martedì 16 luglio 2013

TRAMA WICKED NIGHTS: Fuga dalla Nuvola


Zacharel GsAngels Ita: *Si sveglia nella sua camera nel Paradiso GsLords&Angels Ita completamente nudo, ancora inquieto a causa del sogno appena concluso. Si siede sul bordo del letto passandosi una mano sul viso ed invocando la sua tunica indossandola. Avviandosi con passo pesante verso la stanza di Annabelle Miller GsAngels Ita si ferma davanti alla porta incerto se entrare o meno. Il giorno prima le aveva promesso di insegnarle a combattere i demoni per difendersi, essendo stata marchiata da un Demone come propria sposa, ma poi se ne era andato senza dire una parola troppo preoccupato di cedere al desiderio che lo attanagliava da quando la aveva portata sulla sua nuvola. Quelle fantasie non erano da lui. Solitamete era imperturbabile, ma quando era vicino ad Annabelle gli sembrava di camminare sull'orlo del baratro. Un baratro che si era scavato con le proprie mani. Desiderava solo assaggiare quelle impertinenti labbra rosate che non riuscivano proprio a stare zitte. Infastidito per quel pensiero serra i denti tanto forte da percepire del dolore* 
Annebelle 
*La chiama da dietro la porta aspettando solo qualche istante prima di entrare. L'umana non era niente di speciale. Ce n'erano migliaia come lei. Ma, se era così, perché nessuna gli aveva provocato una reazione del genere?* 
Dobbiamo parlare 
*Dichiara facendosi avanti e trovandosi davanti alla ragazza. Avrebbe dovuto andarsene, affidarla a qualcun’altro prima di cedere alla tentazione di prendere quello che voleva. Ma il solo pensiero di lei con Thane GsAngels Itaera sufficiente a riscaldargli il sangue… e il suo era congelato nelle vene da secoli* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Quel giorno dovevano cominciare gli allenamenti per combattere i demoni. Zacharel gliel’aveva promesso e lei aveva richiesto alla nuvola una tenuta da combattimento che la facesse muovere in tutta comodità. Il caso ha voluto che la nuvola la vestisse in modo un po’ troppo provocante per un allenamento con l’uomo che desiderava. C’era ancora tempo prima dell’allenamento, quindi aveva deciso di rimanere un po’ tranquilla, seduta sul letto che aveva chiesto, a pensare. Aveva meditato, fatto di tutto per riuscire a trovare una soluzione alla miriade di problemi che aveva in quel momento e che si concentravano tutti sull’uomo che dormiva a pochi passi da lei. Non aveva mai conosciuto un uomo come Zacharel, forse anche perché in realtà non era un essere umano, eppure ogni qualvolta lui metteva piede nella sua stessa stanza Annabelle percepiva dei piacevoli brividi lungo la schiena. Non riusciva a farne a meno. Ogni volta che lo vedeva era tentata di allungare la mano, per toccare quella pelle nuda e allungarsi ancora di più per baciargliela piano. Come avrebbe reagito l’angelo? I risvolti non sarebbero stati piacevoli dato il comportamento che aveva avuto con l’altra donna nel momento in cui l’aveva baciato. Zacharel si era allontanato in maniera così brusca, che qualunque donna si sarebbe offesa per un tale comportamento. La ragazza aggrottò la fronte ripensandoci. Doveva chiudere quella faccenda. Quel giorno. Ora. I pensieri furono interrotti dall’oggetto dei suoi pensieri che entrava nella stanza accompagnato come al solito dal suo sguardo corrucciato, ormai per lei familiare.* Dobbiamo chiudere qui il nostro rapporto. *parlò mentre lui diceva che dovevano parlare. Corrugò nuovamente la fronte, subito dopo si ricordò di com’era vestita e cercò di coprirsi con le mani i punti lasciati scoperti dal vestiario succinto. Sentì il rossore imporporarle le guance, ma alzò il mento orgogliosa, sfidandolo a dire qualcosa.*

