mercoledì 3 ottobre 2012

Conoscenze... - Trama The Darkest Passion


Scarlet Incubi GsLords Ita
*Non può farne a meno. Deve andare da loro. Gideon si è dimenticato della sua esistenza, della loro famiglia, delle sue promesse? Fatti suoi. Deve cancellarlo dalla propria mente, nient'altro. Strano, credeva di avrelo fatto, in realtà, fin quando aveva scoperto che è ancora vivo e vegeto e, nonostante i suoi millenni di assenza, era andata a cercarlo per poi trovarlo quì, in questa città, Budapest, in quel locale. In quel locale... a ballare... con un'altra donna. Un sorriso poco piacevole le attraversa il volto, al ricordo di come ha coccolato e trattato con dolcezza e amore la biondina in questione... Aveva pensato anche di impiccarla con il suo stesso intestino, precedentemente sparso per terra grazie ad una nuova porticina apertale sulla pancia con un pugnale di venticinque centimetri, e appenderla ad un palo della luce per strada come una bella decorazione di Halloween, ma purtroppo era già morta dissanguata! Umani... troppo delicati per i suoi gusti. Gelosa? Nah, non è certo SUO marito, il SUO uomo... Non diciamo baggianate! Con qualcosa di molto simile a un ringhio fermo in gola, vaga per i marciapiedi. Ok, Gideon è fuori dalla questione. Ha solo bisogno degli altri Signori per complottare contro mamma e patrigno. Scambio di informazioni, grazie, prego, addio. Chissà quali demoni costudiscono... Odio? Morte? Dolore? Dalle voci in giro, ha la certezza quasi assoluta che Promiscuità sia tra loro... Beh, se sarà fortunata non dovrà neppure raggiungere quella fortezza sulla collina dove immagina, anche grazie a storie su certi "angeli", che risiedano tutti felici e contenti, fuori dalle grinfie dei cacciatori. Automaticamente si gira, lanciando un'occhiata alla costruzione che intravede alla sue spalle, oltre alcune costruzioni non abbastanza alte da bloccarle la vista. Lassù in cima... qualcuno guarda tra le strade della città. Stanno facendo la guardia? Cercano eventuali cacciatori? A lei frega qualcosa? Rispondendosi con un NO grande quanto la distanza che li separa, attende il momento giusto, in cui guardano nella sua direzione. Tutto quel che deve fare dopo è aumentare il passo, per attirare la loro attenzione su di un "sospetto", infilarsi in un vicolo e lasciarsi inglobare dalle ombre del demone. Se vedranno il tutto, come lei spera, è pronta a scommettere che a breve uno dei loro sarà lì a cercarla.*

