lunedì 30 luglio 2012

FLASHBACK *Arrivano in due*

*Incredibile come la vita possa cambiare inaspettatamente... Alla velocità di uno schiocco di dita. Tutto può accadere in pochi secondi,e nel bene o nel male tutto cambia,e non possiamocambiare il decorso messo in atto da una forza più grande di noi. Quindi lo accettiamo,contenti o no,ci adattiamo a ciò che il destino ci riserva e creiamo l'attimo successivo,sperando in sorprese felici. Un attimo prima Ashlyn Darrow GsLords Ita sa di essere una donna felice,sposata ad un uomo meraviglioso,Maddox Violenza GsLordsIta, custode del demone della Violenza,eppure l'uomo più dolce e buono che lei abbia mai conosciuto. Forse...poco paziente,tutto qui. Sa di far parte di una famiglia stupenda,e sa... di essere incinta di un bellissimo/a bambino/a. Le cose che non sa,riguardo a suo figlio sono due: il sesso e la sua natura,umana o immortale. La cosa preoccupa sia lei che Maddox,che la restante famiglia non poco... Non sapere a cosa si possa andare incontro crea a volte ansie sul futuro,ma Ashlyn non può di certo essere più felice di così... O almeno così crede. Ed eccolo quell'attimo,quello che ti cambia ancora una volta la vita,che la sconvolge,travolgendola,letteralmente. A farlo,è l'angelo,Olivia, che ha da poco varcato la soglia della fortezza. L'angelo di Aeron GsLords Ita. Suo marito non le ha detto moltissimo,come al solito Maddox non è incline al pettegolezzo,nè ha mai giudicato i suoi amici e le loro scelte amorose. Almeno non dopo aver conosciuto e sperimentato l'amore con lei. E come spesso accade,al destino,ci si va incontro quasi non volendo,non essendone coscienti. Difatti Ash,conoscendo la natura un pò rude dei demoni in casa,decide di controllare che Olivia GsLords Ita stesse bene. Aveva solo saputo del suo arrivo,e dai mormorii sentiti in giro,il custode di Ira non ne e' poi così contento. Uscendo dalla sua stanza,e diretta da lei,non sapeva di certo alla notizia bomba che questa le avrebbe riservato. Ecco perchè quando,dopo pochi convenevoli scambiati con quest'ultima,Olivia la sorprende,toccandole il ventre rigonfio,e confessandole una verità sconvolgente. Le dice di aspettare due gemelli... Un maschietto ed una femminuccia,non uno... bensì due bambini... Due gemellini... e ancor di più,due bambini...IMMORTALI! Ebbene sì! In un attimo la futura madre riesce a provare qualsiasi emozione esistente al mondo: sorpresa,sgomento,stupore,gioia,paura,ansia,eccitazione... E tante ancora. Per un attimo è sul punto di svenire. L'incredibile ed inaspettata sorpresa la lascia senza parole,con la bocca aperta e...con i battiti del cuore decisamente accelerati. Nella mente riesce a formarsi un unico e coerente pensiero* -Devo dirlo a Maddox- *Alza gli occhi,che si erano fissati sulla sua pancia e sulle mani che non smettevano di accarezzare il ventre,e guarda l'angelo,che in una manciata di secondi, le ha dato una notizia bellissima e scioccante allo stesso tempo,rispondendo a due delle domande che da mesi a questa parte,le torturavano i pensieri.* Io... io...Grazie,ma devo andare. *Queste le uniche parole che è riuscita a formulare,prima di lasciare Olivia sulla porta con un piccolo sorriso,e correre nella sua stanza,alla ricerca del suo uomo... Questa si che è una sorpresa,questo si che è un cambiamento inaspettato.*





sabato 28 luglio 2012

[Trama Extra] Passeggiare sulla spiaggia...


Lucien Morte GsLords Ita *Era da un po che ci stava pensando.. a parte la pausa "shopping solo per lei", lui e Anya non erano più usciti dalla Fortezza! La sua donna si impegnava tutto il giorno a mettere in atto idee su idee per come organizzare il matrimonio. Certo che di fantasia ne aveva, e pure parecchia! Ma l'amava anche per questo..ogni volta che era andata da lui a proporgli qualcosa, si era limitato ad annuire o al massimo dire " va bene". Voleva che fosse perfetto per lei.. lui era a posto! Quella sera, mentre faceva la doccia, aveva deciso di uscire un po con lei e stare da soli per qualche ora, lontano dal frastuono creatosi nella Fortezza! Va all'armadio e indossa un paio di jeans. Si friziona i capelli con un asciugamano quando la vede entrare in camera, bella come sempre* Ehi.. *le sorride e si avvicina per cingerle la vita con le braccia. Abbassa il viso sulle sue labbra allargate in un sorriso malizioso, il suo preferito.* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*si stava pitturando le unghie dei piedi quando vede entrare Morte con solo un paio di jeans addosso. Il cuore le accelera per l'eccitazione, mentre gli percorre il corpo enorme con lo sguardo. Quegli addominali modellati avevano bisogno di un'altra leccatina, pensa fissandoglieli. Era bellissimo e tutto suo! Anche a distanza di mesi non riesce a capacitarsi della fortuna che le è toccata**Posa il pennellino dello smalto dentro il contenitore. Sospirando di contentezza e sorridendo si alza per andare verso di lui e scoccargli un bacio sulla bella bocca* Dolcetto, mi fai venire strane voglie con i pantaloni messi in questo modo * lo guarda da sotto le ciglia quasi abbassate, leccandosi le labbra* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Ride e le da un altro bacio* non pensi sia un mio tentativo di fartele venire spesso? *chiede dandole un bacio sul collo* mi piacciono le tue..voglie, lo sai! *sorride poi allontana il viso e la guarda* Che ne dici di uscire? è una bella serata..mi piacerebbe stare da solo con te *-come se non lo fossi mai stato- pensa Morte. Il demone fa le fusa insieme a lui per la voglia di stare con lei in qualsiasi momento. Le mordicchia il mento* allora? 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*fa le fusa come un gattino sentendo i suoi denti graffiarle piano la pelle. Chiude gli occhi emettendo un gemito strozzato* Possiamo farci le coccole per tutta la sera! Io non voglio uscire *si allontana da lui, aggrappandosi alle sue spalle, mettendo il broncio. Naturale che volesse uscire un pò, ma il letto a pochi passi da lei la tenta in maniera irrefrenabile* Non sei curioso di provare qualche nuova posizione su quelle candide lenzuola? *Avevano provato tutto ma qualcosa si sarebbe potuta inventare al momento* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*la solleva tenendola stretta al petto* non mettermi il muso bambinona *la prende in giro dandole un bacio veloce* vestiti..*dice mettendola giù. Va all'armadio di nuovo per indossare una maglietta* voglio portarti in un posto *le sorride guardandola con i suoi occhi di colore diverso* * 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*fa fatica ad evitare di spalancare la bocca per la sorpresa. Nonostante il suo compagno si adoperi sempre per farle sorprese, ogni volta era sempre meglio* Mi sbrigo *ridacchia mentre comincia a prepararsi. Lo smalto ormai a asciutto non le crea problemi ora, quindi, dopo essersi vestita con un abitino leggero estivo, si infila un paio di sandali dal tacco alto. Voltandosi verso Lucien, gli sorride* Come ti sembro? *fa una giravolta per farsi ammirare meglio* è adatto all'occasione? 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*inarca un sopracciglio* decisamente troppo corto..*ribatte e la fissa serio* non ho detto dobbiamo andare a ballare amore *dice sedendosi per mettersi le scarpe* cambiati non mi piace per niente *sbotta geloso..esagerato? Forse..ma non gliene importava un bel nulla! Era geloso e basta. Non sarebbe cambiato...cosi come non sarebbe cambiata lei. Doveva pur provarci però* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*ridacchia mentre si volta verso lo specchio per osservarsi con occhi critico. Beh non era male quel vestito ed inoltre era adatto ad ogni occasione, di conseguenza l'avrebbe tenuto. Acchiappando la borsetta appoggiata sul comodino gli offre la mano* su amore, io sono pronta, portami dove vuoi *inclina la testa da un lato osservandolo. Sì, era la dea più fortunata del mondo* 