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva per qualche istante senza proferire parola sbattendo gli occhi più volte per schiarirsi la vista non sicuro che funzionasse a dovere. Le parole della ragazza gli scivolano addosso quasi non udite, la canottiera e i pantaloni larghi che la sua ospite aveva indosso la sera prima erano spariti, al loro posto adesso c’erano altri indumenti molto più aderenti e in pelle*
Come...
*Sente il proprio battito accelerare furiosamente. Si sarebbe dovuta vestire in modo diverso se desiderava liberarsi di lui. Facendo scivolare lo sguardo lungo quel corpo sinuoso, indugia su punti che avrebbe dovuto evitare*
Credevo dovessi darti lezioni di autodifesa
*Constata accigliato*

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Percepiva con ogni nervo del corpo lo sguardo infuocato dell’angelo, ma doveva per forza sbagliarsi, pensò mentre con le mani cercava in tutti i modi di coprirsi. Sentì le guance imporporarsi, mentre alzava il mento orgogliosa e scuoteva le spalle in una noncuranza che in realtà non provava* Avevo chiesto alla nuvola degli abiti da combattimento e mi ha dato questi. Ad ogni modo vorrei chiederti di riportarmi in Colorado al più presto. *le ultime parole uscirono come un vero e proprio ordine dalle sue labbra. Ad Annabelle sembrava di essere passata da una prigione ad un’altra in quella situazione e non riusciva a tollerarlo. Voleva tornare veramente libera, anche se doveva ammettere, Zacharel non le mancava in alcun modo di rispetto, nonostante la sua freddezza palese nei suoi confronti. Di fatti il fuoco negli occhi che aveva scorto poco prima, era stato sicuramente uno sbaglio, pensò. La notte appena trascorsa, passata immersa nei suoi stessi incubi causati dalla crisi di astinenza, dovevano averle provocato dei danni permanenti al cervello* 

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva attentamente scrutando la sua figura. Aveva ancora occhiaia marcate sotto gli occhi e le labbra erano screpolate e mangiate, come se avesse passato l’intera nottata ad affondarci i denti dentro e a graffiarle. Il suo corpo era scosso da un lieve tremore che la scuoteva da capo a piedi. Avrebbe dovuto pensarci, avrebbe dovuto prendersi cura dell'umana meglio*
 Come stai Annabelle? 
*Chiede sinceramente interessato. In quel momento viene sopraffatto dal senso di colpa ricordandosi che da anni le venivano somministrate medicine e droghe e, con ogni probabilità, era in preda a crisi d'astinenza così forti da mandare in ginocchio anche uno dei suoi guerrieri. Cosa aveva sofferto e sopportato quell’umana? Stringe i pugni raddrizzando le spalle incredulo lui stesso dei propri pensieri. Ricaccia immediatamente indietro idea di darle l'ultima goccia dell'Acqua presa al Fiume Vita, quel pensiero è degno di punizione, un’ipotesi che non andava nemmeno presa in considerazione. L'Acqua serviva a dare la vita o la morte, non a calmare qualche doloretto insignificante* 
Fatti forza, passerà. 
*Dice sbrigativo con tono indifferente* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Percepiva ancora il rossore sulle guance. L'angelo davanti a lei continuava ad impressionarla e ad intimidirla con la sua bellezza. In tutta la sua vita non era mai rimasta intimidita da questa, eppure il solo guardarlo le mozzava il respiro in gola. Cercando di riscuotersi da quello stato di torpore e di non lasciare trapelare i suoi pensieri, prese coraggio e scostò le braccia dal corpo, solo per guardarlo con ancora più determinazione negli occhi. Ricordava solo vagamente gli avvenimenti di quella notte, ma era impossibile non ricordare con quanta cura si era occupato di lei. Con quanta violenza lei stessa l'aveva attaccato per continuare ad entrare ed uscire dal suo mondo confuso. Annabelle dubitava che si ripresentasse una notte simile, eppure non aveva alcun dubbio che lui l'avrebbe aiutata lo stesso.* Sto meglio e ti ringrazio per ciò che hai fatto. *mormorò piano, in contrasto con la sua posizione battagliere* Ma non posso continuare a rimanere qui. Voglio tornare a casa. *non aveva lasciato la sua prigionìa all'ospedale solo per entrare in un'altra prigione. Lei voleva solo essere libera* 

