sabato 30 giugno 2012

[Trama Extra] Hot shopping


Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *ridacchia voltandosi e continuando a camminare sul viale* Dai Fiore abbiamo ancora un sacco di cose da prendere! Poi non abbiamo più tempo! *vedereMorte quasi soffocato da tutti quei pacchetti è troppo esilarante per soffocare la risata. Vedendo la sua espressione corrucciata di fronte alla risata che le è uscita dalla bocca si ferma per avvicinarsi a lui, sorridendo sensuale* Vedrai che ti premierò appena arriviamo a casa *gli sussurra all'orecchio prima di piantargli un bacio sulle belle labbra carnose e riprendere la passeggiata. Gli sguardi delle donne sugli Champs-Élysées divorano il suo demone da capo a piedi. Un paio di volte ha dovuto marcare il suo territorio dando uan palpatina al didietro di Lucien davanti a delle signore poco educate che pareva volessero mangiarselo con gli occhi**da quel momento si era allontanata ben poso da lui. Il giorno prima avevano deciso di andare a fare compere per passare un pò di tempo insieme. Così si erano materializzati in quel luogo che sin dall'inizio dei tempi le ha rubato il cuore con la magia di tutti quei negozi. Quei maledetti cacciatori non davano un attimo di tregua tranne nell'ultima settimana che pare si fossero dimenticati dei Signori degli Inferi. Strabuzza gli occhi mentre lo sguardo le cade su una boutique che non avevano ancora visitato* Amore quella è la nostra prossima tappa! *batte le mani libere felice, facendo finta di non aver visto la smorfia di Morte. Non ruba da un pò e la tensione si fa sentire lungo tutto il corpo. Qui avrebbe dato il meglio di sè*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Quante volte aveva sentito dirle quell'ultima frase, ormai aveva perso il conto. Considerando i pacchetti che portava a spasso insieme a loro, decisamente erano state tante. Il fatto che per tutto quello che stava subendo ci sarebbe stata una ricompensa lo rendeva ancora più impaziente di tornare a casa, spogliarla, baciarla e stare dentro lei! Poteva sembrare un pervertito per i continui pensieri poco casti, ma di certo non era un reato farli sulla propria futura moglie. Scuote il capo entrando con lei in un altro negozietto e come al solito fulmina tutti i maschi presenti, commessi e non, soltanto per essersi azzardati a guardarla piu del dovuto. Non che lui concedeva un tempo definito per poterlo fare, ovvio! Non gli restava altro che seguirla e aspettare che si fosse scatenata per bene..*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*varca la soglia del piccolo negozio, quasi percependo un canto angelico. Quello sì che era il paradiso, pensa mentre non sa più cosa guardare. Borse, vestiti splendenti la circondano mentre con passo eccitato osserva tutto, toccando, annusando. L'odore di chic era percepibile quasi nell'aria. Una commessa si avvicina titubante offrendole un flute di champagne che lei accetta ben volentieri senza degnarla di uno sguardo. Si riscuote solo sentendo il suo uomo gemere per l'attesa che gli si propone davanti, ma gli avrebbe fatto passare il tempo in maniera interessante, decide, adocchiando in un angolo ben illuminato della biancheria intima succinta ma di classe fatta interamente di fili incrociati e di paillettes. Oh sì, l'avrebbe fatto decisamente divertire, pensa mentre un reprime un sorriso. Voltandosi verso di lui, annuisce in maniera misteriosa prendendolo a fatica per mano. Entrambe erano occupato da innumerevoli pacchettini, di conseguenza le loro dita erano quasi incastrate in maniera dolorosa. Tirandolo verso il suo obiettivo, lo fa sedere in una poltroncina posta in mezzo alla saletta e voltata verso l'entrata del camerino* Ora tu stai qui e farai il bravo bambino *lo ammonisce, ammiccandogli. Subito dopo gli volta le spalle per andare a prendere l'occorrente per una sfilata in grande stile*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Non riusciva per nulla a capire cosa ci trovassero di cosi magnifico le donne a gironzolare in giro per la città a far shopping. Certo guardare Anya sorridere in quel modo e soprattutto vederla indossare certi vestiti splendidi era una goduria per i suoi occhi....e per il suo amichetto che non smetteva di essere smanioso. Si siede rilassandosi del tutto sapendo che sarebbero passati molti minuti prima di uscire da lì.* Va bene..quando mai sono stato cattivo?! *chiede sorridendo. Volta lo sguardo intorno a loro e poggiando i gomiti sulle ginocchia aspetta l'uscita coi fiocchi della sua donna*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*ridacchia mentre afferra i completini più sexy e osè che trova. Pochi fili intrecciati costituiscono un perizoma decisamente fuori dal comune* Tu sei splendido *sussurra ad uno dei perizomi che ha in mano. Dopo averne presi una quantità sufficiente si dirige con passo spedito verso il camerino. Con tutta tranquillità si spoglia voltando le spalle allo specchio. Infilandosi il perizoma con facilità passa ad un reggiseno ricoperto di paillettes con chiusura sul davanti**rigirandosi, si ammira compiaciuta* Sì direi che sei uno spettacolo *dice annuendo alla sua immagine. I tacchi che indossa slanciano le sue gambe fino all'inverosimile, facendola assomigliare ad una modella. Beh in effetti ha fatto anche quello nella sua vita, ricorda* Fiore! Preparati perché sono uno schianto *urla attraverso la porta prima di spalancarla e uscire con passi lunghi e sensuali* Allora? Sono o non sono bellissima? *ammicca nella sua direzione fermandosi a pochi passi da lui e posizionando una mano sul fianco. Nonostante il suo ego, l'opinione di Lucien era fondamentalei. Voleva essere sempre perfetta e sensuale per lui*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Stava guardandosi intorno quando sente la tenda del camerino spostarsi di scatto. Volta la testa verso quella direzione e sgrana gli occhi nel vedere la sua bellissima Anya con un completino intimo da mozzare il fiato. Era sempre magnifica..ma in quel momento, lo stava facendo fremere dentro* Anya *scatta in piedi e va da lei* devi per..forza uscire dal camerino? *chiede cercando di notare se qualcun'altro oltre a lui l'aveva vista in quel modo. Abbassa lo sguardo e indugia sulle curve del suo corpo perfetto. Allunga una mano sulla sua spalla e l'accarezza* ovviamente dire che sei bellissima non renderebbe a pieno quello che sto guardando adesso* Sorride malizioso* non posso farti compagnia nel camerino? *Si accorge di un tipo che si era fermato dietro di loro, del tutto imbambolato a fissare Anya, mentre la sua ragazza entrava in uno dei camerini* Che cazzo hai da guardare!?* sbotta ritornando poi a guardare la Dea* fila dentro prima che mi porti via qualcuno, senza prima farlo morire* La spinge dentro il camerino coprendola con il suo corpo, sentendo una commessa parlargli intimorita, forse per il fatto che non era concesso di entrare insieme a lei..*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*con il corpo di Lucien premuto contro il proprio fa un risolino mentre gli stampa un bacio a fior di labbra* Amore, la commessa si sta arrabbiando e non ci stiamo entrambi in uno spazio angusto simile *ridacchia mentre cerca di indicare lo spazio rimanente intorno a loro, ben poco dato che il corpo enorme di Lucien ne occupa gran parte. Con una spintarella lo spinge fuori dal camerino, ridacchiando* Torna lì e attendi. Ho ancora diversi completini da farti ammirare * ammicca nella sua direzione mandandogli un bacio volante. Rientrando medita sul prossimo, riconoscendolo subito: una brasiliana con coordinato un reggiseno bianco candido. Togliendosi in tutta fretta il completo infila con facilità quello nuovo. Sì, anche questo era fantastico, sospira guardandosi allo specchio*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Discutere con lei? Sarebbe stato del tutto inutile.. Si sposta e sospira* va bene..ma prima di uscire chiamami.* la guarda chiudere la tendina del camerino senza rispondere* Anya dico sul serio.* Beh almeno doveva continuare a far valere la sua gelosia possessiva. Guarda la commessa ancora li impalata* Afferrato il discorso.. io aspetto qui *dice inarcando un sopracciglio subito dopo nel notarla a seguire con gli occhi tutte le sue cicatrici. Era abituato a questo, non era di certo uno spettacolo da vedere, ma quell'insistenza gli dava comunque fastidio * Penso sia il caso di andare* e in un attimo si ritrova da solo. Oh, cosi va molto meglio!*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Fiore ! *strilla alla tendina per richiamarlo* Amore, sto arrivando! *scosta la tendina sorridendo al suo demone, sensualmente. La posizione rigida del corpo di Morte la distrae. Qualcuno ha tentato di offenderlo? Pensa furiosa, stringendo i pugni lungo il corpo. Chiunque fosse stato avrebbe pagato caro quell'affronto al suo uomo. Passando la lingua sul palato per l'irritazione, riduce gli occhi a due fessure* Chi è stato? Chi è stato a rovinarti l'umore, dimmelo e lo ammazzo *sbotta guardandosi intorno, in sola biancheria*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Scuote la testa sorridendo* nessuno amore *le va vicino* ti sta d'incanto anche questo modello *le da un bacio sulle labbra. La vede ancora furiosa e le passa una mano in vita per stringerla a lui* ehi, ci vuole ancora molto qui? Vedendoti in questo modo mi è venuta una certa voglia *le da un altro bacio ma sul nasino* e mi devi una bella ricompensa *Strofina il naso contro il suo collo e inspira il suo profumo* ti sei calmata? *chiede cullandola*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*lo guarda male da sotto le ciglia mentre cerca di riprendere il controllo di sè. Un paio di minuti dopo, con il sangue che scorreva normalmente nelle vene, apre gli occhi e si avvicina a lui per depositargli sulla guancia un bacio lieve* Ok, ora sono calma, possiamo andare ma non abbiamo ancora finito! *lo ammonisce pungolandolo con la punta dell'indice sugli addominali duri, per correre poi nel camerino. Cambiandosi con tutta calma, comincia a staccare con i denti le etichette per riporre il tutto dentro la borsa**sorride guardando la sua opera cominciando poi a rivestirsi. Esce poco dopo come se nulla fosse, prendendo Lucien per mano appena fuori* Andiamo? *afferra un sacchetto con la mano libera, aiutando il suo uomo. Saluta la commessa con un sorriso, mentre esce dalla boutique*

Lucien Morte GsLords Ita *Prende il resto dei sacchetti sapendo bene che ciò che aveva scelto non era intenzionata a pagarlo. L'amava anche per questo dopotutto! Afferra la sua mano e la stringe forte portandola poi alle sue labbra per lasciarla un bacio delicato. Sorride e si avvia con lei per quella lunga strada zeppa di negozi.. - il suo mondo-pensa ridacchiando.* Dici che ce la faremo entro la chiusura di tutti i negozi?* chiede guardandosi in giro sopraffatto dalle luci meravigliose di quel posto. Sospira* non è poi cosi male Parigi!* dice guardandola*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Amore, se chiudono entriamo lo stesso naturalmente! *fa ondeggiare le loro mani strette come una bambina, sorridendogli felice. Ah che bella giornata, pensa mentre alza il viso verso il cielo e chiude gli occhi continuando a camminare. Lei, a far compere, con il suo demone, più bello che mai al suo fianco. Non può essere più felice di così. Sospira mentre si gira a guardarlo di sottecchi. Probabilmente la persona che l'ha offeso prima era riguardo alle sue cicatrici, ma lei non si capacita di come possano essere disgustose. Da quando stavano insieme, più e più volte le è capitato di leccargliele piano godendo dell'attimo e non ha mai provato una volta un senso di disgusto, anzi! Quando fossero tornati a casa avrebbe ricominciato quella dolce tortura, decide**con la coda dell'occhio scorge un negozio quasi nascosto in un angolo. Spalanca la bocca intuendo che negozio fosse, mentre con un sorriso aperto si gira verso Lucien* Fiore, ora faremo i trasgressivi e andremo la *indica il negozio che già soltanto dalla vetrina richiamava i clienti più ambigui*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Segue con lo sguardo il punto in cui il dito di Anya stavo indicando e sgrana gli occhi alla vista di un Sexy Shop* Vero che non ho mai detto nulla, ma..potremmo prima finire il resto dei negozietti qui intorno? *cerca di trascinarla via ma ovviamente cocciuta com'è resta li e non accenna a muoversi.* è la tua risposta suppongo* sospira e si volta di nuovo verso il negozio* va bene ..ok * come suo solito si arrende subito* ma la ricompensa sarà il doppio piccola..