Lucien Morte GsLords Ita Anya.. ti ho chiesto di cambiarti *dice guardandola da sopra la spalla* ti sta bene..troppo* le fissa il sedere* decisamente troppo..* sospira e la vede ferma davanti a lui con aria del tutto combattiva* Cielo, non mi ascolti mai..*scuote il capo lasciando perdere e la prende per mano* potresti almeno chiudere gli occhi?*chiede sorridendo rassegnato* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*sbatte gli occhi, in maniera innocente* Fiore, è più facile da alzare così! *gli accarezza piano una guancia dopo essersi avvicinata, guardandolo con dolcezza. Era possibile provare un amore così grande senza farsi scoppiare il cuore? Non lo sa, ma avrebbe corso il rischio* Certo, amore *si aggrappa a lui, chiudendo gli occhi. Da quando si era unita a lui, da quando le loro anime si erano scambiate, aveva perso la capacità di smaterializzarsi in un altro luogo. Sacrificio di poco conto, in fondo* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*le string le braccia intorno ai suoi fianchi esili. Le da un altro bacio e poi si smaterializza insieme a lei nel posto in cui aveva deciso di portarla. Lo aveva notato per caso.. e gli era piaciuto tutta quella tranquillità, cosa del tutto contraria per la natura di Anya! Ridacchia sotto i baffi e pensa che quella sera avrebbe potuto ribaltare quel posto con un battito di ciglia. Dio..l'amava da morire! La mette giù e la guarda con gli occhi e sorridente. Scuote il capo e poi si fionda sulle sue labbra baciandola con passione. Passa una mano sul suo sedere sodo e le infila la lingua in bocca. Cerca di darsi una calmata e si sposta dolcemente* ok.. penso tu possa riaprirli *dice guardando le labbra gonfie* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*sorpresa non risponde subito al bacio, ma si rifà dopo, giocando con la lingua di lui quasi con troppa irruenza. Geme quando sente le sue mani sul didietro, che la fanno tendere contro il suo corpo* Mmm... *non riesce ad proferire parola e quasi non si accorge quando la smaterializza. Si stacca da lui ansimando, senza staccare gli occhi dalle labbra dolci e deturpate di lui* Ancora.. *si stringe a lui riportando le labbra dove dovevano stare, attaccate alle sue* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*non si stupisce molto quando lei gli si attacca addosso di nuovo chiedendone ancora. Forse era quello il suo intento. La stringe di nuovo al suo corpo accarezzandola la schiena per poi finire con le mani sul suo sedere sodo. Quel suo corpo lo faceva infiammare anche solo guardandolo da lontano. Struscia l'immediata erezione sul suo ventre piatto e le morde il labbro inferiore* Anya *sussurra roco.* Ancora un po' e il mio pacato autocontrollo andrà a farsi fottere.. *dice ridacchiando contro le sue labbra* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Non il tuo autocontrollo ma io, spero *ride mentre si arcua contro il suo corpo duro. Sarebbe svenuta a breve per il piacere, se lo sente nel profondo* Sei fantastico, Fiore *gli mordicchia le labbra mentre infila una mano tra i loro corpi, per toccarlo in tutta la sua lunghezza, dimentica ormai di tutto: del luogo in cui si trovavano, della sorpresa che lui le voleva fare. Solo Lucien e il piacere che potevano provare insieme, avevano importanze ora. Solo loro due, insieme, avvinghiati, sudati* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*La prende in braccio e la trascina tra due scogli, ben nascosti da qualcuno che avrebbe potuto avere l'idea di farsi un giretto in spiaggia. Non poteva di certo permettersi di far vedere nuda la sua donna.. Continua a baciarla con ardore e gemendo quando la sua mano lo tocca tra le gambe. La fa distendere sotto di lui e le divarica le gambe per posizionarsi al centro di esse. Si stacca dalla sua bocca e prende ad accarezzarla* sei bellissima.. *dice per poi riprendere a torturarle le labbra. Arriva con la mano sul suo punto focoso e passa le dita su di esso facendola gemere* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*geme sulle sue labbra, mordicchiandogliele ogni tanto, alternando il tutto a carezza umide con la lingua. Si sarebbe potuta perdere su quelle labbra. Quasi non si accorge di ciò che la circonda. Il calore del sole che sta tramontando le riscalda la pelle temperato dal vento che si stava alzando. Con la pelle che ormai sembrava volesse prendere fuoco sotto i baci di Lucien. Gli scogli le graffiano la pelle, irritandogliela ma non riesce a staccarsi dal suo corpo da lui* Dire che è una sorpresa splendida questa... *sussurra con fatica mentre gli circonda i fianchi con le gambe, allacciandoglieli dietro la schiena* TU sei bellissimo.. *se avesse avuto la forza si sarebbe tirata indietro per poterlo ammirare in tutta la sua passione, ma sarebbe impossibile fermarsi in quel momento* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Scende coi baci sul suo collo delicato. Inspira il suo profumo dolcissimo e gli viene ancora più duro. Continua ad accarezzarla spingendo poi i fianchi tra le sue gambe, strusciando l'erezione contro la sua femminilità. Prende un seno in una mano stringendo appena e prende a stuzzicarle il capezzolo divenuto duro già durante i loro baci. Avrebbe potuto perdersi completamente ogni volta che entrava dentro lei. Stavolta però non voleva prenderla subito..voleva farla godere più e piu volte! Era sua e le avrebbe dedicato tutto il tempo possibile* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*il suo corpo è ormai fuori controllo. Nel momento in cui Lucien le sfiora il seno, la schiena le si inarca, quasi a volergli spingere in bocca uno dei capezzoli. L'odore di rose si sprigiona dalla pelle di lui annebbiandole ancora di più i sensi. Era sempre così con lui. La frenesia, mischiata alla dolcezza del suo tocco quasi le fa salire le lacrime agli occhi. Nonostante la sua mole notevole le mani di Morte l'accarezzavano ogni volta come se fosse fatta di cristallo. Come se potesse rompersi fra le sue mani. Non poteva amarlo più di così. Avvicinandosi al suo collo, gli prende fra le labbra la pelle per poi succhiarla forte. Lasciando il segno di sè sul suo corpo, come lui aveva fatto tante volte. La gonna che si era messa prima di smaterializzarsi stava facendo il suo compito di salirle sempre di più sulle gambe. A breve sarebbe stata arrotolata sui fianchi per tutto quello sfregarsi di stoffa e pelle* Mi sono dimenticata di mettermi le mutandine, che sbadata *gli sussurra all'orecchio, ansimando e sorridendo* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Serra la mascella quando sente le sue parole. Sorride poi sulla sua pelle e le soffia nell'orecchio* Amo il fatto che non porti le mutandine *dice con voce roca* Spero per te e per la salute di tutti gli altri che questo accade solo con me..*Mette la mano sulla sua vulva e si eccita di più sentendola gemere vogliosa. Ah..quanto ama sentire quei gemiti fuoriuscire dalle sue labbra morbide e piene!! La bacia di nuovo infilandole la lingua in bocca e contemporaneamente un dito nelle labbra tra le sue gambe, sfregando il palmo aperto sul punto infuocato* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*la testa quasi le si stacca dal collo mentre con uno slancio violento la butta indietro. Quelle dita, quelle magnifiche dita dentro di lei. Per ora sarebbero bastate. Muovendosi contro di essere, infuria una battaglia contro la lingua di Morte. O per gli déi! l'avrebbe fatta morire con tutte quelle sensazioni. La pelle ormai lucida per il sudore, si strofina meglio contro la sua. Mettendogli le mani sulle spalle, comincia a cavalcare senza pudore quelle dita magiche mentre con le unghie gli perfora la pelle. Accompagnati solo dal rumore del mare e dai loro gemiti, stavano bruciando di un fuoco vivo* 

Lucien Morte GsLords Ita Brava piccola, muoviti cosi.. *ringhia e le succhia il labbro inferiore per poi mordicchiarlo facendolo arrossire. Sposta la maglietta con il viso e scopre i seni sodi al di sotto di essa. lecca la loro rotondità poi da un colpo deciso con la lingua sul suo capezzolo duro* mmh sei tremendamente buona.. *da altri colpetti con la lingua poi prende a succhiarlo avidamente continuando ad uscire e entrare nella sua vulva calda* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Non ce la faccio, non ce la faccio.. *geme contro le sue labbra per il piacere. Non mancava molto affinchè raggiungesse il culmine. Aprendo gli occhi lo guarda, leggendogli sul viso la passione che gli distorce i lineamenti. Alzando la testa per avvicinarla al suo viso per baciargli le labbra languidamente, sussurra* Vieni dentro di me, ora. Sul serio *contemporaneamente allunga le mani verso i suoi jeans per cominciare a sbottonarglieli velocemente* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*frettolosamente si abbassa i jeans liberando l'erezione e senza nemmeno aspettare affonda dentro lei riempiendola in tutta la sua grandezza. Resta fermo un secondo beandosi della sensazione delle labbra vellutate strette intorno al suo membro eretto. Prende a muoversi piano poi sempre piu veloce eccitandosi alla vista dei suoi seni sobbalzare ad ogni spinta* Anya...*ringhia* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*è fantastico, pensa mentre lo sente penetrare dentro di lei subito. I movimenti di lui sopra e dentro il suo corpo la fanno ricadere in una spirale di piacere infinito. Ancorandosi alle sue braccia distese segue i suoi movimenti facendo ondeggiare il bacino. Abbassando lo sguardo per guardare i loro corpi che si univano, il respiro le si spezza. Non ci sarebbe voluto molto per farla venire con quello spettacolo* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Pompa dentro lei sempre piu frenetico, il piacere che la sua stretta intorno al sesso stava procurando, lo stava facendo impazzire. Abbassa il viso per tornare a torturarla il seno leccandolo, mordendolo , succhiandolo...alternando di continuo.L'orgasmo era pronto e dalle morsa delle sue pareti uterine, era prossimo anche per lei. La guarda dritto negli occhi finendo cosi nel vortice del piacere estremo che soltanto lei era in grado di dargli.. Il seme caldo scivola dentro lei riempiendola continuando a cavalcare gli spasmi, la bacia con passione* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*sentirlo esplodere dentro di lei le da il colpo di grazia. Urlando tutto il suo piacere al cielo, chiude gli occhi non riuscendo più a tenerli aperti. Un arcobaleno di colori si proietta sulle sue palpebre. Le unghie penetrano nella carne dei polsi di lui senza poterselo evitare. I brividi di piacere si propagano in tutto il corpo facendolo tremare. Risponde al bacio quasi casualmente troppo presa da quelle sensazioni* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*cade di fianco a lei respirando affannosamente. La porta sul suo petto e le accarezza la schiena baciandole poi i capelli* ti amo *le dice sussurrando. a stringe a se* beh..in effetti avrei voluto farti vedere il panorama *sorride* ma che sia finita cosi, direi che è stato molto meglio..*struscia le gambe con le sue* 

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*si sente trascinare su di lui e tira un gran sospiro. Non poteva andare meglio di così quella sorpresa* Ti amo anche io amore *sorride mentre gli disegna piccoli cuori sul petto e sui capezzoli* Alza la testa guardandolo e sorride maliziosa* Direi che la vista è già bella da qui *divora il suo corpo con un sguardo poi si allunga verso di lui per stampargli un bacio sulle labbra gonfie* 

Lucien Morte GsLords Ita ‎*sorride per le sue parole,sentendosi come sempre lusingato da tutto ciò che gli dice. Lei lo faceva sentire bellissimo.. e lui ci credeva sul serio! Si solleva appena sedendosi, poi si alza e aiuta lei a fare lo stesso* Andiamo a casa amore.. *le guarda il seno ancora scoperto e mentre lo copre sorride malizioso* non ho detto che la serata è finita.. *la trascina su di lui e mentre cala il viso per baciarla con passione, e a lungo, smaterializza entrambi in camera loro*

Un'altra vita - FLASH BACK

*A volte il suo demone la lasciava in pace. Quando aveva saziato la sua voglia di ammirarsi e di crogiolarsi nella sua perfezione, rimaneva in silenzio a ricordare. Quel poco che poi c'era da ricordare dato che prima della sua prigionìa nel Tartaro non ricordava nulla che potesse essere negativo per lei. Era come se la sua mente si proteggesse da sola, da ciò che lei stessa non avrebbe voluto ricordare. Non capiva il motivo per la quale la sua memoria tardasse a tornare. A volte pensava non sarebbe mai tornata, altre volte sperava che così fosse. Ricordava un tempo nel quale era cattiva, tanto cattiva, malvagia. Ma era nella sua natura essere così. Essendo una dea dell'Oltretomba, provava un fine piacere nel penetrare il petto di un uomo con una mano, per estrarre l'anima e portarla in quel luogo oscuro.
Era la sua casa.
Un tempo era importante. Un tempo molto lontano in cui tutto sembrava diverso. Aveva estratto l'anima sbagliata, però, ed era finita a marcire in quel luogo dove molti immortali e déi come lei erano stati costretti a passare il loro tempo. Costretti. Nessuno si era mai permesso di piegarli al loro volere, come i Titani.
Poi era arrivato il demone.
Ricordava il momento in cui si era unito a lei. In cui era stata condannata a non amare altri se non sé stessa, ed ora che era libera dalle sbarre del Tartaro ne risentiva ancora di più.
Capiva quanto le persone soffrissero la sua presenza, ma portava la sua mente a non pensarci, o meglio, a pensare che quella fosse solo la loro invidia nei confronti della sua innata perfezione.
Era una persona solare, mai malinconica, perché se fosse stato così sarebbe impazzita. Non si soffermava mai sulle emozioni degli altri. Quello sarebbe stato un distogliere l'attenzione da sé stessa e non se lo poteva permettere. Perché tutti l'amavano. Tutti l'ammiravano e rimanevano incantati a guardarla e ad ascoltare le sue parole. Anche quando li vedeva distogliere l'attenzione, lei pensava perché la sua figura fosse troppo bella da guardare tutta in una volta.
Dovevano farlo.
Strinse il pugno, mentre il demone si stava risvegliando nella sua mente. Mancava poco e sarebbe tornato all'attacco. Ogni giorno, ogni minuto passato era un'agonia per la vecchia Viola, costretta ad ammirarsi, a cibarsi di lei stessa, della sua immagine riflessa in qualunque superficie riflettente. Perché così doveva andare. Perché questo era il destino a cui l'avevano sottoposta i Signori degli Inferi aprendo il vaso di Pandora.*
"Lo specchio. Lo specchio. Guardati!"
*La voce le si insinuò nella testa senza neanche coglierla di sorpresa. Tirò un sospiro e chiuse gli occhi. Solo per un attimo, perché il suo demone diventava impaziente se non avesse fatto subito quello che le diceva*
 "Adesso."
*Non rispose, si alzò dal suo divano rosa fluo e tirò fuori lo specchietto che teneva sempre sul corpo, come se fosse un'arma. Lo aprì e cominciò a guardarsi e i pensieri scomparvero. O quasi, perché non lo facevano mai del tutto. Per la forza dell'abitudine cominciò a lanciarsi dei baci volanti alla sua stessa immagine. Troppo innamorata di sé stessa per vedere oltre a quel piccolo spazio rispecchiante.*

