domenica 28 ottobre 2012

L'odore della tempesta [Trama: The Darkest Pleasure]



Reyes Dolore GsLords Ita *L’odore non lo faceva dormire la notte. All’inizio aveva pensato che provenisse dalla donna di Maddox. Il suo amico se la sarebbe presa non poco solo a saperlo eccitato da quell’odore. Per fortuna, non preveniva da lei, da Ashlyn l’odore di tempesta che sentiva. Quell’odore che gli invadeva le narici fino a lasciarlo nel letto, confuso ed eccitato. Ma non poteva avere nulla a che fare con quella donna rinchiusa nella Fortezza. Si era premurato lui stesso che avesse tutto ciò di cui aveva bisogno. L’aveva protetta lui stesso dall’ira di Aeron. Si era preoccupato fino allo sfinimento per lei. Ma non poteva darle altro. In effetti, era più che convinto di non essere ben accetto ai suoi occhi. Anzi, ogni volta che lo guardava era come se il terrore, misto a coraggio, si prendesse gioco del suo corpo. E lui cosa faceva? Rimaneva immobile, a fissarla, stringendo la mascella, e un pugnale in tasca, con la sola voglia di andare a rintanarsi in un angolino, per darsi quel piacere che solo una lama, in quel momento, avrebbe mai potuto dargli. Era sempre stato così, da quando il demone, aveva preso possesso del suo corpo. Era sempre stato così, e sempre lo sarebbe stato. Dando un calcio forte alle coperte, si alzò e cominciò a vestirsi. Per quella notte non avrebbe più dormito. Danika. Un bel nome. Se lo fece scivolare sulla lingua e chiuse gli occhi. Basta! Afferrò uno dei suoi pugnali ed uscì dalla stanza*

Danika Ford GsLords Ita *cosa potevo dirgli?che avevo salvato una ragazza,praticandogli la respirazione bocca a bocca?che avevo volato sulla città fra le braccia di un uomo alato?non mi avrebbero creduto*Ci lasceranno andare presto!*dissi in modo atono.la nonna scoppiò in lacrime,mia sorella buttò fuori l'aria in un sol soffio.solo la mamma restò impassibile*Ti hanno fatto male?*mi chiese* no mamma! Credi davvero che ci lasceranno andare? gli uomini mentono sempre *decisi che non potevo lasciarle totalmente allo scuro,altrimenti avrei aumentato le loro paure "fatti forza" mi ripetevo mentalmente* devi dirmi cosa ti è successo!! *mia madre mi si avvicinò. mi avevano tutti terrorizzata!tranne quello con gli occhi scuri,anzi lui aveva risvegliato qualcosa in me.all'improvviso lo immaginai nudo...ma quella fantasia fu spazzata dal ricordo di poco prima,quando aveva ignorato la mia richiesta d'aiuto.che bastardo!!anche l'uomo di nome Maddox mi sembrava diverso,trattava la donna come se fosse la cosa più preziosa del mondo.sarebbe bello avere un uomo che ti tratta così...ma uno come Reyes Dolore GsLords Ita non lo vedevo capace di tanta dolcezza. ci lasceranno andare,l'hanno promesso *dissi in fine.in fondo eravamo a Budapest per le vacanze.prima della morte del nonno avevamo una vita tranquilla.eravamo in quella bella città solo perché al nonno piaceva molto.dopo aver girovagato vicino al castello,eravamo tornate in camera dove ci aspettavano 2 uomini,i nostri rapitori.* perchè non seduciamo qualcuno e prendiamo le chiavi? *era stata mia sorella a parlare.subito mi venne in mente Reyes*ci penserò Ginger *fu tutto quello che riuscii a dire*

