua a ridere, acchiappando per la vita la ragazza che aveva chiamato, mentre due ragazze al di là della piscina prendono a baciarsi e a strofinarsi l'un l'altra, guardandolo ammiccanti* Questo sì che è il paradiso *mormora sorridendo alle due, per poi infilare la lingua nell'ombelico della mora abbarbicata a lui* Paris, smettila con quel broncio. Sembra che un cane ti abbia azzannato i coglioni! *dice senza degnarlo di un'occhiata, sorridendo* A proposito, lei te la sei fatta? *indica con un dito la ragazza che ora gli stava facendo scorrere le unghie sul petto*

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎* guarda Strider e risponde con senza troppi giri di parole* è un tanga, idiota, e quella in topless sarà mia, ok? io le ho portate qui e io sceglierò per primo* Butta giu un altro sorso di alcol e asseconda il suo demone ammirando le deliziose forme della ragazza finchè William non lo riporta alla realtà, deconcentrandolo* come se me lo ricordassi* una ragazza valeva l'altra se non si parlava di Sienna.*

William GsLords Ita: ‎*leccando il bordo delle mutandine alla ragazza, (Jennifer? Jessica? Non ricordava) la guarda dal basso sorridendole, leccandosi poi il labbro superiore per provocarla, come se ce ne fosse bisogno poi. Alza le spalle, ascoltando la risposta di P. noncurante* E quelle due? Le hai assaggiate? *chiede imperterrito, indicando le due ragazze che si stavano esplorando con le mani e altri parti del corpo* Sono magnifiche *sospira alzando per un attimo la testa dal ventre della mora, per guardarle*

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎* lo guarda sbuffando* e come faccio a ricordarmene... * si slaccia i pantaloni facendo spazio al suo odioso arnese che comincia a prendere vita grazie alla vicinanza della ragazza seduta su William.* godetevi la festa... offre la casa

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*Inarca un sopraciglio alle parole di Paris Promiscuità GsLords Ita* Offre la casa? *Chiede incredulo. Come se chiunque in quel ranch non avesse capito che era lui quello figo del terzetto** Guardandosi intorno si chiede come mai William GsLords Ita oltre a chiamare "possesso" sulle ragazze presenti non ne avesse toccata neanche una** "Vincere?" chiede il suo demone**digrignando i denti liquida la richiesta ripensando a quando quel pomeriggio aveva preso la brunetta infondo alla piscina**Ovviamente era stato il suo amante migliore, nessun dubbio al riguardo, la aveva anche fatta supplicare ed implorare e, quando lui e Sconfitta si erano resi conto di poter aggiungere un altro nome alla loro lista di Amanti.Soddisfatte.Che.Li.Ricorderanno.Per.Tutta.La.Vita, avevano ceduto ad un orgasmo. Sconfitta che infondeva scintille di piacere e forza nel suo petto per la vittoria**Il bastardo del suo demone avrebbe dovuto essere soddisfatto per tutta la giornata, invece ecco li a rompere di nuovo. Ok, forse la spogliarellista non era stata una vera sfida ma era comunque una vittoria*

William GsLords Ita: ‎*tornando alla ragazza sconosciuta che si stava attaccando a lui come una pianta rampicante, sorride, mentre sente le sue unghie graffiargli piano la pelle, lasciando delle piccole strisce rosse al loro passaggio. Allunga la mano dietro di lei, dandole una leggera sculacciata, ricevendo in cambio delle fusa di gattina soddisfatta. Sarebbe stata pienamente felice solo DOPO aver fatto un giro su di lui, o sotto di lui, o in altre posizioni a seconda della voglia della ragazza, e da quello che vede dai suoi occhi e dai suoi pensieri, ne ha tanta* Hai qualche amica che si vuole a noi? *le sussurra all'orecchio, mentre le scosta i capelli e le mordicchia il lobo, soffiandole dentro poi. Un sorriso obliquo gli si disegna in volto sentendo la sua risatina soddisfatta. Sgambettando tutta eccitata, la ragazza scappa in cerca di una certa Clarisse* Ah! Cosa farebbero queste donne senza di me? *si stiracchia e si appoggia allo schienale della sdraio, sorridendo* Io di certo non lo so!

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*immerso nel suo esclusivo party di autocommiserazione non ascolta lo spoloquio di cazzate in cui William GsLords Ita si stava lanciando, si accorge di essere chiamato dalle ragazze in piscina solo quando i suoi due compagni si voltano a guardarlo incraduli* Non temete bellezze *risponde vellutato* Vi raggiungerei volentieri, sono ore che non vedo l'ora di tenervi tra le mie mani ma *continua con tono seducente* non posso fare altro che restare qui ad osservarvi. Sembro non riuscire a farne a meno *Cazzate. L'unica cosa di cui non poteva fare a meno era un altra fottuta birra, visto che Strider Sconfitta GsLords Ita e il "Magnifico" Willie gli avevano proibito l'ambrosia, e di trovare la ragazza che infestava i suoi pensieri costantemente*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*Nell'udire le risatine compiaciute delle ragazze Sconfitta comincia ad agitarsi nella sua mente "vincere!" lo intima senza possibilità di replica. Quel bastardo del suo demone sembrava non essersi saziato con la vittoria che gli aveva regalato qualche ora prima ed ora doveva dimostrare di essere lui il vero seduttore del trio. Avrebbe mai avuto un minuto di pace?* Hey tu *chiama una ragazza schioccando le dita* Vieni qui tesoro *la invita a sedersi tra le sue gambe** Quando la ragazza appoggia il suo sedere contro la sua semi erezione e si stende su di lui mettendo in mostra i suoi ENORMI seni, si pente immediatamente di averla chiamata. Al diavolo il suo irresistibile magnetismo sessuale, la ragazza neanche gli piaceva* tesoro, che ne dici di fare la brava e andare a prendermi un altra birra *chiede sculacciandola inalando la sua lozione solare alla pesca*

William GsLords Ita: ‎*Sdraiato comodamente osserva i due uomini di fianco a lui: Strider sembrava molto compiaciuto di sé, come sempre d'altronde; Paris sembrava in lutto. Sbuffa spazientito per l'espressione di Promiscuità. Quando gli sarebbe passata? Spalanca gli occhi, avendo avuto un lampo di genio* Ho un'idea! *schiocca le dita, drizzandosi e sorridendo ai due* Facciamo uno scherzo a Maddox! *ridacchia, strofinandosi le mani, compiaciuto. Un altro musone, quel demone. Era circondato da demoni con il muso lungo, dannazione!**tira fuori un telefono dalla tasca e comincia a comporre il numero privato di Violenza. Guarda i due con fare di aspettativa, mentre si porta il telefono all'orecchio, in attesa*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*si raddrizza di colpo ignorando la ragazza che aveva accanto* Che ne dici bellezza di mostrarmi quanto sei sexy quando nuoti? *chiede sperando si essere abbastanza convincente**Appena questa si allontana strappa di mano il telefono a William attivando il vivavoce. Uno squillo, due squilli, tre squilli... Maddox Violenza GsLords Ita li avrebbe pestati a sangue!*

Maddox Violenza GsLords Ita: ‎*era con Ashlyn, e già si stava preoccupando fin troppo per i bambini che la sua donna aspettava. Preleva il cellulare dalla tasca, dopo il terzo squillo. Poteva essere Paris? Si preoccupava allo sfinimento in quel periodo, per non parlare degli angeli che infestavano la fortezza a causa di Amun. Preme il tasto di risposta sul cellulare e si porta l'apparecchio all'orecchio* Pronto *risponde gettando indietro il groppo in gola*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*mordendosi il labbro geme come una porno star candidata all'oscar, o come qualsiasi sua amante, dopo tutto, nessuno poteva eguagliarlo* Mhhhh *geme ancora più forte* Maddox mi stai pensando maschione, vero? *chiede ansimando in maniera imbarazzante*

William GsLords Ita: ‎*tenendosi con una mano la pancia e con l'altra la bocca, cerca di non scoppiare in una fragorosa risata, ma la lotta è dura. Sconfitta l'aveva sempre fatto morire dal ridere, sarà anche perché è molto simile a lui, ma in quel momento mancava poco ce avesse un attacco di cuore per le risate. Le lacrime di ilarità cominciano a pizzicargli negli occhi. Quanto avrebbe voluto essere lì di fianco a lui per vedere l'espressione di Violenza!*

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*strozzandosi con la birra comincia a tossire ed a ridere nello stesso tempo, quel coglione di Strider quando si impegnava non era male**"A cuccia" intima a Sesso che si era risvegliato nel sentire tutti quei gemiti. Il Bastardo voleva prendere parte alla chiamata...attivamente**mordendosi le nocche per non ridere più forte da una pacca sulla a spalla a William che stava ormai singhiozzando dalle risate*

Maddox Violenza GsLords Ita: ‎*Era teso, la mandibola gli tremava e schioccava, i muscoli vibravano e volevano picchiare qualcuno. Se la sarebbe presa con tutti! La preoccupazione era fin troppa, ci mancavano solo i suoi amici. Avrebbe ucciso Strider appena sarebbe tornato alla fortezza, gli aveva fatto venire uno spavento, e con Violenza non si scherzava!* Sei un fottuto bastardo! Sei un cretino, un completo idiota! *riusciva a malapena a tenere il cellulare in mano* Aspettati il sangue quando torni a casa! E questa volta dovrai battere talmente tanto forte la testa nel muro che ti sfigurerai il cervello! *ghigna*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*Non è una sfida dice a Sconfitta prevedendo la sua reazione, non è una cazzo di sfida questa! Non ricevendo nessuna risposta dal suo demone continua con la sua chiamata erotica* Mmmmmh Bambolo, sei nudo? *geme come in preda ad un orgasmo* Io lo sono e ti sto pensando *dice trattendo una rista, Maddox lo avrebbe ucciso per questo *Cosa stai facendo maschione? Mhhh, ti prego parlamiiii *lo supplica strascicando ogni sillaba*

Ashlyn Darrow GsLords Ita: ‎*Era seduta sul letto di fianco al suo compagno quando ha cominciato a suonare il telefono. Cos'era accaduto ancora? La situazione alla Fortezza doveva essere peggiorata se chiamavo con il rischio di essere rintracciati. Con trepidazione accosta l'orecchio al telefono che Maddox stava tenendo in mano. Sentendo il corpo del compagno irrigidirsi. Soffoca una risata con un colpo di tosse, mentre afferra il telefono e se lo porta all'orecchio* Strider, sono Ash *comunica alla persona all'altro capo del telefono, lanciando poi un'occhiata a Maddox che stava per scoppiare. Allungando la mando libera, gliela passa piano sulla schiena per calmarlo*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*scoppia a ridere picchiandosi la mano sulla coscia* ehilà Ash, coma va? *chiede ancora ghignando. Sente dei rumori sordi provenire dall'altro capo del telefono* Coma la sta prendendo Maddox?

William GsLords Ita: ‎*riprendendosi un poco dal suo attacco di risata si avvicina a lui, strappandogli il telefono di mano* Ehi dolcezza come stai? *in piedi davanti alle sdrai comincia a fare avanti e indietro accompagnato dai suoni delle risatine delle ragazze mezze nude in piscina* Come stanno William Secondo e Willielma? *Fa una pausa per riprendere fiato mentre si tocca piano gli addominali, accarezzandoli* Sai noi ci stiamo divertendo un sacco. Ci sono belle ragazze, io mi sto abbronzando, e si beve dalla mattina alla sera *ride senza far caso alla ragazza che cerca di interromperlo* Sai però a pensarci bene mi hai rovinato il divertimento *inarca un sopracciglio, bloccandosi* Sarebbe stata la chiamata erotica più bella del secolo se tu non avessi preso il telefono dalle mani del tuo uomo!