mercoledì 25 luglio 2012

TRAMA THE DARKEST CHASE: All'Oscuro




Alìz Vèress GsLords Ita:  *Con le cuffie che le coprivano le orecchie si ferma ad un semaforo attendendo la luce verde**Stanca morta dopo il suo primo giorno di scuola si trascina per le vie del centro di Budapest GsLords Ita diretta al suo nuovo appartamento, cammina guardando per terra immersa nei propri pensieri del tutto all'oscuro di ciò che la circondava**Svoltando un angolo urta contro qualcosa rovinando a terra** Ancora stordita per la botta si massaggia il fondoschiena rialzandosi lentamente* E' uno scherzo vero? *mormora quasi senza fiato vedendo cosa la aveva investita. Non era possibile**Davanti a lei torreggiava l'uomo più grosso e corpulento che avesse mai visto; con capelli rasati ed occhi viola questo era talmente imponente da farle accapponare la pelle... ed ovviamente era quello uscito incolume dallo scontro. Deglutendo a disagio si leva lo sporco dai vestiti con movimenti secchi* Hey amico *sbotta stizzita risistemandosi le cuffie che le erano cadute* Tranquillo... Scuse accettate *continua inferocita guardando, questa volta, l'uomo negli occhi. Un brivido di terrore le percorre la schiena e sente rizzarsi i capelli dietro la nuca, in quel momento le riaffiorano alla mente le parole di suo nonno "Quando incontri un predatore non fargli mai fiutare la tua paura, altrimenti sei spacciato". Chiunque fosse l'uomo davanti a lei era pericolo ed era un PREDATORE* Fortuna che siamo tutti cacciatori in famiglia *mormora impercettibilmente spostandosi lo zaino da una spalla all'altra prima di lanciare un ultima occhiata all'uomo e proseguire per la sua strada*

Aeron GsLords Ita: ‎*mentre si aggirava per le starde di Budapest GsLords Ita per controllare la situazione e vedere quanti cacciatori si aggirano nei dintorni, mentre si appresta per tornare alla Fortezza di Budapest GsLords Ita, una ragazzina gli sbatte addosso, non fà intempo ad aiutarla che è già in piedi e senza neanche degliarlo più dell'occhiata veloce che glia ha dato la sente fare un discorso strano e poi se ne và. Mentre svanisce dietro l'angolo ha la senzazione che presto la rivedrà!*

The Darkest Chase- Signori Alìz, è arrivata! - (Role Alìz e Gilly)

Alìz Vèress GsLords Ita *Avanzando lungo il corridoio sente stridere i suoi stivali sul linoleum bianco tirato a lucido alla fine del quale si apriva una vera e propria piazza d'onore * O delle torture * mormora a bassa voce considerando dove si trovava . Sul pavimento brillava lo stemma della scuola circondato da lettere blu cobalto "BUDAPEST INTERNATIONAL HIGH SCHOOL" dicevano... o BUDAPEST INFERNATIONAL NIGHT SCHOOL come qualche genio l'aveva ribattezzata con l'aiuto di qualche bomboletta spray. Scoppiando a ridere si leva le cuffie dove i Foo Fighters suonavano a tutto volume e per poco non si lascia scappare un imprecazione tanto colorita che le sarebbe costata la sospensione... Sarebbe stato un nuovo record!*Passandosi la lingua sui denti rilegge il foglietto che le era stato consegnato in segreteria, forse aveva letto male* Ma porca... *La sua prima lezione era chimica* Vengo sbattuta fuori da qui sicuro *piagnucola spostando lo zaino da una spalla all'altra prima di aprire la porta che dava sul laboratorio* Buongiorno *grugnisce seccata consegnando il foglietto al professore* Sono Alìz Veress... quella nuova... ma che tanto nuova non è... e che non ha neanche troppa voglia di presentarsi alla classe quindi *ruota su se stessa battendo le mani assieme* dove mi siedo? *chiede rifilando al professore il suo miglior sorriso* Oh, e per favore, mi metta accanto ad uno bravo... io e la chimica non andiamo molto d'accordo!

Gilly Shaw GsLords Ita ‎*La mattinata era cominciata da pochissimi minuti e già non ne poteva più. Il fatto poi che ci fosse chimica non faceva altro che far aumentare il suo malumore. Forse sarebbe dovuta rimanere a casa anche oggi e fare il suo glorioso ritorno il giorno seguente. Sbuffa tirando fuori il suo libro quasi intatto. Lo apre alla pagina della tavola periodica e mentalmente cerca un argomento a cui pensare. Se si fosse focalizzata sulla voce del professore avrebbe rischiato di addormentarsi sopra il banco. Come al solito la sua mente vaga in una direzione che ha un paio di magnetici occhi azzurri. La sua sta diventando un'ossessione. Se soltanto nella sua scuola ci fosse stato qualcuno che potesse reggere anche minimamente il confronto. Si certo, come no. Ma chi voleva prendere in giro. Non c'era nessuno come lui. Sospira afflitta lanciando uno sguardo al professore che stava spiegando una complicata reazione chimica alla lavagna, giusto per far vedere che era attenta. Era ancora immersa nei suoi sogni ad occhi aperti quando la porta del laboratorio si apre rivelando una ragazza vestita completamente di nero. Che fosse la nuova ragazza? Alle sue parole di presentazione ottiene la conferma alla sua domanda. E così era questa la famosa Aliz... e voleva essere messa accanto a qualcuno che ne capisse qualcosa di chimica. Il professore indica il posto vuoto proprio accanto a lei. Poverina. Non era stata molto fortunata. Lei arrivava a mala pena alla sufficienza.* Io sono Gilly, piacere di conoscerti *Sorride alla ragazza appena raggiunge la sua postazione*

 Alìz Vèress GsLords Ita ‎*Si dirige verso il suo banco lanciando occhiatacce a chiunque e, quando lo raggiunge, lascia franare a terra il suo zaino e si siede sulla sedia vuota. Perchè tutti la fissavano?. La ragazza accanto a lei le sorride caldamente presentandosi. Scrutandola attentamente cerca di coglierne il più possibile di lei "le relazioni sociali sono come la caccia, inquadra l'altro e saprai come relazionati... o se servisse, saprai come dargli la caccia". Reprimendo una risata amara si volta verso la sua nuova compagna di banco* Ciao! Io sono Ali'z e tu... sarai la mia guida per l'intera giornata! *ghigna porgendole la mano* Dovrei mostrarmi le meraviglie di tuuuuuuto questo splendore *dice tracciando con le braccia un cerchio intorno a se* Sono sicura che non vedi l'ora *ridaccia... ora doveva solo capire se la ragazza dai grandi occhi nocciola davanti a lei era preda o cacciatrice*

 Gilly Shaw GsLords Ita ‎*Scruta con occhi indagatori tutti i movimenti della nuova arrivata. A vederla però così esuberante non sembrava corrispondere al ritratto che il suo amico le aveva fatto di lei. Certo sembrava una tosta, ma non così diffidente come l'avevano descritta. Continua a sorriderle fino a che le sue parole non le fanno inarcare le sopracciglia. Nulla in contrario a farle da guida, anche se molti posti della scuola le erano ancora sconosciuti* Ma certo! Nessun problema! *Di natura era sempre stata sulle sue ma per esperienza personale sapeva bene quanto fosse difficile il primo giorno in una nuova scuola. L'amicizia con Corbin era stata una stata una fortuna, anche se alle volte era troppo appiccicoso.* Se per meraviglie intendi posti asettici e anonimi in cui viene incoraggaiat ogni espressione di depressione sei nel posto giusto. Altrimenti temo che dovremmo lavorarci un po' sù ... fuori dal cancello della scuola. *Le fa l'occhiolino* Alla fine dell'ora che lezione hai? *le chiede gentilmente*

Alìz Vèress GsLords Ita Educazione fisica *risponde annoiata* ma non ho il materiare perciò oggi starò a guardarvi *ridacchia allungando le mani sopra la testa per stiracchiarsi. Quanto aveva ragione suo nonno quando diceva che la pálinka era il rimedio a tutto! Almeno da brilla si sarebbe annoiata meno durante l'ora di chimica* Allora Gilly Shaw GsLords Ita da quanto tempo sei a Budapest GsLords Ita? Non sei di qui vero? sei del... *rimugina cercando di collocare l'accento della ragazza* Nebraska? *chiede inarcando un sopracciglio*

 Gilly Shaw GsLords Ita Educazione fisica *ripete a bassa voce sconsolata. Mamma quanto detestava quella materia. Quando era più piccola quella era una delle sue materie preferite. Certo fino a che l'ora venive impiegata in divertentissime partite di pallavolo, ma crescendo aveva ben capito che la corsa a ostacoli e il salto in alto non erano proprio il suo passatempo preferito e chissà quale diavoleria aveva in mente il prof per quella mattina. Prega un qualsiasi intervento divino affinchè al prof non venga la brillante idea di dedicarsi al quadro svedese o alla cavallina. Guarda Alìz con invidia* Sei fortunata allora. La prima lezione di ed. fisica che abbiamo avuto dopo le vacanze estive è stata micidiale. Credo di aver camminato stile robot per circa tre giorni. Non riuscivo più a piegare le gambe *al ricordo le viene quasi da ridere, ma l'ilarità si blocca quasi di colpo* Ehm. Si sono del Nebraska *Si muove a disagio sulla sedia. 'Sveglia la ragazza!'* Mi sono trasferita poco più di un anno fa *meglio non sottolineare il fatto che aveva abbandonato la sua città natale molto tempo prima. Si sforza di sorridere* Tu invece di dove sei? *chiede a sua volta*
Alìz Vèress GsLords Ita Pécs *Risponde subito* sono di Pécs anche se ho vissuto un po' ovunque. La mia famiglia viaggiava molto per affari *si stringe nelle spalle fingendo indifferenza mentre il professore tossisce per richiamarle al silenzio. Decide che una scrollata di spalle era la risposta migliore anche a quel rimprovero* Ma la mia famiglia era originaria della Grecia *continua appoggiando il gomito sul banco e sostenendosi la testa con la mano. La fissa* Tu invece? Cosa ci fa una yenkee in mezzo all'Europa Oscura? Lo sai che l' Ungheria si dice essere popolata da creature mitiche? Tipo streghe, demoni, mostri... *si avvicina alla ragazza* alcuni dicono anche vampiri *bisbiglia concitata* Quanto vorrei vederne uno! Per te brillano davvero come il tipo di quel libro? *arriccha il naso* Naaaah impossibile! Anche perchè gli darei la caccia per vendere la sua pelle. Quanto potrebbe valere un tappeto fatto con quella? *le chiede inarcando un sopracciglio* Comunque *liquida le sue speculazioni con un gesto impaziente della mano* perchè non fingi di stare male così rimani con me durante l'ora di E.D.? *le sorride* Non vorrai lasciare sola la tua nuova amica? E... si! Parlo tanto! Se mi dici di no posso sfiancarti finchè non mi dirai di si! Vogliamo provare?

