martedì 16 luglio 2013

TRAMA WICKED NIGHTS: Fuga dalla Nuvola


Zacharel GsAngels Ita: *Si sveglia nella sua camera nel Paradiso GsLords&Angels Ita completamente nudo, ancora inquieto a causa del sogno appena concluso. Si siede sul bordo del letto passandosi una mano sul viso ed invocando la sua tunica indossandola. Avviandosi con passo pesante verso la stanza di Annabelle Miller GsAngels Ita si ferma davanti alla porta incerto se entrare o meno. Il giorno prima le aveva promesso di insegnarle a combattere i demoni per difendersi, essendo stata marchiata da un Demone come propria sposa, ma poi se ne era andato senza dire una parola troppo preoccupato di cedere al desiderio che lo attanagliava da quando la aveva portata sulla sua nuvola. Quelle fantasie non erano da lui. Solitamete era imperturbabile, ma quando era vicino ad Annabelle gli sembrava di camminare sull'orlo del baratro. Un baratro che si era scavato con le proprie mani. Desiderava solo assaggiare quelle impertinenti labbra rosate che non riuscivano proprio a stare zitte. Infastidito per quel pensiero serra i denti tanto forte da percepire del dolore* 
Annebelle 
*La chiama da dietro la porta aspettando solo qualche istante prima di entrare. L'umana non era niente di speciale. Ce n'erano migliaia come lei. Ma, se era così, perché nessuna gli aveva provocato una reazione del genere?* 
Dobbiamo parlare 
*Dichiara facendosi avanti e trovandosi davanti alla ragazza. Avrebbe dovuto andarsene, affidarla a qualcun’altro prima di cedere alla tentazione di prendere quello che voleva. Ma il solo pensiero di lei con Thane GsAngels Itaera sufficiente a riscaldargli il sangue… e il suo era congelato nelle vene da secoli* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Quel giorno dovevano cominciare gli allenamenti per combattere i demoni. Zacharel gliel’aveva promesso e lei aveva richiesto alla nuvola una tenuta da combattimento che la facesse muovere in tutta comodità. Il caso ha voluto che la nuvola la vestisse in modo un po’ troppo provocante per un allenamento con l’uomo che desiderava. C’era ancora tempo prima dell’allenamento, quindi aveva deciso di rimanere un po’ tranquilla, seduta sul letto che aveva chiesto, a pensare. Aveva meditato, fatto di tutto per riuscire a trovare una soluzione alla miriade di problemi che aveva in quel momento e che si concentravano tutti sull’uomo che dormiva a pochi passi da lei. Non aveva mai conosciuto un uomo come Zacharel, forse anche perché in realtà non era un essere umano, eppure ogni qualvolta lui metteva piede nella sua stessa stanza Annabelle percepiva dei piacevoli brividi lungo la schiena. Non riusciva a farne a meno. Ogni volta che lo vedeva era tentata di allungare la mano, per toccare quella pelle nuda e allungarsi ancora di più per baciargliela piano. Come avrebbe reagito l’angelo? I risvolti non sarebbero stati piacevoli dato il comportamento che aveva avuto con l’altra donna nel momento in cui l’aveva baciato. Zacharel si era allontanato in maniera così brusca, che qualunque donna si sarebbe offesa per un tale comportamento. La ragazza aggrottò la fronte ripensandoci. Doveva chiudere quella faccenda. Quel giorno. Ora. I pensieri furono interrotti dall’oggetto dei suoi pensieri che entrava nella stanza accompagnato come al solito dal suo sguardo corrucciato, ormai per lei familiare.* Dobbiamo chiudere qui il nostro rapporto. *parlò mentre lui diceva che dovevano parlare. Corrugò nuovamente la fronte, subito dopo si ricordò di com’era vestita e cercò di coprirsi con le mani i punti lasciati scoperti dal vestiario succinto. Sentì il rossore imporporarle le guance, ma alzò il mento orgogliosa, sfidandolo a dire qualcosa.*

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva per qualche istante senza proferire parola sbattendo gli occhi più volte per schiarirsi la vista non sicuro che funzionasse a dovere. Le parole della ragazza gli scivolano addosso quasi non udite, la canottiera e i pantaloni larghi che la sua ospite aveva indosso la sera prima erano spariti, al loro posto adesso c’erano altri indumenti molto più aderenti e in pelle*
Come...
*Sente il proprio battito accelerare furiosamente. Si sarebbe dovuta vestire in modo diverso se desiderava liberarsi di lui. Facendo scivolare lo sguardo lungo quel corpo sinuoso, indugia su punti che avrebbe dovuto evitare*
Credevo dovessi darti lezioni di autodifesa
*Constata accigliato*

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Percepiva con ogni nervo del corpo lo sguardo infuocato dell’angelo, ma doveva per forza sbagliarsi, pensò mentre con le mani cercava in tutti i modi di coprirsi. Sentì le guance imporporarsi, mentre alzava il mento orgogliosa e scuoteva le spalle in una noncuranza che in realtà non provava* Avevo chiesto alla nuvola degli abiti da combattimento e mi ha dato questi. Ad ogni modo vorrei chiederti di riportarmi in Colorado al più presto. *le ultime parole uscirono come un vero e proprio ordine dalle sue labbra. Ad Annabelle sembrava di essere passata da una prigione ad un’altra in quella situazione e non riusciva a tollerarlo. Voleva tornare veramente libera, anche se doveva ammettere, Zacharel non le mancava in alcun modo di rispetto, nonostante la sua freddezza palese nei suoi confronti. Di fatti il fuoco negli occhi che aveva scorto poco prima, era stato sicuramente uno sbaglio, pensò. La notte appena trascorsa, passata immersa nei suoi stessi incubi causati dalla crisi di astinenza, dovevano averle provocato dei danni permanenti al cervello* 

