mercoledì 22 agosto 2012

Prigionìa FLASHBACK - Trama Extra



Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *I denti si scontrarono ancora una volta tra di loro, e lei dovette soffocare l’ennesima imprecazione per riuscire a passare per una semplice dea. Dannazione, voleva andarsene da quel buco, non ne poteva più. Ogni piccola cosa, le sembrava enorme. Ogni piccolo movimento degli abitanti di quel posto sembrava rieccheggiarle tra le costole. Non sopportava più nulla di quel posto. Il Tartaro, l'inferno personale degli dèi come lei, degli dèi che non si erano piegati al volere di Crono, stava diventando più di una prigione. A breve non ci sarebbero più stati dèi da custodire in quel luogo infernale perché si sarebbero uccisi tra di loro a mani nude. La rabbia le riverberava dentro come un fuoco. Avrebbe voluto picchiare il piede per terra per la frustrazione, ma il suo comportamento sarebbe stato visto dagli altri come una debolezza. Come se già non avessero da ridire su di lei per il suo passato, o meglio, per quello di sua madre. Ormai lo sentiva come suo. Ogni volta che li sentiva sussurrare tra di loro, senza per altro abbassare più di tanto la voce, sembrava che parlassero sempre di lei. Era sulla bocca di tutti all’inizio, quando era stata presa. E, anche se la situazione poteva essere migliorata grazie a qualche altro sfortunato con un passato peggio del suo, la cosa le bruciava ancora. Avrebbero pagato tutti. Tutti! Questi erano i pensieri che le affollavano la mente mentre era seduta sul suo giaciglio, con la schiena appoggiata al muro e le mani appoggiate sulle sue gambe, in una posizione che all'apparenza poteva sembrare tranquilla.* 'Non fidatevi di Anarchia. Non fidatevi.' *Cantilenava nella sua testa. Probabilmente stava impazzendo sul serio.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*L'angolo dove sedeva in quel momento sembrava essere diventato la sua nuova casa. Non ricordava neanche quanto tempo avesse passato in quel piccolo spazio ma ormai lo conosceva bene. Il vociare attorno a lei a volte la riscuoteva dai suoi pensieri. Macabri e oscuri, la riportavano ogni volta al giorno della sua cattura, in cui aveva preso l'ennesima anima, sbagliando. Un piccolo passo falso, piccolissimo, e si era ritrovata in quel luogo. Provava risentimento? No, quello era ciò che era. Le anime sembravano attirarla, sembravano richiamarla per prenderle con sé per annullarle completamente. Ora era solo una dea fra tanti, rinchiusa nel tartaro. Le emozioni vivide della dea che occupava la cella al suo fianco la fecero tornare al presente. Alzò la testa. Il collo fece uno spiacevole rumore a causa della posizione che aveva assunto per tutto quel tempo. Cominciò a fissarla, senza quasi rendersene conto.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Suo padre aveva fatto in modo di offrirle una cella tutta per lei. Oltre a tante altre cose e per questo gli era molto grata. Nonostante riuscisse comunque a sentire le voci degli altri dèi il semplice fatto di non scontrarsi con loro ad ogni movimento in quello spazio angusto, la faceva sentire meglio. Non avrebbe toccato la loro pelle marcia neanche per tutto l'oro del mondo. Ma nonostante ciò vi erano solo le sbarre a dividere le celle e poteva vedere chiunque ci fosse ai lati della sua. Probabilmente è per questo che riuscì in qualche modo a percepire lo sguardo insistente su di lei. Una bionda rannicchiata in un angolo la stava osservando con palese determinazione.* Cosa vuoi? *Abbaiò nella sua direzione, sospingendo il copro in avanti in un chiaro segno di aggressività. Avrebbe sbranato chiunque quel giorno. Anche senza un buon motivo.