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*mette il broncio, puntando i piedi e guardandolo negli occhi non dice una parola. Si sarebbero divertiti un mondo la dentro. Qualche volta, in passato c'era entrata da sola (una dea con una maledizione che le pende sulla testa deve trovare un passatempo in assenza di altro!) ma dopo provava noia a divertirsi da sola, a girare per quegli scaffali pieni di perversioni e pervertiti che la squadravano in maniera lasciva da capo a piedi**nasconde un sorriso quando il suo demone si arrende di fronte alla sua testardaggine* Il doppio, sì, e ci divertiremo a provare ciò che troveremo in quel negozietto *ridacchia mentre baldanzosa si avvia verso l'entrata, aprendo la porta con un sorriso*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Ecco cosa si aspettava.. sguardi torvi su di lui e maliziosi su di lei. Stringe a sé Anya mentre attraversano l'atrio del negozio sotto lo sguardo di tutti i presenti. Certo che ce n'erano di persone perversa in giro. Non che loro lo fossero..Anya amava dare quel particolare in più nel loro rapporto,senza spingersi troppo oltre! Dopotutto lei era delicata in ogni cosa che faceva. Si guarda intorno scorrendo su ogni articolo* Sicura di voler comprare qualcosa qui dentro, tesoro?

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*sorride eccitata guardandosi intorno. Un'aria di sensualità permea ogni piccolo angoli di quel negozio. Ogni più piccolo oggetto la dentro era stato creato al fine di far provare o provare su stessi un piacere infinito e tutto ciò è esaltante. Corruga la fronte mentre guarda una vetrina posta alla sua destra: un braccio di non si quale materiale fa bella mostra di sè quasi ammicca. Scoppia a ridere, allegra, girandosi in direzione di Lucien.* Direi di sì! *afferrandolo per la manica lo tira verso il reparto "film". Le salta subito all'occhio un film che a breve sarebbe rientrato nella sua collezione personale: "kamasutra: mille modi e di dare e ricevere piacere" Un film che in teoria avrebbe dovuto insegnare come fare l'amore in mille posizioni diverse senza provocare danni alla spina dorsale! Guardandosi intorno nota che quello è l'unico film con un titolo casto. Avrebbe iniziato Lucien piano piano. Afferrando il cofanetto glielo sventola sotto al naso, sogghignando* Questo lo prendiamo! *sospira girando la copertina verso di sè per poterla guardare. Un uomo e una donna sorridenti, la guardavano quasi a sfidarla di riprodurre la posizione da loro scelta* Non ci farà male tenerci aggiornati! *infila sotto al braccio, già soddisfatta*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Era troppo preso da tutti quegli aggeggi intorno a loro che quasi le va addosso nel momento in cui si ferma e gli sventola un film porno davanti agli occhi. Lo afferra al volo e lo guarda* Mille modi di dare e rivere piacere..*rilegge il titolo* Pensavo fossimo a posto su questo..*dice sorridendo* Perché per me non hai niente da imparare da questa qui *indica con lo sguardo la donna sulla copertina* Potremmo invece prendere qualcos'altro* dice aprendo le braccia come a voler mostrare i tanti giochetti che li circondavano*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita Amore! Tu sì che sai come conquistare una donna! *commossa lascia su uno scaffale il dvd, mentre afferra la mano di Lucien per rimanere al suo fianco* Ok amore scegli te allora *con lentezza gli fa scivolare la mano sul fondoschiena mentre si guarda intorno. Quell'aria sensuale stava cominciando ad eccitarla e non vedeva l'ora di tornare a casa con un nuovo dvd da provare. Magari avrebbero potuto farne uno loro di dvd, medita rapita. Sarebbe stata un'idea veramente grandiosa*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*scoppia a ridere* sul serio pensi possa sceglierne uno io? *scrolla le spalle* pensavo che questo compito toccasse a te *le pizzica il naso amorevolmente. Le passa davanti e sente la sua mano sul sedere, eccitandosi all'istante come ogni volta quando lo toccava.* Abbiamo già le catene o sbaglio? *chiede guardando un paio di manette con peluche*

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *segue con gli occhi la camminata virile del suo uomo. I brividi che si propagano sul corpo nessun'uomo era mai stato capace di provocarglieli. Un sorriso le nasce in volto mentre guarda nella mano di Lucien: un paio di manette pelose, rose* Sì, le abbiamo ma quelle sono molto molto carine, ma ci manca quello *indica con il dito smaltato un frustino borchiato* Così quando farai il monello ti potrò punire come si deve.

Lucien Morte GsLords Ita Non starai mica dicendo sul serio?! *le dice malizioso* Semmai sarò io a punire te *continua con voce roca. Tutta quell'aria di sesso intorno a loro gli aveva fatto aumentare la voglia di averla. E non perché fosse ispirato da quei giochi.. prende in mano anche il frustino e la guarda con occhi carichi di desiderio solo nell'immaginarla nel momento in cui l'avrebbe usato su di lei* in questo momento non mi rendi capace dal ragionare..lo sai,vero?

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita *si avvicina piano a lui, ancheggiando sensualmente. Gli afferra la maglietta attillata che gli disegnava alla perfezione i muscoli sodi che a breve avrebbero incontrato la sua lingua peccaminosa* Era questo il mio intento, Fiore, solo questo *gli sussurra all'orecchio, prendendogli poi il lobo tra i denti e mordicchiandolo. Il suo profumo di rose si sprigiona facendola bagnare tra le gambe. A breve avrebbero interrotto lo shopping, prevedere mentre gli passa la lingua all'interno dell'orecchio*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Trattiene a stento un ringhio eccitato quando le sua labbra afferrano il lobo dell'orecchio per mordicchiarlo* Anya.. *la sposta appena e la guarda indugiando qualche secondo sulla sua bocca piena* ti concedo due minuti di tempo * osserva il suo sorriso malizioso aprirsi sempre più* o compri..o ce ne andiamo senza nulla! *le stringe una natica dopo aver spostato entrambi dietro uno scaffale in modo da non farsi notare* A te la scelta piccola..

Anya Dea-Anarchia GsLords Ita ‎*la tentazione di farlo la dentro è veramente tanta, ma essere arrestati per atti osceni non era nelle sue intenzioni nonostante tutto. Dandogli una strusciatina al membro ormai turgido, afferra con la mano dietro alla schiena il primo dvd che trova, per nasconderlo subito in borsa. Stasera ci sarebbero stati i fuochi d'artificio in camera loro e lei aveva tutte le intenzioni di esplodere e fare esplodere* Ora possiamo andare *leccandogli piano il labbro, glielo mordicchia maliziosa, sorridendo* In fretta *aggiunge agguantandogli il fondoschiena per poi stringerglielo tra le mani*

Lucien Morte GsLords Ita ‎*Poggia le mani al muro dietro di loro e spinge il bacino in avanti quando la sua mano lo cerca con altrettanta passione* ottima scelta piccola *rabbrividisce e gli viene più duro quando la sua lingua lecca le proprie labbra* te l'avevo detto che non ti servivano quei filmetti *dice baciandola con trasporto. Si ricorda in tempo dei pacchetti che avevano con se e li prende in fretta prima di tornare sulle sue labbra e smaterializzarsi in camera loro alla Fortezza*

giovedì 28 giugno 2012

TRAMA THE DARKEST SEDUCTION: Alla ricerca di... Viola! Part.1



Paris Promiscuità GsLords Ita: *butta giù d'un fiato le tre dita di Glenlivet che a aveva nel bicchiere e chiama con la mano il barista per farselo riempire, si sarebbe scolato un intero bicchiere di quella merda, volendo o nolendo quella sera avrebbe ottenuto ciò che voleva. Un intero bicchiere, constata in quel moneto, non gli sarebbe bastato. Rabbia e frustrazione si stavano impadronendo si lui* Lasciami la bottiglia *ringhia contro il barista quando lo vede allontanarsi per servire un altro cliente**sentendo il barista squittire qualcosa in risposta alza lo sguardo dalla bottiglia* Ma porca puttana *Era ancora ricoperto di sangue, era naturale che facesse paura**Esaminando la sua figura nel riflesso sul bancone rabbrividisce lui stesso, sembrava si fosse fatto una nuotata in un mare di sangue e viscere**"Richiama il barista, lo voglio" ordina Sesso nella sua mente facendo le fusa**Irritato a morte dal suo Compagno digrigna i denti con una forza tale da sentire la mascella quasi spaccarsi "Yo, Sesso... ti ricordi quando ti avevo chiesto una relazione FEDELE? Quando ti avevo supplicato per la monogamia? Beh ragazzo, non sempre otteniamo quello che vogliamo. Perciò ora TACI" gli risponde furente**fiamme di collera lo lambiscono da dentro, collera, risentimento e disperazione gli infondono forza ma, al tempo stesso, queste fiamme gli divoravano qualcos'altro**Ripensando a come aveva sventrato i suoi nemici poco prima permette a questo fuoco oscuro di bruciarlo fino nella parte più intima di se, un solo pensiero lo ossessionava: Viola Narcisismo GsLords Ita*


Zacharel GsAngels Ita: ‎*Una coltre di fumo impestava l'aria nel locale, un misto tra alcool sangue ed altro che si attaccava in gola e sulla pelle - non che a lui importasse molto**Il locale era pieno di creature soprannaturali: demoni, titani, ed anche qualche angelo caduto che cercava una via di redenzione. Incurante e del tutto disinteressato a ciò avanza verso la figura ricurva su una bottiglia seduta al bancone* Se ti chiedessi di andartene, lo faresti? *chiede a Paris Promiscuità GsLords Ita incrociando le bracca sul petto possente ed inchiodandolo alla sedia con uno sguardo inquisitore*


Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*digrigna i denti quando sente una voce monotono alle sue spalle e, nello stesso istante, viene investito da una raffica di vento gelido. Non aveva bisogno di voltarsi per sapere che Zacharel GsAngels Ita, l'angelo guerriero, era apparso alle sue spalle** "Lo voglio" Sesso sussurra persuasivo nella sua mente. Rivolgendo un "FOTTITI" al suo demone si porta la bottiglia alle labbra finendone il contenuto. C'era stato un periodo in cui Sesso sembrava non riuscire a tenere quella sua fottutissima bocca chiusa poi, però, il conversare era venuto meno e Sesso aveva cominciato a spingerlo tra le gambe di chiunque in maniera compulsiva** Sente il bastardo sghignazzare nella sua mente, "Finalmente siamo sulla stessa lunghezza d'onda"**stringendo più forte il collo della bottiglia lo mandandola in frantumi "In questo momento ti sto odiando con tutto me stesso" gli risponde** Ultimamente Sesso aveva ripreso a parlargli, solo che ora era peggio di prima. Il suo demone desiderava chiunque, specialmente che lui NON VOLEVA... Zacharel era un esempio* Andarmene? *chiede continuando a guardare davanti a sè* Non credo che Lucien Morte GsLords Ita sarà ancora così disponibile a trasportarmi quassù una seconda volta. Comunque perchè ti interessa tanto dove mi trovo? *chiede sospettoso*


Zacharel GsAngels Ita: Non mi interessa per qualcosa di personale *risponde indifferente ed impassibile, non si cura delle repliche del demone e quindi rimane fermo in piedi dietro di lui. Stoico ed irremovibile ricorda gli ordini di Lysander GsLords Ita, fallire non era sua intenzione* Me ne andrò demone, non temere. Me ne andrò come tu suggerisci, ma prima, dovrai rispondere ad un altra mia domanda *dice muovendo quasi impercettibilmente le sue ali, la neve che vi si era depositata cade a terra sciogliendosi. Nuovi fiocchi di nese continuavano a cade sulle sue ali dorate come un flagello*


Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*sospira stanco ma decide di ascoltare la domanda dell'angelo. Una cosa che aveva imparato a sue spese era che gli Angeli erano ostinati da fare schifo quindi, se non voleva ritrovarsi Zacharel GsAngels Ita come ombra, avrebbe dovuto rispondergli. Ormai rassegnato si volta per guardare in faccia l'angelo; erano mesi che conosceva Zacharel ma, ancora adesso, la sua figura riusciva a smuoverlo come pochi. Non si era ancora abituato a quanto magnetico e perfetto quell'essere fosse, attraente quanto glaciale, ma in quel momento erano le ali dell'angelo la cosa più sbalorditiva* Tu... stai nevicando *non riesce a trattenere la constatazione che assume la sfumatura di una domanda. In quel momento, in quel bar di immortali, le ali del suo interlocutore venivano tempestate da una buffera di neve che aveva reso le sue ali dorate di un bianco candido* Cosa... perchè?