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva attentamente scrutando la sua figura. Aveva ancora occhiaia marcate sotto gli occhi e le labbra erano screpolate e mangiate, come se avesse passato l’intera nottata ad affondarci i denti dentro e a graffiarle. Il suo corpo era scosso da un lieve tremore che la scuoteva da capo a piedi. Avrebbe dovuto pensarci, avrebbe dovuto prendersi cura dell'umana meglio*
 Come stai Annabelle? 
*Chiede sinceramente interessato. In quel momento viene sopraffatto dal senso di colpa ricordandosi che da anni le venivano somministrate medicine e droghe e, con ogni probabilità, era in preda a crisi d'astinenza così forti da mandare in ginocchio anche uno dei suoi guerrieri. Cosa aveva sofferto e sopportato quell’umana? Stringe i pugni raddrizzando le spalle incredulo lui stesso dei propri pensieri. Ricaccia immediatamente indietro idea di darle l'ultima goccia dell'Acqua presa al Fiume Vita, quel pensiero è degno di punizione, un’ipotesi che non andava nemmeno presa in considerazione. L'Acqua serviva a dare la vita o la morte, non a calmare qualche doloretto insignificante* 
Fatti forza, passerà. 
*Dice sbrigativo con tono indifferente* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Percepiva ancora il rossore sulle guance. L'angelo davanti a lei continuava ad impressionarla e ad intimidirla con la sua bellezza. In tutta la sua vita non era mai rimasta intimidita da questa, eppure il solo guardarlo le mozzava il respiro in gola. Cercando di riscuotersi da quello stato di torpore e di non lasciare trapelare i suoi pensieri, prese coraggio e scostò le braccia dal corpo, solo per guardarlo con ancora più determinazione negli occhi. Ricordava solo vagamente gli avvenimenti di quella notte, ma era impossibile non ricordare con quanta cura si era occupato di lei. Con quanta violenza lei stessa l'aveva attaccato per continuare ad entrare ed uscire dal suo mondo confuso. Annabelle dubitava che si ripresentasse una notte simile, eppure non aveva alcun dubbio che lui l'avrebbe aiutata lo stesso.* Sto meglio e ti ringrazio per ciò che hai fatto. *mormorò piano, in contrasto con la sua posizione battagliere* Ma non posso continuare a rimanere qui. Voglio tornare a casa. *non aveva lasciato la sua prigionìa all'ospedale solo per entrare in un'altra prigione. Lei voleva solo essere libera* 

 Zacharel GsAngels Ita: *Alza la testa serrando la mascella* 
Non credo sia una buona idea Annabelle, sarò anche insopportabile ma hai bisogno di protezione. 
* L’idea di lasciare l’umana in balia dei demoni che la inseguivano era sufficiente a fargli venire la pelle d’oca. Il pensiero di affidarla a qualche altro angelo era sufficiente a trasformare il sangue che aveva nelle vene in lava.* 
Con me sarai più al sicuro che con chiunque altro 
*Ammette sinceramente. Dopo tutto era il migliore guerriero di tutto l’Esercito della Disgrazia, non importava che la sera prima la aveva minacciata di ucciderla... anche se le avesse fatto del male, persino se avesse deciso di finirla, lei sarebbe stata più al sicuro in sua compagnia* 
Tu resterai con me. 

Annabelle Miller GsAngels Ita: Io devo combattere! *ne valeva del suo stesso orgoglio. Aveva passato molto tempo inerme, in balìa dei desideri di altri, ora non voleva più che si ripetesse. Alzò il mento e lo sfidò con lo sguardo. Non si perse il gioco di muscoli guizzanti che si intravedevano attraverso la tunica. Quell’angelo era un vero festival della perfezione. Reprimendo un gemito di esasperazione nei confronti di se stessa, abbassò lo sguardo sulle proprie mani.* Come puoi tenermi prigioniera dopo che ti ho detto chiaramente che non voglio esserlo? Perché lo fai? *Si rendeva conto che lui poteva veramente proteggerla, ma lei non voleva. Voleva combattere contro quei mostri che l’avevano fatta impazzire e appassire su se stessa.* 

Zacharel GsAngels Ita: *La fissa con ostinazione* 
Non discutere le mie scelte umana. Dovresti sentire il vero nella mia voce quando dico che è per Il tuo BENE *Incrocia le braccia sul suo petto* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: Io so che sei disposto a proteggermi, ma non ho intenzione di seguire i tuoi ordini. *Cercò di dare un'impronta dura alla sua voce, ma aveva molte domande da fargli; domande che da tempo si poneva ma a cui non aveva mai trovato risposta.* Mi chiedevo, voi siete come gli angeli della Bibbia? 

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva sconcertato per il repentino cambio di argomento, la cosa lo indispettiva parecchio... non riuscire a figurare l’umana che aveva davanti.“Non Umana” si costringe a ricordare.* 
Non esattamente 
*Si limita a dire. Doveva stare più attento, nelle ultime ventiquattrore le aveva fornito più informazioni di quante necessitasse, piuttosto insolito contando quanto poco gli piaceva conversare* 
Siamo diversi, L’Unico vero Dio e le sue creature sono più simili a quelle dei testi di mitologia che a quelle della Bibbia 
*Fa una pausa pensando come proseguire* 
Ci sono... molti di noi, ma puoi dividerci in due. Gli Originali e quelli creati sul modello degli Originali. Noi siamo stati plasmati a loro immagine e somiglianza, ma siamo una specie di variante pagana. Loro servono l'Onnipotente, noi serviamo il nostro Dio 
*Apre la bocca per continuare, voleva introdurla alla loro gerarchia, spiegarle perchè le sue ali erano chiazzate d’oro quando le pareti della nuvola tremarono percosse da fremiti. 
DEMONI. 
La sua dimora era sotto attacco e non aveva bisogno di chiedersi il motivo. La ragione di quell’assedio era in piedi davanti a lui spaventa a morte* 
Resta accanto a me Annabelle 
*Le intima sguainando la spada di fuoco pronto a respingere l’assalto. O quei demoni non sapevano a chi appartenesse quella nuvola, o il desiderio di catturare la sua Annabelle li aveva fatti impazzire. Non aveva previsto che li avrebbero trovati così presto* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Lo sguardo freddo di Zacharel si sgretolò davanti ai suoi occhi* Cosa succede? *percepiva nella sua stessa voce il panico, ma era pronta. Vide le pareti diventare più scure e percepì sulla sua stessa pelle che il male stava arrivando, che era dietro a quelle pareti pronto per lei. Non riuscì a nascondere la paura e vide le sue stesse mani tremolare davanti ai suoi occhi. Zacharel fece apparire le immagini di ciò che succedeva all’esterno della nuvola e la cosa la terrorizzò ancora di più. Cercò di dimostrarsi coraggiosa anche se sapeva che la fuori, quei mostri, stavano cercando lei.* Va bene. *annuì al suo ordine, nonostante poco prima avesse detto che non l’avrebbe fatto.* 

