domenica 24 febbraio 2013

[TRAMA EXTRA - The Darkest Kiss] Viaggio di nozze

*Da un po’ di tempo aveva preso la decisione di girare per tutte le agenzie di viaggi della sua vecchia città, per cercare qualcosa di speciale per il suo viaggio di nozze. Nonostante si fosse sempre considerata una persona molto fantasiosa, però, non era ancora riuscita a pensare a nulla. Naturalmente, poi, l’importante era stare con il suo compagno e fare la brava mogliettina, ma doveva pur dimostrare ancora una volta il suo spirito d’iniziativa! Mille riviste di luoghi da sogno la attorniavano, sul letto matrimoniale della sua camera. Lucien era chissà dove con chissà quale anima, quindi aveva un minuto libero per organizzare e rimettere a posto le idee. Meditando sul fatto che entrambi avevano viaggiato per il mondo, grazie ai loro poteri (che lei non aveva più, però) si rese conto che la scelta stava diventando davvero molto ardua. Si sarebbero spostati naturalmente con i poteri di Lucien, dato che la sola idea di prendere l’aereo le faceva venire un’irritabile emicrania. Gemendo piano, appoggiando il gomito sul ginocchio, si prese la testa tra le mani, indecisa. Stavano per convolare a nozze e lei non sapeva dove andare per festeggiare il lieto evento. Dando un calcio, infastidita ad una rivista che le stava graffiando la pelle digrignò i denti, fulminando con lo sguardo i mille mari e montagne che comparivano in copertina.* Mmh… *decise improvvisamente di usare una tecnica infallibile che più volte le era tornata utile. Chiudendo gli occhi, afferrò una rivista dal mucchio che soffocava il letto. Tesa, poi, la sollevò sul viso e sbirciò da un occhio. Parigi! Il cuore le tremò quando si immaginò loro due, stretti l’uno contro l’altro tra le vie. In passato erano già andati lì, ma quella volta sarebbe stata davvero speciale.* Parigi è sempre una buona idea. *sussurrò citando una battuta di un film, che al momento non ricordava, lanciando poi la rivista per aria e scalciando via le altre. Non sapeva neanche la data del matrimonio ma non vedeva già l’ora di partire. Da moglie di Lucien.*

venerdì 8 febbraio 2013

TRAMA WICKED NIGHTS: First Kiss


Jamila GsAngels Ita:  *Lo detestava. Sì, lo detestava con tutta se stessa. Era conscia del fatto che una donna nella sua posizione e per di più un angelo, non avrebbe dovuto provare quei sentimenti, ma Zacharel, l’angelo che comandava il piccolo esercito di cui lei stessa faceva parte, si dimostrava sempre scontroso e odioso nei confronti di lei e degli altri. Poco prima, con la voce della mente l’aveva chiamata, dicendole di andare nella sua nuvola appena possibile. Nonostante avesse voluto rifiutare, lui era pur sempre il suo comandante e lei era pur sempre una donna che riconosceva un uomo attraente quando lo vedeva. Era da quando l’aveva visto la prima volta aveva provato una forte attrazione nei suoi confronti. Eppure, da parte di Zacharel non aveva mai percepito nessun interessamento. Ma, l’aveva mai visto interessato ad altro se non a sé e alle missioni che avevano? No. Inoltre voleva vedere cosa aveva da dire. Sbuffando infastidita uscì dalla sua nuvola per dirigersi verso quella di Zacharel per poi chiamarlo a gran voce quando la raggiunse.

 Zacharel GsAngels Ita: Sei in ritardo *La ammonisce appena la vede. Facendo un passo in avanti le si mostra, grazie al Cielo era arrivata. Aveva passato gli ultimi quattro giorno a prendersi cura di Annabelle Miller GsAngels Ita, preoccupato per le sue condizioni e ricevendo qualche schiaffo come ricompensa. Era stufo di pensare a quell'umana, di chiedersi se stesse soffrendo e se sarebbe sopravvissuta; aveva persino pensato a darle L’acqua della Vita per curarla... ridicolo! Non avrebbe mai affidato la ragazza umana a Thane GsAngels Ita, il solo ricordo di come la guardava era sufficiente a farlo innervosire, altra cosa ridicola, quindi scartando i suoi sottoposti uno ad uno restava solo Jamila GsAngels Ita. Gli ci sarebbe voluto un minuto scarso a gettare Annabelle tra le braccia di Jamila e liberarsi di entrambe. Era stufo di pensare a quell'umana, di chiedersi se stesse soffrendo e se sarebbe sopravvissuta al male che l'aveva colpita, qualsiasi esso fosse. Era stanco di infilare la mano nella sacca d'aria contenente l'ampolla con l'Acqua della Vita e di fermarsi giusto un attimo prima di afferrarla. Prendere in considerazione la possibilità di darle l'ultima goccia che restava era una cosa ridicola* Tu sei una donna *Dice sbrigativo* Ho bisogno che tu... *Stringe le labbra passandosi la lingua sul palato, non era abituato a chiedere consigli o aiuto, le parole si rifiutavano di uscirgli di bocca. Notando l’irritazione crescente nell’altro angelo si convince sempre più che nemmeno jamila era adatta a prendersi cura della ragazza. Un inaspettato senso di sollievo lo invade. No, non era sollievo. Non poteva essere* Di che cosa ha bisogno una donna? *Chiede sbrigativo. Quella domanda aveva un sapore strano, lei si sentiva strano a chiedere certe cose. Lui doveva sapere tutto* 