Zacharel GsAngels Ita: ‎*Impassibile ed apatico fissa lo sguardo negli occhi del demone* Posso rispondere alla tua domanda o posso sottoporti la mia e poi andarmene *dice rimanendo immobile come una statuta, sapeva cosa Paris Promiscuità GsLords Ita stava vedendo: un angelo vestito in tunica bianca, innocente ed incorrotto, ma tanto gelido e frigido quanto la neve che gli straziava le ali* La scelta è tua demone, ora decidi *lo incalza incurante. Quando il Demone gli fa cenno di continuare si assicura di avere la sua totale attenzione prima di parlare di nuovo* Hai desiderio di morire? *chiede attendendo la risposta. Le emozioni del demone compaiono sul suo volto perfetto deturpandolo solo per qualche secondo prima di essere inghiottite di nuovo nel pozzo nero che era ormai la sua anima* Io credo che tu desideri una donna in particolare... più di quanto desideri altro *Imperturbabile sostiene lo sguardo del demone* Più di quanto brami la vita e la morte stessa.


Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*si passa la lingua sui denti nel sentire quel riferimento a Sienna Blackstone GsLords Ita. La donna che stava cercando incessantemente da mesi era proprio lei, la sua ricerca era diventata una ossessione. Nonostante una parte di lui odiasse la ragazza con tanta ferocia da stordirlo, l'altra parte invece voleva salvarla, aveva bisogno di salvarla. Ricordi della ragazza dagli occhi nocciola e la pelle coperta di lentiggini si fanno strada tra la sua mente, la sua Sienna non era una santa, anzi, ancora adesso faceva fatica a perdonarla per quello che gli aveva fatto ma quello che le era capitato dopo essere morta era di gran lunga peggio. Nessuno meritava una vita simile. Morire, essere riportata in vita, essere appaiata con un Demone, essere costretta in schiavitù e sopportare torturate e sevizie per aver tentando di fuggire da Crono. No, nessuno lo meritava. Neanche la più infame tra tutte la cacciatrici* Si, la voglio quindi fine della questione. Tagliamola qui *conclude desideroso di un attimo di tranquillità*


Zacharel GsAngels Ita: Farò finta di sapere cosa intendi con quella espressione *risponde apatico* Ma credo che tu ed il tuo demone siate in disaccordo sui vostri desideri. Tu vuoi la razza, lui desidera qualunque cosa che respiri, tuttavia... *continua incurante dell'agitazione del demone, i suoi occhi riuscivano a cogliere ogni reazione e sinceramente il demone doveva lavorare sulle sue doti di attore* tuttavia... questo non ti ha impedito di sedurre Kaia Skyhawk GsLords Ita, l'attuale compagna del tuo fratello in armi Strider Sconfitta GsLords Ita, arrecando ad entrambi sofferenza e problemi. Le tue azioni hanno quasi messo in pericolo il loro lieto fine ma, ancora, professi di volere la ragazza. La cacciatrice. Come è possibile questo demone? Perchè la desideri quando è chiaro che hai volto la tua attenzione verso altre conquiste *chiede inclinando quasi impercettibilmente il capo e facendo cadere altra neve a terra. Sempre incurante della ferocia crescente di Paris Promiscuità GsLords Ita continua imperterrito* Penso che in realtà tu ti senta in colpa per le tue azioni. Per ogni cuore che hai spezzato, per ogni sogno di una vita felice che hai infranto, per ogni brandello di orgoglio e sicurezza che hai distrutto quando i tuoi amanti capivano che non eri realmente interessato a loro nonostante i loro sforzi. Ma, in fin dei conti, penso che tu sia fin troppo indulgente con te stesso e che tu sia patetico. E non hai nessun diritto di piangere per i tuoi problemi quando ne hai creati così tanti.


Paris Promiscuità GsLords Ita: Attento angelo, ti stai addentrando in un territorio pericoloso *ringhia sbattendo il bicchiere sul bancone mandandolo in pezzi, schegge di vetro gli lacerano il palmo facendolo sanguinare* Non sono mai stato più serio, controlla le tue parole o parti del tuo intestino decoreranno le pareti di questo bar. Non mi piace essere giudicato. Da nessuno *ringhia a voce troppo alta visto che il barista e la gente dentro il locale gli stavano lanciando occhiate allarmate* Non ti possono vedere immagino... *ancora più irritato di prima lancia un occhiataccia a Zacharel GsAngels Ita che era ancora li, fermo ed immobile come una statua. L'apatia dell'angelo gli dava sui nervi. "Mentre lo attacchiamo potremmo averlo!" Sesso esulta compiaciuto. "Vedi di tacere" gli risponde scollando la mano in modo da levare il sangue "Ma io voglio..." insiste il demone. "Ti ho detto di piantarla!". Zacharel era ancora accanto a lui, questo non lo aiutava ne a mantenere la calma ne a placare Sesso.*

Zacharel GsAngels Ita: ‎*Mantiene lo sguardo fisso sul demone stranamente perplesso, c'era qualcosa di sfuggente nel custode di Promiscuità, qualcosa che non riusciva a cogliere* Ritengo che tu voglia salvare la ragazza ad ogni costo, e questo è ammirevole e degno di lode ma credo anche che tu voglia tenerla con te. E questo non lo è. Non importa quanto tu la desideri, non è "bene" costringere gli umani a mescolarsi con i demoni *sostiene lo sguardo di Promiscuità intuendo i suoi pensieri* Nonostante la ragazza ora sia posseduta da un demone, il suo cuore è ancora umano. E stanne certo *punta gli occhi in quelli di Paris in modo che possa vedervi la verità. Aveva la sensazione che il demone non volesse credere alle sue parole,le parole di un Angelo erano sempre portatrici di verità* a quella donna non piacerà di la creatura che sei diventato.


 Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*osserva le sopracciglia dell'angelo inarcarsi impercettibilmente* Ora ne ho abbastanza! *sbotta tirando un pugno sul bancone* Non ho intenzione di tenerla, intesi? *Mente miseramente. Per gli Dei invece se ne aveva intenzione, se solo ne avesse avuto la possibilità e se solo lei avesse voluto...* Comunque non le sono mai piaciuto, nemmeno prima. *mormora a nessuno in particolare**Sienna Blackstone GsLords Ita era rimasta disgustata da lui, dal Paris di Atene: quello che cercava di arrecare il minor danno possibile, quello che combatteva il suo demone, da quello che non era più. Chissà come avrebbe reagito davanti all'abominio che era diventato. Per trovarla aveva varcato irreparabilmente la linea che separava il bene dal male. Zacharel GsAngels Ita non stava mentendo: non la avrebbe mai potuta tenere per se*


  Zacharel GsAngels Ita: Ma stai correndo lo stesso a salvarla *una constatazione più che una domanda, ciò nonostante continuava a non capire il demone. In realtà aveva difficoltà a capire ogni sorta di sentimento, faticava a comprendere anche Lysander quando si trattava della sua Bianka, ma dell'angelo non biasimava nulla. Lysander era una fonte di ispirazione, non lo avrebbe deluso. Avrebbe portato a termine la missione*

  Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*schiocca la lingua sul palato irritato. Già, era davvero un vero idiota... come la maggior parte degli Angeli caduti che erano in quel pub ma lui, a differenza loro, lo sapeva benissimo. Solo non gli importava, quello che contava era solo Sienna Blackstone GsLords Ita* Ascolta, non rendo conto a te, ne ora ne mai. Non ti devo spiegazioni e comunque... che cazzo! Cosa sono tutte queste domande? Avevi detto che me ne avresti fatta una e che poi te ne saresti andato *Dei, quella situazione era esasperante*

  Zacharel GsAngels Ita: Ti ho posto una sola domanda, infatti le altre erano solo osservazioni e vorrei offrirtene ancora una prima di andarmene *si avvicina al demone piegandosi leggermente sopra la sua spalla prima di sussurrare al suo orecchio quanto promesso* Ritengo che se continuerai lungo questo sentiero di sangue e distruzione perderai tutto quello che sei arrivato ad amare fino ad adesso. Nulla escluso. Perderai tutto *intuisce le intenzioni del demone prima che la mano di questo riesca a serrarsi intorno alla sua tunica, forse aveva esagerato ma non era pentito di aver detto il vero*

  Paris Promiscuità GsLords Ita: ‎*si irrigidisce nell'istante in cui sente le parole dell'angelo* Figlio di... *prova ad afferrarlo per la tunica ma le sue mani si stringono intorno all'aria. Fiamme di rabbia e collera lo lambiscono da dentro* Cosa diavolo era quella? Una minaccia? *ringhia a nessuno in particolare guadagnandosi occhiate allarmate dagli altri frequentatori del bar* Portami ancora da bere *ordina al barista senza guardarlo di striscio. Quando sente le proteste di questo gli lancia un occhiataccia sentendo crescere qualcosa di oscuro dentro di sei. L'uccisione di quei cacciatori non gli aveva dato soddisfazione, ne voleva ancora** Si gira sullo sgabello ed osserva il locale. Impaziente. Trepidante. Il futuro di Sienna Blackstone GsLords Ita dipendeva da quella serata, non poteva fallire ancora, non con lei. Dissipando qualunque dubbio del barista sulla sua pazzia, gli strappa di mano il bicchiere, lo aveva già sentito parlare da solo visto che Zacharel GsAngels Ita non si era reso visibile ai suoi occhi, che male poteva fare perdere ancora un po' di dignità?* Forza, dove sei? *mormora tra se e se. Esattamente il quel momento uno sbuffo di fumo appare all'ingresso del locale per poi lasciare il posto ad una delle donne più sensuali ed attraenti che avesse mai visto. Assecondando Sesso scatta in piedi e le si fa incontro. La sua preda era stata localizzata. Viola Narcisismo GsLords Ita era sua.*