Zacharel GsAngels Ita: *Fa scivolare una mano intorno alla vita di Annabelle con fare risoluto e protettivo attirandola a sé* 
Aggrappati a me e non lasciare la presa per nessuna ragione 
*La sente protestare e dire qualcosa sul genere “Posso darti una mano a combatterli” ma la ignora trattenendo a stento un ringhio. Non c’era nessuna possibilità che la mettesse in pericolo in quel modo. Appena gli avvolge le braccia intorno al collo viene percosso da un fremito. Non doveva pensare a certe cose in quel momento ma... Per tutti i cieli, questo non era neanche lontanamente vicino a quello che aveva pensato. Sente il seno di lei premere contro il suo petto. Un sibilo gli sgorgò dalla gola era sorpreso dal fatto che, anche in un momento simile, lei riuscisse a suscitargli certe sensazioni. Doveva concentrarsi se non voleva fare ammazzare entrambi* 
No, così non va bene. Tienimi stretto con le gambe 
*Ordina afferrandole il fondoschiena e sollevandola. Alza lo sguardo sulla ragazza per essere pervaso da un inaspettato moto d’orgoglio. Era coraggiosa la SUA ragazza* 
Stiamo per fare un volo Annabelle. Reggiti 
*La informa cercando di non dare peso ai suoi pensieri. Lei non era sua. Prende un grosso respiro stringendola a sè, in quella posizione Annabelle gli avrebbe fatto da scudo, l'idea lo disgustava ma non c'era altra soluzione. Gli serviva una copertura. In meno di un battito d’ali localizza Koldo mandandoli telepaticamente un messaggio “ Demoni. La mia nuvola. Porto la ragazza in salvo” Senza aspettare risposta ordina alla sua nuvola di aprire un varco e si lascia cadere nel vuoto con Annabelle stretta addosso* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Continuava a seguire i suoi ordini senza fiatare. Si rendeva conto del momento di grande tensione che stavano affrontando entrambi e, quando fece passare le gambe attorno alla sua vita rimase per un attimo immobile sentendo la sua erezione. Per un attimo, tutto il sangue nel corpo affluì sul suo viso e in una parte un bel po’ più in basso. ‘Sicuramente è data dall’adrenalina del momento’ cercò di spiegarsi. Non poteva desiderarla, era impossibile, La paura tornò quando sentì Zacharel irrigidirsi ancora di più. Era pronto per il volo, per fuggire da quel piccolo esercito di demoni. Annuì, era pronta anche lei. Lo stomaco le si contrasse mentre Zacharel si faceva cadere giù dalla sua nuvola. Il mondo era magnifico visto da lì, ma lo scenario era rovinato dalle decine di demoni che li inseguivano.*

Zacharel GsAngels Ita: *Sente una fitta lancinante lungo la schiena. Digrignando i denti si volta per affrontare il demone che l’aveva ferito decapitandolo un un colpo solo perdendo la presa sulla ragazza. Sente Annabelle venir strappata via dal suo abbraccio, una sensazione di orrore si impadronisce di lui mentre la guarda precipitare. Grugnisce di dolore quando prova ad aprire l’ala ferita. I demoni stavano aumentando ed erano alle calcagna della ragazza che se mai fosse sopravvissuta a loro si sarebbe schiantata al suolo. Lui sarebbe sopravvissuto. Anche se probabilmente avrebbe sputato fuori le budella. Incurante della fitta di dolore ripiega le ali buttandosi in una caduta libera nella speranza di raggiungere Annabbelle. Coprì la distanza in pochi secondi e trafisse il demone che le era dietro prendendola poi tra le braccia. * Ti tengo io *Le dice stringendola nel suo abbraccio. ora doveva solo figurare come evitare di far schiantare entrambi.Respirando profondamente tira fuori la boccetta con L’acqua della Vita facendola bere alla ragazza. Era l’unica soluzione. Non c’era tempo per altro.Ora, comunque andassero le cose, Annabelle se la sarebbe cavata* Reggiti* Le ordina aprendo le ali e gemendo di dolore. Sente l’ala piegarsi sotto la forza del vento, non aveva possibilità di rallentare la caduta. Voltandosi sulla schiena tiene la ragazza al sicuro preparandosi all’impatto*

lunedì 15 luglio 2013

TRAMA EXTRA The Darkest Passion - Quando volare rimarrà solo un ricordo


*Ricordava il suo corpo pieno di tatuaggi. Aveva passato gran parte della sua immortale vita a ricoprirsi il corpo con disegni. Torture il suo demone gli ha fatto compiere. La sua rinascita aveva fatto sì che il suo corpo tornasse come quando era stato creato. Un’infinità di pelle pulita gli ricopriva il corpo muscoloso. Troppo pulita. La sua rinascita, però, gli aveva permesso di ricominciare da capo. Fu così che la sua nuova vita senza demone ricominciò. Pura e semplice come lo era la sua compagna. A lui per prima quella pelle faceva uno strano effetto. Erano cambiate molte cose da quando era tornato. I suoi compagni lo guardavano straniti e anche un po’ invidiosi dato che il suo demone ora, non era più dentro di lui. Era un uomo libero, ora anche libero di amare. Aveva deciso tempo prima di ricominciare con quei tatuaggi i primi soggetti erano stati proprio dimostrazioni d’amore nei confronti della sua compagna, ora voleva fare qualcosa di diverso. La cosa che più gli mancava, per cui sentiva quasi un dolore fisico era proprio l’incapacità di volare. Quando il suo demone prendeva il sopravvento, ricorda, era solito fuggire per quel poco tempo in cui poteva e volare, senza alcuna destinazione. Una sensazione di libertà, di spensieratezza, cose davvero molte lontane dalla sua vita prima della comparsa di Olivia nella sua vita. I problemi, dall’alto del cielo, sembrano più piccoli. Non possono toccarti o ferirti perché tu sei più in alto, più in alto di tutto. Intoccabile e potente come un dio che lui stesso, una volta, proteggeva. Non disse nulla ad Olivia, anche se tra di loro non c’erano segreti, era una cosa personale. La sua compagna sapeva quanto il volo gli mancasse. Una volta, ali nere come le pece gli cadevano dalla schiena dandogli quella sensazione meravigliosa. Non disse nulla a nessuno. Prese una delle macchine e andò in città, dove sapeva avrebbe trovato un tatuatore. Aveva già tutto l’occorrente con sé, perché nessun inchiostro umano avrebbe mai potuto lasciare il segno sulla sua pelle. Si era premurato precedentemente di mescolare l’inchiostro all’ambrosio, rubandola a Paris. Trovò subito parcheggio poi entrò. Visi tatuati lo guardarono, forse riconoscendolo, intimoriti.*
«Vorrei questo.»
*cercò di non parlare con un tono duro ma gli uscì ugualmente aggressivo. Il ragazzo con la cresta annuì e lo portò in una stanza sul retro adibita a laboratorio. Disegni di ogni genere ricoprivano le pareti. Spiegò senza tanti giri di parole ciò che voleva e come, passandogli il piccolo kit che aveva con sé. Il tatuatore non fece storia e in poco tempo si ritrovò in un ambiente in cui l’unico suono era il ronzio della macchinetta. Passarono ore. Non si lamentò mai. Persino quel gesto gli era mancato. Un ronzio rassicurante che non fosse quello della guerra. Un pistola che non fosse per portare morte. Era quello che gli ci voleva.*
«Perché le ali?»
«Il mondo è un posto migliore visto da lassù.»