 Zacharel GsAngels Ita: *Alza la testa serrando la mascella* 
Non credo sia una buona idea Annabelle, sarò anche insopportabile ma hai bisogno di protezione. 
* L’idea di lasciare l’umana in balia dei demoni che la inseguivano era sufficiente a fargli venire la pelle d’oca. Il pensiero di affidarla a qualche altro angelo era sufficiente a trasformare il sangue che aveva nelle vene in lava.* 
Con me sarai più al sicuro che con chiunque altro 
*Ammette sinceramente. Dopo tutto era il migliore guerriero di tutto l’Esercito della Disgrazia, non importava che la sera prima la aveva minacciata di ucciderla... anche se le avesse fatto del male, persino se avesse deciso di finirla, lei sarebbe stata più al sicuro in sua compagnia* 
Tu resterai con me. 

Annabelle Miller GsAngels Ita: Io devo combattere! *ne valeva del suo stesso orgoglio. Aveva passato molto tempo inerme, in balìa dei desideri di altri, ora non voleva più che si ripetesse. Alzò il mento e lo sfidò con lo sguardo. Non si perse il gioco di muscoli guizzanti che si intravedevano attraverso la tunica. Quell’angelo era un vero festival della perfezione. Reprimendo un gemito di esasperazione nei confronti di se stessa, abbassò lo sguardo sulle proprie mani.* Come puoi tenermi prigioniera dopo che ti ho detto chiaramente che non voglio esserlo? Perché lo fai? *Si rendeva conto che lui poteva veramente proteggerla, ma lei non voleva. Voleva combattere contro quei mostri che l’avevano fatta impazzire e appassire su se stessa.* 

Zacharel GsAngels Ita: *La fissa con ostinazione* 
Non discutere le mie scelte umana. Dovresti sentire il vero nella mia voce quando dico che è per Il tuo BENE *Incrocia le braccia sul suo petto* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: Io so che sei disposto a proteggermi, ma non ho intenzione di seguire i tuoi ordini. *Cercò di dare un'impronta dura alla sua voce, ma aveva molte domande da fargli; domande che da tempo si poneva ma a cui non aveva mai trovato risposta.* Mi chiedevo, voi siete come gli angeli della Bibbia? 

Zacharel GsAngels Ita: *La osserva sconcertato per il repentino cambio di argomento, la cosa lo indispettiva parecchio... non riuscire a figurare l’umana che aveva davanti.“Non Umana” si costringe a ricordare.* 
Non esattamente 
*Si limita a dire. Doveva stare più attento, nelle ultime ventiquattrore le aveva fornito più informazioni di quante necessitasse, piuttosto insolito contando quanto poco gli piaceva conversare* 
Siamo diversi, L’Unico vero Dio e le sue creature sono più simili a quelle dei testi di mitologia che a quelle della Bibbia 
*Fa una pausa pensando come proseguire* 
Ci sono... molti di noi, ma puoi dividerci in due. Gli Originali e quelli creati sul modello degli Originali. Noi siamo stati plasmati a loro immagine e somiglianza, ma siamo una specie di variante pagana. Loro servono l'Onnipotente, noi serviamo il nostro Dio 
*Apre la bocca per continuare, voleva introdurla alla loro gerarchia, spiegarle perchè le sue ali erano chiazzate d’oro quando le pareti della nuvola tremarono percosse da fremiti. 
DEMONI. 
La sua dimora era sotto attacco e non aveva bisogno di chiedersi il motivo. La ragione di quell’assedio era in piedi davanti a lui spaventa a morte* 
Resta accanto a me Annabelle 
*Le intima sguainando la spada di fuoco pronto a respingere l’assalto. O quei demoni non sapevano a chi appartenesse quella nuvola, o il desiderio di catturare la sua Annabelle li aveva fatti impazzire. Non aveva previsto che li avrebbero trovati così presto* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Lo sguardo freddo di Zacharel si sgretolò davanti ai suoi occhi* Cosa succede? *percepiva nella sua stessa voce il panico, ma era pronta. Vide le pareti diventare più scure e percepì sulla sua stessa pelle che il male stava arrivando, che era dietro a quelle pareti pronto per lei. Non riuscì a nascondere la paura e vide le sue stesse mani tremolare davanti ai suoi occhi. Zacharel fece apparire le immagini di ciò che succedeva all’esterno della nuvola e la cosa la terrorizzò ancora di più. Cercò di dimostrarsi coraggiosa anche se sapeva che la fuori, quei mostri, stavano cercando lei.* Va bene. *annuì al suo ordine, nonostante poco prima avesse detto che non l’avrebbe fatto.* 