 Gilly Shaw GsLords Ita ‎*La lascia parlare senza interromperla neppure una volta. Al commento sulle strane creature che abitano Budapest si muove a disagio sulla sedia. Se solo la nuova arrivata avesse saputo ...* Ecco si anche a me piacerebbe moltissimo vedere un vampiro *'magari a debita distanza' aggiunge mentalmente. Non ci tiene a passare per fifona e cerca anche di sviare il discorso dal motivo per cui si trovava in quella parte del mondo. Si volta a guardare il professore che imperterrito continua a spiegare e si porta le mani di fronte alla bocca per coprire una leggera risata. L'immagine della pelle di Edward Cullen a decorare il pavimento della sua stanza le risulta estremamente comica* Bhè con quella faresti una fortuna, considerando quante ragazze sarebbero disposte a dare un occhio della testa per averla. *gli dice a bassa voce* Fingere di stare male? *spalanca gli occhi. Non aveva mai fatto una cosa del genere. Si sente a disagio al solo pensiero. I professori avrebbero contattato Danika e dopo tutto quello che la sua amica aveva fatto per lei l'ultima cosa che voleva era darle dei problemi. Riflette su come liberarsi da quella situazione* Adesso ci penso un attimo *le dice in fretta e senza darle la possibilità di ribattere si focalizza sul professore che gesticola di fronte alla lavagna. Trascorre il resto dell'ora a cercare una via d'uscita ma non le si accende nessuna lampadina in testa. Alla fine, considerando anche la minaccia implicita di Aliz* Ehm va bene *le dice al suono della campanella sentendo già la nausea mettere radici nel suo stomaco. Forse dopotutto non ci sarebbe stato bisogno di mentire*

 Alìz Vèress GsLords Ita ‎*La campanella suona interrompendo il loro discorso. Prontamente si alza e la afferra sotto braccio trascinandola praticamente, fino a fermarsi nell'atrio.* Dunque ascoltami bene. Appena arriviamo con la tua bella boccuccia, inizi a dissimulare i tipici conati di vomito.*Enfatizza le parole mimando un conato.* Ed io da brava e premurosa compagna ti accompagnerò a prendere una luuuuuuuuuunga boccata d'aria. Non ho nessuna intenzione di correre e sgambettare come una cretina, intesi?. *La fissa tra il minaccioso ed il divertito. Di sicuro le sue rotelle non sono del tutto al posto giusto.* E' tutto chiaro?. Hai bisogno che te lo ripeta?. *Riprende a trascinarla ma in realtà non sa dove diamine sia questa palestra.* Ehm, ti tocca guidarmi. Sbrigati la campanella è già suonata!..

Gilly Shaw GsLords Ita ‎*Appena suona la campanella non fa in tempo neppure ad alzarsi dalla sedia che si sente afferrare e trascinare quasi di peso. A mala pena riesce a stare dietro a quell'uragano di energie che risponde al nome di Alìz. Inarca un sopracciglio ascoltando attentamente le sue parole. 'Dissimulare i tipici conati del vomito'. Fa una smorfia al pensiero. Si guarda intorno nella speranza di vedere Corbin. Lui è molto più bravo di lei a gestire quelle situazioni, ma si arrende quasi subito nel constatare che lui non è nei dintorni.* Ok Alìz, hai vinto. Dirò che non mi sento molto bene *Prende in mano la situazione e guida la sua compagna di classe nel labirinto dei corridoi fino ad arrivare alla palestra. A passo malfermo la professoressa e sente che il suo colorito ha deciso di abbandonare il suo viso. Borbotta qualcosa a proposito di un mal di pancia, si mette una mano sulla parte apparentemente dolorante e fa il gesto di piegarsi in due. La professoressa, mossa a pietà o probabilmente perchè non aveva precedenti, la esonera subito senza pensarci due volte. Appena ricevuto l'ok dalla professoressa si affretta verso gli spogliatoi seguita a ruota da Alìz* allora adesso tecnicamente sono a tua disposizione. Che cosa ti andrebbe di fare? *le chiede sentendo un leggero mal di pancia. Si sente a disagio ad aver mentito*

Alìz Vèress GsLords Ita ‎*Osserva con occhio critico le movenze di Gilly, una timorata di Dio avrebbe mentito meglio. Non si era cambiata per la ginnastica. Appoggia un piede sulla panca, fissando assorta la punta dello stivaletto.* Senti io non ho voglia di farmi altre cinque ore di lezione. Ho bisogno di bere, ho sete. Vieni con me o resti qui?. *Nemmeno attende la risposta. La agguanta e trascina a grandi falcate verso l'ingresso secondario. Aveva intravisto dalla finestra dell'aula di chimica una scorciatoia anti sgamo.* Seguimi..Ah ovviamente a piedi non si va. Prenderemo uhm.. diciamo in prestito quelle due biciclette dopodichè ce la daremo a gambe. Ovviamente dovrai esser tu a farmi strada. Io mi perdo. La fissa con l'espressione più spaurita che riesce ad emulare. O forse era solo la voglia di non rimanere sola.* Ma ti senti bene?. *Si ferma per osservarla con attenzione. Era pallida ed ogni tanto la mano andava a toccare il ventre.* Non devi rimettere o robe simili vero?. Ho lo stomaco delicato fallo altrove per cortesia ok?.

 Gilly Shaw GsLords Ita ‎*Cerca di metabolizzare mentalmente quello che Alìz le stava dicendo perchè probabilmente il suo cervello si rifiutava di accettare quello che aveva sentito. 'Uscire dalla scuola. Quella ragazza voleva uscire dalla scuola' Se ne rende conto solo quando raggiungono l'ingresso secondario. Quello le avrebbe messe nei guai. Cerca di puntare i piedi a terra per fermarsi, ma senza riuscirci. Mille pensieri le scuotono la mente. Che cosa avrebbe detto Danika? E se l'avesse sgridata o peggio? Aveva sempre badato a sè stessa, o meglio lo aveva fatto negli ultimi anni, ma il pensiero di deludere la sua tutrice la faceva stare male. Guarda quella ragazza che nel giro di poco più di un'ora era riuscita a sconvolgerla e si focalizza sul movimento delle sue labbra. 'Rimettere?' Si vedeva così a vista d'occhio?'* Ehm non mi sento molto a mio agio a 'prendere in prestito' quelle biciclette. *Non si era mai abbassata a rubare neppure quando per mancanza di denaro non poteva mangiare e non avrebbe cominciato di certo adesso e per un motivo futile come quello*

 Alìz Vèress GsLords Ita ‎*Gli occhi dalle iridi cristallini ancora fissi su di lei. Sembrava impaurita, forse aveva paura delle conseguenze?.. Ok qui urge un piano B e subito.. Inspira a fondo strizzando gli occhi in due strette fessure, portando l'indice alla bocca.* Uuhmm ma tesoro non è un furto. E' un'emergenza, chiamiamola cosi si. Vuoi farmi morire di sete?. *Detto questo si butta a terra fingendosi svenuta, salvo riaprire un occhio.* Questa sarà la mia fine!.. *La guarda implorandola. Gattona verso di lei e si aggrappa alla gamba* Per favore!!... Siamo belle, siamo giovani. Ci stanno i colpi di testa per la miseria!.. Andiamo?. Prendiamo solo una bici e tu dietro di me. Oppure preferisci il monopattino attaccato a mo di snowboard?. -Alìz stai esagerando non trovi?. Ooooh zitta coscienza del cavolo!- .. *Si rialza pulendosi le mani sulla gonna e storce le labbra mordicchiandole.* Va bene hai vinto si va a piedi!. *Le porge la mano attendendo che la stringesse*

 Gilly Shaw GsLords Ita ‎*Sgrana gli occhi allarmata quando Alìz si butta in terra e si aggrappa alla sua gamba. Si sente decisamente a disagio di fronte a tutta quella situazione. Ehm Alìz, per favore alzati. *Si guarda intorno per vedere se qualcuno poteva averle viste ma per fortuna non c'era nessuno. Assottiglia leggermente gli occhi alla sua arringa su quanto fosse necessario prendere 'in prestito' un qualche mezzo che le avrebbe portate a destinazione. Solo quando la sua nuova compagna di classe acconsente ad andare a piedi tira un sospiro di sollievo e le sorride* Qua vicino c'è un centro commerciale. Potremmo andare là se ti và? *quel concentrato di negozi si trovava a soli venti minuti a piedi dalla scuola che frequentavano e quindi sarebbe stata una meta perfetta*

 Alìz Vèress GsLords Ita Perfetto!!. *Sollevata le prende la mano. Stavolta non ha fretta, ha solo voglia di uscire da quell'inferno che si cela dietro un collage. Aveva nostalgia di molte cose. Di suo nonno in primis. Persino dello sguardo severo del padre. E la dolcezza artefatta della madre. Tutto pur di non sentire quel maledetto senso di vuoto che la inghiotte.* Andiamo Gilly ho bisogno di riempiere.. *Si interrompe e sorridendole si lascia guidare. Destinazione?. Guai. Tanti guai.*

Trama "Demon's Love" - "Possederti..."