domenica 14 luglio 2013

Quando a separarci è il cielo - Trama: Wicked Nights

Annabelle Miller GsAngels Ita *Lacrime trattenute le scavano la gola fino a farle male. Guardare l’angelo che aveva combattuto il tutto e per tutto per salvarla, giacere lì senza alcuna apparente briciolo di vita le faceva tremare il corpo. Annabelle sapeva che era ancora vivo, ma le gocce rubino che gli colavano dalla bocca fino al mento non promettevano nulla di buono. Aveva affermato più volte di doverla uccidere, eppure non aveva esitato un solo istante per salvarle la vita. Allungò una mano sul suo petto e lo accarezzò senza accorgersene, sentendo poi, flebile ma presente, il battito di un cuore.* Ce la farai. *mormorò accostando per pochi attimi l’orecchio a quel rumore così rassicurante. Si ripromise di fare il possibile per salvarlo, e lo avrebbe fatto costi quel che costi.*

Koldo GsAngels Ita Cosa gli hai fatto? *aveva sentito il richiamo di Zacharel. Aveva percepito nel tono della sua voce a tratti fredda anche la nota di allarme. Smaterializzandosi era andato da lui, seguendo la sua traccia e ora si trovava davanti ad uno spettacolo inaspettato: Zacharel, il generale dell’esercito di cui faceva parte, sdraiato a terra privo di sensi, in brutte condizioni, con un’umana inginocchiata vicino a lui. Una fragile umana che gli posava una mano sul cuore. Non riusciva a capire se il motivo fosse per sincerarsi che fosse morto, oppure nella speranza di percepire il battito di un cuore stanco.*


Annabelle Miller GsAngels Ita *La voce che proveniva dalle sue spalle le fece fare un piccolo saltello sul posto per lo spavento. ‘No, non un altro’. Pensava ai demoni a cui era riuscita a scappare grazie a Zacharel per un soffio. Eppure non aveva mai percepito la nota inanimata nella loro voce. Si voltò di scatto, prendendo da una delle tasche nascoste della sua divisa improbabile una lama affilata. Era pronta a difendersi e a difendere l’angelo dietro di lui con tutte le sue forze.* Non gli farai del male. *Era un uomo dalla statura imponente, con lunghi capelli e un’espressione del viso minacciosa e dura. La rabbia trapelava con chiarezza dai suoi occhi ridotti a fessure. La fissava e trapassavano con odio.*


Koldo GsAngels Ita *Un’umana che faceva del male a Zacharel. Sentiva la rabbia montare in ogni singola cellula del proprio corpo. Non gli aveva risposto. La ragazza con quegli strani occhi ora aveva il coraggio di guardarlo con sfida, minacciandolo con una lama che non gli avrebbe scalfito neanche un muscolo. Con balzo le fu addosso, afferrandola per i polsi e torcendoli senza alcuna pietà.* Lascia giù le armi *le intimò, lanciando uno sguardo di soppiatto a Zacharel che ancora non si muoveva e respirava a fatica.*


Annabelle Miller GsAngels Ita *Cercò di non cedere al panico. Se quell’uomo avesse voluto uccidere sia lei che Zacharel non ci avrebbe messo molto e non si sarebbe neanche pentito, a quanto dicevano i suoi occhi pieni di fiamme. I suoi muscoli erano tesi e Annabelle si sentiva soffocare da tutta quella rabbia. O forse era davvero il panico.*Lasciami! *cercò di divincolarsi da quella stretta ferrea. Sentì i muscoli dei polsi pulsarle per il dolore. L’uomo non la ascoltò, anzi le rivolse un’occhiata che avrebbe potuto incenerirla. Non perde la stretta sul coltello nemmeno per un secondo, neanche quando il dolore le mozzò il respiro. In quel momento fece l’unica cosa possibile: preparando il calcio con tutta la forza che le rimaneva in corpo, lo fece oscillare all’indietro per poi sferrargli una ginocchiata in mezzo alle gambe. Funzionò. Lo colse del tutto impreparato.*


Koldo GsAngels Ita *Gli mancò il respiro sentendo quel dolore fitto. Non si piegò in due, semplicemente emise un verso a metà tra lo stupore. La lasciò andare, celando dietro uno sguardo indifferente, lo stupore. Era arresa. Sapeva che se davvero avesse voluto disarmarla non ci avrebbe impiegato molto. Con calma si avvicinò al corpo immobile di Zacharel, sentendo quello dell’umana dietro di lui tendersi.*


Annabelle Miller GsAngels Ita Cosa gli vuoi fare? *sbottò, trattenendo il pugnale nella mano.* Chi sei? *sperava che la disperazione non trapelasse dalla sua voce. Zacharel aveva lottato contro molti demoni poco prima. Per lei, per salvarla. Ora non riusciva neanche a difenderlo contro un solo uomo. Ingoiò le lacrime che si presentarono ancora sulla soglia delle palpebre, alzando il mento in un’espressione combattiva*


Koldo GsAngels Ita Mi chiamo Koldo e sono venuto qui per salvarlo. *capì che lo stupore per il tono preoccupato della ragazza gli si lesse negli occhi. Chi era quella donna e perché si preoccupava tanto per Zacharel. La vide sgranare gli occhi e osservarlo come se finalmente l’avesse riconosciuto. I pugnali non riuscirono neanche a caderle dalle mani e la vide sospirare e chiudere gli occhi per un attimo. La scrutò con attenzione e capì che quella era l’umana di cui gli aveva parlato Zacharel. Non riusciva a capire il legame che legava l’angelo a lei ma non gli importava in quel momento, voleva trarre in salvo il suo generale e portare a termine alcune missioni che aveva urgenza di terminare. Si alzò, prendendo il corpo enorme di Zacharel tra le braccia, poi si avvicinò all’umana, cingendole le spalle con le braccia. Li avrebbe portati in un luogo sicuro, cosicché Zacharel avesse il tempo di riprendersi*