Zacharel GsAngels Ita: *Fa scivolare una mano intorno alla vita di Annabelle con fare risoluto e protettivo attirandola a sé* 
Aggrappati a me e non lasciare la presa per nessuna ragione 
*La sente protestare e dire qualcosa sul genere “Posso darti una mano a combatterli” ma la ignora trattenendo a stento un ringhio. Non c’era nessuna possibilità che la mettesse in pericolo in quel modo. Appena gli avvolge le braccia intorno al collo viene percosso da un fremito. Non doveva pensare a certe cose in quel momento ma... Per tutti i cieli, questo non era neanche lontanamente vicino a quello che aveva pensato. Sente il seno di lei premere contro il suo petto. Un sibilo gli sgorgò dalla gola era sorpreso dal fatto che, anche in un momento simile, lei riuscisse a suscitargli certe sensazioni. Doveva concentrarsi se non voleva fare ammazzare entrambi* 
No, così non va bene. Tienimi stretto con le gambe 
*Ordina afferrandole il fondoschiena e sollevandola. Alza lo sguardo sulla ragazza per essere pervaso da un inaspettato moto d’orgoglio. Era coraggiosa la SUA ragazza* 
Stiamo per fare un volo Annabelle. Reggiti 
*La informa cercando di non dare peso ai suoi pensieri. Lei non era sua. Prende un grosso respiro stringendola a sè, in quella posizione Annabelle gli avrebbe fatto da scudo, l'idea lo disgustava ma non c'era altra soluzione. Gli serviva una copertura. In meno di un battito d’ali localizza Koldo mandandoli telepaticamente un messaggio “ Demoni. La mia nuvola. Porto la ragazza in salvo” Senza aspettare risposta ordina alla sua nuvola di aprire un varco e si lascia cadere nel vuoto con Annabelle stretta addosso* 

Annabelle Miller GsAngels Ita: *Continuava a seguire i suoi ordini senza fiatare. Si rendeva conto del momento di grande tensione che stavano affrontando entrambi e, quando fece passare le gambe attorno alla sua vita rimase per un attimo immobile sentendo la sua erezione. Per un attimo, tutto il sangue nel corpo affluì sul suo viso e in una parte un bel po’ più in basso. ‘Sicuramente è data dall’adrenalina del momento’ cercò di spiegarsi. Non poteva desiderarla, era impossibile, La paura tornò quando sentì Zacharel irrigidirsi ancora di più. Era pronto per il volo, per fuggire da quel piccolo esercito di demoni. Annuì, era pronta anche lei. Lo stomaco le si contrasse mentre Zacharel si faceva cadere giù dalla sua nuvola. Il mondo era magnifico visto da lì, ma lo scenario era rovinato dalle decine di demoni che li inseguivano.*