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*ascolta la conversazione tra i tre al telefono. La reazione che avrebbe avuto Maddox sarebbe stata esilarante da vedere dal vivo. Si scosta la mano dalla bocca mentre le risate si tramutano in un sorriso. Per una volta era contento della sua allegria non indotta dall'ambrosia. Probabilmente gli ci voleva quella vacanza con loro. Con lo sguardo segue William che, da quello che ha potuto capire era in comunicazione con Ashlyn. Beh si vede che Maddox aveva già fatto la sua sceneggiata*

Maddox Violenza GsLords Ita: ‎*Non sa dove guardare, incrocia lo sguardo di Ashlyn al telefono con i suoi compagni e poi si fissa sul pavimento. Non aveva voglia di giocare a quei giochi, non in quel momento. Digrigna i denti visibilmente irritato per la piega che stavano prendendo le cose. Prende dolcemente il cellulare dalle mani di Ashlyn, preme il pulsante rosso per chiudere la chiamata e getta il cellulare dall'altra parte della stanza. Scuote il capo, Strider non l'avrebbe passata liscia*

Strider Sconfitta GsLords Ita: ‎*sente la conversazione cadere e scoppia nuovamente a ridere* Maddox non sembra non averla presa bene *ride allungando le braccia sopra la testa* E questa... era la migliore chiamata hot di sempre! Sono un DIO! *scoppia di nuovo a ridere notando gli sguardi delle ragazze nella piscina* Che facciamo? Ne prendiamo un paio ed andiamo di sopra? *chhiede agli latri due che sembravano no apprezzare l'idea. Paris piangeva la sua donna morta, ma William? Era strano vedere quel Cazzone.Immortale così sobrio e ligio. Doveva essersi perso qualcosa*

William GsLords Ita: ‎*aveva appena lanciato il telefono a Sconfitta quando si accorge che ormai non erano più solo loro tre; si era aggiunta un'altra persona: una donna. Lunghi capelli castani e piena di lentiggini sul viso. Sembrava non avere consistenza, seduta ai piedi della sdraio di Promiscuità, tentava di abbracciarlo, con scarso successo. Che cosa ci faceva un dannato fantasma in quel mondo, per gli déi?!* P. sono sorpreso che tu te la faccia con i fantasmi, anche. Da quando? *mormora dopo un minuto che era rimasto lì a fissare la figura in trasparenza. La sofferenza le si leggeva in volto e la si percepiva quasi nell'aria* Che bel bocconcino però. *lo sguardo si abbassa verso il posteriore della ragazza, più per abitudine che per altro* Non è niente male!

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*inarca le sopraciglia* io cosa? *scuote la testa cercando di capire cosa stesse farneticando William* Che cazzo stai dicendo?!

William GsLords Ita: ‎*Ottimo, solo lui la vedeva. Ah che scocciatura!* Demone presta un po' di attenzione, per favore! *con uno scatto del mento indica la posizione precisa in cui si trovava la ragazza* Ai tuoi piedi, laggiù, si trova una ragazza castana piena di lentiggini! *la accarezza con lo sguardo* HA anche un bel culo, se ti può interessare *sorride obliquo, divertito della sua stessa frase*

Sienna Blackstone GsLords Ita: ‎*Ha poco tempo a disposizione prima che Crono la trovi. Deve fare presto!* "E' lui! E' lui!"*Ira inizia a gridare e a scalpitare nella sua testa* Paris! Paris! Mi vedi? Paris!! Gli inginocchia davanti cercando per farsi vedere, ma sembra tutto inutile. Forse toccandolo... Gli afferra una gamba stringendola più che può, sperando che lui possa sentire quel contatto* Paris! Paris! Mi senti??! *Continua a chiamarlo disperata, ma senza successo. Ormai manca poco. Poi sente un uomo accanto che la descrive perfettamente. Si volta di scatto a guardarlo* Tu mi vedi? *Sgrana gli occhi per lo stupore. A quanto pare quel tipo riesce a vede i morti..* Bel culo?? Ehi! *Lo ignora tornando a Paris. Possibile che non la veda? Perchè? Sente crollare ogni speranza. Poi le sue paure raggiungono il culmine quando arriva Crono* Nooo!!

Paris Promiscuità GsLords Ita:*scatta in piedi ribaltando la sdraio. Sienna? Li? Come era possibile? Assalito da un senso di inquietudine si guarda intorno strizzando gli occhi, cercando di intravederla in qualunque modo* Se mi stai prendendo per il culo, ti sventro vivo *ringhia contro William. Perchè l'Immortale riusciva a vederla e lui no* Dimmi dove è ora! *ordina* E' ancora qui? E' ferita?

William GsLords Ita: ‎*fa un gesto con la mano facendo tacere il demone, altrimenti non avrebbe sentito ciò che diceva la ragazza.* Ovvio! *le risponde per poi inarcare un sopracciglio alla vista di Crono, ormai dimentico di Sienna.* Ciao Re dei Titani, noto che stai ringiovanendo! *un borbottio fu la risposta del Re* Sì smettila ora *indicando la ragazza gli chiede* Chi è? *la risposta di Crono lo fa sorride sarcastico. Stavano parlando il linguaggio antico, per cui solo loro due si potevano capire. Neanche la ragazza. Forse meglio così, dato che in pratica lui la considerava la sua schiava* Ottima scelta *portandosi la mano al mento comincia ad accarezzarselo, pensoso. Annuendo di tanto in tanto alle parole del Re* Sì, hai ragione. *sorride. Il vecchio aveva fretta in quel momento* Va bene. Alla prossima allora *risponde al suo saluto*

Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*sempre più attanagliato dall'ansia segue ogni scambio di battute tra William e ... Crono?**continuando a guardarsi intorno osserva l'immortale gesticolare fino a che non saluta il re dei Titani* Alla prossima? *ringhia perdendo anche l'ultimo barlume di ragione. Se Crono se ne andava anche Sienna sarebbe sparita con lui* No! Non cosi! *Completamente accecato dalla disperazione si lancia contro William puntando dritto alla gola*

[FLASH BACK] 30 maggio 1997

*In sella a Priapo galoppa sulla spiaggia ad un ritmo sostenuto. L'aria le scombina i capelli facendoglieli andare davanti agli occhi, infastidendola. Scostandoli, allarga le braccia quasi a voler abbracciare tutto ciò che la circonda, mentre il cavallo continuava nella sua interminabile corsa. Il senso di libertà che prova in quel momento le trasmette una felicità infinita. Nessuno sapeva cosa vuol dire quella splendida parola "Libertà" fino a quando non se la vede portare via. Abbassando gli occhi, si allunga su Priapo passandogli piano le mani sul collo sudato* Bravo Priapo*sghignazza per la scelta di quel nome* *l'ultima volta che ha visto il dio (si erano tenuti in contatto dopo la sua fuga dal tartaro) lui si era fatto delle grandi risate per la scelta del nome del cavallo* Beh è azzeccato *gli aveva detto civettuola. Tra gli umani era abbastanza famoso il dio. Al solo ricordo scoppia a ridere mentre incita il cavallo ad andare più veloce. A quell' ora del mattino non c'era anima viva sulla spiaggia, non che gliene importasse qualcosa poi, per fare ciò che doveva fare poteva avere anche un grande pubblico. Rallentando l'andatura fino a fermarsi scende con un balzo dal cavallo, per poi cominciare a spogliarsi completamente. Non voleva legarlo, il solo pensiero le trasmetteva dei brividi, quasi si stesse immedesimando in lui. Se avesse voluto farsi un giro sulla spiaggia da solo, sarebbe sicuramente tornato da lei, ne era certa. Abbandona i vestiti sulla spiaggia per poi correre nuda tra le onde e tuffarsi tra di esse. Sospira sentendo l'acqua fresca avvolgerle il corpo privo di tessuti. Si doveva rilassare dato che a breve si sarebbe vista con Melissa, ma per ora si sarebbe goduta quel fantastico silenzio, senza le sue maledette risatine!*

venerdì 20 aprile 2012

Trama Extra The Darkest Seduction - In Attesa del Primo Incontro

*Un grande specchio rifletteva la sua immagine perfetta. Il vestito le cascava a pennello, i capelli le rilucevano quasi di luce propria e gli occhi sembravano delle stelle talmente scintillavano. Il demone scalpitava. Era fantastica. Semplicemente una Stella fra le stelle. Facendo una giravolta, fa una risatina. La gonna non nascondeva perfettamente le mutandine che, stranamente, portava. Il grande specchio, a cui aveva pensato anche di dare un nome contando il fatto che ci passava gran parte del suo tempo, sembrava applaudire nella sua direzione. Per lei. Solo per lei. La preparazione aveva richiesto più tempo del solito. Non che le servisse, dato che era perfetta così com'era. Ma ci sarebbe stato un incontro, fra non molto. Promiscuità, uno dei demoni responsabili della sua attuale situazione le doveva chiedere un favore. Aveva sentito dire in giro che la stava cercando. Tutti la cercavano! Naturalmente l'incontro sarebbe avvenuto quando avesse voluto lei. Sarebbe stato un grande colpo di scena, e lei avrebbe fatto la sua entrata trionfale. Ah, il suo viso! L'attesa la stava logorando. Voleva vedergli scritto in faccia quanto fosse sorpreso e lieto di vederla. Voleva vederlo strisciare, pregare, perché lei gli desse quelle risposte che con tanta fatica cercava. Ma non sarebbe stata cattiva. No, probabilmente gliele avrebbe anche date, quelle risposte. Torturandolo un po', ovviamente. Pregustandosi il viso del demone in attesa di una risposta, si aggiusta il vestitino già perfetto. Gli occhi vengono attratti come calamite dallo specchio, il demone smaniava dentro la sua testa. Un'espressione disgustata le sfiora il viso, scomparendo dietro un sorriso adorante. Per sè stessa. Per la sua figura perfetta e leggiadra. A fatica, distoglie lo sguardo dall'immagine riflessa. Era pronta per lo scontro. Oh sì. Era veramente pronta* A dopo, Principessa! *saluta con la mano mentre si smaterializza*

giovedì 19 aprile 2012

[Demon's Kiss] Lucien e la maledizione di Anya

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita No, ti prego *mentre tampona la ferita di Lucien, una lacrima le scivola lungo la guancia**Morte non si risveglia nonostante isuoi continui richiami. Ormai la disperazione la sta sopraffacendo. Non può morire. Non ora!**sente il cuore stringersi in una morsa vedendo il suo unico amore in quelle condizioni* Lulù ti prego non andartene *aveva teletrasportato il suo corpo svenuto nella camera che William aveva assegnato loro. Ora, stesa di fianco al suo corpo ghiacciato si sente piano piano morire dentro**alzandosi comincia a spogliarsi fino a rimanere nuda, per poi tornare a sdraiarsi di fianco a lui**coprendo entrambi con una coperta di lana, si stringe a lui sentendo quasi il bisogno di fondersi insieme* Fiore io ti amo, non puoi abbandonarmi ora che ho aperto gli occhi *sussurra contro il suo petto**disegnando piccoli cuori sul suo stomaco piatto continua**sospira* in realtà lo so già da un pò, ma non puoi biasimarmi se sono così diffidente *chiude gli occhi forte volendo scacciare quella realtà che la sta soffocando* Lucien ti prego svegliati per me. Svegliati! Non sarò sempre una brava bambina, ma se me lo permetterai, sarò la donna perfetta per te, ma ti prego svegliati *ormai le lacrime le scorrono senza ritegno lungo il viso* Io ti amo.. *comincia a singhiozzare disperata, mentre lo copre con il suo corpo, sotto le coperte*

Lucien Morte GsLords Ita *Il buio lo trascina via dalla realtà. La paura inizia a diffondersi in lui..la sensazione di non aver più tutto sotto controllo, di non poter proteggere Anya. La sua voce era lontana, quasi un eco**Il freddo gli scorre nelle vene facendolo tremare, e pensa che se mai si fosse risvegliato si sarebbe vendicato. D'improvviso sente un calore avvolgerlo. Geme a quel contatto e percepisce anche se stesso, rendendosi conto che non era completamente perso, che era ancora li..insieme a lei. Si, era lei che lo riscaldava, le sue mani svilavano lungo il suo petto lasciando scie bollenti su quel corpo gelido. Sente con più chiarezza la sua voce: era divera, disperata, quasi un sussurro tra preghiere e singhiozzi**Stringe gli occhi cercando di riaprirli, ma invano. Le sue labbra riescono a stento a pronunciare il suo nome in un sussurro debole. Aveva voglia di dirle mille cose. Per gli dei non poteva perderla così. Dopo qualche sforzo finalmente muove una mano verso quel calore cosi intenso* Anya..*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *sobbalza sentendo la mano di lui muoversi sul suo fianco* Fiore! *esclama lanciandosi sopra di lui. Sentendo il suo gemito di dolore fa una smorfia e borbotta* Perdonami *lo accarezza piano su una guancia cercando di trasmettergli attraverso una sola occhiata tutto l'amore che prova per lui* Lucien.. *chiude gli occhi cercando la maniera migliore per dichiararsi* So che questo è il momento peggiore per dirlo, ma non ce la faccio a tacere. E quando mai poi *agita una mano per aria* devo sempre dire tutto quello che penso altrimenti mi viene prurito*sospira* sto divagando, scusa *lo guarda direttamente negli occhi* Lucien ciò che ti voglio dire è che ti amo *gli tira indietro i capelli umidicci con una mano, sorridendo con amarezza* L'ho capito solo ora, ma te lo dico con il cuore, è ciò che sento: io ti amo!