Annabelle Miller GsAngels Ita *Il suo primo istinto fu quello di divincolarsi, facendo anche del male all’energumeno che la abbracciava in quel momento. Un minuto dopo si ritrovò in una stanza bianca. Zacharel era ancora in pessime condizioni davanti a lei e vederlo così non le fece altro che salire la bile su per la gola. A parte qualche graffio, lei ne era uscita incolume da quella battaglia, lui invece era in fin di vita. Cercò di avvicinarsi a lui, ma Koldo, come aveva scoperto poco prima si chiamasse l’uomo, non glielo permise. Aggrottando la fronte lo vide studiarla. Lei aggrottò le sopracciglia e mise uno spazio sufficiente di distanza con lui.* è stata l’acqua che mi ha fatto bere a far sì che ne uscissi così? *si studiò il corpo privo di ferite con attenzione.*


Koldo GsAngels Ita Sì e non ho intenzione di dirti altro. Sei un’umana e per giunta la sposa di un demone. *si voltò, senza degnarla oltre di uno sguardo.* Lo proteggerai? *aveva bisogno di andare via per salvarlo e avrebbe dovuto lasciarlo alle cure di Annabelle. Poteva fidarsi?*


Annabelle Miller GsAngels Ita Non farei mai del male intenzionalmente a Zacharel, specialmente ora che è così indifeso. *era la verità, lui l’aveva protetta quando tutto il resto le era contro. Avrebbe combattuto anche lei per lui. Glielo doveva. Una piccola vocina dentro di lei le parlò, dicendole che non era solo perché si sentiva in dovere che lo proteggeva. La mise a tacere in fretta e guardò di nuovo Koldo in attesa di risposta.*

giovedì 7 marzo 2013

[Trama Extra] Prigioniera



*Erano passati degli anni o così sembrava i giorni, le ore, i minuti, gli anni per lei non avevano ragione di esistere, ogni momento era sottoposta ad ogni tipo di tortura oltre che psicologica anche sessualmente, ogni volta che un Diavolo si avvicinava a lei iniziava con il torturarla psicologicamente, ma poi le mani andavano a toccarla, seguite dalle loro mani viscide e squamose come lo erano le sue, le lingue biforcute la leccavano.Un tormento che le facevano pentire del patto che aveva fatto con Lucifero, ma voleva avere il Suo Aeron lo sperava, sperava che essendo più bella e provocante di quello Schifo d’Angelo, avrebbe potuto averlo per se.*Salvami *sussurrò, la Speranza risiedeva in lei, sperava nel suo arrivo del suo “Amico”.Ma il tempo passava e le violenze aumentavano.*Ma Salve *un voce stridula si sentiva, mentre una figura rossa e squamosa e nemmeno troppo grande era molto più piccola di lei, lo sguardo folle del Diavolo su di lei, lei che era completamente nuda mostrando quel provocante seno che si era fatta creare, era imperlinata di sudore, continuava a toccarla prima fra i seni e poi fra le cosce, era insopportabile tutto questo e non voleva più che questo andasse avanti, sapeva bene che quelle toccate dovevano provocarle un piacere immenso, ma non riusciva ad averlo non riusciva provava solo dolore e disgusto.*Basta, basta!*Gemeva disperata, mentre un secondo diavolo si avventava su di lei.*

domenica 24 febbraio 2013

[TRAMA EXTRA - The Darkest Kiss] Viaggio di nozze

*Da un po’ di tempo aveva preso la decisione di girare per tutte le agenzie di viaggi della sua vecchia città, per cercare qualcosa di speciale per il suo viaggio di nozze. Nonostante si fosse sempre considerata una persona molto fantasiosa, però, non era ancora riuscita a pensare a nulla. Naturalmente, poi, l’importante era stare con il suo compagno e fare la brava mogliettina, ma doveva pur dimostrare ancora una volta il suo spirito d’iniziativa! Mille riviste di luoghi da sogno la attorniavano, sul letto matrimoniale della sua camera. Lucien era chissà dove con chissà quale anima, quindi aveva un minuto libero per organizzare e rimettere a posto le idee. Meditando sul fatto che entrambi avevano viaggiato per il mondo, grazie ai loro poteri (che lei non aveva più, però) si rese conto che la scelta stava diventando davvero molto ardua. Si sarebbero spostati naturalmente con i poteri di Lucien, dato che la sola idea di prendere l’aereo le faceva venire un’irritabile emicrania. Gemendo piano, appoggiando il gomito sul ginocchio, si prese la testa tra le mani, indecisa. Stavano per convolare a nozze e lei non sapeva dove andare per festeggiare il lieto evento. Dando un calcio, infastidita ad una rivista che le stava graffiando la pelle digrignò i denti, fulminando con lo sguardo i mille mari e montagne che comparivano in copertina.* Mmh… *decise improvvisamente di usare una tecnica infallibile che più volte le era tornata utile. Chiudendo gli occhi, afferrò una rivista dal mucchio che soffocava il letto. Tesa, poi, la sollevò sul viso e sbirciò da un occhio. Parigi! Il cuore le tremò quando si immaginò loro due, stretti l’uno contro l’altro tra le vie. In passato erano già andati lì, ma quella volta sarebbe stata davvero speciale.* Parigi è sempre una buona idea. *sussurrò citando una battuta di un film, che al momento non ricordava, lanciando poi la rivista per aria e scalciando via le altre. Non sapeva neanche la data del matrimonio ma non vedeva già l’ora di partire. Da moglie di Lucien.*

venerdì 8 febbraio 2013

TRAMA WICKED NIGHTS: First Kiss


Jamila GsAngels Ita:  *Lo detestava. Sì, lo detestava con tutta se stessa. Era conscia del fatto che una donna nella sua posizione e per di più un angelo, non avrebbe dovuto provare quei sentimenti, ma Zacharel, l’angelo che comandava il piccolo esercito di cui lei stessa faceva parte, si dimostrava sempre scontroso e odioso nei confronti di lei e degli altri. Poco prima, con la voce della mente l’aveva chiamata, dicendole di andare nella sua nuvola appena possibile. Nonostante avesse voluto rifiutare, lui era pur sempre il suo comandante e lei era pur sempre una donna che riconosceva un uomo attraente quando lo vedeva. Era da quando l’aveva visto la prima volta aveva provato una forte attrazione nei suoi confronti. Eppure, da parte di Zacharel non aveva mai percepito nessun interessamento. Ma, l’aveva mai visto interessato ad altro se non a sé e alle missioni che avevano? No. Inoltre voleva vedere cosa aveva da dire. Sbuffando infastidita uscì dalla sua nuvola per dirigersi verso quella di Zacharel per poi chiamarlo a gran voce quando la raggiunse.