Aeron GsLords Ita 
*Appollaiato sopra il tetto di un palazzo, osservava le persone camminare e vivere per le strade di Budapest, come se non ci fosse mai fine al tempo. Loro camminavano. Vivevano le loro vite, come se nulla fosse, ben consapevoli che a tutto veniva messa la parola ‘fine’. Digrignò i denti. Il fatto che a loro non importasse nulla, lo portava alla confusione più estrema. Come facevano a vivere in quel modo? Perché non si piegavano in due, dal dolore, e non invocavano pietà a qualunque Dio ci fosse lassù. Soffocò una risata amara. Probabilmente Zeus non avrebbe preso in considerazione neanche la preghiera più urlata, figurarsi quella di un semplice umano. Un giorno tutti dovevano abbandonare questo mondo. Persino gli immortali come lui. Ma la differenza era che mentre per gli umani tutto era definito, per lui la morte era qualcosa di molto simile alla nebbia. Non sapeva quando sarebbe morto. Se avesse combattuto con tutte le sue armi, probabilmente non sarebbe mai e poi mai morto. Ma se lui fosse stato un umano cosa avrebbe fatto? Se avesse avuto la certezza che di lì a poco, si sarebbe accasciato a terra, senza vita, abbandonando questo mondo. Non lo sapeva. Non trovava risposta. E probabilmente era anche per quello che guardava crucciato, le piccole formichine mortali, che passeggiavano tranquillamente sotto di lui. Il suo demone di tanto in tanto urlava nella sua testa. Erano tante le persone da punire. E pur di rimanere fermo sul suo posto, in postazione, tirava pugni a destra e a manca nella speranza che il suo demone si calmasse. E nella maggior parte dei casi accadeva proprio questo. Il demone si acquietava nella sua testa, riducendosi semplicemente ad un raro sussurro. Probabilmente era stanco da tutta l’attività fisica avuta negli ultimi tempi. I pensieri si interruppero quando scorse un movimento strano con la coda dell’occhio. Una donna dai capelli scuri camminava tranquilla. L’espressione era serena, ma non fu quello che lo lasciò interdetto: poco dopo la donna entrò in un vicolo, quasi inghiottita dalle tenebre. Fremendo dall’eccitazione di un possibile scontro, fece un salto e corse verso quel vicolo, fermandosi subito dopo.*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Le ombre, la sua protezione, il suo demone che l'ha tenuta al sicuro più di quanto avesse potuto o voluto fare chiunque altro, in quel dannato luogo di prigionia. Da quando aveva avuto il demone, pochi erano stati coloro che avevano cercato di farle del male... E' vero che per colpa sua le era stato strappato suo figlio, perchè la custode di un demone non era certo adatta a badarvi, ma tutto quello era colpa di Zeus e di nessun altro, che le aveva dato Incubi e sottrato la sua creatura, per poi ucciderla. Oh, ma sarebbe arrivato anche il suo momento... Anche se non proprio adesso, visto che il suo obiettivo attuale è appena entrato in quel vicolo oscuro* Oh, interessante! *Esclama, come se nulla fosse, riassorbendo parte delle ombre mentre gli si avvicina, svelandosi come se fosse avvolta dal fumo, per poi fermarglisi di fronte, con le mani sui fianchi* Come sono fortunata! Uno dei Signori degli Inferi che mi trova senza che debba cercarlo io! Bene bene... *Lo squadra dalla testa ai piedi, storcendo le labbra rosse. E lei che si definisce "tatuata" per una scritta, un po' di fiori e una farfalla! Quel tipo è ricoperto dalla testa a, presumibilmente, i piedi, da teschi, armi, scene di guerra, demoni e chi più ne ha più ne metta! Intravede anche il marchio della sua farfalla, il sigillo del demone, nei dintorni dello stomaco, ma qualcosa le dice che non è quello reale... Quelli che ha visto danno l'impressione di essere vivi, di osservarti, di potersi staccare da un momento all'altro. Quello, quasi si mimetizzava insieme a tutti gli altri* Beh, cos'è quella faccia? Non sei felice di vedermi, per caso? *Chiede, sprizzando ironia da tutti i pori.*