sabato 23 giugno 2012

La Fine ? Trama Extra - Demon's Game



Kane Disastro GsLords Ita :*Dov'era finito ? Cosa diavolo stava succedendo ?Stava fluttuando . Un attimo dopo aver formato quel pensiero, sentì qualcosa di freddo premergli sul torace. Voci sconosciute gli ronzavano intorno.Dove cazzo era finito ? Qualcosa di aguzzo gli trafisse la spalla e la mente andò fuori controllo.Sentiva il suo Demone staccarsi lentamente da lui.*No!!* urlò nella sua mente.*Disastro * cercò di chiamarlo senza nessun risultato .BEEP, BEEP, BEEP. Quel suono lento e ritmico si mescolava con un rumore di passi veloci e respiri ansanti .No.Non poteva finire cosi.Sentì la pelle bruciargli come se lo avesse marchiato a fuoco. Si sentiva come un pugile che ha perso l'incontro più importante della sua carriera.E per giunta il suo demone adorava quella situazione catastrofica e ridacchiava tutto il tempo nella sua testa.Si era addormentato dolorante e intontito da qualche droga, uno stato che aveva sperimentato spesso negli ultimi... giorni? Settimane? Quanto tempo era passato ? E dov'era finito William ? Con tutte quelle domande si riaddormentò nuovamente*

domenica 17 giugno 2012

Ancora una volta in gabbia - The Darkest Surrender


William GsLords Ita *La testa gli pulsava. Un dolore sordo sembrava scuoterlo da dentro, mentre cominciava a svegliarsi dal torpore di quel sonno indotto. Sapeva che qualcuno l'aveva sedato. Il sapore amaro della droga che avevano usato su di lui, gli faceva storcere il naso per il disgusto, ma ora era sveglio, anche se, per precauzione, preferiva mantenere l'espressione del viso rilassata e gli occhi chiusi. La droga era una di quelle che usavano probabilmente sulle loro vittime abituali. E funzionava benissimo anche su di lui se l'avevano steso con così tanta facilità. Il piccolo materasso sotto di lui, non riusciva a contenerlo in tutta la sua lunghezza, per questo aveva i piedi che tranquillamente penzolavano dal fondo del letto. Con circospezione aprì un occhio, poi l'altro. Il dolore al capo non accennava a diminuire ma ora doveva trovare una via d'uscita per quella prigione. Le sbarre arrugginite sembravano volerlo sfidare a toccarle, ma aveva visto di peggio. Quei poveri umani, così pieni di loro non si rendevano conto della persona che avevano appena sfidato. Poco prima il buio l'aveva avvolto, ma le voci provenienti dall'esterno gli erano arrivate ben chiare: Cacciatori. Umani che, come unico scopo nella vita, volevano uccidere i Demoni. L'avevano scambiato per uno di loro? Anche per quello avrebbero pagato. Non potevano metterlo a confronto con dei semplici immortali, anche se, per molti versi, forse era meglio così. Se avessero saputo la sua vera natura, probabilmente sarebbero tornati tra le gambe della loro madre a piangere, e a chiedere pietà. Un colpo di tosse lo riscosse dai suoi pensieri. Sollevando piano le membra dal materasso sudicio, alzò la testa per incontrare un paio di occhi azzurri che lo stavano studiando. Il corpo snello era nascosto da un camice da dottore bianco candido. I capelli biondi le sfioravano le spalle, accarezzandogliele. La furia cominciò ad impossessarsi di lui. Per la seconda volta nella sua lunga vita, era stato rinchiuso. E ciò lo faceva a dir poco alterare. I piedi toccarono il pavimento freddo. Bene. Diamo inizio allo spettacolo.*

Skye GsLords Ita *Il silenzio all'interno dei corridoio sembrava ovattato, incerto. I pazienti dormivano tranquilli, circondati da sogni probabilmente fittizi, dati soltanto dai farmaci che gli davano ad ogni ora della notte e del giorno. Ogni paziente era uguale e diverso, l'uno dall'altro. Creature soprannaturali, che un po' d'anni prima, non si sarebbe neanche mai sognata di vedere, o addirittura pensare che potessero essere creature vere. Creature indecenti, ma pur sempre pazienti, per lei. I Cacciatori glieli portavano per essere curati. In silenzio e senza un attimo di incertezza, faceva ciò che le ordinavano. Per suo marito. Per loro. Era giunta davanti alla cella del nuovo ospite: un Immortale, un uomo più bello del peccato stesso, che avrebbe fatto piangere un monaco, per il viso perfetto che si ritrovava. Ma fredda e distante al suo fascino, però, non vedeva altro che un uomo aggiunto alla sua lunga liste di persone sotto le sue cure.* Si è svegliato. *non era una domanda, ma una semplice constatazione. Si fermò davanti alle sbarre, stando bene attenta a non avvicinarsi troppo.*

William GsLords Ita ‎*La voce della donna risuonava ben chiara tra le pareti dei corridoi di quel posto. Dove si trovava di preciso? Qualcuno sarebbe andato a cercarlo, sicuramente. Anya avrebbe dato fuori di matto se non avesse potuto torturarlo. All'improvviso provò uno strano senso di nostalgia. Nostalgia strana, immeritata, perché tutto quel casino era accaduto a causa di quella dea, lunatica e psicologicamente instabile. Se non fosse venuta a cercarlo in passato, se non avesse rubato il suo libro, non si troverebbe ora, in quella situazione fastidiosa. Perché si, tutto ciò che gli era accaduto nelle ultime 24 ore, si poteva definire solamente fastidioso. A quest'ora si sarebbe potuto ritrovare, fra le morbide cosce di una donna disponibile. Invece no. Una cella sporca e maleodorante era tutto ciò che lo circondava. I pensieri si fermarono mentre la guardò negli occhi limpidi.* Sì, dolcezza. E sono più arzillo che mai. *fece finta di stiracchiarsi, come se tutta quella situazione fosse normale routine per lui. Quegli umani avevano molto da imparare, pensò.* Buona la roba che mi avete dato. Prima di andarmene ne vorrei ancora un po' *sentenziò prima di far ricadere le braccia lungo il corpo, senza abbandonare mai il suo sguardo. Lo stava studiando, ne era certo.*

Skye GsLords Ita *tutta quella situazione era una grande pagliacciata. Perché non diceva le cose come stavano? Non sapeva perché quei pensieri avessero cominciato a vorticarle nella testa, ma era certa che il comportamento della creatura davanti a lei, fosse tutta apparenza. La sua cartella clinica, quella che aveva compilato lei stessa, l'aveva fatta trasalire più di una volta. Mai, in tutti gli anni in cui era stata sotto quell'organizzazione, aveva incontrato una creatura come lui. Che cos'era? si chiese, mentre con calma apparente inclinava il viso da una parte, guardandolo dall'alto in basso. Avrebbe potuto smaterializzarsi? Impossibile. Quelle sbarre erano fatte apposta per evitare cose del genere. Nessuno, nessuno avrebbe mai potuto vincere contro di esse. Ma qualcosa le disse di stare attenta. Una sensazione strana, che partiva dalla base della nuca. 'Stai attenta Skye, non hai mai incontrato nulla come lui'.*

William GsLords Ita ‎*Lo sguardo freddo, analitico della donna gli stava facendo perdere le staffe. Lo guardava come se fosse uno batterio sottoposto ad un esame in laboratorio. Clinico e freddo, lo metteva quasi a disagio. Quasi, dato che lui, in pratica non sapeva neanche dell'esistenza di quella parola sul dizionario. Sbuffò sonoramente, incrociando le braccia. Peggio di così, non sarebbe potuta andare. Dov'era Kane? Quel demone aveva il brutto vizio di cacciarsi nei guai e, dopo il discorso avuto nella casa dei genitori di Gilly aveva tutta l'intenzione di non perderlo mai di vista. Doveva ricevere una qualche medaglia, per quell'atto eroico. Sì. Quando fosse tornato in Fortezza, avrebbe urlato a gran voce quel suo desiderio. E qualcuno l'avrebbe accontentato. Come sempre accadeva.* Avrei tanta voglia di rimanere qui a chiacchierare con te, bellezza. Ma ho un'Apocalisse da evitare, quindi apri questa cella e fammi uscire. *Le parole gli uscirono melliflue dalle labbra. Quasi a non lasciare trapelare la minaccia sotto il tono dolce.* Dov'è l'amico che era con me? *chiese buttando lì la domanda, come se non gliene interessasse. Come se il destino del mondo non dipendesse dalle azioni di quell'uomo.*

Skye GsLords Ita *Corrugò la fronte. Il suo amico, sì l'aveva visto. Era stata lei stessa a procurargli le prima cure, ma subito dopo aveva dovuto lasciarlo, portato via dai Cacciatori che aveva dei progetti per lui. Così le era stato riferito.* L'esplosione è stata forte. *cominciò con tono freddo, sempre con il volto inclinato da una parte.* Avevate riportato varie ferite entrambi. *ricordava il sangue sulle braccia e il corpo dei due. La sofferenza che avevano dovuto passare entrambi doveva essere stata atroce, ma dovevano soffrire. Era così, no? Aveva curato con attenzione le ferite del suo amico, che sembrava quello ridotto peggio. Aveva curato Disastro, come aveva poi scoperto in seguito. Perché non l'aveva capito dal pezzo di intonaco perfetto che le stava cadendo sulla testa, in sua presenza, quello era proprio un mistero.* Il tuo amico è stato portato all'Inferno. *soffiò con tranquillità dalle labbra, come se stesse parlando del tempo e delle previsioni dei prossimi giorni.*

William GsLords Ita ‎*Non seppe mai cosa gli accadde dentro quella cella. Dopo la notizia della dottoressa su Kane, il suo peggiore incubo si era realizzato. Nulla poteva andare peggio di così. Nulla. Il mondo stava per entrare in una fase di cupa disperazione e distruzione e neanche lo sapeva. Si alzò di nuovo dal suo giaciglio. Le ossa scricchiolavano sotto quel movimento. La testa continuava a pompargli come non mai. Sembravano essere passati pochi minuti, ma quando alzò il viso verso le sbarre sgranò gli occhi davanti ad una dottoressa sempre più calma, cambiata d'abito e pulita a lucido. Un livido chiaro le appariva sul viso pallido. Doveva essere impazzito ed essere stato sedato e lui non si ricordava nulla. Assolutamente nulla. Il buio avvolgeva i pochi attimi passati dopo la notizia su Disastro, erano avvolti nel mistero. Si alzò fino a posizionarsi a gambe divaricate e braccia incrociate vicino alle sbarre. Molto più vicino dell'ultima volta. Molto più pericoloso dell'ultima. Nessuno si poteva permettere di prendere giro William, senza pagarla cara.* Come ti chiami? *chiese con tranquillità come se non fossero mai stati interrotti.*

Skye GsLords Ita *Le ore erano passate in fretta dopo che l'uomo di fronte a lei aveva dato di matto ed era stata costretta a sedarlo un'altra volta. Avrebbe provocato dei danni cerebrali? Non lo sa e al momento non gliene importa nulla perché ora il pericolo lo percepisce persino sulla pelle. Emanato da lui, dai suoi piccoli pori sulla pelle che con tutta probabilità avevano anche loro il fascino del padrone. Scosse impercettibilmente la testa, a quei pensieri, ma era indubbio il fascino maschile e virile di lui sulle donne, umane e non.* Ti interessa veramente? *chiese come se non ci credesse, ed era veramente così*

William GsLords Ita ‎*In effetti non gli importava un fico secco di come si chiamasse quell'algida donna davanti a lui. Voleva solo andarsene e se avesse dovuto usare le maniere estreme non gli importava. Doveva uscire di lì.* Ma certo che mi interessa! *Senza che neanche se ne accorgesse si avvicinò. Anche la donna sembrò non accorgersi di quel movimento, perché non sbattè neanche gli occhi per la sorpresa.* Ti chiamerò dottoressa Clitoride, visto che non me lo vuoi dire. *rispose dopo un attimo di silenzio da parte della donna. Intanto aveva fatto diventare il suo sguardo più languido e sexy che mai. Che peso essere così dannatamente belli.*