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Sgranò gli occhi. La rabbia e il risentimento all'interno del Tartaro era all'ordine del giorno, ma mai nessuno le si era rivolto in quel modo, in maniera così spudorata. Fece spallucce. Nonostante la sorpresa non la spaventava affatto quella dea. Per niente. Anzi, con calma, più per la stanchezza alle gambe rimaste ferme troppo a lungo che per intimidirla, si avvicinò alle sbarre che separavano le due celle e si sedette lì, appoggiando il fianco al freddo della sbarra in metallo. Erano protetti da qualche potere, si diceva. Nessuno era in grado di piegarle o di spezzarle, per questo mai nessuno era riuscito a scappare. Per non parlare dei molti dèi che possedevano un collare che annullava i loro poteri. Grandi menti quelle dei Titani. A quest'ora, altrimenti, avrebbero avuto un po' di dèi infuriati alle calcagna.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Che coraggio, pensò, mentre la vide avvicinarsi a lei tranquillamente. Per quanto poi riuscisse ad avvicinarsi naturalmente. L'aveva riconosciuta. Come lei, era una dea minore, ma Viola, se ricordava bene, era dell'Oltretomba. Sexy se fosse stata su un uomo quella nomina. Semplicemente scontata su di lei. Gli occhi si ridussero a due fessure, mentre la osservava sedersi lì al limitare della sua cella.* Beh? Cosa vuoi? *Il tono, senza neanche rendersene conto divenne più tranquillo.* Mi dispiace ma oggi non sono affatto in vena di chiacchiere e di consigli. Prendi un appuntamento. *Era comica la cosa. Lì dentro, a parte lanciare pesanti insulti ai Titani e picchiarsi con i coinquilini della cella, non si aveva nient'altro da fare. Ma lei doveva pensare. Pensare a come fuggire.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Lo sguardo di riconoscimento che attraversò gli occhi azzurri della ragazza la sorprese. Era famosa, per caso? Non c'era da stupirsene, d'altronde. All'interno di quella piccola cerchia, gli dèi si conoscevano tutti.* Come ti chiami? *disse tranquillamente, appoggiando il mento alle ginocchia tirate su. Voltò la faccia in maniera tale da guardarla in faccia. Ora era sdraiata in una posizione apparentemente tranquilla, quando poco prima sembrava volesse mangiarsela. Perché aveva una cella tutta sua? Lei era costretta a dividerla con altri dèi, uno più cattivo dell'altro, ma avevano tutti paura di lei, nonostante tutto. Un po' di brutta fama non faceva mai male, pensò.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Hai proprio voglia di chiacchierare quindi...*Borbottò per poi tirarsi su poco dopo. Soffocò uno sbuffo. E lei che voleva solo rimuginare quel giorno. Avrebbe avuto tempo dopo che si fosse liberata di lei, sentenziò.* Mi chiamo Anya, dea dell'Anarchia e dominatrice di Caos. *Un certo orgoglio trapelò da quelle parole, che però, non dissero la parola 'minore'. In lei non c'era proprio nulla di minore, quindi perché dirlo?* Avrai sicuramente sentito parlare di me. Sono famosa. *rise* E tu sei Viola. Dea minore dell'Oltretomba, vero? *alzò le mani e sorrise.* Anzi non rispondere. Io lo so. So tutto io. *Era arrogante e probabilmente questo l'avrebbe fatta scappare da lei. Sperando in ciò, sorrise, alzando il mento.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Sorrise. Era tanto tempo che non si ritrovava davanti una persona così. Cercò di andare a fondo nella sua mente. Era quello che le riusciva meglio quindi cominciò a scavare e a scavare ancora e quello che trovò la lasciò senza fiato: una gran voglia di vendetta e una rabbia senza precedenti erano quelli che animavano la ragazza. Scappò da quel cumulo di pensieri negativi. Nonostante lo sguardo vispo della ragazza, il buio dentro di lei era tanto. Anarchia. Ne aveva sentito parlare. O meglio, aveva sentito parlare di sua madre. Non credeva a ciò che la gente diceva, ma la natura che sospingeva gli dèi era più forte di tutto. Non aveva nulla da ridire su ciò che la madre della ragazza faceva. Non le interessava granché, più che altro.* Perché sei qui? *Non fece caso al fatto che lei la chiamò proprio col suo nome. Anche quello non le importava. Aveva solo una gran voglia di non pensare a sè stessa e ai suoi guai. Anzi, ai guai di cui non ricordava.