Reyes Dolore GsLords Ita *Non seppe mai spiegarsi il motivo per il quale i suoi piedi l’avessero portato lì davanti. Doveva starle lontano, doveva evitarla con tutte le sue forze, eppure rimaneva lì fermo, imbambolato davanti alla porta a fissarla. Le voci all’interno gli arrivavano ben chiare. Volevano sedurre qualcuno per tentare la fuga? Bè in quel caso, solo la ragazza che si chiamava Danika avrebbe potuto sedurlo, ma non per farla scappare. La lama che teneva in tasca, gli fece un graffio profondo nel palmo della mano e lui gemette di piacere. Il dolore, mischiato a quel profumo di tempesta gli faceva girare la testa. Ma non sapeva a chi attribuire più potere, se a lei o alla ferita. “Ancora, ancora” Il demone infuriava dentro di lui, avido di dolore, e di sofferenza. Per compiacerlo immerse ancora di è più la lama nel palmo, fino a macchiarsi i pantaloni, ne era certo. Ma anche csì non bastava. Il tutto, inoltre, si mescolava alla sua voglia di averla, ma di non poterla raggiungere. Voleva dolore, ma allo stesso tempo voleva evitarlo. Cercò di fare muovere i suoi piedi per spostarsi, muoversi e togliersi da davanti la porta. Torin si starà facendo delle grasse risate, vedendolo lì come uno stoccafisso, ma niente. L’unico movimento che fece fu alzare la mano e cominciare a bussare piano alla porta. Non sapeva cosa gli stava prendendo. In realtà sarebbe stato meglio girare sui tacchi e tornare a letto a dormire. Ma doveva accertarsi che lei stesse bene. Seppur imprigionata lì dentro*

Danika Ford GsLords Ita *dormire era fuori discussione!mi giravano in testa le parole di Ginger..."sedurre qualcuno", a me venivano in mente solo gli occhi scuri di Reyes,le sue labbra e il suo corpo.sedurlo...potevo provarci!stavo fantasticando su di lui quando sentii dei leggeri colpi alla porta.cosa volevano ancora?mi alzai e mi avvicinai alla porta.* "da dietro i pannelli di legno arrivò la risposta* "sono Reyes" *era li!!!perche'? *era la mia occasione,dovevo sedurlo e salvare me e la mia famiglia.ma cosa potevo dirgli?per prima cosa dovevo indurlo ad aprire la porta.* "ti serve qualcosa?" *chiesi esitante.* "volevo parlarti" *mi chiese* " va bene!Potresti aprire la porta?altrimenti sveglierò la mia famiglia,e non mi sembra il caso visto quello che stanno già sopportando a causa tua e dei tuoi amici" * non rispose* "allora?" * mentre aspettavo la sua risposta lo immaginavo con la testa appoggiata al legno a riflettere su cosa fare.poi udii il suono del serratura che veniva sbloccata.e adesso???dovevo armarmi di coraggio e attuare il mio piano:sedurre e salvarci* 

Reyes Dolore GsLords Ita *Perché le mani avevano cominciato a sudare? Aggrottando la fronte, aprì la porta e sbucò con la testa. Aveva davvero paura a vedere la condizione di quelle donne all’interno della Fortezza. Aveva visto con i suoi occhi come avevano trattato Ashlyn all’inizio e non era davvero ciò che voleva per Danika. ‘Per quelle donne’ si corresse mentalmente, non per Danika, per quelle donne. Solo ora riusciva a capire la reazione di Maddox al tempo. Doveva capire già allora. Entrò e chiuse la porta. Il silenzio regnava all’interno della stanza e nessuno proferiva parola. Lui era troppo impegnato a guardarsi intorno, a studiare l’ambiente confortevole che accudiva le donne; queste probabilmente erano troppo impaurite da lui e da ciò che rappresentava per parlare. In effetti, poteva capire la paura. I tagli, i graffi, e i pantaloni macchiati di sangue, potevano solo lanciare un urlo di pericolo, nella mente degli umani. Molti di questi, alla sola vista, scappavano impauriti. Loro anche se avessero voluto, non avrebbero potuto fare altro che rimanere in quella stanza, perché non potevano scappare. L’odore di tempesta gli diede il benvenuto in quella stanza. Abbassò lo sguardo e fissò gli occhi in quelli azzurri di lei. Era la più coraggiosa, anche se non si potevano di certo definire delle codarde quelle donne.* State bene? *non sapeva che altro dire. E per la prima volta in vita sua era davvero in imbarazzo*

Danika Ford GsLords Ita "Secondo te stiamo bene!?" *calma Dani,devi sedurlo,non farlo arrabbiare.feci un paio di respiri profondi* "impaurite,ma stiamo bene" *" sei una Ford,sei una Ford..." Mi ripetevo questo mantra mentale mentre mi avvicinavo a lui.era bellissimo!!aveva i capelli scompigliati,come se ci avesse passato più volte le mani.i suoi occhi tradivano il suo imbarazzo.era tutto ricoperto di tagli e di sangue.mi venne lo strani impulso di prendermene cura e di scoprire il perché di tutte quelle ferite,forse se l'era procurate in battaglia.di nuovo lo immaginai nudo,il corpo scolpito sopra il mio...arrossì con violenza.in fondo sarebbe stato facile sedurlo,in fondo mi attirava.mi avvicinai ancora di più e lo guardai dritto negli occhi con il mio migliore sguardo* "come mai sanguini?"