*Stringe con forza le dita attorno al palmo di Gwen Skyhawk GsLords Ita mentre a passo svelto si dirige verso la porta della sua camera. Non si guarda neppure attorno, del tutto disinteressato dalla presenza degli altri guerrieri. Come un toro inferocito, puntava solo a quel pannello li davanti ai suoi occhi, quella porta d'accesso alla sua stanza che lo attirava come un fazzoletto rosso. Lì. Solo lì.* *Con un colpo secco spalanca la porta, spingendo all'interno la ragazza e chiudendosi il legno alle spalle. Lascia scorrere lo sguardo sul proprio corpo: il petto si solleva e riabbassa a causa del respiro accelerato, gocce di sudore e sporco gli cadono dalle tempie e le nocche delle mani sono bianche dalla rabbia. Perfetto.* Spogliati. *Le ordina con voce fredda, piatta, mentre si sfila la maglietta dirigendosi verso il bagno. Oh sì, l'avrebbe marchiata. Senza ombra di dubbio.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎..C-cosa scusa? *chiede,allontandosi verso il letto,impaurita da quell'ordine perentorio che non lasciava spazio a discussioni.* *Era stata trascinata in quella camera con forza,e non era stata nemmeno in grado di aprire bocca... la parola "MiA" pronunciata dalle labbra dell'uomo che tanto desiderava continuava a ronzarle in testa mandandola ancora più in confusione...perchè lei era stata respinta da quel guerriero e quella parola non poteva significare nulla,vero? sicuramente era stata detta per sbaglio. Non c'era altra spiegazione.* ‎


Sabin Dubbio GsLords Ita *Continua ad osservarla, una lotta interiore perenne, immortale e demone, voglia di farla sua e desiderio di proteggerla. Ma non poteva fare entrambe le cose? Perchè la sua vita era composta da continue lotte e scelte? Si avvicina di un altro passo a lei, passandole una mano tra i capelli arruffati e sporchi e lasciandola scorrere sugli zigomi pronunciati, continuando a guardarla perso tra i propri pensieri.* -Non puoi averla. Non ne sei degno.- Potresti starti qualche minuto zitto? *Pensa irritato, mentre il ricordo di ciò che aveva visto all'interno di quella piramide torna a farsi strada nella sua mente. Si, lui aveva bisogno di lei per la lotta contro i cacciatori. Non doveva più dimenticarsene.* Sei sporca, ed hai bisogno di una doccia. E noi ce la faremo insieme. *Continua a ripeterle con voce ferma, mentre l'immagine del suo corpo nudo e bagnato risveglia in lui istinti ben diversi da quelli a cui era abituato fino a quel momento...* 


Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*sgrana gli occhi davanti a quell'affermazione decisa,che mai si sarebbe aspettata di sentire* N-non voglio.. *dice indietreggiando troppo e cadendo sul letto,mentre una parte di lei anela disperatamente di nuovo il suo tocco dolce e sensuale* Non ne ho bisogno..*ansante,continua a indietreggiare finchè non si ritrova attaccata alla testiera del letto,imprigionata davanti a quell'uomo e alla sua ferrea determinazione. Ora si che aveva paura..* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Sorride vedendola indietreggiare intimorita, continuando a confrontare l'immagine di quella ragazza fragile che aveva davanti in quel momento con l'Arpia incontrollabile che aveva preso il sopravvento nella piramide. Eppure una parte di lui continuava a insistere per averla, possederla, stringerla, proteggerla.* *Le parole di William tornano a galla nella sua mente, prepotenti e affilate, mentre sibilando si poggia anche lui sul letto, a carponi, avvicinandosi a quell'esile figura rannicchiata contro la testiera del letto* Tu sei mia, cara... E voglio che chiunque possa riconoscerlo. *Avvicina un dito alla sua gola, lasciandolo scorrere lungo lo spazio tra i suoi seni e fermandosi all'altezza dello stomaco, osservando la linea immaginaria appena tracciata.* Ora spogliati, se non vuoi che ti trascini di peso sotto la doccia. 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Lui la tocca di nuovo e il suo respiro si spezza,e quello strano sorrise sul volto del guerriero davanti a lei le scatena nel corpo una sensazione strana,piacevole. Ma non riusciva a capire questa sua reazione. Perchè diceva così? loro non si appartenevano,e lui l'aveva persino respinta qualche giorno prima..* potrei ucciderti..non voglio.. *dice con voce tremante,mentre trova la forza per tirargli un calcio sullo sterno con il piede.. Sperava davvero che non insistesse,perchè non se lo sarebbe mai perdonato se per sbaglio la sua arpia gli avesse fatto del male..* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Sorride mentre incassa il calcio in pieno sterno, indietreggiando di qualche centimetro dal corpo della ragazza. Bene, pensava davvero che sarebbe stato tutto così facile? Senza pensarci su due volte, scende dal letto con un leggero balzo, avvicinandosi al letto e afferrandola per i fianchi.* L'hai voluto tu, rossa... *Come se fosse un sacco di patate, se la poggia sul fianco incamminandosi verso la doccia, pronto a mettere in pratica ciò che gli ha ricordato quel bastardo di Will.* -Lei non è tua- Lo sarà tra poco. -Non hai il diritto di rivendicarla, è una donna- E' la MIA donna. *Continua a lottare contro il proprio demone, senza neppure rendersi conto di aver varcato la soglia del bagno. Poggia Gwen per terra, lasciando i propri occhi liberi di vagare su quel corpo esile ma allo stesso tempo eccitante.* Spogliati, se non vuoi che ti infili sotto la doccia vestita. 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*quando si rende conto di essere stata presa in braccio da lui inizia a tirare calci e pugni,dimenandosi per essere lasciata stare... Era così arrabbiata e spaventata che ci aveva messo tutta la forza possibile,ma senza ottenere il minimo risultato..lui era troppo forte,e lei invece era troppo fragile in quel momento..* Ti rendi conto che potresti avere dei rimpianti domani se ti amputo qualche arto? sempre che non ti uccida! *dice con le lacrime imprigionate negli occhi..* *il vero problema però era che l'arpia non si era manifestata durante tutto quel baccano,nemmeno quando era stata presa in braccio di peso.. proprio come se la sua parte oscura,come la sua parte normale,in fondo amasse quel contatto col guerriero..* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Si avvicina di più a quella donna all'apparenza così fragile, avvicinandole una mano al viso, quasi volesse accarezzarlo, sollevandole poi il mento con due dita e puntandole gli occhi dritti contro i suoi.* Fallo. *La esorta con voce incredibilmente fredda e ferma, non mollando il suo sguardo per un attimo. Era sicuro di ciò che stava facendo, così come sua era l'assoluta convinzione che quell'Arpia non gli avrebbe mai fatto del male. Era riuscita a calmarla li sull'aereo, e questo era un punto a suo favore.* Su, avanti, fammi del male. *Continua a provocarla, in attesa di una qualsiasi sua reazione* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita Non essere stupido. Non voglio farti del male..*dice con un filo di voce,spaventata da quella provocazione suicida che le aveva fatto. La sua unica speranza era che sapeva benissimo che l'arpia non avrebbe accolto quella provocazione perchè era eccitata,proprio come lo era lei stessa..* Se tenta di emergere io la fermo di solito.. *dice ansimando,il vapore acqueo che si era creato in quella stanza era quasi soffocante..* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*La guarda, un sorriso sghembo che appare sul suo viso.* -Non puoi averla.- -Ti conviene starle lontano...- *Cerca di reprimere il suo demone, continuando a guardarla, spogliandola con gli occhi, pensando a quanto sarebbe stato bello vedere l'acqua scorrere su quella pelle all'apparenza così morbida.* -Lascialo stare, scappa! Potrebbe anche ucciderti.- -Potrebbe farti del male, prenderti in ostaggio come hanno fatto gli altri.- -Tu non lo conosci, non sai nulla di lui.- Cazzo, taci! Smettila! *Ringhia furioso contro il suo demone. Non poteva permettergli di entrare nella mente di Gwen, non poteva lasciarlo libero di insinuarsi nei suoi pensieri. Quella ragazza sembrava così fragile, ma soprattutto era sua e non poteva permettersi di lasciarla scappare.* Taci. *Puntualizza freddo, sperando di riuscire a controllarlo la prossima volta.*


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Santo cielo! allora è del demone la voce che sentito prima? -pensa incredula,e infastidita da quello stupido. Per fortuna non l'aveva mai ascoltata realmente,e adesso che sapeva con certezza che era lui avrebbe continuato a farlo; era già abbastanza insicura di suo,senza bisogno di qualcuno che peggiorasse la cosa.* Senti,c'è modo di far tacere il tuo amico? *dice,mentre cerca di tenere a bada un'arpia alquanto irritata da quei dubbi.* è alquanto fastidioso! *continua,mentre si appoggia al muro dietro di lei,cercando di mostrarsi più calma* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Sgrana gli occhi alla sua affermazione, facendo un passo indietro e squadrandola attentamente* Come fai a sapere di lui? *Continua ad osservarla pensieroso, mentre un'intuizione gli passa veloce nella mente.* Tu...riesci a sentirlo? *Chiede incredulo, scuotendo la testa. Nessuno fino a quel momento era riuscito a distinguere la voce del demone, neppure i suoi amici, Signori degli Inferi anche loro, che convivevano con Dubbio ormai da secoli.* 