Aeron GsLords Ita 
*L’aveva riconosciuto. Ma d’altronde tutti in città li riconoscevano, persino i Cacciatori. Ormai i loro visi erano noti. La donna aveva un’aria tetra, ma era pur sempre molto sensuale. Il tono che aveva usato era sarcastico. Le labbra rosse come il sangue e gli occhi penetranti neri lo fissavano, quasi a volerlo studiare. Li stava cercando? E per quale motivo? Voleva ucciderli? Digrignando i denti, piantò i piedi ben saldi per terra. Se voleva combattere, l’avrebbero fatto, ma voleva prima sapere perché era lì e per quale motivo li stava cercando* Sono uno dei Signori degli Inferi, sì. *Ira intanto infuriava nella sua testa. I peccati della donna, gli scorsero nella mente, quasi fosse lui stesso ad averli compiuti. Poco tempo prima, aveva sfidato gli déi, affinché gli mandassero una donna come quella dei loro compagni. La donna che gli avrebbe fatto palpitare il cuore con la sua sola presenza. O almeno questo era quello che dicevano i loro compagni. Gli capitava alle volte di osservarli con le loro donne e di invidiarli. Altre, invece, li detestava, perché voleva dire avere qualcun altro in più da proteggere con tutte le forze. No, lui non avrebbe mai avuto una compagna. Forse Crono aveva ascoltato la sua sfida e gli aveva mandato quella donna? Studiandola in silenzio, si rese conto che no, non era lei la sua compagna. Dalla bellezza letale e dall’aria cinica, non sarebbe mai potuta essere la sua compagna, meditò* Voglio sapere chi sei e come hai fatto a riconoscermi. *Quello era il dubbio che più lo assillava. Avevano forse altri nemici di cui non erano a conoscenza, per caso. Non bastavano i Cacciatori e Titani che li odiavano forse?*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Inarca le sopracciglia, sorpresa da tanta sincerità e candore a tal rivelazione. Non che fosse una sorpresa, naturalmente, visto che in pratica era stata lei a portarlo lì... Le espressioni che si susseguomo sul suo volto in seguito, mentre la studia, non le fanno afferrare bene cosa abbia in mente... o che demone custodisca! Ecco, in effetti le interesserebbe di più l'ultimo punto.* Ma come... *mormora, con aria ferita, portandosi una mano al cuore* Vorresti dirmi che non riconosci tua sorella? Forse non sono così fortunata, dopotutto... *sospira tristemente, scuotendo la testa, senza, naturalmente, rispondere in modo soddisfacente a nessuna delle sue richieste. Non crederà che basti la sua faccia da duro-tatuato-freddo-ti-stacco-la-carotide-perchè-mi-piaci per convincerla a raccontare tutti i suoi segreti! Ne ha viste troppe per farsi impressionare... E poi lei non è certo da meno! Ne ha fatte di cose ben poco morali, da quando è tra i mortali. Poveri, tutti quelli che l'hanno creduta solo un bel faccino... *

Aeron GsLords Ita 
*Corrugò le sopracciglia mentre ascoltava le sue parole. La donna coraggiosa che aveva davanti non era per niente intimidita dal suo aspetto rude. I tatuaggi che gli ricoprivano l’intero corpo, intimidivano chiunque. Molte donne, infatti, non gli si avvicinavano per quel motivo. Per la paura che avevano di lui. Altre invece, si avvicinavano proprio per quello. Proprio per il rischio che correvano con lui. Nascondendo un’ondata di disgusto al solo pensiero, strinse ancora di più i denti se era possibile. Stava perdendo la pazienza, con quella donna irritante, che diceva cose senza senso.* Io non ho sorelle. *Mormorò duro. Di quello ne era certo. Non era nato, era stato creato già in forma adulta, di conseguenza era impossibile che avesse delle sorelle sparse per il mondo. Lui, come anche tutti gli altri Signori, erano soli con loro stessi. * Stai dicendo cose senza senso donna. *Si avvicinò di un passo, pronto a balzarle addosso e ad intrappolarla. Sapeva troppe cose, e lo sguardo consapevole di lei lo metteva a disagio. Sapeva forse cose di cui lui e gli altri non erano a conoscenza?* Dimmi chi sei e perché mi stavi cercando. *ripeté determinato. Doveva sapere. Il suo istinto non sbagliava mai. Doveva avere delle risposte e doveva averle in quel momento*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Ma come sei cocciuto, fratellino! *Commenta, offesa, senza arretrare di un millimetro, sollevando lo sguardo per fissarlo in faccia, prima di sorridere innocentemente* Ma dopotutto è ovvio che abbiamo qualcosa in comune... Siamo parenti, no? *Inclina la testa, scrutandolo con attenzione, continuando ad ignorare le sue domande come se non avesse aperto bocca* Dunque dunque... *si tamburella il mento con un indice, con aria pensierosa* Chi potresti mai essere tu, piuttosto? Violenza? Furia? O forse Narcisismo... Uhmm... si! *Annuisce soddisfatta* Ecco perchè sei tutto tatuato e fai tanto il figo! Per attirare l'attenzione! Oh, posso capire... Credo che ti chiamerò Narci! Ti piace? *Lo stuzzica, non riesce a farne a meno! Più fa il glaciale, più ha voglia di farlo infuriare. Non riesce ad evitarsi di ghignare. Intanto non può fare a meno di chiedersi le sue paure, i suoi timori, gli incubi che lo tormenterebbero la notte. Deformazione professionale....*

