lunedì 27 agosto 2012

L'inferno è tra queste quattro mura - Trama: Wicked Nights

*La testa le pesava, ancora una volta si rese conto che l’avevano drogata. Il dottor Fitzherbert, soprannominato da lei stessa Dottor Fitzpervert, cominciava ancora un volta a fare il suo lavoro. O meglio, ciò che si aspettavano che lui facesse, ma che in realtà era ben lontano dal mettere in atto. Il suo sguardo le percorse il corpo fermo, bloccato, notò inclinando la testa nella sua direzione per poterlo vedere. Il dottore lavorava all’Istituto da due mesi e lei li aveva passati perennemente drogata, a causa sua. Non voleva pensare al giorno prima. A ciò che era accaduto, voleva solo chiudere gli occhi e cadere nel suo oblio, senza ripensare a quell’uomo disgustoso. Ma no, in quel momento, se uno sguardo avesse potuto uccidere, il dottor Fitzpervert sarebbe caduto lungo disteso a terra in meno di mezzo secondo. Doveva farsi forza, d’altronde poteva contare solo su sé stessa, una cosa che aveva imparato negli ultimi anni, rinchiusa in quelle quattro mura.* “Mi sento come se fossi guarita. Ora potrebbe lasciarmi andare” *disse rivolgendosi al dottore. Ma sapeva bene che lui non l'avrebbe lasciata andare, mai. Il suo sguardo poi glielo confermò, lo stesso sguardo che rivedeva ogni giorno, ogni santissimo giorno. Non vedeva fine a quella tortura. Un nastro immaginario che significava la fine di tutto questo. Nulla, assolutamente nulla. E questo la gettava ancora di più nello sconforto, come ogni giorno. Le membra sembravano sempre più intorpidite ad ogni minuto che passava. Sarebbe stata questa la sua fine? Sorrise in modo cattivo guardando il dottore, per quanto riuscisse a fare in quella situazione. ‘Tieni duro’ disse a sé stessa. ‘Tieni duro’.*

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