Lucien Morte GsLords Ita *Per la prima volta la sente pronunciare il suo nome: niente Fiore ne tanto meno paticcino o altri nomignoli.. Lo aveva chiamato per nome. Un formicolio si fa spazio ne suo petto. Poi finalmente le sue parole diventano chiare, quella dolce melodia lo riporta indietro, lo riporta da lei. Ogni singola parola gli resta impressa nella mente ma soprattutto non si aspettava quelle stesse parole uscire dalla sua bocca.**Apre gli occhi voltandosi verso di lei sorridendo*Si, ci hai messo tempo..* sospira accarezzandola una guancia per toglierle via le lacrime* Ti amo anch'io Anya... ti amo anch'io* Le mette la mano dietro la nuca e la spinge verso di lui per poterle catturare le labbra, imprigionandola in un lungo bacio*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *lo bacia piano pensando di provocargli qualche dolore. Troppo presa però dalla frenesia, approfondisce il bacio, mettendosi poi a cavalcioni su di lui* Ora che abbiamo chiarito questo dettaglio, voglio essere tua completamente *spiega con un sorriso amorevole dipinto in viso**si sarebbe concessa a lui. Si sarebbe legata a lui per sempre. Non ci sarebbe stato nessun'altro all'infuori di Lucien. E come avrebbe potuto anche solo baciare un altro quando il suo cuore appartiene a Morte?**lasciandogli un bacio di fuoco sulle labbra comincia ad ondeggiare i fianchi sul suo membro. La sensazione della pelle di lui contro la propria la rende febbricitante* Voglio andare fino in fondo con te *lo guarda in volto determinata*

Lucien Morte GsLords Ita *Butta la testa all'indietro sentendola già umida tra le cosce* Anya..* riporta gli occhi sul suo corpo nudo che fino a poco prima aveva trascurato. Gli occhi ardono per l'eccitazione che prova* Sei...sei sicura?**Era stupendo vederla ondeggiare sul suo corpo, vedere quei seni muoversi seguendo il suo ritmo..era la cosa più bella che avesse mai visto* Non voglio che tu abbia rimpianti dopo.. Io ti voglio, sento un bisogno disperato di stare dentro di te. Solo che voglio tu sia sicura* le accarezza il collo scendendo tra l'incavo dei suoi seni aspettando una sua risposta*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *sospira chiudendo gli occhi, mentre la mano di lui l'accarezza piano* Sono sicurissima *scende piano fino a trovarsi a pochi millimetri dalla sua bocca, senza però sfiorarlo* Voglio averti dentro di me in ogni modo *gli morde piano il labbro senza fermare il movimento dei fianchi* voglio far parte di te come nessuna ha mai fatto *scivola piano sulla guancia lasciandogli una scia di baci* Voglio essere tua e solo tua *arriva all'orecchio, mordendoglielo piano per poi tirarsi su**prende il membro in una mano cominciando ad accarezzarsi con esso**tra un mugolio e l'altro lo guarda con gli occhi appannati dalla passione* spero di averti tolto un pò di dubbi, amore, perché tu stasera sarai mio *sorride maliziosa*

Lucien Morte GsLords Ita *Sorride trionfante*Mia* sussurra. Finalmente poteva dirlo al mondo intero: era sua, soltanto sua e lei voleva esserlo** La sua mano scivola verso il basso afferrando il suo membro e posizionandolo di nuovo tra la sua carne bagnata. Si inarca spingendo il bacino verso l'alto, riuscendo a toccarla. Lascia andare via un gemito trattenuto. Le prende i fianchi capovolgendo la situazione. Le sue forze sembravano essere ritornate, grazie a lei..grazie al suo amore. L'amava da morire**Le fa divaricare le gambe posizionandosi tra di esse. Il suo pene gonfio le sfiora la clitoride e la sente sussurrare il suo nome* Dillo ancora..* le bacia il ventre* pronuncia ancora il mio nome Anya*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Lucien .. *ansima il suo nome inarcando i fianchi contro i suoi**si morde l'interno della guancia per non urlare tutta la sua frustrazione* Ti voglio dentro di me. Adesso! *cerca di spingere la sua parte più calda contro l'erezione di lui, non riuscendoci**le mani di Lucien le impediscono qualunque movimento* Oh dolcetto, questo tuo lato di dominatore mi piace parecchio *sussurra mentre fa vagare lo sguardo sul suo membro. Allungando una mano lo comincia a massaggiare sempre più veloce, leccandosi la lingua alla vista della lacrima sulla punta*

Lucien Morte GsLords Ita *Gli si fa ancora piu grosso sentendola pronunciare il suo nome. Si avvicina piano alla sue dolce apertura, pronta a ricerverlo. Con lente spinte cerca di fare abituarla alla sua grandezza, prima di sentire la sua barriera* Farò piano..promesso* dice dopo averla sentita irrigdirsi. Si abbassa catturandole le labbra e baciandola con trasporto, contemporaneamente spingendo priano tra quella morsa infuocata. Sente tutto il suo corpo fremere insieme a quello di lei. Che sensazione stupenda!**Incalzando ancora di più arriva fino in fondo, dentro di lei.* Anya*ringhia per il piacere. Si ferma guardandola in quegli occhi accessi di passione*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *stringe i pugni con forza sentendo una parte di sè staccarsi per unirsi a lui**la maledizione si sta scatenando in tutta la sua forza e lei non è mai stata così felice**scoppia a ridere stringendo il corpo duro e muscoloso di Lucien a sè* Oh Fiore! Io ti amo! *grida mentre comincia a ondeggiare i fianchi contro i suoi**l'iniziale dolore è stato presto sostituito da una smania a lei sconosciuta* Più forte *sussurra mentre segue con gli occhi il movimento del membro che esce e rientra da lei*

Lucien Morte GsLords Ita*Resta immobile sopra al suo corpo reggendosi con le proprie braccia. Il bagliore che lo ha accecato proveniva da lei.. Una sensazione strana prende il sopravvento dentro di lui, era come se un pezzo di sé fosse stato sostituito con quello di Anya**La maledizione*pensa. Sgrana gli occhi stupito da tanta potenza. Incatena gli occhi nei suoi: la vede sorridere e pronunciare quel "ti amo" con così tanto amore, che non credeva fosse vero. Amava quella donna, la sentiva nel profondo e adesso capiva il significato della maledizione che per lui non poteva essere che una fortuna.** Vedendola muoversi sinuosamente sotto il suo peso inizia a farlo anche lui, muovendo il bacino dentro di lei. Con una mano le prende un seno e avvicina le labbra al capezzolo turgido dando leggere leccate*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *sbatte la testa da una parte all'altra presa da mille sensazioni insieme**la bocca di lui sul suo seno le fa provare un piacere inaudito. Non pensava che il sesso fosse così**Anzi, fare l'amore, pensa mentre ondeggia i fianchi contro i suoi**la vista del corpo di Lucien che entra ed esce dal suo è una visione troppo erotica da sopportare**allunga una mano verso il basso con l'intenzione di accarezzarsi, ben sapendo che gli avrebbe fatto molto piacere la vista**gli morde la spalla con forza, in preda a dolci brividi di estasi*

Lucien Morte GsLords Ita*Spinge con più forza il suo membro dentro e fuori dalla dolce accoglienza di Anya. Era bagnata ed eccitata, come lui. Continua ad incalzare le spinte mentre le mette una mano dietro la schiena per tenerla immobile contro di sé, sentendo i suoi gemiti e il rumore del letto che sbatteva contro il muro** I seni si muovevano con lo stesso ritmo di quelle spinte e la cosa lo eccitava ancora di più. Vedendo una sua mano insinuarsi tra i loro corpi, capisce le sue intenzioni e il suo membro si indurisce di più*Anya.. *sussurra sulle sue labbra per poi staccarsi e godersi ciò che lei stava per fare*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Oh Fiore.. *sospira tra un gemito e l'altro cominciando ad accarezzarsi sempre più velocemente. Si ferma un attimo, solo il tempo di mettergli il dito con cui si è appena accarezzata in bocca, per poi ridiscendere e continuare ad accarezzarsi**circondandogli i fianchi con le gambe lo stringe ancora di più a sè, quasi si volesse fondere con lui**l'orgasmo è vicino. Sente già le prime avvisaglie dietro le palpebre chiuse e il basso ventre serrarsi* Vieni con me.. *sussurra all'orecchio di Morte*

Lucien Morte GsLords Ita *Era vicinissimo all'orgasmo, lo sentiva. I suoi occhi brillavano di una luca nuova, si sentiva completo: sapeva sin dall'inizio che Anya era ciò che mancava nella sua vita**Sgrana gli occhi vedendo la sua mano, quella che poco prima aveva acarezzato la sua vulva umida della sua eccitazione, diretta alle sue labbra. Apre la bocca assaporando i suoi umori. Vede i suoi occhi rotare dal piacere di quel gesto e capisce che anche lei era prossima al culmine. La stringe più forte tra le sue braccia poi con un'ultima spinta raggiunge l'apice del piacere gridando il suo nome. Poggia la fronte sulla sua muovendosi ancora un po dentro di lei, inondandola del suo seme*Ti amo..*sussurra tra un sospiro e l'altro*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita*un arcobaleno di colori le esplode dietro le palpebre. Il seme di lui la inonda portandola alle vette del piacere estremo**con la sua parte più intima pulsante ancora di piacere, si lascia andare con un grido che probabilmente anche Idra nel suo nascondiglio ha udito**riprendendo fiato ascolta le parole che lui le sussurra**gli prende il viso tra le mani e lo avvicina al suo per guardarlo negli occhi* Anche io ti amo Lucien *lo bacia dolcemente sulle labbra, per poi abbracciarlo forte**ciò che hanno condiviso è stata l'esperienza più entusiasmante che lei abbia mai fatto. Con la maledizione che le gravava sulle spalle non si sarebbe mai aspettata di trovare il vero amore* Sono felice di aver aspettato te *sussurra nel buio*

Lucien Morte GsLords Ita *Si sposta al suo fianco attirandola sul suo petto. Le da un bacio sui capelli e poi le accarezza piano la schiena sudata* Sono felice anch'io..per tutto.. per avere TE* sospira abbracciandola con possessività: avrebbe voluto non lasciare quel letto per il resto dei giorni, gli andava bene cosi. Ma purtroppo sapeva che di li a poco sarebbero dovuti ritornare al loro compito** Chiudendo gli occhi per scacciare via quei pensieri e godersi quel momento si volta verso di lei* Non sei pentita di quello che è successo, vero? Perchè io non potrei sentirmi meglio di come lo sono adesso*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *sorride dolcemente, accarezzandogli una guancia* No, non lo sono. Ma forse tu lo sarai fra un pò di tempo. Sai, con la mia maledizione ora siamo legati per sempre e.. *si interrompe un attimo in preda all'imbarazzo* son di non essere una persona facile da gestire, ma ti prometto che farò la brava *gli rivolge un sorriso rassicurante. Se lui si fosse tirato indietro non avrebbe realmente saputo cosa fare*