 Zacharel GsAngels Ita: Sei in ritardo *La ammonisce appena la vede. Facendo un passo in avanti le si mostra, grazie al Cielo era arrivata. Aveva passato gli ultimi quattro giorno a prendersi cura di Annabelle Miller GsAngels Ita, preoccupato per le sue condizioni e ricevendo qualche schiaffo come ricompensa. Era stufo di pensare a quell'umana, di chiedersi se stesse soffrendo e se sarebbe sopravvissuta; aveva persino pensato a darle L’acqua della Vita per curarla... ridicolo! Non avrebbe mai affidato la ragazza umana a Thane GsAngels Ita, il solo ricordo di come la guardava era sufficiente a farlo innervosire, altra cosa ridicola, quindi scartando i suoi sottoposti uno ad uno restava solo Jamila GsAngels Ita. Gli ci sarebbe voluto un minuto scarso a gettare Annabelle tra le braccia di Jamila e liberarsi di entrambe. Era stufo di pensare a quell'umana, di chiedersi se stesse soffrendo e se sarebbe sopravvissuta al male che l'aveva colpita, qualsiasi esso fosse. Era stanco di infilare la mano nella sacca d'aria contenente l'ampolla con l'Acqua della Vita e di fermarsi giusto un attimo prima di afferrarla. Prendere in considerazione la possibilità di darle l'ultima goccia che restava era una cosa ridicola* Tu sei una donna *Dice sbrigativo* Ho bisogno che tu... *Stringe le labbra passandosi la lingua sul palato, non era abituato a chiedere consigli o aiuto, le parole si rifiutavano di uscirgli di bocca. Notando l’irritazione crescente nell’altro angelo si convince sempre più che nemmeno jamila era adatta a prendersi cura della ragazza. Un inaspettato senso di sollievo lo invade. No, non era sollievo. Non poteva essere* Di che cosa ha bisogno una donna? *Chiede sbrigativo. Quella domanda aveva un sapore strano, lei si sentiva strano a chiedere certe cose. Lui doveva sapere tutto* 

Jamila GsAngels Ita: *Alza il mento, orgogliosa appena lo vede. Addosso aveva l'odore dell'umana di cui Thane aveva parlato a tutti loro. Lei non l'aveva ancora vista ma non voleva credere alle parole dell'angelo che aveva confidato che da quando l'aveva incontrata, Zacharel si comportava in maniera strana. Il mondo avrebbe potuto precipitare nel caos più totale, prima che quell'angelo provasse qualcosa di simile all'atrazione. Capitava a tutti prima o poi. A tutti gli angeli si rompeva qualcosa dentro, facendogli provare quel fuoco che riscaldava le viscere. A Thane era capitato, lo si sa sapeva più che bene dati i suoi gusti ambigui che non nascondeva, anche agli altri. Persino a lei. Mai a Zacharel. A lui mai. Come poteva un essere così freddo e glaciale, provare emozioni simili? Con quei pensieri lo guardava in silenzio, rimirandolo da capo a piedi, mentre lui si dilungava ancora una volta a riprenderla. Sempre pieno di critiche non aveva mai una buona parola per nessuno. Come si faceva ad amare un comandante simile? Annuendo piano, facendo quindi finta di ascoltarlo, studiò i muscoli delle sue braccia, sentendo una piacevole sensazione di calore nel bassoventre. Poi alzò il viso. In quel viso così perfetto e duro, che avrebbe così tanto voluto vederlo da più vicino. Tornò al presente soltanto dopo aver sentito la parola 'Donna'. Sgranò gli occhi. Si era accorto finalmente che era una donna anche lei?* Mi fa piacere che tu ne sia accorto finalmente. *la voce suadente che uscì dalle labbra non la stupì più di tanto. Era piuttosto soddisfatta e finalmente avrebbe avuto ciò che desiderava da molto tempo. Senza che lui se ne rendesse minimamente conto, coprì la distanza che li separava e appoggiò le labbra sulle sue, mentre un sorriso pieno di soddisfazione le si disegnava sulla bocca.* 

 Zacharel GsAngels Ita: Cosa stai facendo? * Chiede secco. La allontana con aria cupa cercando di mettere più distanza possibile tra di loro, la sola idea di avere un altro contatto non lo rendeva felice. Piega le ali dietro di se in modo da non sfiorarla, dalle piume continuava a cadere la neve* Per quale ragione mi hai baciato Jamila GsAngels Ita? Rispondi soldato. Non era quello che ti stavo chiedendo *Torna a fissarla facendo un passo indietro in modo da poterla guardare da testa a piedi* Non pensare che fosse un invito. Di qualunque tipo. Io non ti desidero 

 Jamila GsAngels Ita: *Aveva percepito il calore delle sue labbra premute contro le sue e avrebbe fatto scivolare la lingua nella sua bocca se ne avesse avuto il tempo. Durò solo un attimo, ma se lo sarebbe ricordato per lungo tempo, come anche la rabbia che seguirono e anche la delusione. Lo vide tirarsi indietro, stando ben attento a non toccarla neanche con le sue enormi ali. Aggrottò la fronte, con la bocca che le pulsava.* Io... *non sapeva davvero cosa dire. Le parole le morirono in bocca quando sentì pronunciare la parola 'soldato'. E quindi ora, si tornava davvero al punto di partenza, quello in cui solo ora si sarebbe resa conto che lui non riusciva a vederla se non come uno della sua squadra. Non come una donna, mai. Non sarebbe mai successo.* Tu hai detto che volevi sapere di cosa avesse bisogno una donna... *mormorò guardandosi intorno, perché non sarebbe riuscita ora a guardarlo negli occhi ghiaccio, con l'orgoglio a pezzi*

 Annabelle Miller GsAngels Ita: *Rimase per un attimo immobile, arrosendo un poco per ciò che era appena accaduto. Perché Zacharel si comportava in un modo tanto crudele? Il cuore di pietra che si ritrovava al posto del petto, forse proprio dove si trovava la macchia nera, non si sarebbe mai sciolto, pensò mentre lo schermo le riportava l'immagine di lui freddo come sempre e della donna ferita che aveva davanti. Si erano appena baciati, eppure lui, non aveva smosso un muscolo, niente. Aveva solo assunto la tipica espressione fredda che portava sempre, di conseguenza non era una grande novità. L'ultima frase di lui la lasciò di stucco. Quale donna avrebbe mai avuto il coraggio di fare un minimo passo verso di lui, per avvicinarglisi? Nessuno. E lei, come poteva ora, pensare ad un'attrazione, davanti a quel carattere così duro?*