Skye GsLords Ita *aveva capito sin dall'inizio che razza di uomo avesse davanti, ma sentirlo parlare in quel modo la fece indignare e offendere oltremodo. Era sposata con un uomo rispettabile, e nonostante esercitasse pur non avendo finito gli studi, era una persona seria, a cui non si doveva parlare con quei termini.* Ho abbastanza potere qui dentro per farti castrare. Non mi chiamare in quel modo. *Disse fredda, guardandolo negli occhi. Ci si sarebbe potuti perdere in quell'azzurro così intenso. La promessa sessuale all'interno di essi sembrava urlarle in faccia, ma forse aveva capito il suo gioco. Forse.*

William GsLords Ita ‎*Finse un brivido di piacere a quella risposta. Il freddo glaciale all'interno dei suoi occhi non sarebbe stato possibile da sciogliere neanche con una notte di sesso con lui. Puah. Meglio lasciare perdere. In un'altra occasione probabilmente le avrebbe dato la possibilità di toccarlo e accarezzarlo come le altre. Ma no, era troppo fredda, troppo immobile, per essere considerata la sua prossima conquista. Non gli interessava minimamente, e dire che era interessato ad ogni donna attraente e disponibile sulla faccia della terra e non! Alzò la mano e si portò sotto agli occhi le unghie sporche. Tutto il lerciume di quel piccolo posto sembrava esserglisi attaccato addosso. Che schifo. Con nonchalance cominciò a rimirarsi le unghie, ponendo domande strategiche. Doveva sondare il terreno prima di attaccare.* Allora? Lavori per Galen? *chiese sempre guardandosi la mano, come se lei non l'avesse appena minacciato di farlo diventare un eunuco.* 

Skye GsLords Ita *L'istinto di corrugare la fronte davanti a quella domanda era forte, ma seppe resistere. Cosa gliene importava? Voleva forse convincerlo a farlo scappare? Non ce l'avrebbe mai fatta. Era troppo fedele a suo marito per permettere a quest'uomo di traviarla con promesse sessuali velate. I guai che avrebbe passato il caro e vecchio marito se fosse accaduta una cosa simile sarebbero stati indicibili. E lei non voleva che lui soffrisse.* No, io lavoro per mio marito. E non sono una dottoressa. *Le braccia che poco erano distese lungo il corpo, vennero alzate e portate al petto intrecciate. La chiusura era evidente ma probabilmente la creatura davanti a lei non se ne accorse perché continuò con le domande.*

William GsLords Ita ‎*Oh piccola donna sottomessa. Faceva tutto quello che le chiedeva il marito? In effetti non aveva visto la fede che lei portava, ma non guardava mai le mani delle donne se non durante certi momenti. In quel momento le mani di lei, sarebbero state bene come fermacarte sulla sua scrivania immaginaria. Tagliate e sanguinanti. Non aveva mai pensieri simili riguardanti le donne. Esse erano la sua aria, la sua gioia di vivere. Portavano un profumo di fiori ovunque loro andassero. Ma quella donna. Quella dannatissima e fredda donna davanti a lui, gli faceva saltare i nervi come mai gli era successo. Doveva pagare per l'affronto che gli aveva fatto. Lei e suo marito. E tutti quelli che lavorano presso i Cacciatori. E i Cacciatori stessi. Insomma, mentre la lista si allungava sempre di più, lui continuava piano piano ad avvicinarsi alle sbarre, a lei.* Non avere paura di me. Io non ti farei mai del male! *abbassò la mano che aveva inspiegabilmente attirato la sua attenzione fino a quel momento, per riportare l'attenzione su di lei. Tu mi hai salvato! Come potrei non essere riconoscente? *la derisione nel tono con cui pronunciò quella frase poteva essere percepita anche da un sordo. Ebbene che la percepisse. Quella donna stava per compiere un passo falso. E lui era pronto a tutto.*

Skye GsLords Ita *Quasi scoppiò a ridere davanti al cascamorto che aveva di fronte, ma non abbassò lo sguardo davanti ai suoi occhi ardenti. Poteva essere considerato quasi simpatico. Ma era lì in quel luogo per altro. Suo marito le aveva affidato quell'incarico e lei avrebbe fatto di tutto per lui. Non le interessava della missione dei Cacciatori con tutti gli esseri straordinari che tenevano lì. Le dispiaceva un poco, ma in pratica non le interessava nulla, se non fare contento suo marito. Solo quello importava. Con tranquillità portò una mano nella tasca del camice, per estrarne poco dopo un lecca lecca che prese, una volta scartato a leccare. Non in maniera maliziosa, no.*

William GsLords Ita ‎*Ancora un po'. Solo un po' e sarebbe stato abbastanza vicino.* Sai, ti sono riconoscente per ciò che hai fatto. Nonostante tu mi tenga qui dentro senza motivo ti sono riconoscente. *sospirò in modo melodrammatico, appoggiando i gomiti a due sbarre per sporgersi verso di lei e sussurrare* Sai non sono pericoloso. Potresti liberarmi ora. *il tono si era fatto roco, sexy più che mai. Conosceva le donne come le sue tasche. In ogni loro sfumatura. Ma questa era diversa. Così devota al marito sembrava un bocconcino troppo prelibato per essere lasciato lì. Ma così dovevano andare le cose, evidentemente.* Dici che non lavori per loro. Liberami, allora. *Una promessa non molto ben nascosta era presente in quella frase. Insieme allo sguardo di fuoco che le stava rivolgendo si aspettava da un momento all'altro che la donna cadesse in ginocchio, aprendo la cella e chiedendogli di darle piacere.*

Skye GsLords Ita *Sorrise dolcemente davanti a quella sfacciata proposta. Se l'avesse liberato lui l'avrebbe soddisfatta in altro modo. Sì, sicuro. Glielo si leggeva negli occhi, nei muscoli della braccia tese, imitate dal resto del corpo.* Anche se non lavoro non posso liberarti. *lambì un'altra volta il lecca lecca, guardandolo.* Mi dispiace, ma devi rimanere qui. *L'avrebbe sottoposto ad ogni esame possibile. Studiato in ogni angolo e affranto del suo corpo e della mente. E dopo, forse, l'avrebbero ucciso, come soltanto una creatura come lui sarebbe morta, con la testa tagliata. Rimase in silenzio, aspettandosi un crollo da parte dell'uomo, che vedeva svanire tutte le sue speranze di libertà. In fondo le dispiaceva veramente. Solo un po', e solo ora.*

William GsLords Ita ‎*In fondo gli dispiaceva veramente: solo un po' e solo ora. Le sue speranze di andarsene senza provocare vittime in quella prigione erano evaporate come neve al sole dopo l'ultima frase che la donna aveva pronunciato. Poverina, pensò mentre cominciava a sorridere in maniera crudele nella sua direzione.* Allora va bene. *sentenziò mentre le mani si avvicinavano alla sua gola per poterla soffocare e tramortire. La mancanza di ossigeno l'avrebbe fatta cadere a terra priva di sensi, dandogli il tempo di scappare da quel luogo. Bastò un attimo.*

giovedì 14 giugno 2012

*TRAMA EXTRA* La famiglia

*E' sul divano rosso della stanza degli Svaghi, mentre accarezza il suo ventre. Qualche calcetto qua e la, le fanno sentire la presenza dei suoi Gemellini ed un sorriso dolce e sincero si porta sulle labbra.* Piccoli birbanti* esclama in quella sua voce, non avrebbe mai creduto di trovare un compagno come Maddox eppure è piombato nella sua vita come una luce nella sua oscurità di voci, il pensiero di quei giorni al Laboratorio con Mcintosh sono lontani, ma a pensare cosa ha fatto quando ancora non sapeva che era in mano ai cacciatori la facevano stare un poco male. Ed ora con una famiglia splendida, Anya che la salvata dalla sua Morte, il suo sacrificio per salvare il suo Amato, Danika un'amica che anche lei l'aveva "Salvata" quando aveva bevuto il vino con l'ambrosia, ogni membro di quella enorme famiglia era significativo per lei, sapeva che i suoi piccoli sarebbero cresciuti nell'Amore, anche se c'era dei Demoni, perchè non tutto è sempre nero o bianco, ma diverse sfumature e lei aveva imparato a conoscerlo nel tempo.Il giorno in cui Olivia le aveva detto che era due Gemelli Immortali l'aveva quasi leggermente sconvolta, ma d'altronde non poteva pensare diversamente con un Padre come lui e con una Madre che poteva sentire delle Conversazioni avvenuti secoli prima o anche solo un giorno prima.I due Gemellini si muoveno, segno della loro voglia di vita e di crescità.*Chissà come sarà con loro*Eppure lei sà come sarà, sereno e felice con quella nuova famiglia.*
 

martedì 12 giugno 2012

[Demon's Night] L'incontro


Maddox Violenza GsLords Ita  
*Torin l'aveva avvisato, c'era qualcuno nella foresta, e lui doveva andare a vedere. Perché lui? Non c'era nessun altro nella fortezza e avrebbe dovuto fare tutto da solo, visto le incapacità di Torin di fronteggiare qualcuno, avrebbe ucciso tutti con il solo tocco di una mano e avrebbe scatenato l'inferno in città* Fai il bravo e resisti *cerca di aquietare il demone dentro di lui, gli era quasi impossibile, doveva fare rientro in casa entro la mezzanotte, sarebbe dovuto morire allo scoccare della mezzanotte, come tutte le notti da secoli a questa parte. Aveva ucciso Pandora, e doveva morire per mano di Reyes con sette colpi di spada, successivamente doveva farsi portare all'inferno da Lucien, e quello capitava tutte le notti. Si addentra nella foresta, nel punto in cui Torin gli ha fatto vedere sulla mappa. Nota una donna, dagli occhi color miele e i capelli erano in pendant perfetto, che fosse un'Esca?


Ashlyn Darrow GsLords Ita
*Aveva corso tanto, in quel bosco pieno di alberi che sembrava volessero acchiapparla. Le voci non accennavano a smetterla di sussurrarle nelle orecchie "No ti prego! Non farmi male" Una voce piagnucola. La stavano perseguitando, come al solito. Delle foglie cominciarono a scricchiolare e in preda al panico si volta. Un animale? L'avrebbe divorata? Non poteva! Non ancora, almeno. Doveva trovare gli uomini della Fortezza. Solo loro potevano salvarla. Non aveva la forza di correre ancora, il solo pensiero bastava a farla stancare. Appoggiandosi di spalle ad un albero, cerca di riprendere fiato mentre a testa bassa attende di essere attaccata da qualche bestia feroce*


Maddox Violenza GsLords Ita 
*Quella donna non aveva ancora notato la sua presenza. Le si para davanti facendo poche storie e poche entrate in scena ad effetto. La osserva meglio, eppure, c'era qualcosa in quella donna che non la faceva assomigliare per niente ai Cacciatori, ma come gli aveva insegnato il passato e come diceva il detto "Fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio" avrebbe dovuto studiarla bene prima di portarla con se* Donna, quelli erano dei Cacciatori *da enfasi a quella parola per vedere se la femmina che aveva davanti potesse dare un cenno di cedimento. Era sempre più convinto che fosse un'Esca* Sei una di loro? *la studia a fondo e annusa il suo profumo* Dimmi, hai per caso un tatuaggio? *si accuccia verso di lei e osserva ogni centimetro della sua pelle*