Lucien Morte GsLords Ita*Mai..*dice guardandola in quegli occhi profondi* Non potrei mai stancarmi di te.. Ti amo Anya e sono contento che tu abbia preso questa decisione da sola* la bacia dolcemente sulle labbra* Fai parte di me ancor prima di aver spezzato questa stupida maledizione..* Le sorride e vedendola ricambiare, il suo cuore quasi vola via dal corpo* Per sempre.. mi piace se è con te*Le fa scorrere una mano sul collo e abbassa lo sguardo sui suoi seni ancora esposti. Si eccita di nuovo e volta subito lo sguardo dall'altra parte, prima di ricominciare da capo ciò che avevano appena concluso* Dovremmo andare, William è da solo, e lo sai che non mi fido di lui...* Si passa una mano sul viso e si guarda intorno per vedere che fine abbiano fatto i suoi vestiti*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *percorre con lo sguardo il corpo eccitato dell'uomo, per poi rivolgergli uno sguardo malizioso* Il nostro amico la sotto non sembra d'accordo con te *sbuffa alzandosi* ma ahimè hai ragione. William potrebbe vendicarsi per la storia del suo libro *soffoca una risatina alla sola idea dell'Immortale che va alla ricerca del suo oggetto più prezioso**comincia a vestirsi con assoluta calma, lanciando qualche sguardo bramoso in direzione di Lucien*

Lucien Morte GsLords Ita *La segue con lo sguardo in ogni suo movimento. La voglia di averla di nuovo, di sentirla gemere sotto il suo tocco, è sempre più forte. Prende i suoi vestiti a fa lo stesso, distogliendo lo sguardo dal suo corpo: se avesse continuato a guardarla, da quella stanza sarebbero usciti il mattino seguente, ne era certo.*Cosa pensi stia facendo quell'immortale lassù senza di noi?* Fa un verso strano appena accenna al suo amico. Dopo aver preso le armi le rivolge uno sguardo e la vede fare altrettanto. Era sexy anche con quell'aria da vera guerriera. Le si avvicina e l'abbraccia da dietro* Sei pronta?* le chiede baciandole il collo e aspirando tutto il suo profumo*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *soffoca un brivido recuperando da terra una scarpa* Amore, per te sono sempre pronta *sospira rammaricata* ad ogni modo ora non c'è tempo per le coccole *strizza l'occhio in direzione di Lucien* ma prometto che dopo te ne farò tante e ti piacerà un sacco *infilandosi qualcosa di pesante per contrastare il freddo lo guarda da capo a piedi, per poi battere le mani esortandolo* guardarmi il didietro non ti manterrà certo al caldo *scoppia a ridere* Su vestiti così andiamo *esce dalla stanza per andare a preparare una tazza di caffè caldo per Morte. Le condizioni di Lucien la preoccupano ancora, Crono non si sarebbe di certo arreso e il suo Fiore questa volta rischiava veramente la vita*

Lucien Morte GsLords Ita *Sorride divertito alle allusioni di Anya. Non vedeva l'ora di ricevere quelle coccole promesse..solo il pensiero lo eccitava tanto. Infilando qualcosa di più pesante per affrontare il freddo, la vede uscire dalla camera. Sentiva i suoi passi che si dirigevano in cucina. Gli stava preparando del caffè, l'odore era abbastanza forte da arrivare sino a lui. Dopo essersi assicurato di non aver lasciato nulla, la raggiunge* *Anya gli porge la tazza e dopo aver bevuto la ringrazia dandole un leggero bacio sulle labbra**Andiamo.. dobbiamo recuperare qualcosa che ci appartiene* le prende la mano e insieme si smaterializzano nel posto in cui avevano lasciato William*

mercoledì 18 aprile 2012

Trama: The Darkest Chasing - Who's?




Scarlet Incubi GsLords Ita

*Si sveglia di botto, scattando seduta, come ha fatto negli ultimi millenni e come continuerà a fare nell'immediato futuro grazie ad demone che soggiorna nel suo corpo. Se non fosse stato così utile nel Tartaro e in parecchie occasioni, Inubi l'avrebbe scocciata da un bel po'. Non che non sia una gran rottura, visto che quel dannatissimo coma diurno la limita parecchio... Infatti, in generale, il mondo vive di giorno ed è difficile che qualcuno si adatti ai suoi orari... Anche se guardando accanto a sè si ricorda che, in effetti, qualcuno ci tenta. Beh, se non ci riesce suo marito, chi altri potrebe? Un vampiro? Probabile, ma preferendo evitare di essere usata come una lattina di Coca Cola, è andata in "Luna di Miele" con un guerriero immortale, custode di un demone, come lei, con i capelli di un magnifico blu! Intonati agli occhi e ad una mezza dozzina di piercing dello stesso colore, oltretutto. E l'esemplare in questione (un gran bell'esemplare, in effetti) è sdraiato tra le lenzuola, accanto a lei, con un braccio, che probabilmente le cingeva la vita, scivolatole in grembo quando si è alzata di scatto. Dev'essere in un sonno profondo quasi quanto il suo, se non si è svegliato... Ma ha le sue buone ragioni per essere tanto stanco, dopotutto. Non avevano certo sprecato la notte a guardare le stelle! Gli solleva delicatamente il braccio e lo riposa sul materasso, per alzarsi senza svegliarlo, e porta i piedi sulla morbida moquette che ricopre tutti il pavimento della camera, stiracchiando poi le braccia sopra la testa, mugugnando appena per le giunture scricchiolanti dopo le ore di immobilità.* Ma che... *Sussurra tra sè, mentre tira fuori da sotto il cuscino un paio di coltelli molto affilati da cui evita sempre di separarsi. Si alza e si avvicina a passo felpato, così com'è, ad una finestra che da sa un balconcino dell'albergo. Ha visto un'ombra con la coda dell'occhio e la cosa non le piace per nulla. Cacciatori? Quei bastardi non hanno proprio nulla di meglio da fare, eh? Qualunque cosa fosse, non era stata un'impressione. Qualcuno li pedina, su queste cose il suo intuito non sbaglia, ma il fatto di non essere certi del CHI... Merda.* Gid... *cammina all'indietro, portandosi dal lato del letto in cui dorme il custode di Menzogna* dormi pure... *Parla, mentendo, mentre gli da qualche colpetto sulla spalla nuda con il manico di uno dei coltelli* Non ci segue nessuno... 

Gideon Menzogna GsLords Ita ‎
*borbottando si rigira con difficoltà sul materasso,percependo il suo corpo troppo pesante per riuscire a fare anche il minimo sforzo. Doveva ancora abituarsi al ciclo di sonno di sua moglie,causato dal suo "particolare" demone ma sperava di non metterci ancora tanto tempo..era una vera seccatura cazzo,ma per lei avrebbe fatto di tutto. Inoltre le performance di "mini Gid" non avevano risentito minimamente di quel cambiamento,perciò tutto sommato non si poteva lamentare.* mm..*mugugna infastidito prima di rendersi conto che qualcuno gli stava dando dei colpetti sulla spalla. Merda! Con un rapido gesto si alza di scatto dopo aver preso il pugnale che teneva nascosto sotto il cuscino..tutto per ritrovarsi davanti a sua moglie!* Cosa non succede diavolo? *domanda preoccupato vedendo la sua espressione del viso* Perchè dormi ancora?

Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*indica con un cenno della testa il balcone, leggermente socchiuso, davanti in quale il vento fa ondeggiare una sottile tenda bianca. Era lì che aveva visto quell'ombra riflettersi* C'era qualcosa... qualcuno quì fuori... *risponde, parlando però normalmente, dicendo la verità. senza staccare lo sguardo dal balcone* Ma ora, chiunque fosse, sembra andato... *si gira verso il marito, senza allentare il suo stato d'allarme* Che fossero cacciatori? Perchè se è così sarò io a dar loro la caccia... prima o poi tutti vanno a dormire... *sogghigna, mentre Incubi la imita, approvando decisamente l'idea*

Gideon Menzogna GsLords Ita 
‎*ascolta senza dire una parola e al cenno di testa di sua moglie si avvicina lentamente al balcone,mantenendosi nascosto dietro la tenda per non farsi vedere. Osserva attentamente il paesaggio davanti a loro,stringendo con forza il pugnale nella mano...Maledetto chiunque fosse!* Sì,sono cacciatori...Quando non te ne sei accorta? *domanda senza staccare gli occhi dalla finestra. Nessuno doveva osare,anche solo per sbaglio,a rovinare la loro luna di miele..nessuno.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Poco fa... *borbotta, affiancandolo* mi ero appena svegliata ed ho visto l'ombra di qualcuno... *aggrotta le sopracciglia, poco convinta dalla situazione* se non erano cacciatori... chi cazzo era? *chiede, senza troppa finezza, scostando appena la tenda per intravedere fuori, mentre si rigira in coltello nell'altra mano, come un movimento quasi involontario d'abitudine per non rischiare farsi venire un crampo tenendo stretto il manico troppo a lungo*

Gideon Menzogna GsLords Ita 
lo so..*mormora a denti stretti allontanandosi da sua moglie con passo silenzioso per uscire sul balcone. Era un rischio esporsi così,ma voleva vedere se c'era qualche traccia dello stronzo che li aveva disturbati. Osserva per un breve istante lo scenario tranquillo intorno a lui,forse in cerca di qualche rumore sospetto..non avvertendo niente si china leggermente esaminando il marmo del balcone,ma niente..non c'era nessun tipo di fottuta traccia.* Esci dalla camera e non chiuderti a chiave..*odiava doverla lasciare da sola ma non aveva alternative.* Io non vado a controllare qui in giro..*esordisce dopo essere rientrato in camera,e aver dato a sua moglie due pistole Sig Sauer e quattro coltelli seghettati.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Ah! Non credo proprio! *ribatte, prendendo le pistole e posandole un attimo sul letto, mentre si riveste velocemente con un paio di pantaloni neri e maglietta dello stesso colore. Credeva davvero che l'avrebbe lasciato uscire a cercare neanche loro sanno chi o cosa, mentre lei sarebbe rimasta lì, buona e tranquilla, in attesa?? Come no!* Ti vorrei ricordare che sono IO quella che può vedere senza essere vista! *Dopotutto avere quel demone non è tanto male! Può immergersi in un'ombra che, nella notte, la rende assolutamente invisibile. E inoltre....* potrei vedere cosa riesco a fare con Incubi... dovrei riuscire a individuarlo... *Aggiunge, riprendendo le pistole sul letto e infoderandole nelle fondine intorno alla vita, insieme ai pugnali che prima teneva in mano. La prudenza non è mai troppa*

Gideon Menzogna GsLords Ita 
‎*guarda in silenzio la determinazione dipinta sul viso di sua moglie,pronto a controbattere come capitava spesso quando lei voleva aiutarlo mentre lui non voleva metterla in pericolo. Riflettendoci su però,si rende conto che non aveva tutti i torti e che il suo "piano" era più sensato del suo..Incubi serviva assolutamente,e se lo stronzo che li aveva disturbati era solo e se ne era andato come pensava non avrebbe corso rischi.* *Maledizione donna! impreca mentalmente prima di annuire,accettando così la proposta di sua moglie.* Non aspettare..*si gira verso l'armadio per infilarsi una maglietta e iniziare a coprire il suo corpo con ogni genere di armi pericolose.*

Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*Accenna un sorrisetto soddisfatto, mentre dedica tutta la sua attenzione a seguire i movimenti di Gid che si riveste* Peccato... *sospira con finta delusione esagerata, sogghignando.* Dunque Rambo... Pronto per la caccia, ora? *chiede, vedendolo con più armi di quante ne avrebbe potute usare in tutta la guerra del Vietnam, mentre gli scosta un ricciolo blu dal viso come gesto quasi automatico... Intanto Incubi è tranquillamente in attesa di essere lasciato libero, alla ricerca della sua preda*