Zacharel GsAngels Ita: *Sente una fitta lancinante lungo la schiena. Digrignando i denti si volta per affrontare il demone che l’aveva ferito decapitandolo un un colpo solo perdendo la presa sulla ragazza. Sente Annabelle venir strappata via dal suo abbraccio, una sensazione di orrore si impadronisce di lui mentre la guarda precipitare. Grugnisce di dolore quando prova ad aprire l’ala ferita. I demoni stavano aumentando ed erano alle calcagna della ragazza che se mai fosse sopravvissuta a loro si sarebbe schiantata al suolo. Lui sarebbe sopravvissuto. Anche se probabilmente avrebbe sputato fuori le budella. Incurante della fitta di dolore ripiega le ali buttandosi in una caduta libera nella speranza di raggiungere Annabbelle. Coprì la distanza in pochi secondi e trafisse il demone che le era dietro prendendola poi tra le braccia. * Ti tengo io *Le dice stringendola nel suo abbraccio. ora doveva solo figurare come evitare di far schiantare entrambi.Respirando profondamente tira fuori la boccetta con L’acqua della Vita facendola bere alla ragazza. Era l’unica soluzione. Non c’era tempo per altro.Ora, comunque andassero le cose, Annabelle se la sarebbe cavata* Reggiti* Le ordina aprendo le ali e gemendo di dolore. Sente l’ala piegarsi sotto la forza del vento, non aveva possibilità di rallentare la caduta. Voltandosi sulla schiena tiene la ragazza al sicuro preparandosi all’impatto*

lunedì 15 luglio 2013

TRAMA EXTRA The Darkest Passion - Quando volare rimarrà solo un ricordo


*Ricordava il suo corpo pieno di tatuaggi. Aveva passato gran parte della sua immortale vita a ricoprirsi il corpo con disegni. Torture il suo demone gli ha fatto compiere. La sua rinascita aveva fatto sì che il suo corpo tornasse come quando era stato creato. Un’infinità di pelle pulita gli ricopriva il corpo muscoloso. Troppo pulita. La sua rinascita, però, gli aveva permesso di ricominciare da capo. Fu così che la sua nuova vita senza demone ricominciò. Pura e semplice come lo era la sua compagna. A lui per prima quella pelle faceva uno strano effetto. Erano cambiate molte cose da quando era tornato. I suoi compagni lo guardavano straniti e anche un po’ invidiosi dato che il suo demone ora, non era più dentro di lui. Era un uomo libero, ora anche libero di amare. Aveva deciso tempo prima di ricominciare con quei tatuaggi i primi soggetti erano stati proprio dimostrazioni d’amore nei confronti della sua compagna, ora voleva fare qualcosa di diverso. La cosa che più gli mancava, per cui sentiva quasi un dolore fisico era proprio l’incapacità di volare. Quando il suo demone prendeva il sopravvento, ricorda, era solito fuggire per quel poco tempo in cui poteva e volare, senza alcuna destinazione. Una sensazione di libertà, di spensieratezza, cose davvero molte lontane dalla sua vita prima della comparsa di Olivia nella sua vita. I problemi, dall’alto del cielo, sembrano più piccoli. Non possono toccarti o ferirti perché tu sei più in alto, più in alto di tutto. Intoccabile e potente come un dio che lui stesso, una volta, proteggeva. Non disse nulla ad Olivia, anche se tra di loro non c’erano segreti, era una cosa personale. La sua compagna sapeva quanto il volo gli mancasse. Una volta, ali nere come le pece gli cadevano dalla schiena dandogli quella sensazione meravigliosa. Non disse nulla a nessuno. Prese una delle macchine e andò in città, dove sapeva avrebbe trovato un tatuatore. Aveva già tutto l’occorrente con sé, perché nessun inchiostro umano avrebbe mai potuto lasciare il segno sulla sua pelle. Si era premurato precedentemente di mescolare l’inchiostro all’ambrosio, rubandola a Paris. Trovò subito parcheggio poi entrò. Visi tatuati lo guardarono, forse riconoscendolo, intimoriti.*
«Vorrei questo.»
*cercò di non parlare con un tono duro ma gli uscì ugualmente aggressivo. Il ragazzo con la cresta annuì e lo portò in una stanza sul retro adibita a laboratorio. Disegni di ogni genere ricoprivano le pareti. Spiegò senza tanti giri di parole ciò che voleva e come, passandogli il piccolo kit che aveva con sé. Il tatuatore non fece storia e in poco tempo si ritrovò in un ambiente in cui l’unico suono era il ronzio della macchinetta. Passarono ore. Non si lamentò mai. Persino quel gesto gli era mancato. Un ronzio rassicurante che non fosse quello della guerra. Un pistola che non fosse per portare morte. Era quello che gli ci voleva.*
«Perché le ali?»
«Il mondo è un posto migliore visto da lassù.»