Jamila GsAngels Ita: *Alza il mento, orgogliosa appena lo vede. Addosso aveva l'odore dell'umana di cui Thane aveva parlato a tutti loro. Lei non l'aveva ancora vista ma non voleva credere alle parole dell'angelo che aveva confidato che da quando l'aveva incontrata, Zacharel si comportava in maniera strana. Il mondo avrebbe potuto precipitare nel caos più totale, prima che quell'angelo provasse qualcosa di simile all'atrazione. Capitava a tutti prima o poi. A tutti gli angeli si rompeva qualcosa dentro, facendogli provare quel fuoco che riscaldava le viscere. A Thane era capitato, lo si sa sapeva più che bene dati i suoi gusti ambigui che non nascondeva, anche agli altri. Persino a lei. Mai a Zacharel. A lui mai. Come poteva un essere così freddo e glaciale, provare emozioni simili? Con quei pensieri lo guardava in silenzio, rimirandolo da capo a piedi, mentre lui si dilungava ancora una volta a riprenderla. Sempre pieno di critiche non aveva mai una buona parola per nessuno. Come si faceva ad amare un comandante simile? Annuendo piano, facendo quindi finta di ascoltarlo, studiò i muscoli delle sue braccia, sentendo una piacevole sensazione di calore nel bassoventre. Poi alzò il viso. In quel viso così perfetto e duro, che avrebbe così tanto voluto vederlo da più vicino. Tornò al presente soltanto dopo aver sentito la parola 'Donna'. Sgranò gli occhi. Si era accorto finalmente che era una donna anche lei?* Mi fa piacere che tu ne sia accorto finalmente. *la voce suadente che uscì dalle labbra non la stupì più di tanto. Era piuttosto soddisfatta e finalmente avrebbe avuto ciò che desiderava da molto tempo. Senza che lui se ne rendesse minimamente conto, coprì la distanza che li separava e appoggiò le labbra sulle sue, mentre un sorriso pieno di soddisfazione le si disegnava sulla bocca.* 

 Zacharel GsAngels Ita: Cosa stai facendo? * Chiede secco. La allontana con aria cupa cercando di mettere più distanza possibile tra di loro, la sola idea di avere un altro contatto non lo rendeva felice. Piega le ali dietro di se in modo da non sfiorarla, dalle piume continuava a cadere la neve* Per quale ragione mi hai baciato Jamila GsAngels Ita? Rispondi soldato. Non era quello che ti stavo chiedendo *Torna a fissarla facendo un passo indietro in modo da poterla guardare da testa a piedi* Non pensare che fosse un invito. Di qualunque tipo. Io non ti desidero 

 Jamila GsAngels Ita: *Aveva percepito il calore delle sue labbra premute contro le sue e avrebbe fatto scivolare la lingua nella sua bocca se ne avesse avuto il tempo. Durò solo un attimo, ma se lo sarebbe ricordato per lungo tempo, come anche la rabbia che seguirono e anche la delusione. Lo vide tirarsi indietro, stando ben attento a non toccarla neanche con le sue enormi ali. Aggrottò la fronte, con la bocca che le pulsava.* Io... *non sapeva davvero cosa dire. Le parole le morirono in bocca quando sentì pronunciare la parola 'soldato'. E quindi ora, si tornava davvero al punto di partenza, quello in cui solo ora si sarebbe resa conto che lui non riusciva a vederla se non come uno della sua squadra. Non come una donna, mai. Non sarebbe mai successo.* Tu hai detto che volevi sapere di cosa avesse bisogno una donna... *mormorò guardandosi intorno, perché non sarebbe riuscita ora a guardarlo negli occhi ghiaccio, con l'orgoglio a pezzi*

 Annabelle Miller GsAngels Ita: *Rimase per un attimo immobile, arrosendo un poco per ciò che era appena accaduto. Perché Zacharel si comportava in un modo tanto crudele? Il cuore di pietra che si ritrovava al posto del petto, forse proprio dove si trovava la macchia nera, non si sarebbe mai sciolto, pensò mentre lo schermo le riportava l'immagine di lui freddo come sempre e della donna ferita che aveva davanti. Si erano appena baciati, eppure lui, non aveva smosso un muscolo, niente. Aveva solo assunto la tipica espressione fredda che portava sempre, di conseguenza non era una grande novità. L'ultima frase di lui la lasciò di stucco. Quale donna avrebbe mai avuto il coraggio di fare un minimo passo verso di lui, per avvicinarglisi? Nessuno. E lei, come poteva ora, pensare ad un'attrazione, davanti a quel carattere così duro?*