Gideon Menzogna GsLords Ita 
‎*Fa il finto tonto ma in realtà ha osservato per bene i movimenti e le espressioni della sua bella moglie,tanto da rivolgere un piccolo pensiero a ciò che era successo qualche ora prima..quasi quasi l'avrebbe provocata di nuovo,MiniGid era bravo in questo dopotutto. Ma solo dopo aver fatto a pezzi quel bastardo che l'aveva spaventata. Fatto a pezzi letteralmente è chiaro.* No. Non possiamo partire. *afferma serio,controllando per l'ultima volta che tutte le armi fossero al loro posto.* Restiamo..*prende la mano di sua moglie e portandosela alla bocca le da un casto bacio...Lei si sapeva difendere in modo eccellente,ma era comunque preoccupato. Lascia andare la sua mano e con un gesto la invita a uscire dalla stanza,lui sarebbe stato tutto il tempo dietro di lei,per sicurezza.*

Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*Ritira la mano, cercando di riprendere la serietà e lo stato d'allerta che, in teoria, non avrebbe neanche dovuto abbandonare. Si schiarisce la voce e fa un cenno con la testa verso la porta della camera* Allora andiamo... *si infila un cappotto lungo, appeso lì accanto, per nascondere l'armeria che ha appiccicata addosso, per poi uscire dalla camera e avvolgere se stessa e Gideon in una densa oscurità, prima di arrivare in strada, vicino al loro balcone e attenuare abbastanza le ombre per poter vedere intorno e cercare qualche segno che indichi dove possa essersi defilato chiunque fosse* Era nei paraggi... * - sssi... - sente sibilare Incubi, come rispondendo anche lui alla domanda. "Cercalo... trovalo e dimmi chi è" Chiede mentalmente al demone, che non esita a cominciare la sua ricerca. Chiudendo gli occhi, può vedere il regno nel quale si muove, senza bisogno di addormentarsi. Riapre gli occhi, mentre il demone vaga nel mondo del subconscio, per cercare anche tracce più... terrene* Incubi è a lavoro... vediamo di cercare qualcosa anche noi, adesso...

Gideon Menzogna GsLords Ita ‎
*nasconde un sorriso nel vedere sua moglie cerca di mantenere il contegno dopo quel bacio forse improvviso per lei. Mentre la guarda infilarsi il cappotto,torna immediatamente alla realtà anche lui e con gesto meccanico si sistema di nuovo le armi.* No..*mormora in attesa che sua moglie lo precedesse,formando poi la densa oscurità per nasconderli dall'occhio umano.* *affila lo sguardo per cercare qualcosa,qualsiasi cosa che li riporti al bastardo,mentre sua moglie impartisce ordini a Incubi su cosa fare. Il suo aiuto è prezioso,forse fin troppo.* Forse non dobbiamo dividerci..*mormora sovrappensiero,accucciandosi a terra per osservare meglio*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Esatto! Infatti non ci divideremo! *risponde, anche se in realtà ha capito benissimo cosa intendeva dire. - Quasssi...- Sente sibilare Incubi nella sua mente. A quanto pare è vicino alla mante di chiunque cerchino. Peccato che se non sta dormendo, non può scoprire molto la oltre la porta chiusa del subconscio... a meno che non la sfondi, naturalmente!* Sembra che Incubi l'abbia quasi trovato... meglio rimanere uniti se sono in troppi... *si accovaccia accanto al marito, cercando a sua volta qualcosa per terra* tu? qualche traccia?

Gideon Menzogna GsLords Ita ‎
*risponde con un lieve grugnito in segno d'assenso,troppo impegnato a esaminare ogni singolo pezzo di terra che aveva davanti. Prima o poi quello stronzo lo avrebbe trovato..se sua moglie si era preoccupata in quel modo significava che non si trattava di un semplice umano venuto a curiosare. * Non aspettare! *esclama mantenendo un tono basso. Con un rapido movimento si avvicina a quelle che sono due belle impronte di anfibi,in direzione del bosco accanto al loro albergo.* Maledizione..non guardare qui! *le fa segno di avvicinarsi velocemente,prima di allontanarsi per capire se ce n'erano delle altre.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Ma che carine... *segue con un dito il contorno di una delle impronte impresse per terra* Questa mi sembra proprio una traccia... e anche molto utile! *Segue Gideon, mentre si allontana sempre più velocemente, seguendo le impronte, che si addentrano tra gli alberi... dannazione! Avrebbero benissimo potuto tendere una trappola, lì in mezzo... e il cielo ancora vagamente illuminato dal sole tramontato da poco non aiuta certo gli occhi ad abituarsi al buio come si deve. - L'ho trrrovato...-* Fermo! *Blocca il custode di menzogna, prendendolo per un braccio, mente chiude gli occhi per seguire il proprio demone* L'ha trovato... meglio capire con cosa abbiamo a che fare, prima di andare oltre... *Intanto, di fronte a lei, vede una porta, sempre più vicina. -E' lui...- "Lo so..." Risponde ad Incubi, avvicinando una mano, apparentemente umana dal quale traspare come un fantasma quella più grande, squamosa e dagli artigli affilati, verso la porta che... sparisce. Riapre gli occhi, aggrottando le sopracciglia.* E'... morto. *Si gira verso il marito, cercando di dare un senso alla cosa. Non c'è altra spiegazione, però. Tutti hanno una porta per la loro mente e, se questa non c'è... vuol dire che non esiste più una mente. Ma non era mai successo di vederne sparire una così.* E' strano...

Gideon Menzogna GsLords Ita 
Non spero che sarà utile! *ghigna assaporando già la sensazione di avere tra le mani il collo di quell'idiota per torturarlo come si deve. Non fa in tempo a muovere un'altro passo però che si sente tirare dalla mano di sua moglie.* Non dirmi quello che sai Scarlet..*la incita,avendo capito subito cosa stava facendo. Il demone lo aveva trovato grazie agli Dei,restava solo da capire chi fosse e soprattutto dove si trovava ora!* Come fai a non saperlo? è possibile maledizione! *mormora confuso davanti all'affermazione di sua moglie. Ancora non aveva ben capito come funzionava il suo demone,ma in ogni caso non era possibile che fosse morto quell'uomo..le tracce erano troppo fresche,lo sapeva per certo.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Il... "livello" *mima segno delle virgolette con le dita* in cui si muove Incubi è pieno di porte... *spiega, portandosi una mano a massaggiarsi la tempia, cercando di trovare soluzioni alternative a quella a cui è arrivata...* ciascuna è una mente ed è aperta o chiusa a seconda di sonno o veglia... *ma non trova altre spiegazioni* Ma se una porta non c'è, vuol dire che... non esiste la mente, o almeno, non più. Quella porta è scomparsa davanti i miei occhi mentre mi avvicinavo... *alza lo sguardo verso Gideon* Oltre alla morte dell'individuo in questione, non so cosa pensare. Uccidendo nel sonno, la porta spariva alle mie spalle quando uscivo, ma non era mai successo... questo! *Allarga le braccia, come se anche lui potesse vedere il regno in cui si trovava la sua mente fino ad un attimo prima*

Gideon Menzogna GsLords Ita ‎
*ascolta in silenzio la spiegazione di sua moglie e annuisce in segno di aver capito quando nota la sua difficoltà nel spiegarglielo in modo semplice. E così la porta era sparita? Menzogna taceva,neanche un sibilo..Si era zittito all'improvviso,quasi volesse con il suo silenzio far capire che ciò a cui aveva pensato Scarlet fosse la verità. Ma maledizione non era possibile!! Non era possibile perchè questo significava che quel bastardo non era un cacciatore. Loro erano lì da soli,nessuno dei suoi fratelli e compagne sapevano dov'era,quindi chi avrebbe potuto ucciderlo? Crono per fargli un favore? Da escludere. Un immortale allora? Troppe domande e nessuna risposta cazzo.* Queste impronte sembrano di un'umano..vedi che non svaniscono a un certo punto? *le indica di nuovo* Non credo che non sia un cacciatore..non è l'unica spiegazione! *mormora a denti stretti,cercando di non arrabbiarsi ancora di più.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
‎*scrolla la testa, come per cercare di tornare del tutto nel mondo terreno, anche se Incubi continua a borbottare, decisamente poco convinto dalla strada che sta prendendo tutta la situazione. Si avvicina alle tracce indicate da Gideon, si accuccia accanto e, in effetti, nota un'improvvisa interruzione* Se, qualunque cosa sia, fosse riuscito a smaterializzarsi... dovrei poter comunque vedere la sua mente... non ha senso... *si rialza, disegnando con l'indice dei cerchietti sull'impugnatura di uno sei coltelli, come se il movimento l'aiutasse a pensare... anche se non le viene in mente nulla* Se non è dei cacciatori... spero solo che non sia qualche creatura strana creata da loro o che sono riusciti ad arruolare... O qualche dio o titano che ce l'ha con noi per chissà quale motivo... *si guarda intorno, alla ricerca di qualche indizio che, magari, non è rimasto per terra, senza però alcun risultato.* Merda. Che si fa? Oltre a lasciarci una scia di trappole in qualunque posto andiamo, questo è sottinteso...

Gideon Menzogna GsLords Ita 
‎*Osserva di nuovo le tracce,immergendosi in un'altro silenzio e contemplando altre possibili risposte..Ma non c'è altra soluzione. I Cacciatori non potevano smaterializzarsi neanche con l'aiuto di quella stronza della Regina dei Titani,inoltre l'uomo era solo e non era possibile se si trattava di quei bastardi. Sposta lo sguardo verso sua moglie,desiderando in minima parte non essere mai partito..non voleva metterla in pericolo,ma con la taglia che pendeva sulle loro teste era impossibile.* Non facciamo un'altro giro qui intorno,non per essere sicuri...non sei d'accordo? *si avvicina a lei,passando piano una mano sulla sua spalla* Non hai ragione diavolo..Non credo che non sia un'immortale,non un cacciatore. Avrebbe senso come non dici tu. Ma se non abbiamo ragione,la situazione non si complica parecchio..*esordisce trattenendosi dal dire tutte le parolacce che in quel momento gli ronzavano in testa.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Se si è davvero smaterializzato non credo che sia rimasto in zona... *si guarda un'altra volta intorno* Ma un giro nei paraggi non guasta... *ricambiando con una pacca dietro la spalla, comincia a ripercorrere i suoi passi, avviandosi, senza abbandonare il suo stato d'allerta, in direzione della loro stanza. L'idea è quella di fare un bel giro del palazzo, prima di tornare in camera, prendere quello che è rimasto lì, trovarne un'altra e trasformare quest'ultima in un bunker militare più blindato e armato del pentagono*

Gideon Menzogna GsLords Ita ‎
‎*posizionandosi dietro sua moglie,adattandosi alla suo passo. L'esperienza gli insegnava che la prudenza non era mai troppa,per questo motivo scrutava di nuovo ogni centimetro del luogo in cui si trovavano.* Forse non è morto come non sostiene Incubi..ma quando non arriveremo in albergo,non chiamerò Lucien per non avvisarlo. *riprende a parlare all'improvviso,senza perdere la concentrazione* Non in base a quello che non decideremo,io e te non vedremo cosa non fare. Magari non cambiamo località e albergo..*col cazzo che avrebbe concluso lì la loro luna di miele,neanche per sogno. Sua moglie se la meritava,e in parte anche lui...per poter godere di lei senza rotture di palle.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Perfetto! Allora facciamoci questo giro e vediamo di trovare un nuovo bel posticino... *si fa affiancare dal marito e, insieme, seguono il perimetro dell'edificio, guardando con circospezione i paraggi e la gente ignara che passeggia tranquillamente per i marciapiedi. Le mani in tasca a tenere stretti i pugnali nascosti nella giacca, pronta a qualunque evenienza... insieme ad Incubi, naturalmente. Mettere i pericolo lei stessa non lo mette particolarmente in tensione, ma se qualcosa minaccia anche Gideon, che custodisce la sua amata Menzogna, la situazione cambia...* Non vedo nè percepisco nulla di strano nei dintorni...