Gwen Skyhawk GsLords Ita C-certo.. *dice un pò impaurita.. Il guerriero aveva cambiato espressione,e ora non le sorrideva più. Non era spavaldo e la guardava,anzi la fissava,come se avesse qualcosa di strano..qualcosa che non andava.* M-ma perchè mi guardi così? che ho detto? *continua cercando di soffocare la paura di quel cambiamento improvviso* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Guarda il suo cambio d'umore, notando la paura rinascere in lei senza capirne il motivo. Era forse lui la causa della sua agitazione? Beh, peggio per lei. Si sarebbe dovuta abituare alla sua visione, considerando che era intenzionato a tenersela accanto per molto tempo.* Solo in pochi riescono a distinguerlo. *La voce esce incerta, quasi non riuscisse ancora a credere a ciò che la donna le aveva appena detto.* Sta attenta, non ascoltarlo mai. *Le ricorda, la voce fredda e impassibile, un comando che avrebbe dovuto assolutamente rispettare.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita Lo so benissimo,infatti non l'ho mai ascoltato! *dice,riuscendo a imporsi. Non era mica una ragazzina stupida e incosciente! pensa irritata* Vedi di farlo tacere però.. *continua assumendo un atteggiamento neutro,concentrata più che altro a trattenere la sua arpia dato che era molto infastidita.* Ebbene cosa vuoi fare? *alza ill mento con tono ostinato* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*La osserva mentre da capo esce fuori un lato sfacciato di se, sicuro, per quanto potesse essere una maschera, una finzione. Sorride, attratto da quella sfacciataggine che nessuna donna fino a quel momento gli aveva dimostrato. Avvicinandosi di più, si punta davanti a lei, calandosi con un solo gesto i pantaloni e lasciando in mostra l'evidente erezione.* Semplice. Ti porterò nella doccia. E ti laverò. *-E ti sfiorerò, toccherò, leccherò...- Avrebbe voluto aggiungere, ma per fortuna la sua bocca era riuscita a chiudersi in tempo.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita Ho detto no.. *continua con tono sicuro,ma poi sente il rumore della stoffa che cade a terra e la sua mente fa due calcoli,capendo ciò che sta succedendo. Prova a parlare ma non esce nulla dalla sua bocca,ormai secca, e mentre cerca di deglutire lo sguardo gli cade sulla sua erezione..* *sgrana gli occhi stupita rendendosi di quanto era enorme e pulsante il membro di quel bellissimo guerriero..e sorpresa,capisce che una parte di lei desidera toccarlo,una piccola parte.* No,smettila. *dice cercando di distogliere lo sguardo. Quella situazione era troppo pericolosa e fuori dal suo controllo.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Osserva la donna, il suo sguardo accarezzargli il corpo quasi fosse la sua mano, indugiando poi sull'evidente desiderio che pulsa sotto il suo cinto.* Potresti anche guardarmi in faccia adesso. *Cerca di provocarla, mettendola in imbarazzo, sperando di riuscire a farle distogliere lo sguardo dalla sua erezione che non accenna a diminuire.* Non ti farò del male. E non faremo neanche sesso. *Ammette cercando di mascherare al meglio la riluttanza di quelle parole.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Beccata! stupida,stupida,stupida! -pensa imbarazzata mentre con la riluttanza della sua arpia distoglie lo sguardo da quella erezione disumana..* Perchè no? .. *chiede con un filo di folle e assurda delusione quando l'uomo le dice che non faranno sesso. Non riuscì a mascherare quella sensazione,e la cosa peggiore era che davvero in qualche modo le dispiaceva che lui si fosse tirato indietro,e soprattutto si sentiva maledettamente stupida per aver creduto di nuovo di piacergli... Come se non era bastato già un rifiuto ad avvertirla.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Resta immobile ad osservarla mentre volta lo sguardo altrove, un leggero torpore sulle guance segno dell'inevitabile imbarazzo.* Voglio ripulirti. *Le risponde freddo, cacciando dalla mente le immagini perverse che avevano cominciato ad affollarla: quel corpo perfetto sotto il getto dell'acqua mentre la sua mano ci scivola su accarezzandone la pelle e il profumo di limone che si disperde nell'aria...* -Guardala quanto è bella. Sicuro di reggerne il confronto?- -Avrà avuto un sacco di uomini...- *Ringhia alle parole del demone, la gelosia che sembra espandersi come una macchia d'olio all'interno della sua mente, la voglia irrefrenabile di farla sua così che nessuno avrebbe più osato avvicinarla o metterne in dubbio l'appartenenza. Nonostante non avesse mai avuto tante donne, la voglia di possedere Gwen era incontrollabile. Avrebbe dovuto tenere il suo demone a bada però, e ciò significava non lasciarsi andare e restare padrone della situazione.* Bene *Pensa tra se.* Vorrà dire che il piacere sarà tutto il suo... *D'istinto, si lecca le labbra a quei pensieri, avvicinandosi a lei di un altro passo.* Non c'è nulla di male in una doccia, Gwen... *Le sfiora il petto con il suo, indicandole con un cenno del capo, la doccia alla loro destra.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Le girava la testa. Eccitata e spaventata allo stesso tempo si accorse che lui si era avvicinato. Deglutisce a fatica rendendosi conto che bastava un semplice movimento e avrebbe toccato il suo corpo,la sua eccitazione.* Bene,allora visto che insisti farò la doccia vestita..Tanto non dobbiamo fare sesso no? *dice con un tono tra il perentorio e l'insicuro.. Stava sudando e doveva assolutamente calmarsi subito o sarebbe finito tutto in modo fin troppo piacevole.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*L'osserva avvicinarsi sempre più, puntandole gli occhi contro e non mollando il suo sguardo.* Per lavarsi bisogna spogliarsi, non lo sai Gwen? *Inarca un sopracciglio con fare ironico, per quanto gli fosse concesso, sussultando poi appena la sua mano si poggia contro il proprio petto caldo. Inspirando a fondo, abbassa lo sguardo su quel polso esile e quelle dita affusolate, afferrandolo con la propria mano possente e attirandola a se con una leggera pressione, i loro visi a qualche millimetro di distanza e gli occhi puntati dritti l'uno contro l'altro.* E' l'ultima volta Gwen. Spogliati. O ti strapperò la maglia di dosso. *Sibile tra i denti mentre qualcosa più in basso freme solo all'idea di quel contatto animale.*  


Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Oh santo cielo! no,così non poteva resistere! -pensa allarmata,mentre l'eccitazione prende completamente il controllo del suo corpo e della sua mente.* *cerca di respirare piano perchè il contatto del suo seno contro la pelle del demone era troppo delizioso,irresistibile,pericoloso,divino.. Non doveva cedere,non poteva. Non si doveva fidare.* Io non ti interesso..quindi tu non farai sesso con me. E sono pericolosa,non puoi sopravvivere all'attacco di un'arpia..*sussurra ansimando,appoggiandosi completamente contro il muro* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*La spinge con ancora più forza al muro, passandole la mano sotto la maglia bagnata, a contatto con la sua morbida pelle. Chiude gli occhi a quel contatto, mille brividi che gli percorrono la schiena e la voglia di andare oltre, toccarla con più forza, morderla, leccarla. Marchiarla.* No, Gwen. Non ho paura della tua arpia, anzi... *Lascia scorrere le dita sul suo stomaco, sollevando ad ogni centimetro percorso la maglia e scoprendole la pelle luminosa nonostante la sporcizia.* Potresti anche lasciarla libera in questo momento. *Ammette, prima di strapparle con un gesto la maglia di dosso, restando immobile davanti al corpo nudo della ragazza. Splendido. Perfetto. Suo.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*trattenendo un gemito piega la testa all'indietro,appoggiandola nell'incavo del collo di quel bellissimo demone. I muscoli del corpo ormai erano panna sotto le mani di quell'uomo,e non reagiva alle proibizioni che le ordinava il cervello.Quel contatto era paradisiaco,e sente subito bagnato in mezzo alle gambe. Le stringe convulsamente,combattuta tra la voglia di abbandonarsi a lui e quella di spingerlo via prima di non ricordarsi più che lui era pericoloso.* Te ne pentiresti domani..e poi il resto posso lavarmelo da sola..*dice in tono abbastanza duro da non sembrare forzato. Se lo avesse convinto ad uscire dal bagno e lasciarla sola,lei sarebbe riuscita a mascherare il segreto che gli nascondeva. La motivazione per cui non si era fatta la doccia per tutti quei giorni.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita No,non lo ti laverai da sola. E se la tua arpia emerge lasciala libera. *esclama, con voce incolore, continuando a far scivolare la spugna sul suo corpo, attento a non indugiare come vorrebbe su quei seni morbidi che sembrano reclamare il suo tocco. I capezzoli turgidi ed eretti sui quali vorrebbe far scivolare le labbra, il ventre piatto e perfetto... La sua erezione freme, costringendolo a stringere i denti, onde evitare di fare ciò che non dovrebbe.* Vai sotto il getto d'acqua... *la esorta, spingendola forse con troppa enfasi, pur di allontanarla dal suo sguardo famelico, ma l'effetto che ottiene è in realtà contrario. Man mano che l'acqua scorre sul suo corpo, scviolando sulle sue curve, la pelle si rivela al di sotto dello sporco mostrandosi nella sua assurda bellezza e mozzandogli il respiro.* Oh dio... *geme, battendo le palpebre,quasi per ridestarsi.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita Non dire stupidaggini..potrei ucciderti,cerca di ricordartelo *dice con ironia pungente. Quel suo sottovalutarla la faceva infuriare cavolo..nessuno poteva sopravvivere all'attacco di un'arpia,ed era il caso che se lo mettesse in testa.* Oh.. *riesce a dire sentendo quell'ordine. Era arrivato il fatidico momento...le tremavano le gambe da quanto era intimorita,mentre senza poter fare altrimenti,lascia scivolare su di sè il getto d'acqua calda.* *non appena sente il gemito del guerriero si gira verso di lui,pulendosi gli occhi dalla schiuma. Oh ma che brava stupida! -pensa ironica vedendo la reazione sconcertata di Sabin.* Avevo cercato di avvisarti...non facevo la doccia per questo motivo.. *rivela non potendo fare altro che ammettere tutto. Si stringe le braccia attorno alla vita,ma la verità ormai brillava sulla sua pelle.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita La tua pelle... *mormora con il fiato corto, incapace di formulare pensieri sensati. Come poteva aver celato un simile segreto, una simile bellezza? Se sino a qualche istante prima l'aveva considerata meravigliosa in quel momento probabilmente non sarebbe stato in grado di trovare parole adatte per definirla. Gli occhi ardenti scivolano sul suo corpo, in una lenta esplorazione, mentre le dita fremono per seguire il percorso delle goccioline d'acqua tanto fortunate da poterla sfiorare.* Perchè? *domanda allungando le dita, incapace di reprimere oltre quell'impulso. Deve toccarla, assaporarla, scoprirne il sapore, deve... un lampo di razionalità torna nella sua mente, costringendolo a stringere la mascella per la furia.* Gli uomini sono incapaci di tenere le mani al loro posto, vero? *domanda con un ringhio, alterato da quella consapevolezza.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Sbatte gli occhi stupita. Non è possibile...Aveva sbagliato tutto nel valutare quel guerriero. Non avrebbe mai pensato che lui la desiderasse dopo tutte le volte che l'aveva respinta..e invece adesso eccolo lì davanti a lei,con gli occhi pieni di desiderio..per lei. E in quel momento si sentiva bella,attraente come non le era mai capitato in vita sua.* *Sente le sue dita sfiorarle il corpo e si avvicina a lui lentamente. Ogni ipotesi di resistenza era sfumata...ora anche la sua arpia lo voleva,anzi,lo pretendeva* è..è solo una precauzione..*dice col fiato corto,confusa da quella rabbia immotivata* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Serra le labbra, trattenendo un'ondata di immotivata gelosia. Lei non è mia, lei non mi appartiene... Dio, la marchierò, la marchierò ogni giorno se sarà necessario. Imprimerò il mio segno sulla sua candida pelle, così che nessuno osi pensare di avvicinarsi a lei, senza incorrere nella sua ira. Alza gli occhi su di lei, avvicinandosi di un passo, avvertendo i seni di Gwen sfiorare il suo torace.* Non preoccuparti, per tutto questo ho una soluzione che risolverà il problema. *sbotta risoluto.* Ti marchierò ogni dannatissimo giorno se sarà necessario. *un'ipotesi sin troppo allettante, del resto. Le immagini dei loro corpi intrecciati gli invadono la mente, rischiando di strappargli un gemito. Dio, quanto la desidera.* Inciderò la tua pelle con i denti piano,ma abbastanza a lungo da lasciare su di te un segno inequivocabile. E ora scegli Gwen,perchè se mi dirai di sì non avrai altre possibilità. *con la voce roca di desiderio,fa scorrere lentamente la mano dal suo morbido collo fino alla linea di pelle in mezzo ai seni,pensando che era tutto troppo perfetto..troppo reale per essere vero.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Dio aiutami -pensa mentre cerca di resistere dal saltargli addosso appena sente la mano sul suo seno. Non era più in grado di respirare ne era certa,completamente in balia del tocco esperto di quell'uomo.* *Uno sprazzo di lucidità la sconvolge non appena lui pronuncia quelle parole..E la consapevolezza che era disposto ad uccidere chiunque per lei la fece sciogliere completamente.* *I suoi ordini,la sua rabbia,il modo in cui la reclamava la facevano impazzire..tutto di lui in quel momento la faceva impazzire. E non si sarebbe tirata indietro neanche morta..Erano al cosiddetto punto di non ritorno,e non poteva tirarsi indietro. La sua forza e determinazione la facevano sentire bella,sicura di sè e no. Non si sarebbe persa quel momento.* Si..*ansima,e senza restare ferma ancora un minuto di più gli cinge le braccia attorno al collo premendosi contro di lui in un chiaro invito* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Senza attendere oltre, quasi timoroso lei possa in qualche modo cambiare idea, si avventa sulle sue labbra con impeto, assaporando con veemenza e avidita tutto ciò che lei sembra desiderosa di concedergli, incapace di frenare le sue mani che esplorano il suo morbido corpo, stringendo ed accarezzando, mentre la febbrile eccitazione aumenta ad ogni gemito che sfugge dalle labbra di Gwen. Gemito che lui è orgogliosamente consapevole di procurarle. - Ti illudi, probabilmente in questo istante la sua mente sta rievocando gli attimi di passione con il suo ex, che tanto ama. - sussurra il demone alla sua mente, facendo avvampare la sua furia. Lei non deve pensare ad altri che a lui. - ringhia internamente e, con un gesto secco, spinge il corpo di Gwen contro la parete fredda della doccia, premendo la sua erezione dolente contro il suo fulcro, attento a non entrare dentro di lei..* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Incapace di pensieri razionali dopo quell'assalto,intreccia la lingua alla sua,muovendola con desiderio come faceva lui,mentre geme vogliosa di tutto ciò che riguardava quell'uomo. Affonda una mano tra i suoi capelli spingendolo verso di sè,e con l'altra gli pianta le unghie nella schiena,incurante del dolore che poteva causargli.* *Divora la sua bocca,e quando sente il suo membro poggiarsi vicino alla sua intimità riversa gli occhi all'indietro,in preda a un'eccitazione senza mezzi termini. Senza pensarci si inarca contro di lui chiedendo di più,spinta dalle fusa erotiche della sua arpia.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Le unghie incidono la sua carne provocandogli fremiti di piacere, per quelle deliziose leggere fitte di dolore che non fanno altro che alimentare il suo desiderio. - Chi è questa creatura stretta tra le sue braccia che riesce a mandare infrantumi completamente il suo controllo, accendendolo di un simile piacere? Chi è questa ragazza all'apparenza tanto timida, che affonda le unghie nella sua pelle con un tale ardore? - si domanda, con la mente annebbiata dal desiderio, suggendo le sue labbra tumide. Si scosta, quel tanto che basta per osservare il suo capo reclinarsi alla lieve pressione del suo membro, chiedendosi come reagirebbe se entrasse dentro di lei. Urlerebbe il suo nome durante l'orgasmo? Si stringerebbe a lui invocando di più? Oh si... così passionale, così disinibita, nonostante la sua riluttanza.* Sto per morderti, Gwen! *esclama, senza concederle il tempo di replicare, chinando il capo verso il suo collo, incidendo la candida pelle con i denti, nello stesso istante in cui le sue dita entrano dentro di lei.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Ansima senza contegno mentre sente i suoi denti affondare nel collo provocandole dei brividi lungo tutto il corpo. Desiderava le sue mani dannazione..voleva le sue mani su tutto il corpo,e ancora di più dentro di lei. Affonda le unghie di nuovo nella sua schiena mentre geme,incapace di controllare l'arpia che ringhiava eccitata.* Sabin..*urla a quell'invasione,mentre i suoi capezzoli si induriscono fino a farle male.* Sto per...dio,non..posso...*geme sentendo che già semplicemente con quel gesto era vicinissima all'orgasmo.. avrebbe ucciso pur di far durare quel momento tutta la vita.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita Lasciati andare, piccola, lasciati andare. *mormora al suo orecchio sollevando il capo dal suo collo solo per un istante, prima di affondare nuovamente i denti nella sua carne. Rabbrividisce, muovendo le dita dentro di lei, mentre l'altro braccio serrato alla sua vita, la trattiene contro di sè. Le sue morbide curve premute contro di lui, i gemiti sommessi ed i suoi gridolini di piacere, il suo profumo divenuto più intenso... tutto sembra volerlo condurre al punto di non ritorno. Nella sua lunga esistenza non aveva mai assaporato nulla di altrettanto intenso, pensa, affondando con maggiore impeto dentro di lei, desideroso di condurla all'orgasmo.* Vieni per me, piccola Gwen. 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Si morde le labbra al suono di quelle parole mentre sente la sua lingua lambire la sua carne con desiderio. Geme sempre di più mentre le sue mani percorrono il corpo del guerriero...si soffermano sui muscoli possenti,accarezzano il sedere perfetto e con una lieve pressione lo spinge ancora un pò verso di lei nonostante le mancasse il respiro. La sua fantasia volava verso gesti erotici che avrebbe voluto imporgli..e che prima o poi avrebbe messo in pratica.* Sabin..si! *urla assieme all'arpia esplodendo in un orgasmo epocale quando lui le sfiora la sua eccitazione,e incapace di trattenersi oltre lo morde con forza fino a bagnarsi le labbra con il suo sangue.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Continua a penetrarla, accompagnandola attraverso le ondate dell'orgasmo che la investono. Lei, così stretta e bagnata, un'immagine così erotica mentre si abbandona completamente al piacere, che lui le sta procurando. Lui non può fare a meno di godersi le sue carezze agognando il suo tocco, desideroso di percepire le sue mani sfiorarlo, stringerlo ed accarezzarlo, lasciandosi attirare verso di lei e spingendo l'erezione contro il suo corpo. Pur non penetrandola, aggrappandosi spasmodicamente al quel minimo di razionalità che ancora possiede, si muove contro di lei, generando una deliziosa frizione. Le dita si serrano ai fianchi di Gwen quando i denti dell'arpia incidono la sua carne con una forza ed una brutalità di cui non l'avrebbe mai creduta capace, strappandogli un grido soffocato.* Continua, continua. *mormora con gli occhi serrati, perso in un vortice di piacere che sembra pronto ad esplodere da un istante all'altro.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Sentendo il suo membro poderoso contro l'intimità inclina la testa all'indietro in preda al piacere. E senza inibizioni,inizia a strusciarsi contro l'erezione aumentando quella frizione paradisiaca... Si muoveva senza sosta,eccitata dai gemiti di piacere del guerriero,mentre gli leccava il sangue che fuoriusciva dal morso al collo* *il membro caldo le provocava brividi in tutto il corpo,facendola bagnare sempre di più e questo non fece che aumentare il suo desiderio mentre l'arpia ringhiava di gioia,in completa estasi.* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Ormai al limite, stringe i fianchi di Gwen esortandola a velocizzare i suoi movimenti. La sua erezione dolente sembra sul punto di esplodere, mentre il desiderio offusca completamente la sua mente, perdendosi nelle sensazioni che i loro corpi avviluppati e stretti gli trasmettono. Senza indugio si china sulle labbra dell'arpia, macchiate del suo sangue, baciandola con ardore, perdendosi nel suo sapore, nel suo calore ed abbandonandosi alla passione fino a quando l'orgasmo non lo coglie, intenso e furioso, lasciandolo tremante.* 