Reyes Dolore GsLords Ita *Lo sguardo di lei lo attirò ancora di più. Perché? Non aveva mai provato in tutta la sua vita un’attrazione simile e la doveva provare ora? Ricordava il suo passato. Ricordava ciò che si faceva fare da quelle donne. Cosa aveva insegnato loro, e tutto il male che avevano fatto DOPO. Non voleva che succedesse ancora, non con lei. Per quello non doveva avvicinarla. Tralasciando il fatto che uno dei suoi più cari amici, ora, per colpa di Crono, voleva sterminare lei e tutta la sua famiglia, naturalmente. Ma Danika...non avrebbe mai avuto il coraggio di ferirlo, in quel senso. Non si sarebbe mai sporcato le mani di un’altra vita disastrata. Per questo deglutì interiormente ad ascoltare la sua domanda. “Come mai sanguino? Beh vedi, sono posseduto da Dolore. Questo mi porta ad avere la straordinaria tentazione di farmi del male continuamente. Ora dopo ora, giorno dopo giorno. Da quanto? Beh da secoli. Perché lo faccio? Perché non posso fare altrimenti. Ah e dimenticavo. Non raggiungo un orgasmo se non portato dal dolore. Credo possa bastare per saziare la tua curiosità, vero?” Dandosi mentalmente dei pugni, dopo il suo monologo mentale, la guardò intensamente, serrando le mani a pugno in tasca. Non avrebbe mai dovuto scoprire il suo demone. Mai. Infatti rispose semplicemente.* Mi sono fatto male.

Danika Ford GsLords Ita Uh,capisco! *certo che si era fatto male!che domanda stupida!cosa altro potevo dirgli?decisi di avvicinarmi di più e di creare un contatto fisico.si,ma come?* ti serve aiuto per medicarti? *mentre parlavo gli appoggiai la mano sull'avanbraccio.sentii una sorta di calda elettricità che mi accarezzava tutto il braccio.era una sensazione indescrivibilmente piacevole,quindi scostai la mano per non gemere* 

Reyes Dolore GsLords Ita *Per poco non spalancò la bocca di fronte al suo tentativo di sedurlo spudoratamente. Sarebbe rimasto ancora più sorpreso se non avesse assistito al loro dialogo riguardante una presunta fuga. Furba la ragazza. Sorrise. Il suo corpo si adattava perfettamente al suo. Si scostò subito. Non voleva sporcarla di sangue, e neanche farle sentire cose di cui si sarebbe poi scandalizzata. Chi l’avrebbe mai apprezzato se non le ragazze del suo passato? Era troppo pura per poter entrare in quel mondo di dolore. Troppo lucente, per entrare nel suo mondo buio.* Ti ringrazio, ma non credo sia necessario. *sapevano tutti all’interno di quella stanza, che lui non era umano. E tutti sapevano che si rigenerava molto velocemente* Sono passato per vedere se andava tutto bene. Ora che ho visto, posso anche andarmene. *Non riuscì però a muoversi. Gli occhi erano fissi in quelli di lei. Le altre donne, non esistevano più. Solo i rumori sospetti all’esterno della fortezza avrebbero potuto distoglierlo da lei*

Danika Ford GsLords Ita *stavo cadendo nel suo sguardo.niente avrebbe potuto farmi dimenticare quel contatto.il suo sorriso poi....era ancora più stupefacente quando sorrideva.il viso si era addolcito e disteso,dandogli un'aria da ragazzino.anche lui doveva aver sentito qualcosa,ma non era stato piacevole come per me,visto il modo in cui si era allontanato.non potevo lasciarlo andare così!dovevo riuscire nel mio intento.lo vidi irrigidirsi.* cosa c'è?