Aeron GsLords Ita 
*Cercò di mascherare per un attimo lo sbigottimento, ma non riuscì nell’intento. I suo compagni non custodivano quei demoni. Violenza, certo! Desolazione, Malattia, anche e molti altri, ma non quelli che aveva nominato la donna davanti a lui. Allora Crono aveva detto la verità! C’erano davvero altri Demoni in giro per il mondo! Prendendo un appunto mentale, si disse di guardare e studiare con attenzione i rotoli che aveva consegnato loro il re dei Titani. Da ciò che aveva detto Crono, pareva infatti che molti dei demoni che erano usciti dal vaso, fossero custoditi dai vecchi prigionieri del Tartaro. Solo ora si rese conto che probabilmente dovevano stare più attenti. Molti di quei prigionieri erano stati loro stessi a rinchiuderli, essendo guardie di Zeus in persona.* Non te ne deve importare nulla di chi sono. *Nonostante in molti sapessero della loro esistenza, non sapevano con certezza cosa fossero. In particolare i demoni che custodivano. Ognuno di essi aveva un punto debole. Questo voleva dire che il demone avrebbe preso il sopravvento e non doveva accadere. Riscuotendosi, abbassò lo sguardo sulla donna, guardandola con attenzione.* Smettila di tergiversare e dimmi chi sei! *Questa volta gli uscì quasi un urlo dalle labbra. Le mani si chiusero e si riaprirono per permettere la circolazione del sangue, ma in realtà lo faceva per tenerle impegnate. Quella donna lo stava facendo uscire fuori dai gangheri.* Come ti chiami?

Scarlet Incubi GsLords Ita 
Eih! Questo si che è autocontrollo! *gli darebbe qualche pacca sulla spalla, per complimentarsi ancor di più... Solo che con il demone Malattia in giro e senza alcuna sicurezza di quale custodisca lui, preferisce evitare. Non è il tipo da voler passare i prossimi secoli in tuta antisettica e non è tra i suoi piani sterminare l'umanità con qualche virus mortale mentre gironzola per i fatti suoi! No grazie... Incrocia le braccia sul petto* Allora, riflettiamo... Non Narcisismo... Se non Narci sarai... Maschilismo? Oh, giusto! E pensi che io sia troppo debole, come donna, da sopportare la verità? *Ride sarcasticamente, guardandolo con aria di sfida* Oh, ma sbagli! E presto capirai quanto... Tieniti pure i tuoi segreti... *Mormora, con un tono poco amichevole nella voce. Lui non risponde a lei? Bene, lei non risponderà sicuramente a lui. Ma questo non la ostacolerà di certo... Troverà quel che le serve, in un modo o nell'altro.*