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Sbattè le mani sulle gambe in un chiaro segno di esasperazione. Il semplice fatto che una persona le rivolgesse domande simili la mandava su tutte le furie. Non lo sapevano? Come si permettevano?* Ho ucciso un uomo che aveva allungato un po' troppo le mani. *ringhiò tra i denti. Era parecchio suscettibile in quel momento, e ogni minima cosa la mandava su tutte le furie.* E tu? Perché sei qui? A parte mandarmi fuori di testa per le tue domande, avrai fatto qualcosa di cattivo, presumo. *alzò gli occhi al cielo e rise sarcasticamente.* Dimenticavo. Sei una dea. Basta questo per essere spedita qui dentro. *sospirò. Le sue energie dovevano essere rivolte a qualcuno di più utile per la sua fuga.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Si sarebbe decisamente divertita con quella vicina di cella. Anche se il senso dell'umorismo di Anarchia, o anche la sua cocciutaggine ad essere così scontrosa poteva essere interpretato in maniera negativa, era parecchio divertente non prevedere le risposte argute che poteva fornirle.* In realtà anche io ho ucciso, se così si può definire rubare l'anima a qualcuno. *Borbottò guardandosi intorno.* Anche se hai ragione. I Titani non si perderebbero una scusa simile per sbattere nel Tartaro noi dèi. *Ricordava solo quello: il momento in cui aveva infilato la mano nel suo petto e aveva estratto l'anima. Il resto è solo buio. Non ricorda altro. Nient'altro.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Un ghigno sadico le oscurò il cipiglio di poco prima sul volto. Quindi non era una saltarellina come voleva che tutti pensassero. Senza neanche accorgersene si avvicinò al punto in cui le due celle erano separate per poi sedervisi vicino. Aveva trovato una nuova amica? Non che le servissero amici. Anche se odiavano entrambe i Titani, lei stava bene così da sola. Cominciò a studiarla, così come lei l'aveva studiata poco prima. Cos'aveva di strano quella ragazza? E perché mai in quel momento aveva un'espressione corrucciata? Non diceva nulla. Semplicemente rimaneva lì ad osservare il vuoto. E tutto questo subito dopo che le ebbe detto il motivo per il quale era stata rinchiusa lì.* Beh? Perché mi stai ignorando? Mi sei venuta a disturbare con la tua presenza e ora non mi calcoli più? *Mise il broncio e voltò la testa dall'altra parte.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Scoppiò a ridere tornando per l'ennesima volta al presente. Era da tanto che non rideva in quel modo e nonostante tutto sapeva che la ragazza non se l'era presa seriamente. Era tanto tempo che era rinchiusa dentro quel piccolo spazio e si era dimenticata di molte cose. Quello era un mondo parallelo rispetto al vero ambiente in cui era cresciuta. Nonostante per molti l'Oltretomba potesse sembrare un lugo assurdo in cui crescere lei ci era sempre stata bene.* In realtà credo di essere al limite della pazzia. *alzò le spalle in un gesto di noncuranza.* Questo posto può procurare pazzia oppure può portare le persone ad avere un brutto carattere. *sentenziò guardandola con la coda dell'occhio e facendo un piccolo sorriso*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Ma che diavolo...? *non fece in tempo a finire la frase che riconobbe subito il tono di scherno della dea. Pensava che avesse un brutto carattere? Anche perché la pazzia non faceva parte di lei. Che impudente! Quella ragazza cominciava a piacerle. Erano molto simili, ma qualcosa in lei non quadrava. Era come se fosse incompleta. Scosse la testa. Non gliene fregava un fico secco di lei e del suo passato, di conseguenza si sarebbe goduta quella chiacchierata senza problemi. Allungando una mano cominciò a prendersi una ciocca di capelli tra le dita e ad arrotolarsela, senza pensarci.* Insomma, hai la lingua parecchio lunga, ragazzina. Raccontami qualcosa di te. E farai bene a non annoiarmi, sai?