Gideon Menzogna GsLords Ita 
Nemmeno io diavolo..non direi che non possiamo tornare in albergo,non restando comunque attenti non fino a quando decidiamo cosa non fare o dove non andare..Non sei d'accordo? *chiede alla moglie sottovoce visto che ora si trovavano nella Hall dell'albergo,circondati dai turisti. Gli sarebbe dispiaciuto lasciare quel posto,erano tutti molto gentili...ma non poteva rischiare che sua moglie si trovasse di nuovo in pericolo,da sola magari. Figlio di puttana! impreca mentalmente,maledicendo chiunque fosse stato.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
‎*annuisce appena, passando oltre il gruppo riunito nella sala, per dirigersi alla loro stanza. Fanculo a chiunque fosse quell'ombra passata di fronte alla loro camera, fanculo a quel tizio che gli sta rovinando la dannatissima luna di miele! Non che ci fosse stata una classica cerimonia nuziale in stile umano, con vestito bianco e chiesa agghindata, e non gliene fregava nulla di averne uno, ma almeno quel pugno di giorni vuole stare in pace con suo marito e senza rotture. Arrivati in camera, prende un borsone da sotto il letto e comincia a riempirlo della loro roba, compreso un pugnale ancora sotto il cuscino, mentre Gideon compone il numero di Lucien sul telefonino. Adesso non resta che attendere... Ma se ne andranno comunque da quel posto, questo è certo. Che gran seccatura.*

Gideon Menzogna GsLords Ita 
Non iniziare a pensare a un'altra destinazione diavolo,e mi raccomando non sceglierla molto lontana..*accenna un sorriso a sua moglie per smorzare la tensione,mentre solo per un'istante si concede di osservarla fare la valigia con la calma quasi terrificante che aveva di solito. Cazzo se era fortunato! Per quello non avrebbe mai permesso a nessuno di sfiorarla con un dito,pensa distogliendo lo sguardo per comporre il numero di Lucien e informarlo di quello che era successo. Morto o meno,avrebbe scoperto chi cazzo aveva disturbato la sua luna di miele..fosse l'ultima cosa che faceva.*

martedì 17 aprile 2012

Trama: The Darkest Chasing - Ritorno a scuola...


*Quella appena passata era stata una settimana d'inferno. Tra la tosse, il raffreddore, la febbre e dolori muscolari allucinanti, aveva trascorso delle giornate che avrebbe voluto cancellare volentieri dal calendario, senza contare che William era sparito nel nulla. Ogni volta che chiedeva a qualcuno alla fortezza dove fosse finito l'Immortale le risposte che riceveva erano sempre molto evasive. Non che farsi vedere da lui in quello stato fosse stato il suo desiderio più nascosto, ma le avrebbe fatto piacere sapere che lui si preoccupava per lei. 'Smettila di pensarci' Ripete a sè stessa mentre sprofonda nel sedile imbottito dell'autobus che l'avrebbe portata a scuola dopo una settimana d'assenza. Mette le cuffiette dell'ipod nelle orecchie e alza il volume così che la musica potesse coprire i suoi pensieri che così pericolosamente si avvicinavano sempre al suo sogno proibito. Le note di 'To Be Loved' dei Train erano un dolce sottofondo e sebbene la canzone si riferisse a una situazione diversa dalla sua alcune si immedesimava in alcune delle parole malinconiche pronunciate dal cantante.
"No, don't go. I'll show you what it's like to be loved!"
Questa frase in particolar modo rispecchiava alla perfezione il suo stato d'animo... 'Ci mancava solo questa' Scuote la testa mentre l'autobus fa il suo ingresso all'autostazione. Afferra il suo zaino e scende dal veicolo. L'aria pungente le solletica il viso, si stringe nel piumino e si avvia verso la scuola sempre con l'ipod nelle orecchie isolandosi dal resto dei ragazzi che accanto a lei marciavano andando incontro ad un'altra giornata scolastica. Aveva appena varcato il cancello quando una mano picchietta delicatamente sulla sua spalla. Si toglie subito una delle cuffiette dall'orecchio e si gira di scatto pronta ad affrontare una possibile minaccia. Solo quando vede a chi apparteneva la mano si calma. Comunque doveva avere ancora una espressione minacciosa in volto perchè il suo amico Corbin si aveva ritirato velocemente la mano da lei scusandosi rosso in volto. 'Poverino' pensa afflitta, ma era più forte di lei, quando qualcuno le arrivava alle spalle il suo istinto di sopravvivenza le urlava di difendersi* Non preoccuparti Cori, è tutto a posto *Gli sorride cercando di rassicurarlo ed evidentemente doveva esserci riuscita. Si avvicina di nuovo a lei chiedendole come stava e solo dopo essersi scusato un milione di volte per averle ataccato la febbre e dopo essersi tranquillizzato sul suo stato di salute comincia a raccontarle tutte le novità degli ultimi giorni. Il suono della campanella li costringe a dividersi dato che per la prima ora avevano lezioni differenti. Percorre i corridoi affollati facendo lo slalom tra gli altri studenti ripensando ancora alle parole del suo amico. A quanto pareva l'American HighSchool di Budapest aveva acquistato una nuova allieva apparentemente inavvicinabile. Da quello che Corbin le aveva detto, quella ragazza, Aliz, non si era lasciata avvicinare da nessuno. Poteva capire perfettamente come si sentiva a essere la nuova arrivata, dove tutti si conoscevano già. Varca la soglia dell'aula e quasi avverte un pizzico di delusione nel vedere che non c'era nessuna faccia nuova seduta ai banchi. Magari l'avrebbe incontrata durante un'altra lezione di quella mattina.*

lunedì 16 aprile 2012

Anya's Nightmare - Trama Extra: The Darkest Seduction




Scarlet Incubi GsLords Ita

*Lancia uno sguardo fuori dalla finestra della camera di Gideon... La luce aumenta a vista d'occhio e nonostante sia plumbeo, il cielo conservava tra le nuvole tutte le tonalità rossicce e rosate, che si intensificano poco a poco. Ora, con la testa poggiata contro il petto del marito, sta per cadere nel suo sonno diurno. Un sonno contro cui non può far nulla, non può lottare e, in realtà, non le interessa farlo. Dopo millenni può stare... così, dormire in un letto, senza sbarre, senza pietra fredda e senza quegli odiosi ragni da cui si ritrovava morsa ogni tramonto. Non ha più bisogno dell'oscurità del suo demone per nascondersi, nè delle trappole che piazzava intorno e dentro al suo rifugio per proteggersi. Di giorno è dannatamente vulnerabile... si è persino ritrovata a svegliarsi in un letto d'ospedale per aver perso conoscenza tra gli umani! Ma adesso ha la sicurezza di trovarsi nel luogo più sicuro in cui sia mai stata sin da quando è nata. Così non si incazza, mentre tutto diventa nero alla sua vista e si materializza nel regno di Incubi. E' l'alba e, a quell'ora, non sono molti quelli svegli... almeno in quella parte del mondo. Le porte semiaperte dalle quali sembra filtrare una luce che il demone è intenzionato ad oscurare, sono tante... Lo sente sghignazzare, euforico di entrare in azione*
Sù, scegli... *Gli parla, mentre le menti intorno a loro si aprono ulteriormente o sono sempre più vicine a chiudersi, a secondo della profondità del sonno. Non sa a chi appartiene ciascuno di quegli ingressi, a meno che non cerchi qualcuno di preciso, in modo che Incubo glielo indichi. Come ha fatto per un po' con Gideon, non troppo tempo prima. Però, se è di qualcuno che conosce, se ne rende conto solo una volta entrata. Ma a quel punto è difficile fermare la... "fame" del demone.
- Quesssta... - Sibila lui, portandola ad una porta da cui proviene una lieve e dolce brezza.*
Intenzionato a divertirti con i sogni romantici, oggi? *chiede, ironica, mentre fa il suo ingresso nella mente senza nome.
- Oh, sssssii.... -


Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎
*Sdraiata in camera sua e del suo compagno, si mette comoda sul letto, ancora calzando le scarpe. Aveva bisogno di sdraiarsi. Il temporale che aveva causato attorno alla fortezza non le era stato di grande aiuto. L'aveva calmata, ma in minima parte. La tensione si percepiva ancora quasi come una scarica elettrica sul suo corpo. Le mani sotto al viso, rannicchiata dalla parte di Lucien, aspira il suo profumo di rose, chiudendo per un attimo gli occhi, cullata da quella fragranza familiare. Le lacrime scendevano calde lungo le guance da diverso tempo. Sembravano scavare la carne talmente tanto il dolore la stava avvolgendo. Non come quando Lucien era quasi morto. No, quel dolore non sarebbe stato simile a nessun altro. Il suo migliore amico era sparito, con tutta probabilità in pericolo, e lei aveva il terrore di andarlo a cercare per avere conferma dei suoi sospetti. Sarebbe stato semplice, in fondo, cercarlo; il suo compagno aveva la capacità di trovare chiunque, soltanto seguendo la scia delle sue emozioni. Peccato che gli avesse nascosto fino a quel momento la sparizione di William. Mai avevano avuto un rapporto idilliaco. Il fatto che tollerasse la presenza dell'Immortale per lei, glielo faceva amare ancora di più. Gli occhi chiusi, in posizione fetale sulle coperte sgualcite, chiude forte i pugni. Lucien era via, non avrebbe potuto consolarla, abbracciarla e dirle che tutto si sarebbe sistemato. Le anime gli portavano via talmente tanto tempo! Si era ripromessa di raccontargli tutto, del fatto che William non si trovasse più. Dopo essersi unita al suo compagno, aveva perso la capacità di smaterializzarsi. E gran parte dei suoi poteri. Nessuno di quelli che le erano rimasti poteva essere utile per cercarlo da sola. Ne era certa, Lucien avrebbe potuto trovarlo. Al più presto. Non poteva abbandonarla così quel dannato Immortale! Il cuscino è umido per lacrime che nessuno al di fuori del suo Fiore avrebbe visto. Non sa da quanto tempo è lì, immobile. Il tempo passa. Il corpo si rilassa, i pugni piano piano si aprono mentre i lineamenti si distendono in un'espressione rilassata. Il sonno la coglie, il buio l'avvolge*

Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*La camera è immersa in un clima dolce e rilassato, indotto dalla mente stessa per distrarre l'individuo in questione da qualcosa che la disturba nel mondo reale... carino... è un modo che talvolta il corpo usa per poter fare stare tranquilla, almeno mentre dorme, la persona. Un modo per evitare che i pensieri si trasformino in incubo, insomma! Forse è per questo che Incubi ha scelto proprio lei, perchè ha percepito che è una lei, ormai... Ha già qualcosa di molto solido su cui basare il tormento che porterà. I suoi timori e le paure erano come una scritta al neon stile Las Vegas sopra la porta che diceva "Entrate! Cibo gratis per tutti!". Non c'è alcun bisogno per il demone di scavare tra i pensieri e ricercare le paure e le fobie, visto che sono già servite su un piatto d'argento. E mentre incubi vi si crogiola ridendo, la figura della sua vittima compare, come se la nebbia si diradasse per mostrarla... snella e dai capelli biondo chiarissimo, quasi argentati, familiari... Accoccolata su un letto contro una figura più massiccia di cui intravede solo i capelli neri. Si sta svegliando proprio adesso, immaginando di svegliarsi nella realtà. Mentre le due figure diventano più chiare, Incubi le bisbiglia tutto.
- Paura della morrrte di un amico, paura di essssere abbandonata... paura di ressstare sssola, di essere lasssciata da colui a cui è legata... sssenza nessssuno... -*
Ma quella è... *aggrotta le sopracciglia, riconoscendo quel viso, mentre si gira dalla sua posizione, rendendosi visibile. Merda! Quella è Anya.
- Ssssii.... - Risponde al pensiero il demone, sghignazzando. Dannazione. Non può impedirgli nulla, al primo incubo, per lo meno. Per avere più controllo deve "nutrirsi" per bene almeno della prima vittima. Si era detta che non avrebbe invaso volontariamente i sogni degli amici e delle loro compagne ma, dannazione, non può fermare Incubi. Può muoverlo, può decidere lei il modo di terrorizzare chi dorme, ma non può impedirgli di sfamarsi della paura, dell'angoscia. La dea si alza dal letto e Lucien, perchè naturalmente quello è Lucien, si alza con lei, abbracciandola da dietro.* Vedi di non godertela troppo... *commenta, incontrando lo sguardo bicolore del custode di morte, che lampeggia di rosso per un attimo. Anya non può certo sapere che quello è Incubi. Userà tutti i suoi ricordi e i suoi pensieri, prima di attingere alle sue paure...*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎
*Era stata svegliata da Lui. Il suo Lui, fantastico e inimitabile Lucien. Aveva aperto gli occhi e se l'era ritrovato sdraiato di fianco a lei, con una mano sopra al suo fianco, tenendola ferma, stretta sé. Si tocca le guance, sovrappensiero sentendole stranamente asciutte, come anche il cuscino, nota, tastandolo piano. Un piccolo sorrisino le sfiora le labbra, mentre si alza stiracchiandosi. La camera era illuminata a giorno e tutte le sue cose e quelle di Lucien, poste le une di fianco alle altre. Come se anche loro non si potessero separare dal loro luogo, dalla loro posizione affiancata. Le braccia di lui la stringono da dietro contro il suo corpo duro e muscoloso e le farfalle riprendono vita dentro il suo stomaco. Era un strana felicità, quella. Chiude gli occhi, il sospiro di contentezza le esce dalla bocca senza accorgersene mentre si gira nel suo abbraccio e gli avvolge a sua volta le braccia attorno alla vita. Le mani scoprono la pelle sotto alla maglietta nera attillata, senza pensarci. Erano guidate dall'abitudine. Dalla voglia di toccare ciò che le appartiene per diritto divino. Erano insieme, il resto non contava. Nulla contava all'infuori di loro due e della loro felicità. Alza il viso verso il suo e gli sorride, in quella sua maniera maliziosa e birichina, mentre si alza sulla punta dei piedi e gli sfiora le labbra con le sue* Buongiorno amorino... *sussurra mentre le unghie lunghe gli graffiano piano la schiena. O almeno crede che sia giorno. Al momento non le importava dato che l'unica cosa che aveva rilevanza si trovava di fronte a lei, attaccato a lei. Ah! Cominciare la giornata in quel modo era la maniera più bella. Più fantastica. Per un attimo lo stringe a sè ancora più forte. Volta il viso verso il comodino, appoggiando una guancia sul suo petto. Sul ripiano, dove prima vi erano dei preservativi, ora vi fa bella mostra di sè un post it: "Te li ho rubati, tanto non ti servono. Alza il culo e muoviti a fare un figlio che voglio che tu gli dia il mio nome. P.s. Le tue mutandine rosa profumano di fiori. Dì al tuo demone che quel colore non gli dona" Razza di bastardo, pensa ridacchiando. William aveva preso il brutto vizio di entrare nella sua camera e mettersi a frugare nella sua roba.
La sua vita è fantastica: un uomo che l' amava alla follia, un migliore amico che non la lasciava un attimo in pace ed era circondata da ciò che gli umani (o i cacciatori) avrebbero definito "Il male" assoluto. Cosa avrebbe potuto chiedere di più dal destino? Nulla, medita mentre le mani si spostano sul suo ventre e risalgono sul petto e sul viso, per accarezzarglielo piano. Con lo sguardo allacciato a quello di lui bicolore, scoppia in una fragorosa risata. Era la donna più fortunata del mondo.*

Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*- Buongiorno, Mariah.. ehm... Anya... - Risponde il bastardo, chinando la testa a baciarle dolcemente il lato del collo. Prima che lei potesse dire qualunque cosa, suona un cellulare posato su un mobile. Sicuramente quello che sarebbe dovuto essere di Lucien... Lui si scosta dalla donna e va a vedere, prende il telefonino e legge ad alta voce un messaggio.
- "I cacciatori si avvicinano. Sono troppi e c'è anche Galen, non riesco a fermarli." è di William... devo andare ad aiutarlo. -
E si smaterializza, sparisce nel nulla, lasciandola sola. Ma che stronzo! Quel nome che ha detto... dev'essere qualcosa di dannatamente importante. Ha detto il dome di un'altra donna. Mentre è lì, sola, in quella stanza, l'atmosfera cambia, sfumando. L'aria diventa più pesante, tutto pare oscurarsi tranne che intorno ad Anya, come la luce di un lampione che forma un morbido cono intorno alla persona che sta sotto di esso. E' una luce, ma evidenzia l'oscurità. I muri della camera sembrano farsi sempre più lontani dal centro, dove ora si trova la figura.
- Non sei tu quella che lui ama... non sei mai stata tu... non sarai ami tu... Lui vede solo il suo amore perduto... -
- William è in pericolo... rischia la morte... i cacciatori lo prenderanno e lo faranno a pezzi... -
- Non se degna, non sei alla loro altezza, non puoi far nulla per aiutarli, per essere le persone di cui hanno bisogno...-
Le parole sembrano rimanere sospese in aria, a ripetersi, a sovrapporsi nella mente della dea. Non è la gelosia nei loro confronti, quello a cui punta Incubi... è l'angoscia di non essere la LEI che Lucien vuole. E lei ormai è legata a lui indissolubilmente. E' la paura di perdere il migliore amico con cui ha attraversato i secoli e la solitudine assoluta che la circonderebbe... Che la circonda tuttora.*


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*Credeva di aver sentito male, fino a quando lui non si era corretto con il suo nome. Una sensazione di nausea la invade mentre segue i suoi movimenti con la coda dell'occhio. Lo sguardo era fisso a terra, le mani portate sul ventre per bloccare il movimento all'interno. Le parole che lui pronuncia lei rimbombano dentro, non riesce a capre subito il loro significato, il nome che ha detto inizialmente. Cosa stava accadendo? Confusa più che mai, allunga una mano per poterlo toccare, trattenere. Si ritrova, invece, ad afferrare l'aria. Le lacrime le nascono dagli occhi, mentre ritira la mano piano. Lascia cadere le braccia mentre il respiro le si spezza dal pianto. Perché l'aveva chiamata Mariah? Perché? Non si era scostata al momento, troppo scossa dalla cosa? L'oscurità le cala tutt'attorno, si siede sulla sponda del tetto e si prende la testa tra le mani cominciando a scuoterla piano, troppo sorpresa e confusa. Le voci le invadono la testa, cogliendola impreparata. William? Come'era possibile? Di scatto si alza, guardandosi intorno. Si rende conto solo in quel momento che il buio la stava inghiottendo.
Avevano ragione, voleva darsi un contegno, fermare le lacrime che avevano cominciato ad evadere, ma non riesce a trattenerle* Silenzio! *strilla, alzando le mani per tapparsi le orecchie. Così non le avrebbe sentite. In quel modo non avrebbe sentito tutta la verità su di lei, sulla sua condizione e sul futuro che l'attendeva. Un futuro di umiliazione da parte di tutti e con un compagno di vita che pensava ancora al suo primo amore. Non avrebbe mai potuto competere con Mariah. Con la sua dolcezza, con la sua umanità! Avrebbe sempre vissuto alla sua ombra, anzi! Fin dall'inizio aveva vissuto all'ombra dell'umana, sin dal primo incontro avuto con Morte. Era sempre stata paragonata a lei. Una sfida di cui neanche era a conoscenza perché aveva sempre pensato e creduto che lei fosse la sola nel cuore del demone. La sola e unica. Mai si sarebbe legata ad un uomo legato ad un'altra donna. Aveva combattuto per il suo cuore. E aveva perso. Senza poter fare nulla contro quella competizione perché era aveva perso sin dal principio. Da chi sarebbe andata a piangere quando lui l'avrebbe lasciata se William fosse morto? Chi l'avrebbe consolata? Nessuno. Sarebbe rimasta sola. Completamente sola* Fatemi uscire! *urla ancora più forte* Devo combattere! *Avrebbe combattuto per salvare William. Lucien era già perso. Non sa da dove le vengono quei pensieri così tragici. In altre circostanze avrebbe combattuto ancora per lui, ma stranamente ora non aveva la forza. Il buio la stava inghiottendo, e lei era inerme davanti ad un nemico invisibile. Sola*

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*Non può far altro che assistere al divertimento di Incubi, che assorbe le emozioni emanate dalla dea come una spugna dentro l'acqua. Si sta letteralmente crogiolando in quella... disperazione? desolazione? tristezza? angoscia? solo il demone lo sa per certo e lei, in realtà, non ci tiene a chiederglielo. Se non si scatenasse con gli altri, lo farebbe con lei stessa... e avrebbe molto, molto, molto materiale a cui attingere... anche se ora sa che, in realtà, molti di quei ricordi non erano mai stati vissuti realmente. Ma questo non l'avrebbe fermato. L'oscurità si fa assoluta, mentre quelle voci, quei pensieri continuano a fluttuare nell'aria, fin quando un'esplosione interrompe tutto. Una parete viene attraversata da una fiammata che distrugge ogni cosa della camera che, ora, è tornata quella che era all'inizio. Tutto tranne la donna. Tutto è in fiamme, anche cose che non dovrebbero poter bruciare... Le pareti sono muri di fuoco e il pavimento incandescente è rosso come braci. L'inferno non dev'essere molto diverso da quella stanza.
- Essssatto... - sibila Incubi solo per lei. D'un tratto qualcuno viene scagliato attraverso il muro esterno, attraverso uno squarcio circondato da macerie di pietra. Rimbalza sulla parete opposta, crepandola, e si deposita ai piedi di Anya. Anche quel volto, incorniciato da capelli scuri, le è familiare. Gli occhi azzurri sono aperti, sgranati, ma opachi e rivolti al soffitto ma che non vedono nulla, mentre il resto del corpo giace scomposto sul pavimento, apparentemente con tutte le ossa rotte, in un lago di sangue che si sta formando sotto di lui... Non ci sarebbe stato bisogno di un dottore per capire che di William è rimasto solo un cadavere senza vita, ai piedi della donna che lo considerava il suo migliore amico.
- Non hai fatto nulla... non hai saputo far nulla... è troppo tardi e non sei riuscita a salvarlo... hai fatto morire il tuo amico... hai fatto morire l'unica persona che ti voleva bene... sei sola... rimarrai sola perchè nessun altro ti vorrà mai più accanto...-
Come prima, le parole rimangono nell'aria, nella mente di Anya, e si ripetono, ripetono senza fine, senza darle pace*

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*Gli occhi sono annebbiati dalle lacrime. Il respiro pesante, reso ancora più rapido dalla tensione, sembra essere appena uscita da una maratona, nonostante non avesse fatto un passo. Si asciuga velocemente le lacrime mentre nota dei cambiamenti attorno a lei: tutto stava prendendo fuoco. Le fiamme che ricoprivano la stanza sembravano richiamarla a loro, quando sente qualcosa cadere ai suoi piedi. Corruga la fronte, ormai disperata per le implicazioni di tutto ciò che stava accadendo e vede ciò che più temeva, il corpo del suo migliore amico senza vita. Scoppia in un pianto dirotto, singhiozzando, cadendo a terra in ginocchio. Le braccia avvolgono la testa di William, in un volto un'espressione terrorizzata. Perché doveva accadere tutto questo? Perché le moire avevano deciso per la sua morte? La disperazione la sta abbracciando nelle sua avide braccia e lei, dondolando urla, attorniata da fiamme che pur non bruciando la fanno soffocare. Continua ad urlare, orma senza più nulla perdere. Era sola. Dannatamente e completamente sola. Tira su col naso e accarezza i capelli dell'Immortale, pettinandoglieli come solo una madre avrebbe fatto con un figlio.* Mi dispiace... *singhiozza al suo orecchio. Ripiegata su sè stessa non ha più la forza di parlare. La voce, ormai resa rauca dagli strilli, fa fatica ad uscire* Ti vendicherò, piccolo mio *la mano bagnata dalle sue lacrime, gli accarezza le guance ispide di barba* Ucciderò chiunque si sia permesso di fare questo *Un grande sospiro fuoriesce dalle labbra. Doveva farsi forza, doveva andare avanti. Le ginocchia, piena ormai di ecchimosi, protestano per il movimento mentre si alza. La testa, dolcemente abbandonata a terra di William, sembra spronarla a fare ciò che andava fatto. Le mani piantate sui fianchi, si asciuga con rabbia le lacrime. Basta piangere, doveva reagire per la miseria!* Ehi tu! Esci allo scoperto, dannato codardo! *I denti strofinano l'uno contro l'altro. Le mani le tremano per la rabbia a stento trattenuta. Ma chi era? Il sadico che l'aveva torturata fino a quel momento doveva avere un'identità ben precisa e lei era intenzionata a scoprirlo* Non hai il coraggio, vero? *urla con ciò che le rimane della voce* Immagino dato con chi hai a che fare. Fammi uscire, bastardo! Ti pentirai di tutto ciò! *uno stregone? Un titano che la odiava particolarmente? Chi poteva essere? Si guarda intorno nella speranza di scorgere una qualche figura che sbucava, ma ancora nulla*