Aeron GsLords Ita 
*Ringhiò. Il tono di quella frase non gli piaceva affatto.* Mi stai minacciando, per caso? *In realtà non la considerava troppo debole, seppur non l’avesse mai vista lottare, percepiva della forza fuori dalla norma nel suo piccolo corpo. Come se non fosse umana o altro. In effetti, da lle frasi e dall’arroganza che gli riservava sembrava dentro fino al collo in quella situazione. Ma cosa sapeva veramente? E perché nominava demoni che persino loro non avevano mai visto? Lo sguardo di sfida dentro i suoi occhi, lo misero in allarme. Cosa voleva fare? Voleva per caso attaccarlo? Intanto Ira, si dibatteva dentro la sua testa per fargli attaccare la donna. Percepiva con ogni fibra del suo essere l’oscurità dentro di lei e voleva punirla. E punirla. Scuotendo piano la testa, cercò di relegare in un angolo Ira e cominciò a parlare.* Non mi piacciono le minacce. Dimmi perché mi cercavi e perché sai tutte queste cose. *prese un respiro profondo* Ma soprattutto, cosa ne sai tu di Narcisismo e tutti gli altri che hai nominato. Sai dove si trovano? *si rendeva conto che era un rischio esporsi con lei. Ma ormai sapeva di essere andato troppo in la per tirarsi indietro proprio ora* Parla! *ruggì in preda al suo demone. A breve sarebbe saltato fuori come da una gabbia. Parlare l’avrebbe distratto*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Scrolla le spalle e fa un gesto vago con la mano, come se quello che aveva detto fino a quel momento non fosse altro che fumo da disperdere. * Sai, si dice in giro che il caro, vecchio re dei titani vi abbia fatto un regalino... *Si arriccia indifferentemente una ciocca di capelli corvini intorno alle dita. L'aria innocente non le si addice granchè, ma... pazienza. L'esasperazione è un buon modo per ricavare le informazioni! Se si vogliono escludere le torture... In genere o parlano o cercano di farla fuori... Ma essendo l'ultimo punto complucato da applicare, in quanto più o meno immortale, beh... Però, quell'uomo... dannazione! Ha passato la vita in un iceberg? Anche se una vena sulla fronte le lascia presagire che si stia trattenendo dal prenderla e farla a pezzi... E' un sentimento comune in parecchia gente, chissà come mai...* Si, dei famosi rotoli, con nomi, demoni... E c'è chi dice che vorreste usarli per braccarci e, magari, massacrarci... *Borbotta, con tono pacato, per poi incrociare nuovamente le braccia e guardarlo, imbronciata. Che seccatuta! Il tizio sembra un pezzo di granito e ostinato come un mulo.* Tu sai nulla di queste... voci, per caso?

Aeron GsLords Ita 
*Sbarrò gli occhi. Parlava al plurale la donna, quindi sapeva decisamente molto più di loro. Cosa doveva fare ora? Il fatto che la donna sapesse dei rotoli lo gettava nel panico. Solo i suoi compagni e Crono erano a conoscenza dei rotoli? Se non era così chi altro lo sapeva? E cosa comportava quella conoscenza?* Che demoni porti dentro di te? *Mormorò mentre i denti strofinavano gli uni contro gli altri. La domanda di lei passò inosservata. Non voleva stare alle sue condizioni. Lei doveva rispondere alle sue domande e basta. Ne andava della sua vita e di quella degli altri Signori della Fortezza. Intanto, continuava a studiarla. Che demone poteva mai custodire una donna simile? Egoismo? Indifferenza? Non riusciva ad individuarlo. E si stava piano piano innervosendo. *
-Attacca. Attacca. 
*Il demone gli urlava nella mente, mentre i peccati della donna gli passavano davanti come in un film. Quante persone aveva ucciso? Ma non in modi normali? Corrugò la fronte. Attraverso le sue visioni, non riusciva a capire che razza di poteri possedesse*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Alla sua espressione, un sorriso le si allarga sul viso, con un misto tra soddisfazione, divertimento e un sadico piacere nel vedere che adesso lui sa di aver bisogno di lei, intera e capace di parlare. Un fatto che lei sapeva fin dall'inizio, ovviamente. Il problema è che anche lei ha bisogno di lui, di quei rotoli e di avere una vaga conoscenza sulle loro future intenzioni. Dopotutto lei stessa è in una di quelle dannatissime pergamene!* Sbaglio o una domanda del genere te l'ho fatta giusto poco fa...? Perchè non mi pare tu mi abbia risposto, quindi non trovo una ragione valida perchè debba farlo io, adesso... *Commenta, senza abbandonare la sua espressione*