Ashlyn Darrow GsLords Ita 
‎*Ascoltò le parole dell' uomo.Tremava come una foglia,guardando la figura di lui così imponente e massiccia,sembrava trasudare minaccia.Poi quella domande " cacciatori?tatuaggi?" non capiva il significato di quelle parole, ma ora che studiava il viso vedeva delle macchie rosse e solo dopo poco capì che era sangue e solo ora si spaventò maggiormente,aveva ragione Mcintosh non sarebbe dovuta venire lì.Poi silenzio, qualcosa di strano per ed un tenue sorriso si portò sulle labbra di lei,silenzio non senti nemmeno una voce,come se l'uomo le avesse scacciate via con la sua presenza. Nuova sensazione per lei che quasi non credeva possibile silenzio,sentire solo la sinfonia della natura che meraviglia che era per lei tant'è che si fece cullare da essa chiudendo gli occhi.*


Maddox Violenza GsLords Ita
*quella donna non rispondeva, sembrava quasi ignorare quello che lui le aveva appena detto, era in una sorta di estasi tutta sua. Aveva quasi lo sguardo sognante di una persona che ha visto una cosa nuova per la prima volta, di una persona che si è trovata davanti alla novità. Tanto valeva tentare un'altra volta. Forse non aveva sentito bene quello che lui le aveva detto* Sei una di loro? *aveva ripetuto con un forte accento da ordine, non avrebbe accettato di nuovo del silenzio, voleva saperlo, era una cosa di vitale importanza, per lui e per tutti quelli che risiedevano nella fortezza. A quanto pareva però a quella ragazza piaceva enormemente il silenzio. Ticchetta con i piedi per terra, quasi irritato per una non risposta* Donna? *cerca di farla ritornare con i piedi per terra*


Ashlyn Darrow GsLords Ita
*Continua ad ascoltare quel silenzio, delizia sempre di più mai aveva goduto un silenzio simile nemmeno a North Carolina a casa sua, quando avevano iniziato gli operari aveva dato la regola di parlare solo lo stretto indispensabile, ma sentiva comunque dei sussurri in lontananza <Shh, godi il silenzio.>quelle parole erano deliziate e beate, ma l'uomo continua a parlare <Stai ancora parlando>irritata nelle sue parole.Ma dopo poco osservandolo si rese conto che angelo o no, non sembrava il tipo da ricevere rimproveri, poi non voleva trovarselo come nemico dato che la sua unica presenza allontanava la presenza di quelle maledette voci.Il gelo che prima le sta prendendo il corpo, poco a poco scomparve.Quando Lei riaprì gli occhi, se lo trovo vicinissimo al suo viso, la pelle di lui sembra brillare brillare come rame luccicante.I tratti del viso erano marcati, le sopracciglia nerissime e occhi da predatore ed erano ancor più minacciose a causa delle lunghe ciglia.Sembra dire "Sono pronto ad uccidere chiunque e dovunque.Ma comunque continuava a ripetersi che non poteva essere un Demone, il silenzio era troppo puro e meraviglioso per esserlo, ma nemmeno un angelo, ma la quiete che portava era stupenda.Le sembrava pericoloso oltre che bello.E non dimenticava di certo come aveva lanciato con precisione quei pugnali. Lo studiò con lo sguardo, il suo polso le batteva all'impazzata e il suo seno iniziava a dolerle.Ricordò il drago delle favole che il McIntosh le raccontava da piccola, selvaggio e paralazzante, difficile da addomesticare e difficile che lei riuscisse a allontarsi. Eppure aveva un desiderio di nascondere la testa nell'incavo del suo collo e stringersi a lui.Stava per sporgersi per farlo, ma si blocco in tempo.Ricordò il suo passato, restando in silenzio a guardarlo.*

Maddox Violenza GsLords Ita 
‎*I gesti di quella donna erano talmente dolci che non poteva fare altro che restare ad osservarla, anche se il suo tempo stava per scadere. Non sapeva perché si era offerto volontario, doveva morire per l'ennesima volta e non sarebbe dovuto toccare a lui, ma era l'unica persona che potesse fare qualcosa. Non c'era nessuno alla fortezza a parte Torin, Reyes e Lucien sarebbero giunti solo pochi minuti prima della mezzanotte, e questo dovevano farlo solo per lui. Lucien era destinato a portarlo all'inferno per l'intera esistenza e non poteva mancare un solo giorno accanto a lui. Osserva quegli occhi color miele, erano un misto di preoccupazione e dolcezza, chissà perché quella donna lo attraeva così tanto da volerla trarre in salvo e non farle mancare niente. Certo è che non avrebbe potuto prenderla di peso e portarla via, sarebbe stato troppo scortese, anche se lui e le donne erano capitoli diversi, quasi opposti di un libro. Poteva possederle solo per una notte prendendole da dietro, per non guardare il loro volto e di conseguenza non ricordarsi niente di quelle donne. Di solito era Paris che offriva ai Guerrieri carne tenera su cui affogare le loro voglie. Paris dopo averle solitamente possedute una volta non poteva più possederle più, vittima della sua maledizione che gli impediva di eccitarsi più di una volta con una donna. Lui invece era diverso, non avrebbe voluto ricordarle, perché inoltre aveva paura di fare loro del male, Violenza non risparmiava nessuno, né gli uomini, né quanto meno le donne. Ma quella donna era diversa dagli altri. Il suo volto candido, la sua insicurezza che si poteva intravedere dagli occhi impauriti* Donna, mi rispondi o no? *scuote la testa, era stato vittima dei suoi viaggi mentali, e in quel momento la sicurezza dell'intera fortezza era l'unica cosa importante. Doveva sapere di più di quella donna. Punto*

Ashlyn Darrow GsLords Ita
*Deglutì e s'irrigidì di nuovo.Guardando gli occhi di lui, vedeva del desiderio era possibile che avesse scacciato la sua furia? O era un desiderio di dolore brutale e quindi la sua morte?Un bomba di emozioni colpì la sua testa.Non aveva molta esperienza nel campo del desiderio maschile.Non doveva avvicinarsi a lui, magari l'avrebbe preso un invito a toccarla, ma nemmeno un attacco d'isterismo al quel pensiero, perchè? Si era sicuramente sbagliata, magari lui era un principe ad uccidere il drago<Come ti chiami?>Di getto butto quella domanda, forse non doveva farla ma ormai lo aveva fatto. Rimase in silenzio in attesa della risposta dell'uomo, ma ancora non le rispondeva e probabilmente non le avrebbe risposto.*


Maddox Violenza GsLords Ita ‎
*a quella donna non importava niente di quello che le stava dicendo, sembrava quasi disinteressata alle domande perentorie, magari anche nell'identificarsi, ma aveva chiesto a lui di identificarsi. L'aria era pesante, non c'era nient'altro che gli desse ansia a parte la tensione di quando non gli si rispondeva a una domanda che aveva fatto. Deglutisce a fatica, quella era una totale mancanza di tempo per lui, non avrebbe dovuto essere qui, non poteva scegliersi un altro momento della giornata? Ma se fosse stata un'Esca non ci sarebbe stato momento migliore per turbare le loro vite* Maddox *alla le risponde, più per gentilezza che per altro* Mi chiamo Maddox *tanto valeva mettersi a far conversazione no? Si domanda dentro la sua testa con un filo d'ironia* E tu? *la guarda ancora, sempre più esasperato dalla situazione*


Ashlyn Darrow GsLords Ita 
‎*Ascoltò quel nome che scivolo nella sua mente, quasi promettendole molte soddisfazioni.Cercò di fare un sorriso*Io mi chiamo Ashlyn Darrow. *Rimanese a guardarlo in silenzio, aspettando qualche sua reazione.Mentre la sua mente assaporava quella sua voce che poco prima aveva detto il nome.*


Maddox Violenza GsLords Ita ‎
*la neve circondava tutto il bosco, era abbastanza freddo, ma lei era sudata, il sudore gli stava scendendo dalla fronte. Le labbra carnose, le osservava come se non avesse visto di più bello nella sua vita, vedere una donna per lui era molto raro, specialmente in faccia. Per cui faceva quasi fatica a guardarla* Non dovresti essere qui Ashlyn Darrow *scandì il suo nome. Si sorprese anche lui di quello che stava per fare, prendendole il volto per una mano e scorrendo verso il collo, era tremendamente impaurita. Chissà che le avevano detto quei luridi bastardi dei cacciatori per farla arrivare sin lassù, varcando la soglia della collina e capitolando vicino alla fortezza. Scuote la testa*


Ashlyn Darrow GsLords Ita
*A quel tocco di lui, deglutì ancora una volta forse non aveva quelle intenzioni il guerriero ma quella carezza era così esotica che gli scioglieva il corpo.Bastarono qualche secondo e quella stretta divenne dolorosa.*Ti prego* annaspando disse quelle parole,poi osservandolo con attenzione.*Sei uno di loro?*senza cambiare lingua, non voleva far intendere che le conosceva entrambe*


Maddox Violenza GsLords Ita
*non capiva che cosa quella donna, Ashlyn, così si chiamava, stesse dicendo, forse si riferiva a lui e i suoi compagni che vivevano nella fortezza, ma per quanto fosse indifesa, o meglio per quanto potesse sembrarlo non poteva rivelarle niente, non fino a che non si sarebbe fidato di lei, cosa molto ardua. Si fidava solo dei suoi compagni che erano diventati i suoi fratelli con il corso degli anni* Che intendi dire con uno di loro? *domanda cercando di rimanere nell'argomento generale*


Ashlyn Darrow GsLords Ita 
Io..Io...*Non riusciva a fomare delle fra frasi.I lineamenti dell'uomo sembravano mostra segno di Ira che lei non aveva mai visto su nessuno.Si strinse le braccia intorno al torso e iniziava a pensare che non fosse il Principe che veniva a salvarla dal drago, ma che fosse lui stesso il drago sputa fuoco.*

Maddox Violenza GsLords Ita
*quella ragazza sembrava estremamente titubante, come se fosse stata impaurita della sua stessa stazza e delle sue forme abbastanza imponenti. Si allontana da lei con un gesto secco, non avrebbe dovuto stare così vicino a lei, non sarebbe dovuto stare a distanza ravvicinata. Cerca di respirare e si guarda un po' intorno, le foglie gelate erano appese agli alberi a fatica, mentre i tronchi sembravano stabilizzare quei piccoli rami congelati. Torna con lo sguardo su di lei* Che cosa ci fai qui donna? *chiede di nuovo perentoriamente, esigeva una risposta* Non mentirmi, perché lo capirei subito e quello che farei in reazione non ti piacerebbe per niente *Non avrebbe voluto scatenare Violenza, ma forse lo stesso demone si sarebbe scatenato da solo*

Ashlyn Darrow GsLords Ita 
Sto cercando gli uomini che vivono in cima alla collina.* Finalmente aveva ritrovato la sua voce.Fino a che punto poteva dire la verità?Senttiva che in quell'uomo, vibrava di potere fin troppo, per essere un semplice umano.Poi solo con la presenza di lui, quelle voci finalmente erano fuggite nel timore che provano in lui, una cosa che prima non sarebbe mai accaduto.*Ho bisogno di aiuto*ammise in fine.