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Rimase per un attimo paralizzata. Non sapeva cosa dire! Tutto ciò che ricordava di sè stessa era la sua natura, e i suoi compiti da divinità. Non sapeva altro. Era come se una parte di lei le fosse stata rubata con brutalità. Non le apparteneva più. Il suo passato era la fuori, lontano da lei.* Sono una dea dell'Oltretomba. Amavo prendere le anime e annullarle tra le mie mani. Questo è tutto. *disse con voce quasi dura. Nessuno sapeva cosa le era accaduto. E nessuno avrebbe dovuto saperlo, nè ora nè mai. Senza rendersene conto si rinchiuse in sè stessa e rimase zitta. Sempre presente nel punto in cui era seduta, ma ora, una strana sensazione cominciava a farsi strada nella sua testa. Qualcosa stava per accadere e lei, se il suo sesto senso non si sbagliava, non avrebbe potuto fare nulla.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Corrugò la fronte. Cosa le capitava adesso?* Okay, allora ti racconterò io qualcosa di me. *sospirò e cercò di mettere insieme un pensiero razionale.* Vediamo... fino a poco tempo fa ero libera. Naturalmente continuavo a scappare da quel bastardo di Crono che mi stava addosso come un cane. *strinse i pugni in un moto di rabbia* Subito dopo essere stata catturata fui messa come vicina di cella di un certo William. Era proprio uno sporcaccione quel tizio. Ti sarebbe piaciuto.. *continuò a parlare e neanche si rese conto del tempo che passava.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Le parole di Anya si fecero strada nella nebbia dei suoi ricordi. Anzi, dei manati ricordi e lei si ritrovò a ridere di ciò che le diceva. Le frasi ridicole che a volte le uscivano dalla bocca non la faceva soffermare sui suoi problemi e neanche si accorse, quasi, dei passi concitati che si stavano avvicinando alla sua cella. Era troppo presa a ridere e a scherzare. Tutto ciò che importava in quel momento era alienarsi per un attimo da quel mondo infernale quale era il Tartaro. E dire che la gente pensava che l'Oltretomba fosse una schifezza!*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*Continuò a parlare e a parlare. Non perché le piacesse particolarmente la sua voce, ma perché aveva tante cose divertenti da raccontare e le piaceva che le persone le dessero attenzioni e importanza. Cose che mai era avvenuta fino a quel momento. Le persone intorno a lei, per il semplice motivo che lei era la figlia di Disnomia, non le davano attenzioni. Quando lo facevano era solo per insultarla con brutte parole e per rivolgerle occhiate taglienti. Era bello avere qualcuno con cui parlare senza che ti giudicasse. Le era capitato soltanto con un'altra persona, non contando i suoi genitori: William. Ma lui se la voleva portare a letto, quindi non contava.*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Le parole della dea non si interruppero mai. Solo lei sembrava aver sentito quei passi. Erano passi frettolosi e non sa come, cominciò seriamente a preoccuparsi.*Anya... *La richiamò, ma non fece in tempo a dire altro che la sua cella si aprì e tutti gli abitanti di essa rimasero a bocca aperta. Cosa stava accadendo? Era forse finito il regno dei Titani e qualcuno era venuto a liberarli? Ne dubitava. Spalancò gli occhi quando la guardia che in quel momento stava entrando quasi di corsa nello spazio angusto, puntò un dito contro di lei.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Sai, la dovresti smettere di interrompermi... *Solo in quel momento si rese conto che l'interruzione in realtà non proveniva da lei, bensì da una guardia enorme che si stava avvicinando a Viola. Cosa volevano da lei? Ogni volta che le guardie facevano visita ai prigionieri non era mai un buon segno. Anzi! Voleva dire che la morte era vicina più che mai. Sgranò anche lei gli occhi quando l'indice di quella guardia nerboruta si puntò sulla bionda accanto a lei. Un tremore alle membra la prese. Non stava accadendo a lei, bensì ad un'altra persona conosciuta tra l'altro quello stesso giorno. Perché si dispiaceva, quindi?*

Viola Narcisismo GsLords Ita ‎*Si alzò in piedi con gran fatica. Le gambe non la reggevano ma si fece forza. Ormai la dea dietro di lei era dimenticata, ora si trattava della sua vita. Cosa le sarebbe accaduto? Nessuno lo sapeva e a nessuno importava, come notò dalla fola che fece passare senza problemi la guardia fino a raggiungerla. Egli non disse nulla. La prese solamente per il braccio e la trascinò via. E lei? Lei si ritrovò a seguirlo, non senza lottare. Non serviva a nulla, ne era consapevole, ma se le volevano fare del male dovevano sanguinare e soffrire come lei.*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*La seguì con lo sguardo, senza dire nulla. La bocca era serrata. Sarebbe accaduto anche a lei? Di essere presa e portata via, senza alcuna ragione? Non lo sa e sarebbe vissuta nel dubbio. Ma sarebbe scappata prima o poi. Avrebbe ucciso i suoi carcerieri a sangue freddo senza provare alcun rimpianto e avrebbe sputato in faccia a Crono-il-bastardo senza pensarci due volte. Sarebbe andata così. Doveva andare così. Pensò a questo mentre lanciò un'ultima occhiata alla dea che ormai si trovava fuori dalla sua cella ancora visibile.*

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