Reyes Dolore GsLords Ita *Il suo coraggio era da ammirare. Dentro di sé sorrise. Era una donna veramente da ammirare se non si scostava da lui bruscamente e non cominciava a correre per la stanza in cerca di una via di fuga. “Perché non scappi?” voleva porle la domanda senza pensarci su. Ma aveva imparato col tempo a filtrare ciò che pensava con ciò che diceva.* Nulla. *fece spallucce e rimase immobile sul posto.* Avete bisogno di qualcosa? *disse con un po’ di senso di colpa. Ma quelle donne aveva a che fare con la pazzia che stava prendendo Aeron. Era colpa loro se il suo amico si trovava in quel mondo tutto suo isolato e rinchiuso nei sotterranei. Ma non poteva farci nulla. L’unica cosa che poteva fare lui e i suoi amici era scoprire il nesso tra loro e Crono. Perché voleva la loro morte? Perché dovevano compiere quell’atto? Non riusciva a trovare una spiegazione a quei quesiti. - Ferisci. Ferisci - Il demone cominciò a sussurrare all’orecchio della mente. - Non ti è bastato quello di prima? Ora aspetti.- In risposta al suo demone, piantò i piedi lì dov’era. Sapeva che stava sfidando la sorte ma strinse i denti. Poteva resistere. Doveva resistere.* 

Danika Ford GsLords Ita si,di te! *mi tappai la bocca con entrambe le mani.cosa diamine mi era saltato in mente?ok,dovevo sedurlo,ma tutto ha un limite.dovevo rimediare...ma come???abbassai le mani e mi ricomposi mentalmente* scusa,non so cosa mi sia preso.grazie ma non abbiamo bisogno di niente. *adesso sicuramente scoppierà a ridere.non potevo credere di aver detto una cosa del genere.si,l'avevo pensato....ma dirlo così!!!perché mi faceva questo effetto?la risposta era semplice "sindrome di Stoccolma".ma chi volevo prendere in giro con la storia della sindrome??solo me stessa!!dovevamo scappare da loro,da lui...

Reyes Dolore GsLords Ita *Inarcò un sopracciglio e si guardò ancora una volta, intorno nella stanza. Vide un bicchiere e capì. L’avevano drogata per caso? I suoi amici avevano osato compiere un atto del genere per il semplice motivo di calmarla? Non capiva il motivo per il quale fossero arrivati a tanto, ma soltanto per mano della droga, lei avrebbe detto quelle cose. Oppure per il semplice motivo di essere liberata. Sì, probabilmente era quello. Era così disperata da volerlo sedurre per poi scappare con le altre donne. Tornò alla porta e la aprì, stando ben attento a non darle spazio per scappare* Bella tecnica, ma con me non funzione. *sorrise, e sapeva con assoluta certezza che era un sorriso terrificante quello stampato sul viso.* 

Danika Ford GsLords Ita *quel sorriso era stato agghiacciante.ero stata troppo avventata e lui aveva capito tutto!mi avvicinai alla porta ed iniziai a tempestarla di pugni*Reyes!!apri la porta! *niente.mi accascia al suolo e con la schiena appoggiata al duro legno iniziai a piangere.piansi per l'occasione sprecata,per il nonno,per la mia famiglia.ma soprattutto piansi per quello che provavo nei confronti di Reyes.*perche'? *ripetevo fra un singhiozzo e l'altro.dovevo ammetterlo almeno a me stessa:quando c'era lui stavo meglio,la situazione era più sopportabile.questa constatazione fece aumentare le mie lacrime.volevo che tornasse* 

Reyes Dolore GsLords Ita *Non sarebbe dovuto passare per quella stanza. No, assolutamente. Si guardò spaesato attorno, accompagnato dalle urla della donna che lo attraeva così tanto. No, si ripetè, avrebbe dovuto rimanere nella sua stanza fermo, immobile, con una lama in mano per tagliarsi, per accontentare Dolore. Ma il semplice fatto di non poterla avere gli procurava una fitta allo stomaco che fece gemere di piacere il demone. Aggrottando le sopracciglia, tirò su le spalle, le fece roteare perché erano molte tese, e cominciò a camminare verso la sua stanza. Lì non avrebbe percepito l’odore di tempesta della donna. Forse.*

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