 Gwen Skyhawk GsLords Ita ‎*Divora le labbra del guerriero con passione,donandogli tutto il desiderio che provava nei suoi confronti.* *Continua a dimenarsi senza pudore anche quando l'orgasmo travolge entrambi,godendo di quella sensazione e del caldo di quell'uomo sulla pelle. Ansimando si avvinghia a lui,e tra gli spasmi ripensa a ciò che era appena successo. Certo,non avevano fatto l'amore ma quei preliminari erano stati favolosi e la sua voglia di fare di più era cresciuta a dismisura..la cosa più scioccante però era stata la sua Arpia che non si era scatenata ma aveva goduto con lei!* 


 Sabin Dubbio GsLords Ita ‎*Ansimante, con il corpo di Gwen, tremante, stretto contro il suo, tenta di comprendere come possa essere stato sommerso da un simile piacere. Non avevano avuto un rapporto completo, eppure in tutta la sua esistenza non aveva mai assaporato un orgasmo tanto travolgente. L'aveva marchiata, aveva inciso la sua pelle perlacea lasciando un suo segno, aveva ottenuto ciò per cui l'aveva condotta in quella doccia, eppure perchè sente di volere di più? Perchè il ruggito nella sua testa non sembra volersi placare? - Perchè sei uno stupido. - si ammonisce e, cercando di reprimere un sospiro, allunga una mano verso il leggero accappatoio, porgendoglielo, prima di trascinarla con sè verso la sua camera,dove forse la magia sarebbe finita scontrandosi con la dura realtà.*

venerdì 20 luglio 2012

The Darkes Chase: - Alìz Monologue -

*Avere tanti soldi a disposizione infondo non era un difetto. La bravata di saltare le lezioni per sbronzarsi, non era stata delle migliori secondo il consiglio studentesco. Espellerla o chiudere un occhio?. Oh no, meglio intascare e stare zitti. Due giorni di sospensione e la faccenda per lei e Gilly, venne archiviata. Suo padre era stato un ottimo maestro nell'arte della persuasione. A passo svogliato, si diresse verso il suo lussuoso e desolato appartamento. Perchè non prendersi un cane?. O un gatto magari!. La verità è che lei non sapeva prendersi cura degli altri. Aveva imparato fin da piccola a cavarsela da sola. -E' per forgiare il tuo carattere- Le diceva suo padre. La portava a caccia con se, un tormento alla quale fù costretta ad assistere: Cinghiali fucilati e poi sgozzati, cerbiatti, lepri. Da allora si rifiutò di mangiare qualsiasi tipo di carne. Due scatti alla serratura ed eccola nella sua tana: Un loft a due piani moderno senza troppi fronzoli, un design tra il gotico ed il moderno. Nel soggiorno troneggiava imponente, il suo pianoforte a coda. L'istinto irrefrenabile la colse con lo stesso impeto, che ci si mette nel far qualcosa che davvero ci appassiona. Lo zaino franò a terra e li sarebbe rimasto tutta la notte. Alla fine era sempre cosi. Quello strumento, era parte di lei. Il suo polmone, il suo battito.. la sua voce. Sà cosa suonare, fù sua madre ad insegnarle a suonarlo. Volse lo sguardo al ripiano di fianco a lei. Allineate in bella vista,tutte le foto di famiglia. - Una brava bambina deve imparare a fare tutto Aliz. Le buone maniere sono fontamentali in questa casa. E tu non sarai da meno.- Si sentiva al pari di una bambolina. Fai questo, fai quello. Cosi non si fa. Lei era anarchica. Odiava le imposizioni, odiava ogni forma di comando. La riportavano all'uomo che odiava, nemmeno la morte aveva mitigato quel che provava per lui. Non che la maltrattasse. Non le aveva mai alzato un dito, per fortuna. Ma l'esser trattata come un soldatino, invece che come una figlia, la fece crescere con la convinzione che gli uomini servissero a ben poco nella vita di una donna. Ricorda però con quanta amorevole e rispettosa riverenza sua madre lo trattava. Lo chiamava il suo Re..- Margarèta, akkor a gyógyírt erre a gonosz és rossz.- Furono gli unici momenti in cui vide suo padre addolcirsi. Schiaccia con rabbia le dita sui tasti avorio. Il cuore balza finendole in gola. Rabbia, profonda rabbia. Lo meriti un abbraccio Aliz?. Hai meritato disciplina, lezioni di bon ton e la consapevolezza amara che l'affettività familiare fosse solo vana utopia. O forse perchè sei una cattiva bambina?. La mano corse al fianco. Una rosea linea frastagliata lo percorreva. Il souvenir di quella caduta maledetta. - Aliz, nella tua famiglia siamo tutti ottimi cavallerizzi, è ora che tu impari.- * Ricordò nitidamente il tono perentorio del padre. L'idea a dire il vero la entusiasmò pure. Peccato che il cavallo; uno splendido esemplare andaluso, prorpio mansueto non fosse. A dispetto del nome, Sugar le fece passare l'inferno in cinque minuti. Appena la issarono sul cavallo egli si impennò facendola cadere, le redini ancora ben salde tra le nocche serrate dalla paura. Venne trascinata per qualche metro, prima che il cavallo senza troppi complimenti, venisse abbattuto dallo stesso padre. Non dimenticò mai l'occhiata di compassione e disprezzo che lui le lanciò. Per lui rappresentava solo un intralcio a ciò che dovevano essere i suoi progetti. Un figlio maschio da plasmare a sua immagine e somiglianza. Gli toccò Aliz, la figlia femmina e ribelle. Non seppe mai, che in fondo quel padre la amava più di se stesso, forse in modo anomalo, sbagliato. Ma la amava. Le mani tornaro a lambire i tasti. La vodka quella volta non sarebbe bastata a spegnere, il caos interiore che la tormentava. Cosi lei forgiava le sue maschere da jolly. Aliz la spavalda. Alìz la ribelle.. Ma nessuno avrebbe mai visto Aliz la bambina, che nascosta nel suo posto incantato all'interno della cabina armadio, sognava una famiglia come quelle delle pubblicità in cui, si vedono riunite attorno al tavolo ridenti e gioiosi. Un mondo fatuo che col tempo l'aveva relegata ad un ruolo imposto. La sua corazza, la sua fortezza.*