domenica 14 luglio 2013

Quando a separarci è il cielo - Trama: Wicked Nights

Annabelle Miller GsAngels Ita *Lacrime trattenute le scavano la gola fino a farle male. Guardare l’angelo che aveva combattuto il tutto e per tutto per salvarla, giacere lì senza alcuna apparente briciolo di vita le faceva tremare il corpo. Annabelle sapeva che era ancora vivo, ma le gocce rubino che gli colavano dalla bocca fino al mento non promettevano nulla di buono. Aveva affermato più volte di doverla uccidere, eppure non aveva esitato un solo istante per salvarle la vita. Allungò una mano sul suo petto e lo accarezzò senza accorgersene, sentendo poi, flebile ma presente, il battito di un cuore.* Ce la farai. *mormorò accostando per pochi attimi l’orecchio a quel rumore così rassicurante. Si ripromise di fare il possibile per salvarlo, e lo avrebbe fatto costi quel che costi.*

Koldo GsAngels Ita Cosa gli hai fatto? *aveva sentito il richiamo di Zacharel. Aveva percepito nel tono della sua voce a tratti fredda anche la nota di allarme. Smaterializzandosi era andato da lui, seguendo la sua traccia e ora si trovava davanti ad uno spettacolo inaspettato: Zacharel, il generale dell’esercito di cui faceva parte, sdraiato a terra privo di sensi, in brutte condizioni, con un’umana inginocchiata vicino a lui. Una fragile umana che gli posava una mano sul cuore. Non riusciva a capire se il motivo fosse per sincerarsi che fosse morto, oppure nella speranza di percepire il battito di un cuore stanco.*


Annabelle Miller GsAngels Ita *La voce che proveniva dalle sue spalle le fece fare un piccolo saltello sul posto per lo spavento. ‘No, non un altro’. Pensava ai demoni a cui era riuscita a scappare grazie a Zacharel per un soffio. Eppure non aveva mai percepito la nota inanimata nella loro voce. Si voltò di scatto, prendendo da una delle tasche nascoste della sua divisa improbabile una lama affilata. Era pronta a difendersi e a difendere l’angelo dietro di lui con tutte le sue forze.* Non gli farai del male. *Era un uomo dalla statura imponente, con lunghi capelli e un’espressione del viso minacciosa e dura. La rabbia trapelava con chiarezza dai suoi occhi ridotti a fessure. La fissava e trapassavano con odio.*


Koldo GsAngels Ita *Un’umana che faceva del male a Zacharel. Sentiva la rabbia montare in ogni singola cellula del proprio corpo. Non gli aveva risposto. La ragazza con quegli strani occhi ora aveva il coraggio di guardarlo con sfida, minacciandolo con una lama che non gli avrebbe scalfito neanche un muscolo. Con balzo le fu addosso, afferrandola per i polsi e torcendoli senza alcuna pietà.* Lascia giù le armi *le intimò, lanciando uno sguardo di soppiatto a Zacharel che ancora non si muoveva e respirava a fatica.*


Annabelle Miller GsAngels Ita *Cercò di non cedere al panico. Se quell’uomo avesse voluto uccidere sia lei che Zacharel non ci avrebbe messo molto e non si sarebbe neanche pentito, a quanto dicevano i suoi occhi pieni di fiamme. I suoi muscoli erano tesi e Annabelle si sentiva soffocare da tutta quella rabbia. O forse era davvero il panico.*Lasciami! *cercò di divincolarsi da quella stretta ferrea. Sentì i muscoli dei polsi pulsarle per il dolore. L’uomo non la ascoltò, anzi le rivolse un’occhiata che avrebbe potuto incenerirla. Non perde la stretta sul coltello nemmeno per un secondo, neanche quando il dolore le mozzò il respiro. In quel momento fece l’unica cosa possibile: preparando il calcio con tutta la forza che le rimaneva in corpo, lo fece oscillare all’indietro per poi sferrargli una ginocchiata in mezzo alle gambe. Funzionò. Lo colse del tutto impreparato.*


