lunedì 5 marzo 2012

Nel Tartaro - Flash back

*Il tempo. Una persona non si rende conto di quanto sia noioso trascorrere del tempo senza fare nulla. Assolutamente nulla! La Prigione Tartaro GsLords Ita, non offriva molti svaghi, se non si vogliono contare i fantastici incontri che gli procurano le guardie e i battibecchi con una dea dell'Anarchia particolarmente fastidiosa. Le donne spasimavano per avere un incontro incandescente e chi era lui per rifiutare? "Generosità" è il suo secondo nome. Con calma estenuante accarezza la guancia morbida, della donna sotto di sè. Il suo corpo arrendevole e morbido, gli si era subito sciolto tra le braccia. Non può fare a meno di nascondere un sorriso, mentre esce dal corpo della donna più che soddisfatto. Quale delle figlia di Pelia era? Subito scarta il pensiero. Non importava. Lui era soddisfatto e lei lo era fin troppo. Senza poterselo impedire scoppia a ridere, mentre si tira su. La ragazza si sarebbe ricordata per sempre de Lo-Stallone-del-Tartaro. Una nomea in più. Che ci poteva fare se era fantastico? Pareva che in quel luogo quasi nessuno si ricordasse il suo nome reale, quando si rivolgeva ad una donna. Solo la sua vicina di cella, un certa Anya, detta anche "Culetto-Sodo", sembrava ricordarsi il suo nome vero. Probabilmente perché ancora non se l'era portata a letto, pensa mentre si avvicina al suo giaciglio più che addobbato con regali delle spasimanti, e lancia alla donna la sua veste. Gli occhi di lei sembravano volerlo ancora divorare, mentre, ignorando la veste appena lanciata spalanca ancora le gambe* Donna avida *le mormora tornando ad avvicinarsi a lei, fino a ritrovarsi ancora tra le sue cosce morbide. Il membro eretto non si era ancora stancato di tutta quell'attività. Ogni volta che si trovava in quel luogo, che fosse di qualunque donna apparentemente appetibile, gli sembra di essere nel posto giusto. La noia, fa brutti scherzi, medita mentre le infila una mano in quel suo delizioso fiore. Uh sì. Il suo ego già piuttosto pompato si ingrandisce ancora di più, in contemporanea con un'altra parte del suo corpo. Più che felice di rimettersi all'opera si infila dentro il suo corpo, accompagnato dalla dolce melodia della sua voce* Sì, tesoro, così *le sussurra all'orecchio mentre comincia ad oscillare i fianchi in contrappunto ai suoi movimenti. Fantastico, semplicemente fantastico. Chiude gli occhi mentre sente salire dalla ragazza la sua passione. Ormai fradicia in mezzo alle gambe, i movimenti erano facilitati, quando sente il suo grembo contrarsi attorno a lui. Di rimando lui venne dentro di lei, quasi scocciato dal regalare una parte di sè a quella donna, quasi sconosciuta. Bloccandosi, dentro di lei, ansante esce dal suo corpo caldo, senza un rimpianto. Riscuotendosi subito, afferra nuovamente il vestito della donna, ormai intenzionato ad infilarglielo lui con la forza* Devi andare, dolcezza, il tempo è scaduto *ormai annoiato della sua presenza, le da un ultimo bacio sulla fronte, voltandole poi le spalle. Dimentico subito di lei, si avvicina verso il suo giaciglio fino a sdraiarsi a pancia in su, ancora nudo, e incrociare le braccia dietro la testa, rilassato. Con la pace dei sensi a dominarlo, scivola subito in sonno calmo e senza sogni*


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