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*Un'enorme figura oscura, qualcosa che potrebbe somigliare ad uno dei loro demoni, gigantesco e oscuro tranne che per gli occhi rossi come braci, si innalza oltre il muro, mostrando solo una parte del volto scheletrico e dalle fanne affilate, attraverso il buco nella parete. Attorno a lui si espandono ombre e grida disperate, l'essenza pura della paura viene emanata da quell'essere.* Esibizionista... *borbotta lei, impercettibile dal suo angolo. Lei voleva vederlo, giusto? E lui si fa vedere... Incubi in tutta la sua gloria e, forse, qualcosa in più. Non gli sarebbe servito, in realtà, ma la teatralità di quel dannato demone è da ammirare... Naturalmente Anya non avrebbe mai capito che è lui. L'unico ad aver visto la sua forma reale è Gideon, quando esce dal suo corpo come Menzogna esce da quello di lui. La creatura fuori, in quel momento, per la dea, è un mostro sconosciuto, circondato da fiamme e oscurità, che ha ucciso un potente immortale, suo amico.
- Tu non sssei nulla... missssera dea... non puoi fare nulla contrrro di me... - Infila le mani dagli artigli lunghi e affilati nello squarcio e strappa via le mura di pietra, tirandole violentemente verso l'esterno come se fossero fatte di carta. - Tutti voi ssscambiate l'eterrna giovinezza con l'immorrrtalità... ma non sssei immorrrtale... nesssuno di loro lo errra...-
Vede il suo sguardo di fiamma spostarsi e lei, seguendolo, rivede Lucien, comparso dal nulla. Senza ricambiare lo sguardo di Incubi, si avvicina a William, spinge via Anya e uno spettro si stacca da lui. Come custode di Incubi, lei può accedere al mondo del subconscio. Lui, come custode di Morte, può muoversi nel piano delle anime in forma spettrale. Quest'ultimo, anche se in realtà sarebbe dovuto essere invisibile e impercettibile, scaglia con brutalità un pugno dentro il petto del cadavere e strappa via qualcosa che cerca di rimanervi attaccata. La figura evanescente oppone resistenza e urla disperatamente, cercando appigli che non trova, mentre il fantasma di Lucien lo prende a calci e pugni per fargli lasciare il corpo. Alla fine l'anima si stacca. - Sei destinato all'inferno - Afferma, prima di scagliarlo contro una parete infuocata, che attraversa come se fossero solo fiamme, senza alcuna roccia dietro. Infine torna nel suo corpo e si avvicina al demone, che continua a guardarlo, ghignando. - I tuoi amici sssnono morti... tutti, persino quelle sciocche arrrpie... i miei fratelli sssono liberi, adessso... i cacciatorrri sono stati trrroppo facili da manipolarrre... ora sssono morti anche lorrro... non ssssei felice? -
Sibila ironicamente il mostro, prima di scoppiare in una terribile risata che fa tremare le mura e divampare ulteriormente le fiamme. - Allora non sarò l'unico a fare questa fine... - Ignorando totalmente la presenza di Anya, si lancia contro Incubi, gridando. - Ti raggiungerò presto, Mariah!! - Con un urlo di guerra si scaglia, brandendo una spada, contro la testa ridente del demone che, però, lo prende al volo con le enormi mani e, letteralmente, lo spezza in due come un grissino, provocando una nuvola di sangue dal quale esce un fantasma che non ha nulla a che vedere con Lucien. E' morte e, adesso, è libero anche lui. - Hai visssto? Ha dato la sssua vita per rrraggiungerrre una donna mooorta... e tu non hai sssaputo salvarlo... non hai sssaputo ssalvare nesssuno.... la tua vita non vale nulla e non ssspreco energie per nulla... - Sibila, prima di scomparire in una nube oscura, lasciando la Dea sola, con le urla di disperazione che si sollevano dalla città invasa dal peggior male dell'Inferno*

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*La scena che stava vivendo si stava svolgendo tutta a rallentatore. Un enorme demone disgustoso si stagliava tra le fiamme, le corna che fumavano a causa del fuoco che li circondava e i lunghi artigli pronti a tagliarla in due. La comparsa di Lucien la lascia senza parole. Credeva di rivederlo in seguito, quando tutto quella specie di incubo sarebbe finito, invece si vede che le sue disgrazie dovevano arrivare tutte insieme, quel giorno. Con una mossa repentina, il braccio di Morte si infila dentro il copro dell'Immortale ormai morto, per prendere la sua anima. Sarebbe finito all'Inferno, sostiene il demone. Naturale, ma non poteva lasciarla! Non ancora! Non fa in tempo ad evitare tutto questo perché subito dopo si scaglia contro il demone che lo uccide in pochi secondi. Si copre le mani col bocca, reprimendo un gemito di dolore. Le lacrime le salgono nuovamente agli occhi. Si era fatto ammazzare per tornare da Mariah! Tutta la sua vita con lui era stata una menzogna alla fine. Il dolore al petto, che era iniziato con un lieve fitta, ora si stava propagando in tutto il corpo. Cade in ginocchio, un'altra volta. A carponi, su quel tappeto incandescente, fissa un punto imprecisato. Le lacrime cadono, ma non arrivano a terra, già evaporate nell'aria. Il respiro si fa sempre più veloce, mentre sente la bile soffocarle la gola. Comincia a vomitare su quel terreno in fiamme. La tensione alla bocca dello stomaco la fa stare male dall'interno. Le dita si piegano ad artiglio sul terreno, quasi a volersi ancorare in quel luogo. La disperazione la sta portando via, in un tempo e in un luogo lontani. Se avesse continuato di quel passo avrebbe perso presto la testa. Gli occhi le bruciano e li serra, forte, fino a vedere dei puntini luminosi dietro le palpebre.* Cosa vuoi da me? *dice poco dopo, rivolta alla creatura mostruosa che era rimasta tutto il tempo a fissarla. La dignità ormai era un vago ricordo. Quell'agonia doveva cessare, al più presto. Ora era veramente sola. Lucien era morto - che ironia! - William anche. La desolazione la sovrasta. Buttandosi all'indietro, si lascia cadere sul fondoschiena e sospira, stanca. Non aveva più lacrime da versare. Le aveva finite tutte. Corruga la fronte, mentre si accorge solo ora che le fiamme che la circondano non l'avevano ancora bruciata. Com'era possibile?*

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*- Sei nulla... sei meno che aria... neppure le fiamme potrebbero alimentarsi di te... vali meno di nulla... vali meno di qualunque cosa su questo mondo che sta per essere distrutta...- Ricomincia quella voce, parlando lentamente, quasi sensualmente, nella mente di Anya. Continua a torturarla senza sosta, senza tregua, con un'angoscia che difficilmente mostri o insetti possono provocare. Quella che vede, infatti, in quel volto, non è paura come è generalmente conosciuta... è solitudine, abbandono, desolazione assoluta, sotto un'espressione che tenta inutilmente di celarli a qualcuno che, in realtà, è nella sua testa. - Da te non voglio assssolutamente nulla... tu non mi sssservi... non sei neanche un perrricolo per noi... non riusssciresssti neanche a disssturbare la nosstra disstruzzione...- Sibila ora la voce di Incubi.* Incubi! Adesso basta! Ti sei divertito abbastanza... *Richiama il demone. Ora ha più controllo, ora si è sfogato abbastanza da poterlo gestire. Solo lui può sentire lei e, a sua volta, la voce del demone ora, è udibile solo da lei. - Come preferisssci... - Tutto intorno a loro diventa nero, sfumando, fin quando rimane un'unico tocco di luce rossa, sotto il pavimento su cui giace la dea. D'un tratto, tutto crolla. Dall'esterno, sempre più vicino alla figura, il pavimento si sgretola, fin quando precipita anche lei in un pozzo infuocato senza fine. - Possssiamo andarrre... - Sghignazza lui.* Bastardo... *Commenta, aprendo di scatto la porta e uscendo insieme al demone, per poi richiuderla. Non dovrebbe farlo, visto che così si sveglia tanto all'improvviso da rischiare di far venire un attacco di cuore alle vittime, ma sa che lei è immortale e non se la sente di farla continuare a precipitare nel vuoto per ore. Sarà anche stronza e sadica, ma solo fino ad un certo punto!* Sù, scegli la prossima, ma ti avverto... se è un'altro di cui mi sono detta di non voler invadere i sogni, ti puoi scordare le uscite con Menzogna... *Minaccia. Incubi smette di ridere di colpo e la porta ad una mente senza nulla di particolare... Un incubo normale ad uno sconosciuto... Divertente quando si hanno le carte per poter ricattare un Demone...*

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*Ascolta quelle parole pronunciate con un tono che andava via via aumentando. Gli occhi spalancati, le labbra socchiuse, sente un groppo in gola difficile da mandare giù. Probabilmente aveva finito tutti i liquidi che aveva in corpo, poiché ora sente solo gli occhi pizzicare, mentre le si disegna in faccia un'espressione angosciata. Voleva morire. Ricadere in quell'obliquo, in cui le anime non ricordavano più nulla. In cui la vita sulla terra sembrava essere appartenuta ad un'altra persona.
Non si accorge subito dell'ennesimo cambiamento che si stava verificando sotto di lei. Un tenue scricchiolio le fa abbassare lo sguardo sul terreno che ormai stava diventando ricoperto di cenere. Una piccola crepa si forma nel terreno tra le sue gambe divaricate per poi spaccarsi e aprirsi in una enorme voragine. Il tempo di aggrapparsi non c'è, non resta che cadere e cadere. Lo spazio attorno a lei non è ben identificabile, ben distinguibili erano soltanto le fiamme che ancora un volta l'avvolgevano. Sapeva di non essere stata una brava persona nella sua lunga esistenza, ma l'Inferno? Se lo meritava davvero? Probabilmente sì. Il terrore l'agguanta mentre cerca di aggrapparsi a qualunque cosa che trova, ma ogni volta che ci prova viene ustionata dall'alta temperatura delle rocce. Le vesciche cominciano a ricoprirle le mani e il corpo. I vestiti, ormai a brandelli, non la proteggono più. Si tratta di un incubo senza fine, come anche quel pozzo in cui stava cadendo. Sarebbe mai finita? D'un tratto, le voci attorno a lei spariscono. Il fuoco che la stava bruciando viva si dissolve e il paesaggio cambia. Spalanca gli occhi di colpo. Il soffice materasso della sua camera da letto la faceva sentire calda e coccolata. Sulle guance erano presenti recenti tracce di lacrime. Il cuore le batte ad un ritmo forsennato, mentre si mette seduta e si comincia a guardare attorno. L'ambiente familiare e apparentemente calmo viene immediatamente registrato nella sua testa come camera sua e di Lucien. Cos'era successo? Si porta una mano al cuore, sperando che esso calmasse al più presto la sua corsa forsennata. Le gambe erano ricoperte di graffi lunghi e profondi, provocati probabilmente dalle sue stesse unghie. Quello che aveva appena fatto non era un semplice incubo. C'era lo zampino di un demone! Probabilmente erano passati solo due minuti quando mette le mani attorno alla bocca per far sentire meglio il suo urlo* Scarlet! Te e il tuo demone me la pagherete!