Maddox Violenza GsLords Ita ‎
*per quale motivo lei stesse cercando proprio loro, gli uomini che stavano in cima alla collina, per lui era un arcano* Perché? *sibila fra i denti* Perché? *le ripete, per quale strano motivo una giovane donna stava cercando proprio loro? Erano esseri molto pericolosi e nessuno avrebbe dovuto avvicinarsi a loro, i cittadini li immaginavano come delle personalità simili agli angeli e quasi paragonabili a dei salvatori. Lui rimaneva comunque sospettoso di quella donna, e non riusciva ad essere carino con lei, chi violava la fortezza avrebbe dovuto vedersela con lui* E che iato vorresti? *incrocia le braccia al petto e scuote la testa in segno di disapprovazione* Non è importante, qua non sei la benvenuta *era quasi spocchioso nel tono* E non voglio dunque delle spiegazioni inutili *le fa un cenno del capo indicando una via di fuga* Torna pure in città, perché non troverai niente di quello che stai cercando qui *sospira*

Ashlyn Darrow GsLords Ita 
 Ma...*Non poteva farsi scacciare.aveva bisogno di lui.Lo conosceva da poco, sapeva solo il suo nome e che aveva una precisione con i pugnali quasi agghiacciante.No, non voleva perdere quel silenzio.*Voglio state con te!*sapeva che quel tono la faceva suonare quasi disperata, ma poco importava.*Ti prego...Almeno per un pò.Fino a quando non saprò tenere a bada le voci*

Maddox Violenza GsLords Ita
*stare con lui? Che razza di persona poteva desiderare di stare con lui, a lui interessava solo il bene di Violenza e di tenerlo a bada per bene. Non ci sarebbe stato altro, solo Violenza per tutte le donne che avrebbe conosciuto ne era certo. E le voci? Che razza di voci poteva mai sentire quella donna? Si adira, aveva quasi perso il controllo e non riusciva a capire che diavolo gli stesse inculcando dentro la testa. Scuote il capo cerca di di ritrovare la ragione* Ok, tu parli troppo e a vanvera secondo me. Quindi sei un'Esca, se tu non lo fossi saresti fuggita all'istante, molto, ma molto impaurita da me!

Ashlyn Darrow GsLords Ita
Non sono un'Esca, lo giuro su Dio*Qualsiasi cosa fosse.Allungò una mano per stringergli l'avambraccio:la sua pelle era calda muscolosa e solida.Quel contatto le fece arrivare una specie di scossa elettrica.*Non so di cosa tu stia parlando.

Maddox Violenza GsLords Ita 
‎*le allontana la mano da lui, non amava il contatto fisico, per niente, la prende per la nuca, con forse un po' troppa cattiveria, sembrava che quella donna provasse piacere sotto il suo tocco. La studia, facendo una smorfia abbastanza crudele da spaventare anche la donna più temeraria del mondo. Il demone stava pian piano crescendo dentro di lui, quasi a sostituire la sua faccia, a rimarcarne i lineamenti già abbastanza squadrati. Sembrava che quella donna stesse pensando fin troppo, la luce della luna le illuminava la pelle color miele, perfetta. I suoi occhi erano rossi, almeno era quello che credeva, dalle guance si potevano intravedere benissimo gli zigomi ossuti e le zanne erano scese pian piano* Hai intenzione di morire? *era come se sia il demone che lui stesso glielo stessero chiedendo, tutto quello in un ringhio*

Ashlyn Darrow GsLords Ita 
No.*Ma se sarebbe morta, sarebbe morta con il sorriso sulle labbra: Due minuti di silenzio valevano una vita di frastuono.Era impaurita ma decisa e ancora più elettrizzata dal tocco di lui e quindi alzando il mento lei lo sguardo.*Ho bisogno del Tuo aiuto.Devi spiegarmi come posso controllare il mio potere e me ne andrò subito.Oppure lasciami restare con te e insegnami come farlo*


Maddox Violenza GsLords Ita
*il suo tempo era scaduto, doveva raggiungere la fortezza, di corsa, dove Lucien e gli altri lo stavano aspettando per l'ennesima notte di morte. Se la carica in spalla, il suo peso non gli dava fastidio, per nulla, anzi, era abbastanza forte da poter portare molto più peso. Inizia a correre forsennatamente ignorando la giovane donna che si stava agitando. L'aria fredda gli stava accarezzando la pelle, senza dargli nessun fastidio, non si stava preoccupando in quel momento della donna che stava portando, era più interessato a quello che stava succedendo dentro di lui, poteva il dolore che avrebbe provato e il demone che si sarebbe ribellato, rischiando di uccidere i suoi compagni, se non fosse arrivato alla fortezza e non fosse stato ammanettato in tempo con sue catene forgiate apposta per lui. Varca la soglia della fortezza alla ricerca dei suoi amici*


Ashlyn Darrow GsLords Ita 
‎*Un fiotto si lacrime calde scorgono dai suoi occhi, lasciandosi portare via da lui come un sacco di patate, un sospiro di sollievo nel vedere che non l'ha abbandonata* Ti ringrazio*poco le importava come la portasse via, le voci erano scomparse e quello contava più di qualsiasi altra cosa.*

venerdì 8 giugno 2012

{Trama Extra} *Ricerche Sirene*


*McIntosh dopo aver appreso l'ultima conversazione che la ragazzina aveva sentito, su delle Sirene.*Dovrebbero essere più a Nord della Foresta*la ragazzina muoveva con grazie le sue dita,su quella mappa mostrando il luogo ove le voci avevano indicato la casa delle Creature.Non sapeva quali fossero le intenzioni dell'uomo, ma lei si fidava d'altronde era sta l'unica persona che l'aveva cresciuta con amore, senza farla sentire diversa da quella che era, spesso alla sera le raccontava delle favole e lei si addormentava sognando quelle creature fantastiche, che prima o poi avrebbe conosciuto come le Sirene.*Dovrete stare attenti però da come ho capito, la loro voce vi può ammaliare e farvi fare qualcosa di brutto.*erano sincere quelle sue parole, muovendo quelle dita con fin troppa precisione e sicurezza.Non appena vide nel volto degli uomini un espressione di intesa, annuisce semplicemente e umettando le labbra.*Bene è tutto, fate attenzione e non spaventatele, so che avete buone intenzioni ma loro non lo sanno ecco.*Giovane piccola ragazzina, ancora non poteva sapere che cosa facesso quegli uomini non appena potervano quelle creature al laboratorio.*

giovedì 7 giugno 2012

Trama Extra - Una breve amicizia (FlashBack)





Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Siede, accovacciata, in un angolo della cella buia, tentando, come sempre, di stare lontana da tutti quei tizi con cui la condivide, tra cui è nata e, fino a quel momento, cresciuta... Non ha mai visto altro, non ha mai pensato di potersene andare, non ha mai creduto davvero che avrebbe visto qualcosa, oltre quelle pareti di pietra e sbarre... L'unica cosa che fa è immaginare come può essere, il mondo. Immaginare quel... cielo, quell'immenso spazio di un azzurro che non ha mai realmente visto, ma solo immaginato grazie ad un colore, donatole decenni prima da una guardia... Dopo secoli, in cui il suo corpo era cresciuto lentamente, adesso ha a mala pena il fisico di un'adolescente. I capelli, a quel tempo rasati, ora le arrivano alle spalle, lisci e neri come quelli della madre... Già... che è successo a sua madre? Perchè, d'un tratto, sembra averla abbandonata? Fino a poco tempo prima la proteggeva, la aiutava a tagliarsi i capelli per non attirare l'attenzione indesiderata di guardie e prigionieri sul fatto che fosse una ragazzina indifesa in un luogo pericoloso... Anche se, forse, neanche questo basta a nasconderla agli altri... Si passa, quasi involontariamente, la punta delle dita sulle labbra. Tutto ciò che può percepire così è che sono leggermente più in carne, rispetto a qualche anno prima, ma la differenza vera l'ha vista solo sul riflesso di una delle grosse catene di metallo lucido con cui venivano legati, per essere trasportati all'occorrenza. Stanno prendendo colore, diventano sempre più rosse, rosso sangue, mentre... Con un sospiro, abbassa lo sguardo al proprio corpo, su cui un accenno di seno continua ad essere sempre meno... "accennato", e più evidente, sotto la sottile tunica bianca da prigioniera. Non può essere bambina per sempre... Ma è stata lasciata da sola dalla madre proprio adesso. Proprio adesso che gli sguardi cominciano a farsi sempre più angoscianti e le espressioni che gli uomini insieme a cui è detenuta le rivolgono, le fanno venire i brividi dietro la nuca. Cos'ha fatto per essersi meritata questo? Ha forse deluso Rhea in qualche modo? Ha sbagliato? Ha detto qualcosa che non avree dovuto dire? Ma cosa...? Sono chiusi in una cella da sempre, per quel che la riguarda. Non possono comunicare con gli altri, non possono fare nulla se non stare lì dentro, cercando di non scatenare una violenza che non potrerebbe a nulla... Cosa mai può aver fatto di male in condizioni simili? O forse, semplicemente, pensa che sia cresciuta abbastanza da potersela cavare da sola... Forse si è occupata di lei solo lo stretto necessario, prima di farsi i fatti suoi, lasciando perdere questa figlia non desiderata, la figlia bastarda della regina dei titani, il frutto di un tradimento... Crono l'ha sempre odiata, inatti. Ma questo non ha mai significato nulla... Sembra che la madre e lui si odiassero anche da molto prima della sua nascita, ma lei... Cos'è successo che non ricorda? Quale evento, che la sua mente non riesce a vedere, ha fatto si che d'un tratto smettesse di aiutarla e cominciasse a guardarla con odio non minori di quello del patrigno? Non riesce a pensare a nulla, a ricordare nulla...*

*Dei passi si avvicinano dall'esterno della cella, insieme ad un leggero tintinnio di catene. Hanno portato qualcuno... dopo secoli, riesce a riconoscere quel rumore. Le guardie che portano un detenuto. Anche se solitamente non durano a lungo... si spostano in continuazione tra le celle, alcuni, senza mai trovare pace, apparentemente... Solleva svogliatamente lo sguardo verso il cancello che una delle guardie sta aprendo con una grossa chiave, coprendo con il proprio corpo il nuovo coinquilino alla vista dei detenuti. E' pur sempre una novità, in quella vita piena di monotonia... chissà chi è...*


Fato GsLords Ita 
*Piccoli passi la stavano accompagnando nella cella di Scarlet e di altri come lei. Le guardie la affiancavano, nascondendola con i loro corpi enormi alla vista degli altri prigionieri che probabilmente volevano evitare qualunque forma di terrore all'interno della prigione. Come se non bastasse la loro. Il mento era sollevato, lo sguardo fisso davanti a lei, il lungo abito le accarezzava le gambe, dandole proprio l'aria dell'oracolo, come piaceva ai grandi chiamarla. Non vedeva nulla, oltre che le spalle della guardia che la anticipava di pochi passi. 'Erano arrivati', pensò mentre giravano l'ultimo angolo degli infiniti corridoio del Tartaro. Con un movimento delle mani, la serratura della cella si aprì tranquillamente rivelando una ragazza che poteva avere poco più di un paio d'anni più di lei.* I miei omaggi, Scarlet. *entrò con calma, le guardie rimasero fuori, senza però perdersi neanche uno scambio. Gli occhi puntati alle sue spalle ne erano la prova, nonostante provassero loro stessi timore di lei, del suo potere, non si sarebbero persi nulla di quella conversazione.*


Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*Aggrotta le sopracciglia, vedendo la ragazzina, apparentemente più piccola di lei... I capelli rossi, lunghi e leggermente scompigliati le scendono quasi fino alla vita, mentre su quel viso è disegnata un'espressione che le dà l'impressione che non abbia mai sorriso in vita sua... Incontrando quei grandi occhi azzurri ha la sensazione che, nonostante la sua giovinezza, sappia cose che neanche i più antichi conoscono... Si alza lentamente, poggiandosi al muro con una mano, per poi avvicinarsi alla figura minuta, ignorando gli sguardi puntati a lei meglio che può, accennando un inchino alla nuova entrata* Onorata... *mormora, non sapendo bene come rispondere... Lancia un'occhiata alle sue spalle, sentendo un prurito tra le scapole del poco amichevole sguardo della madre e di suo marito... sembrano quasi intimoriti... Sanno qualcosa che lei non sa, riguardo a quella bambina? Erano loro che solitamente erano i primi ad essere ossequiati, da tutti. Perchè lei? Rivolge nuovamente tutta la sua attenzione alla ragazzina, con un'espressione vagamente interrogativa in viso* Cosa posso fare per te? *chiede, tentando di assumere il tono più gentile che può... Non è per fingere di essere tale, ma non è mai stata una buona idea dimostrarsi troppo gentili con qualcuno, lì dentro... Gentilezza è bontà, e la bontà è debolezza. Semplicemente non è abituata ad usare un tono del genere, ma quella figura, per quanto possa disturbare la quiete degli altri, a lei non ha fatto nulla di male...*