L'oro degli sciocchi -Flash Back-

*Invisibile tra la gente, Olivia eseguiva il suo lavoro, in quella calma spirituale tipica del suo essere. Lunghi, i capelli castani scendevano sulle bianche spalle, gli occhioni di quell'intenso azzurro cielo, guizzavano quà e la alla ricerca della prossima creatura che avrebbe goduto delle sue confortanti e dolci parole. Amava il suo lavoro, amava essere portatrice di gioia a coloro che ne avevano bisogno, bisbigliare al loro orecchio, invisibile e candida, quelle tenere parole delicate e dolci, atte a far rinvigorire lo spirito, di passaggio sulla terra degli umani. In quel momento, individuò colei che avrebbe usufruito dei suoi benefici. Una giovane donna, con in testa tanti, troppi pensieri tristi, Olivia doveva cancellarli. Leggera come la brezza estiva, si era fatta strada tra la gente che affollava le strade e si era avvicinata a lei, camminandole al fianco nella sua celata protezione angelica, etera e impalpabile come una nuvola; le labbra leggerissime si erano avvicinate all'orecchio della donna e Olivia, col suono armonioso della sua voce, come se quella provenisse dal profondo della coscienza dell'umana, cominciò a sussurrare le parole più gradevoli e confortanti che era riuscita a trovare. Non ci volle molto per vedere il sorriso comparire sul volto della ragazza. Quella era sempre la soddisfazione più grande, i sorrisi della gente, il sapere che faceva bene il suo lavoro e che portava a termine ogni piccolo compito che la sua natura pura e amabile le imponeva. Dopo molte celesti parole di gioia, a questa o quell'altra creatura che camminava ignara della sua presenza, l'Angelo si era concesso un pò di meritato riposo. Sbattendo le candide ali, si era diretta sulla sommità di un alto palazzo, sedendosi sul tetto e godendo del venticello che le scompigliava i capelli, pensando al momento in cui sarebbe tornata a casa, alla sua dimora nei cieli, per poter riposare davvero come si deve. E fu allora che si accorse di un piccolo scintillio dorato nelle proprie ali. Perplessa aggrottò le sopracciglia dalla linea arcuata ed esaminò l'ala, scoprendo in un misto tra sorpresa e delusione, che sulle sue ali stavano spuntando moltissime piume dorate, le piume dei Guerrieri.* Oh.... *fu quello, il solo timido sussurro che Olivia riuscì a pronunciare, com'era possibile?? Molti dei suoi simili avrebbero pagato per essere al suo posto e lei... lei quasi non lo voleva. Si grattò la nuca incerta, adesso che avrebbe fatto? Forse poteva chiedere aiuto al caro Lysander , il suo mentore, ma era ovvio che le avrebbe detto di accettare il volere dell'Unico Vero Dio e proseguire nel suo cammino. Ma se era vero che le piume dorate avrebbero elevato il suo rango angelico a quello di Guerriero, era pur vero che in quel modo, non avrebbe più avuto il privilegio di portare la serenità nel cuore degli esseri umani e quel compito le piaceva tanto, troppo. Le piaceva stare al suo posto, nella prima classe angelica, la più semplice, quella dei portatori di Gioia. I Guerrieri non le andavano troppo a genio,lo trovava addirittura sciocco; fare il Guerriero significava punire e distruggere, per volere di Dio e dell'Alto Consiglio, i demoni e lei, per quanto quelli potessero meritarlo, rabbrividiva all'idea di alzare anche solo un dito, per far del male ad una qualsiasi creatura. Per la prima volta nella sua lunga esistenza era incerta, incerta davvero. A lei quell'oro non piaceva, lei non voleva far del male a nessuno...... Con un lungo sospiro, si accorse che ormai il sole volgeva al tramonto. Forse era meglio tornare nei cieli... già, era meglio. Si alzò e spiccò il volo, mordicchiandosi il labbro. Chissà adesso quali compiti le avrebbero affidato......*

[FLASH BACK] 19 agosto 2000


‎*Scoppiò a ridere dopo l'ennesima allusione sessuale rivoltale da Paul* Sei proprio sboccato!
*Gli sventolò un dito sotto al naso con fare ammonitore. Avevano appena finito di fare surf e, bagnati fradici, erano sdraiati in riva al mare per riprendersi da tutta quell'attività fisica. Troppa per lei. Nonostante avesse un bel fisico, asciutto e tonico, non si poteva certo dire che fosse grazie alle attività fisiche. Anzi.
Tutto ciò che si portava addosso era grazie alla sua tenera madre. In quel momento lei e il suo amico, erano sdraiati l'uno di fianco all'altra, lei in costumino succinto, che lasciava ben poco all'immaginazione, lui con un paio di slip che avevano fatto passare la voglia di "coccole". Naturalmente, durante l'attività, lei si era dimostrata più capace di lui, seppur non la praticasse mai, ma, dopo aver visto una scintilla di delusione negli occhi dolci del ragazzo, aveva cominciato a sbagliare di proposito i movimenti per poi finire rovinosamente in acqua.* Dolcezza, faresti bene a coprirti altrimenti provocherai una miriade di svenimenti in spiaggia. *reggendosi sui gomiti lanciò uno sguardo ad un gruppo di ragazze che si stavano divorando letteralmente con gli occhi il suo amico. Allungando una mano dietro di sè cominciò ad accarezzare con la punta delle dita gli addominali in rilievo per poi scendere maliziosamente verso il basso.
Non aveva nessuna intenzione di entrare in rapporti intimi con il suo amico, ma vedere la faccia rossa di indignazione delle ragazze che poco prima lo divoravano le diede molta soddisfazione. Sentendo che Paul stava trattenendo il fiato per le sue carezze, si voltò verso di lui con un gran sorriso*
Be' è ora di sbrigarci! *gli battè sull'addome, rialzandosi subito dopo in piedi. Gli sguardi carichi di odio alle spalle erano parecchio percepibili. Acchiappò il ragazzo per i fianchi dandogli una strizzatina al sedere mentre si allontanavano dalla spiaggia. Candida, salutò le ragazze con una mano.*

giovedì 19 luglio 2012

TRAMA THE DARKEST CHASE: Il cerchio si Stringe






Lelantos GsLords Ita: *Appostato sotto un albero osserva la Fortezza di Budapest GsLords Ita. Nonostante fosse luglio sentì i capelli sulla nuca rizzarsi improvvisamente, in quel momento si sollevò una leggera brezza che portava con se odore di muschio e pioggia. Uno strano formicolio gli risalì lungo la schiena risvegliando i suoi istinti. Con occhio vigile ispezionò la collina pronto a contrastare l'imminente attacco, le dita serrate intorno al pugnale, le ginocchia flesse pronte ad assorbire l’impatto, ma oltre a lui non c'era anima viva in quei boschi. Senza rilassare la presa sull’arma si accuciò sul terreno umido e scrutò i muri di cinta cercando di capire dove si trovassero le telecamere del circuito di sicurezza. Due erano sul cornicione del lato est, una tra la picca e la cancellata, altre tre nascoste dai rami degli alberi sullo spiazzo adiacente. Ogni centimetro della fortezza era sorvegliato in modo impeccabile, era una rocca inespugnabile, ma non per lui. Con il pugnale disegnò delle linee sul terreno ancora fresco di rugiada, distrattamente si passò una mano sulle labbra mentre cercava una via per entrare nella fortezza. Non sarebbe stato facile, si rammentò osservando il castello da lontano, ma non gli erano mai piaciute le cose facili. E lui era consapevole di quanto trovare Scarlet non fosse stato facile* Ti devo dei complimenti cara cugina. Hai imparato a celare le tue tracce in modo impeccabile, sono piuttosto colpito *bisbiglia fissando la cartina che aveva disegnato, l’alone di un sorriso gli incurvò impercettibilmente gli angoli della bocca. Gli erano occorse settimane per trovare le giuste tracce da seguire e, per poco, non si era tradito a causa dell’impazienza. Scarlet Incubi GsLords Ita aveva percepito la sua presenza durante il sonno ed Incubi era quasi riuscito a smascherarlo, era riuscito a dileguarsi appena in tempo. Sua cugina era uno dei pochi titani di cui avesse stima, una dei pochi degni di portare quel nome. Ormai corruzione e disonore dilagavano come vino sulla tavola degli umani, la repulsione verso la sua stessa gente lo aveva spinto a fuggire ogni legame con questi.Quando Crono si era liberato dalle catene che lo tenevano relegato nella Prigione Tartaro GsLords Ita, aveva “misericordiosamente” concesso la libertà anche agli altri prigionieri ma, come ben noto, il Re dei Titani non faceva nulla se non per tornaconto personale. Fu così che si ritrovò libero dalle catene ma inginocchiato per prestare un nuovo giuramento, più opprimente della prigionia stessa. Un giuramento che non venne mai pronunciato. C’era stato un tempo in cui si era ritenuto il più fedele e leale tra i guerrieri al servizio di Crono, un tempo in cui questo aveva rappresentato l’unica fonte d’onore e di orgoglio nella sua esistenza, era la ragione che lo spronava a portare a termine la missione, era il motivo per cui era stato imprigionato nel Tartaro. Le cose erano cambiate. Non era più prigioniero ma non era nemmeno un soldato di Crono. Non lo riconosceva più come suo Re, la stima che aveva nei suoi confronti era svanita così come il rispetto e l'ammirazione, non c'era nulla di divino o onorevole in Crono, non più. Perso nei suoi pensieri giura di non inchinarsi mai dinnanzi ad un essere misero ed impotente come lui, non un Titano del suo calibro, Non il Signore della Caccia.**Rinfoderando il pugnale si accascia sul terreno aspettando il momento propizio per intrufolarsi nella fortezza. Trovare sua cugina era diventato essenziale per i suoi piani.*