Koldo GsAngels Ita *Gli mancò il respiro sentendo quel dolore fitto. Non si piegò in due, semplicemente emise un verso a metà tra lo stupore. La lasciò andare, celando dietro uno sguardo indifferente, lo stupore. Era arresa. Sapeva che se davvero avesse voluto disarmarla non ci avrebbe impiegato molto. Con calma si avvicinò al corpo immobile di Zacharel, sentendo quello dell’umana dietro di lui tendersi.*


Annabelle Miller GsAngels Ita Cosa gli vuoi fare? *sbottò, trattenendo il pugnale nella mano.* Chi sei? *sperava che la disperazione non trapelasse dalla sua voce. Zacharel aveva lottato contro molti demoni poco prima. Per lei, per salvarla. Ora non riusciva neanche a difenderlo contro un solo uomo. Ingoiò le lacrime che si presentarono ancora sulla soglia delle palpebre, alzando il mento in un’espressione combattiva*


Koldo GsAngels Ita Mi chiamo Koldo e sono venuto qui per salvarlo. *capì che lo stupore per il tono preoccupato della ragazza gli si lesse negli occhi. Chi era quella donna e perché si preoccupava tanto per Zacharel. La vide sgranare gli occhi e osservarlo come se finalmente l’avesse riconosciuto. I pugnali non riuscirono neanche a caderle dalle mani e la vide sospirare e chiudere gli occhi per un attimo. La scrutò con attenzione e capì che quella era l’umana di cui gli aveva parlato Zacharel. Non riusciva a capire il legame che legava l’angelo a lei ma non gli importava in quel momento, voleva trarre in salvo il suo generale e portare a termine alcune missioni che aveva urgenza di terminare. Si alzò, prendendo il corpo enorme di Zacharel tra le braccia, poi si avvicinò all’umana, cingendole le spalle con le braccia. Li avrebbe portati in un luogo sicuro, cosicché Zacharel avesse il tempo di riprendersi*


Annabelle Miller GsAngels Ita *Il suo primo istinto fu quello di divincolarsi, facendo anche del male all’energumeno che la abbracciava in quel momento. Un minuto dopo si ritrovò in una stanza bianca. Zacharel era ancora in pessime condizioni davanti a lei e vederlo così non le fece altro che salire la bile su per la gola. A parte qualche graffio, lei ne era uscita incolume da quella battaglia, lui invece era in fin di vita. Cercò di avvicinarsi a lui, ma Koldo, come aveva scoperto poco prima si chiamasse l’uomo, non glielo permise. Aggrottando la fronte lo vide studiarla. Lei aggrottò le sopracciglia e mise uno spazio sufficiente di distanza con lui.* è stata l’acqua che mi ha fatto bere a far sì che ne uscissi così? *si studiò il corpo privo di ferite con attenzione.*


Koldo GsAngels Ita Sì e non ho intenzione di dirti altro. Sei un’umana e per giunta la sposa di un demone. *si voltò, senza degnarla oltre di uno sguardo.* Lo proteggerai? *aveva bisogno di andare via per salvarlo e avrebbe dovuto lasciarlo alle cure di Annabelle. Poteva fidarsi?*


Annabelle Miller GsAngels Ita Non farei mai del male intenzionalmente a Zacharel, specialmente ora che è così indifeso. *era la verità, lui l’aveva protetta quando tutto il resto le era contro. Avrebbe combattuto anche lei per lui. Glielo doveva. Una piccola vocina dentro di lei le parlò, dicendole che non era solo perché si sentiva in dovere che lo proteggeva. La mise a tacere in fretta e guardò di nuovo Koldo in attesa di risposta.*