sabato 19 gennaio 2013

TRAMA WICKED NIGHTS: Punizione



Zacharel GsAngels Ita: *Plana delicatamente sulla sua nuvola nel Paradiso GsLords&Angels Ita rilasciando la ragazza il prima possibile, la lascia al centro della stanza appena la percepisce abbastanza stabile sulle proprie gambe da riuscire a reggersi in piedi da sola. A disagio fa un passo indietro, un passo lontano dal suo calore invitante e dalla delicata fragranza dei suoi capelli, una fragranza che lo aveva ossessionato durante tutto il volo. Aveva sentito i capelli di lei sulla sua pelle, morbidi e fini. Aveva apprezzato la sensazione, cosa che non sarebbe mai dovuta accadere. Aveva scopi più alti e grandiosi ma, nonostante tutti i suoi ragionamenti, non riusciva a spiegarsi il desiderio di toccarla di nuovo* Questa è casa mia, Annabelle. Usala come più ti aggrada dal momento che starai qui. *La osserva attentamente. Durante il viaggio aveva visto il suo volto cambiare ogni istante, passava dallo stupore alla meraviglia al dolore e, almeno così aveva creduto di vedere, al rimpianto. Le sue risa lo avevano destato dai suoi pensieri. Per tutti i Cieli, era un suono paradisiaco. Moriva dalla voglia di sentirlo nuovamente, moriva dalla voglia di conoscerne la causa. Probabilmente si era trattato del viaggio in volo...* Qui sei al sicuro. Nessun demone ti troverà qui. Chiedi alla nuvola quello che ti serve, cibo, vestiti, servizi. Lei può darti tutto. *Indietreggia ulteriormente riaprendo le ali innevate* Ho questioni urgenti a cui attendere. Non starò via molto, hai la mia parola. Tu mettiti a tuoi agio e prenditi cura di te *Facendo ancora qualche passo indietro cade nella voragine che la nuvola gli aveva aperto per permettergli di volare via, spiega le ali e si dirige sulla nuvola di Thane dove i suoi angeli guerrieri lo stavano attendendo*

  Thane GsAngels Ita: *Era arrivato poco prima del suo comandante, quindi ebbe modo di radunare tutti. Zacharel era ancora con l'umana, pensò, sogghignando. Aveva sempre avuto un certo fiuto per quelle questioni, anche perché probabilmente era uno dei pochi del gruppo ad avere 'quelle' questioni, di conseguenza riuscì a percepire qualcosa tra di loro. Da parte della ragazza aveva percepito solo rabbia e un po' di paura. Da quella del Grande Maestro semplicemente la sua freddezza che però fu smentita dall'aura di lui, sul corpo della ragazza. Avrebbe ripreso quei pensieri in seguito, pensò mentre lo percepiva arrivare.* Tutti pronti? *mormorò con quella sua voce strana per richiamare l'attenzione. Presto sarebbe successo qualcosa di terribile. Lo sapevano tutti.* 

 Zacharel GsAngels Ita: *Zacharel spostò l'attenzione sui guerrieri che si erano riuniti li secondo il suo ordine. Da una parte c'erano Thane GsAngels Ita, Xerxes GsAngels Ita e Bjorn GsAngels Ita, uno accanto all'altro come sempre. Non conosceva i dettagli della loro storia ma sapeva e percepiva in ogni fibra del suo essere che erano compagni di sventura. Sventura che avrebbe piegato anche il più temprato e forte degli Angeli. Gli occhi di Xerxes erano puntati sul demone donna al centro della stanza, il loro bottino. Loro da interrogare. Salutò con un gesto del capo il terzetto prima di spostare lo sguardo sul resto degli occupanti della stanza. C'era l'angelo caduto innamorato di Viola Narcisismo GsLords Ita, Koldo GsAngels Ita che sembrava incurante di tutto e tutti come al solito e Jamila GsAngels Ita che camminava irrequieta per la stanza. Una volta era una portatrice di gioia, ali bianche e parole dolci da sussurrare agli umani, poi, dopo essersi avventurata all'Inferno GsLords Ita da sola per salvare un anima umana era stata promossa guerriero. Si era sempre interrogato sul motivo per il quale anche lei fosse stata affidata a lui, ma dopo la missione all'istituto era tutto chiaro. In quel viaggio Jamila aveva perso qualcosa, per non parlare del fatto che non dava più alcun valore alla vita umana.Per non parlare che aveva apertamente disubbidito al suo ordine di non ferire nessun umano* 

 Jamila GsAngels Ita: *Borbottando piano, continuava a camminare nella stanza pallida e fumosa che la circondava. Sapeva con assoluta certezza che sarebbe stata punita per ciò che era successo all'Istituto, ma non riusciva a provare nessun rimpianto: l'umano era posseduto, quindi doveva fare il suo dovere, e non le importava assolutamente nulla che a ricevere la punizione più dura sarebbe stato Zacharel. Il momento stava per arrivare, tutti i presenti sentivano la tensione di quel momento, in particolare lei. Ma ciò che più interessava loro era far parlare il demone che erano riusciti a catturare. Sbuffando si fermò, incrociando le braccia sul seno e divaricando le gambe in un chiaro gesto di sfida.* 

Thane GsAngels Ita:  Allora? Cosa vogliamo fare? *cominciava a spazientirsi. Tutta quella faccenda stava diventando irritante e non era mai stato famoso per la sua pazienza. Bloccato sul posto osservava gli altri annuire, poi rivolse uno sguardo con un sopracciglio inarcato al Comandante.* Possiamo tornare a prendere la ragazza? *mormorò cercando di nascondere il sorriso, ma con poco successo. Non che gliene importasse qualcosa poi, ma aveva intuito ciò che le facevano contro la sua volontà lì all'Istituto dove l'avevano trovata. Avrebbero potuto prenderla e portarla con loro. Magari lui. Ghignò, no lui no. Era troppo "strano" per persone così, ma qualcosa frullava nella mente di Zacharel e il semplice fatto che su di lei ci fosse la sua essenza, gli fece fare due più due, nonostante l'angelo negasse di averla marchiata. Molte cose non quadravano, e ciò che lo faceva insospettire ancora di più era che erano tutte collegabili a Zacharel, che non aveva mai provato nulla per nessun'altro, a parte, certo, suo fratello e se stesso.*

 Zacharel GsAngels Ita: *Si volta a guardare il suo secondo in comando. Era ancora interessato alla ragazza? il pensiero che stesse ancora pensando ad Annabelle Miller GsAngels Ita lo infastidiva parecchio. Anche se non ne capiva l'origine* Non ce n'è bisogno. L'ho portata via, adesso è qui con me *replica in tono inaspettatamente brusco* Ed appena uscirai di qui mi procurerai le informazioni che ti avevo chiesto *conclude rimarcando l'ordine che gli aveva impartito prima. Era stanco che i suoi ordini venissero ignorati. Non due in un'unica giornata*