Aeron GsLords Ita 
Non ho nessuna intenzione di risponderti *borbottò. E per quale motivo doveva farlo? Per mettere sé stesso e gli altri ancora di più nei guai?* Dimmi dove sono gli altri custodi. *il tono era imperioso e sperava di intimidirla anche se ne dubita fortemente. Orma mancavano soltanto pochi passi e avrebbe potuto prenderla e metterla fuori combattimento. Le strade dietro di lui erano affollate, ma nessuno faceva caso a loro due. Forse perché l’avevano riconosciuto e non volevano immischiarsi o forse non li vedevano semplicemente, pensò* Non ti conviene farci la guerra. Non avrai la tua vittoria. *ormai era rabbioso ai limiti dell’incredibile e stava facendo uno sforzo sovrumano per non dare retta al suo demone*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Sospira, annoiata.* Ah, se lo sapessi... *allarga le braccia, mostrandosi sola e apparentemente disarmata. Solo apparentemente, ovvio... Anche se l'intenzione principale non era di attaccare chiunque fosse arrivato, riempirsi di armi da fuoco e da taglio dalla testa ai piedi non sembrava una cattiva idea.E non lo sembra nemmeno ora. * Mi spiace tanto deluderti, oh grande signore degli inferi, ma io gioco da sola! *scrolla le spalle, con aria dispiaciuta, prima di scoppiare a ridere non appena lui dice la parola "Guerra"* Ma andiamo! Non che non mi piaccia giocare con pistole e coltelli, ma che senso ha la guerra quando potrei uccidervi tutti mentre dormite? *Lascia che la risata le si spenga in gola, prima di continuare a parlare* Sono quì solo per avvertirvi... *si lecca le labbra, deformate da quello che è più un ghigno che un sorriso* Smettete di braccarci o vi caccerò io e vi spazzerò via come polvere... Perchè se esiste qualcuno capace di farlo, ce l'hai proprio davanti...

Aeron GsLords Ita 
*Le parole di lei gli resero ben chiara l’idea delle sue capacità. L’oscurità che avviluppava la donna era terrificante e le parole che aveva appena pronunciato non erano minacce a vuoto, pensò con un certo timore. Ma loro erano di più. Molti di più! Aveva detto di lavorare da sola, e, anche nella sua forza e oscurità, la donna non avrebbe mai potuto sconfiggere i Signori degli Inferi di Budapest.* Tu sei solo una. Noi siamo in molti. Non potrai mai batterci tutti. *Sogghignò soddisfatto. Non aveva nessuna chance contro di loro. Nessuna.* L’unica cosa che otterrai continuando così sarà la guerra, e non so se ti conviene. *il sudore della tensione gli imperlava la fronte. Quello era l’unico segno di possibile caduta. In realtà fuori era freddo come il ghiaccio. Era pronto a balzarle addirittura addosso. Pronto a interrompere la sua fuga se fosse stato necessario*

Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Solleva il mento, con espressione glaciale dipinta in colto, mentre lo guarda dritto negli occhi... viola? Chi se ne frega! La sta sottovalutando, come fanno molti, all'inizio... E tutti, alla fine, se ne pentono amaramente.* Io vi ho avvertiti, demone... Ho detto quello che avevo da dire... *accenna un sorrisetto, rilassando le spalle* E spera di non vedere il mio viso mai più...*parla, mentre si fa avvolgere dalle ombre come un un morbido mantello oscuro, che la nasconde al mondo.* ...perchè potrebbe essere l'ultima cosa che ricorderesti, all'altro mondo... Questa era solo una visita di cortesia... *Gli sussurra all'orecchio, prima di allontanarsi, in silenzio, invisibile e impercettibile, come sparendo nel nulla. Divertente come, così, tanti credano che sappia teletrasportarsi... Ed è meglio lasciarlo credere loro. La paura che possa comparire all'improvviso, dal nulla, quando meno se lo aspettano, è un fattore molto, molto importante, in certi casi... Beh, se i Signori avessero continuato con i loro giochetti, questo timore sarebbe il meno importante a cui badare...*

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