Fato GsLords Ita 
*Gli sguardi di tutte le persone erano fissi su di lei, li sentiva con ogni fibra del suo essere, ma le immagini nella sua mente non le permettevano di soffermarsi più di tanto su tutta quell'attenzione. Crono e Rhea la stavano guardando. LORO sapevano chi lei fosse, percepivano la verità che scorreva sulla sua pelle, in ogni piccolo poro. Una verità inevitabile, che prima o poi sarebbe accaduta. Ferma sui suoi passi seguì con lo sguardo i movimenti impacciati della ragazza, inclinando la testa da un lato, ascoltando la sua titubanza. Avrebbe riso se ne fosse stata capace.
I piccoli piedi si mossero verso di lei. Allungò una mano verso di lei, per poterla toccare, impassibile nell'espressione del volto, neanche un muscolo in movimento.* Nulla. *mormorò con la sua voce fanciullesca, senza aggiungere altro. Rimase lì, soltanto a fissarla con la conoscenza scritta in volto.*


Scarlet Incubi GsLords Ita
*Accenna a fare un passo indietro, più per il timore visto negli altri che per il proprio istinto, ma alla fine non si buove e ricambia il suo sguardo, inclinando appena la testa, chiedendosi cosa stia passando per la sua mente... Perchè di sicuro qualcosa sta passondo, e ha la strana certezza che sia parecchio. Allunga una mano verso quella di lei, per incontrarla a metà strada, dimenticando del tutto le occhiate degli altri prigionieri, come se non esistessero e fossero solo lei e la ragazzina che ha di fronte.* Posso chiedere il tuo nome...? *Domanda, non sapendo cos'altro dire. Dopotutto, lei sa come si chiama, quindi... sapere chi sia la rossa non dovrebbe essere una richiesta tanto assurda... O almeno spera*


Fato GsLords Ita 
*Il contatto con la sua mano le trasmette quasi delle scosse lungo tutto il copro. In pochi si fidavano a toccarla. Poveri sciocchi, non capivano che riusciva a vedere ogni minimo sentiero del loro destino soltanto guardandoli. Eppure, la fiducia in quella ragazza così immobile nella sua prigionia le fa quasi provare qualcosa. Qualcosa che da tempo non provava. Empatia? Possibile. La mano calda e sporca, si stringe attorno alla sua, cercando presumibilmente un'ancora di salvezza in tutta quella tortura continua* Mi chiamano Fato. *Non diede troppa importanza alle persone che trasalirono alle sue spalle e a quelle dietro a Scarlet. Il silenzio nei corridoi e nella cella in cui si trovava soffocava, ma era abituata. Il timore aleggiava nell'aria come se fosse percepibile al tatto.* E' brutto essere rinchiusi. *sentenziò non come una domanda, bensì come una vera e propria affermazione.*


Scarlet Incubi GsLords Ita 
‎*La mano, un po' più piccola della sua, ricambia appena la stretta intorno alle sue dita, facendole percorrere il braccio da una strana sensazione che non sa identificare* Fato... *ripete, mormorando. Ha già sentito quel nome... sussurrato nell'aria come una storia terrificante... e forse lo è, per chi teme il proprio futuro, per chi ha paura di quel che gli spetterà... Lei non ha paura del suo futuro, semplicemente perchè sa che il peggio arriverà e non potrà far nulla per evitarlo... perchè è lì, è sola tra quelle quattro mura, è vulnerabile e, per quanto tenti di convincere se stessa, è debole. Pura e semplice rassegnazione... Perchè dovrebbe avere paura di qualcosa di inevitabile? Non si può far nulla, se non aspettare che avvenga...* Si... è brutto... *conferma* anche se non si cosa ci sia fuori... *si stringe nelle spalle, come se essere nata lì fosse una colpa.*


Fato GsLords Ita
*Lo sguardo incrociato al suo era rassegnato, ma duro. La donna che sarebbe diventata si poteva intravedere già da ora, ma ancora non era pronta. Gravi sciagure sarebbero capitate nella sua vita e lei non avrebbe potuto fare nulla. Ella ignorava il suo futuro, ignorava la rete di imbrogli di cui sarebbe stata schiava per la maggior parte della sua vita* Esistono prigioni prive di sbarre. *Il tono era misterioso. Voleva aiutarla, ma non poteva dire nulla. Scostando la mano dalla sua se la portò ai lunghi capelli, cominciando a giocherellarci, senza mai staccare gli occhi dai suoi. Le immagini del futuro della ragazza si accavallavano davanti a lei, come un presente fittizio, e lo sguardo si perse in esso.*


Scarlet Incubi GsLords Ita 
*Cerca di capire cosa intenda dire con quella breve ma enigmatica frase... e ovviamente non ha successo. E' come se attraverso quegli occhi azzurri e innocenti trasparissero fiumi di immagine di milioni di storie, di milioni di vite, in corso, concluse e future, così rimescolate da non far trasparire nulla di comprensibile a chi le vede... Sa solo che sono lì e, da qualche parte in quell'intreccio, c'è il sottile filo della sua, di vita... Ha infatti l'impressione che quella frase non per nulla casuale... Chissà quando capirà di cosa parla realmente...* Forse è così... Ma posso scoprirlo solo vivendo, vero...? *Chiede, accennando un vago sorriso che, probabilmente, non molti avrebbero potuto definire tale.* Non puoi dire a nessuno cosa gli spetta, vero? *Chiede, quasi sussurrando, non sapendo bene cosa sia il caso di dire ad alta voce o meno*


 Fato GsLords Ita 
*Comprendeva quel sorriso, un sorriso spento che sembrava più una smorfia che altro. Sapeva cosa l'aspettava, intuiva il vago e imperfetto destino che la attendeva oltre quella prigione. Un destino crudele. Illusioni e malefatte nei suoi confronti che per molti anni non sarebbero stati smascherati* Il tuo destino si sta per compiere. Esistono prigioni prive di sbarre. *ripetè le parole di prima. Gli occhi le vagarono nello spazio che le circondava fino a soffermarsi sulle due persone che occupavano la cella insieme con lei. Il movimento delle dita sui capelli stava diventando febbrile, quasi non potesse fare a meno di toccarsi le ciocche ramate. Ma quando guardò i due titani, che nonostante la paura la guardavano con il mento sollevato, ella fermò il movimento maniacale, fino a portare le braccia lungo il corpo.* Alcune scelte porteranno alla distruzione.


Scarlet Incubi GsLords Ita ‎
*Sospira sentendo ripetere quella frase, sapendo che, in qualunque caso, avrebbe avuto ragione, anche se non ha idea del perchè, ancora. Nota il suo sguardo cambiare direzione, ad un certo punto, e soffermarsi alle sue spalle. Sa già chi sta guardando, senza bisogno di girarsi, ma lo fa in automatico, mentre quelle parole escono dalle sue labbra... "alla distruzione"... Porta lo sguardo verso i volti di quelli che un tempo erano i sovrani dei titani, nel momento preciso in cui entrambi sgranano gli occhi neri. Questo le dà qualcosa che molto difficilmente ha sentito, nel corso della sua vita... un senso di soddisfazione, quasi divertita, vincitrice, in quella situazione in cui i più forti tra loro sembrano terrorizzati da ogni singola parola, mentre lei accetta tutto con tranquillità... Ha letteralmente stretto la mano al destino, anche se sa che sicuramente le sarà ostile... C'è solo da verificare quanto, e lo farà vivendo, anche se questo non renderà felice qualcuno... Con qualcosa di simile ad un ghigno, dopo aver visto le facce dei titani, torna a rivolgersi alla piccola. Si avvicina di un passo a Fato, per non farsi sentire da nessuno, se non da lei* Cercavi me, quando sei arrivata... perchè...? *mormora, piegandosi leggermente in avati per avere il viso al suo stesso livello. Forse non si aspetta davvero che risponda, ma... chi lo sa...*


Fato GsLords Ita 
*Aveva notato lo sguardo di piena soddisfazione della futura custode di Incubi. Il demone, venuto dall'Inferno e poi confinato in un Vaso, si sarebbe a breve liberato per poi essere rinchiuso nel suo fragile corpo. Una volta girata e avvicinatasi a lei, tornò ad incontrare i suoi occhi profondi. La domanda prevedibile, anche senza il potere di vedere il futuro, le arrivò quasi sussurrata, probabilmente per evitare che gli altri la sentissero. Gli occhi si abbassarono sui suoi piccoli piedi nudi, in un raro momento di umanità, tornando subito dopo a guardarla* Gli occhi possono ingannare. Perderai il tuo compagno se crederai a ciò che vedi. *Qualcuno, non molto tempo dopo, avrebbe detto una frase che sarebbe rimasta nella storia dell'uomo: 'le jeux sont fait'. E nessun'altra frase sarebbe stata più giusta per quella povera ragazza che aveva di fronte, perché, nonostante la frase enigmatica detta, il destino di lei si prefigurava ai suoi occhi pieno di sofferenza ed agonia mentale. 'Buona fortuna, Guerriera', le augurò mentalmente. 'Ne avrai bisogno.'*


Scarlet Incubi GsLords Ita 
‎*Rimane qualche attimo lì, senza saper bene come reagire... Infine tutto quel che fa è sussurrare* Grazie... *con quell'accenno di sorriso in viso, per poi fare un paio di assi indietro mentre le guardie avanzano alle spalle della piccola dea. Intano le parole cominciano a girare e rigirare nella sua mente, cercando un senso, cercando un segno che potesse indicare a cosa e a chi si riferissero... Avrebbe avuto un compagno...? Lì, in quel posto? O fuori? E... chi? Non riesce a pensare a nessuno che le sia stato davvero amico, lì dentro... Forse un paio di cugini con cui conviveva senza troppi danni o qualcun altro di passaggio, ma dei prigionieri, non vedeva nessuno in quel senso, nè aveva mai pensato di immaginarlo. Però... sospira, arretrando lentamente, fino alla parete contro cui era poggiata prima, guardando il pavimento. Pensa a quella guardia che un tempo le aveva regalato l'unica cosa che potesse donarle un po' di gioia, per quanto lui non se ne rendesse conto... Era una bambina che aveva già vissuto secoli, ma l'aveva visto come un salvatore, grazie a cui aveva conosciuto il colore del cielo, della libertà... Ma quella guardia dai capelli neri e occhi blu è solo un sogno infantile, il suo eroe... Lei e solo una prigioniera, lui si dev'essere anche dimenticato della sua esistenza e, soprattutto, sono nemici, lassù. Continuerà a seguirlo con lo sguardo ogni volta che passerà davanti alla loro cella, continuerà a ricordarlo, a ricordare quel piccolo gesto, ma questa sarà l'unica e sola cosa che potrà mai fare... E nulla potrà cambiarlo...*
*Rialza lo sguardo per vedere Fato che viene scortata fuori... per quanto strana possa essere stata la loro discussione, entra nella strettissima cerchia delle persone di cui si fida... Anche se qualcosa le dice che non la rivedrà mai più...* Addio... *Bisbiglia, guardando la porta che si chiude con un pesante rumore metallico, rinchiudendola nuovamente nella prigione della sua vita...*