Jamila GsAngels Ita: *Si schiarì la gola e guardò irritata i due* La vogliamo smettere e pensare a questa faccenda? *cercò di moderare il tono ma non ci riuscì, anche perché non gliene importava granché di ciò che pensasse Zacharel, anche se l'attraeva, naturalmente. Era la sua espressione perennemente arrabbiata forse, a volerle far scoprire ciò che si nascondeva sotto. Osservando gli altri, notò, che anche loro non vedevano l'ora di arrivare al sodo, ovvero quando avrebbero dovuto far parlare il demone. Ma c'era ancora la sua questione da risolvere e sapeva che Zacharel non se n'era affatto dimenticato.* 

Zacharel GsAngels Ita: *Alza una mano per zittirla, non sopportava le intromissioni, sopratutto quando stava parlando di altro. Sopratutto quando si trattava della ragazza* Sono compiaciuto che tu voglia arrivare subito al problema, Jamila. Considerando le tue azioni mi pare la scelta migliore *la fissa truce* Quante volte avevo detto di non ferire gli umani. Posseduti o non *si rivolge a lei con tono fermo* il problema è che non ti è mai stata a cuore la vita di quell'umano, Jamila. Mai. L'unico motivo per la quale provi del rimorso è il fatto che tu sia stata scoperta *Chissà se il suo Dio stava ridendo di lui in quel momento... probabile. Dopo tutto erano le stesse accuse che gli erano state mosse dall'Unico prima di essere punito. Era sconcertante come le cose erano cambiate nel giro di pochi mesi, ed ora sarebbe stato nuovamente punito a causa dei suoi soldati* Ora Jamila farai visita a tutti i soldati di questo esercito implorando la loro clemenza, perchè saranno costretti a passare un intera giornata sotto spoglie umane, per causa tua *la fissa a lungo per poi spostare il suo sguardo su ogni angelo in quella stanza* Non tollererò altra insubordinazione. Il prossimo che disubbidirà ad un mio ordine se la vedrà con me. 

 Xerxes GsAngels Ita: *Aveva sentito il discorso di Zacharel GsAngels Ita ma la sua attenzione era tutta per il demone al centro della sala. Il ricordo dell'Inferno era così vivo in lui che poteva ancora sentirne le fiamme sulla pelle. Avendo deciso di non pensarci osserva la sala, in un angolo c'era un angelo, un caduto* Chi è lui e perché qui? Mio Signore *Chiede puntando il dito sull'angelo con i capelli rosa*

Zacharel GsAngels Ita: *Sposta il suo sguardo da Jamila a Xerxes. L'angelo aveva stranamente smesso di fissare il demone ed ora sembrava interessato a McCadden, l'angelo caduto che era diventato un suo problema. Altro problema da aggiungere ai suo sottoposti insubordinati* Lui si chiama McCadden e, a partire da questo momento, sarà tua responsabilità occuparti della sua condotta *Sentenzia guardando l'angelo bianco. McCadden, d'altro canto, aveva capelli di rosa, lacrime di sangue tatuate sotto gli occhi e sopracciglia piene di piercing. Tutto questo per compiacere i vizi di una Dea. Sempre se di Dea si poteva parlare. Viola Narcisismo GsLords Ita era posseduta e, a causa sua, l'angelo aveva peccato e peccato di nuovo, tanto da non essere più degno del Paradiso GsLords&Angels Ita* Quando avremo finito qui, lo porterai via con te *sentenzia senza possibilità di replica. Non avrebbe più accettato repliche, si era stancato che gli ordini non venissero rispettati* 

 Thane GsAngels Ita: *Era piacevole vedere il loro comandante perdere la pazienza. Riflettè fra sè osservando tutti gli altri, cercando di non sogghignare, perché a nessuno andava a genio quell'angelo, ma in fondo non potevano farci granché. Annuendo in direzione di Xerxes. Ora se la sarebbe vista davvero brutta quell'angelo. Chi voleva fare da balia ad un angelo caduto, per di più pazzo, pensò guardando McCadden. Non riusciva a capire l'attrazione che provava quell'uomo verso Narcisismo. Certo la donna era davvero bella, ma non riusciva veramente a capire.

Jamila GsAngels Ita: *Le narici si dilatarono per l'irritazione. Non aveva mai incontrato, nel corso della sua lunga esistenza, angelo più severo e dispotico di Zacharel. Con la coda dell'occhio lo guardò, stando ben'attenta a non farsi vedere. La punizione che l'attendeva se avesse sgarrato ancora sarebbe stata implacabile e lei non voleva che ciò accadesse, ma non sapeva, in tutta sincerità se avrebbe eseguito gli ordini anche pensando a quello. Non era lei ad essere punita ogni volta, quindi, cosa le importava in fondo?*

 Bjorn GsAngels Ita: *Alza la testa sentendo il loro leader impartire quell'ordine a Xerxes. Non erano frequenti i momenti di ilarità, ma quello lo era davvero quindi si passa una mano sul viso fermandosi sulle labbra nel tentativo di celare un sorriso* Congratulazioni amico *Batte una sonora pacca sulla spalla del suo compagno* Ora è una tua responsabilità, hai sentito il Capo. 

Axel GsAngels Ita: *Gli angeli in quella stanza erano assieme per necessità non per scelta, nessuno avrebbe mai scelto il loro destino, nessuno li avrebbe voluti nel suo esercito ma ,in rare e sporadiche occasioni, potevano sembrere una squadra. Uniti dalle svenure di un altro* Vai Così!!! *Ride alzando i pollici nella direzione di Xerxes* quello che ti serv per tirarti su di morale *carica beffardo* 

 Zacharel GsAngels Ita: Basta così *tuona guardando ognuno di loro* Finiamola con questi convenevoli. Jamila tu hai qualcosa da fare *le lancia un'ultima occhiata* Xerxes, tu hai qualcuno di cui occuparti *sposta lo sguardo su di lui per poi guardare McCadden. A quel ragazzo serviva una mano, e probabilmente, sarebbe servita una mano anche a Xerxes per impedirgli di ucciderlo* E tu Thane non farmi ripetere un'altra volta il mio ordine. Trovami le informazioni sulla ragazza, non tornare da ma a mani vuote. Tutti gli altri... *si rivolge al resto del suo esercito* riposatevi, riacquistate le forze e curate le ferite. Ci aggiorneremo domani mattina *Detto questo ordina mentalmente alla sua nuvola di "mettere alla porta" i suoi ospiti. Li vede cadere nel vuoto appena questa fa sparire il pavimento sotto i loro piedi*